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Cronaca 22 Luglio 2019

Dalla Regione 18 milioni di euro per abbattere o azzerare le rette degli asili nido

Abbattimento o azzeramento delle rette di iscrizione ai nidi (compresi micronidi e sezioni primavera per bambini dai 24 a 36 mesi di età) e a tutti i servizi integrativi per la prima infanzia, pubblici e privati convenzionati con i Comuni, per i bimbi da 0 a 3 anni. Questo l”obiettivo della Regione Emilia Romagna. Per riuscirci ha destinato 18 milioni e 250.000 euro ai 220 Comuni sede di servizi educativi per la prima infanzia, che avranno il vincolo di utilizzarle esclusivamente per abbattere o azzerare le rette di frequenza al nido e ai servizi integrativi, sia pubblici che privati convenzionati.

Si tratta di una realtà che in Emilia Romagna interessa una platea di oltre 28.400 bambini (0-3 anni), quelli appunto iscritti, da Piacenza a Rimini, ai nidi e ai servizi integrativi per la prima infanzia. L”intenzione della Ragione è ripetere lo stanziamento anche per i due anni scolastici successivi, 2020-2021 e 2021-2022, in sede di predisposizione del prossimo bilancio pluriennale.

Nella fotografia, la conferenza stampa di presentazione del provvedimento

Dalla Regione 18 milioni di euro per abbattere o azzerare le rette degli asili nido
Cronaca 9 Gennaio 2019

Fondi regionali al Comune di Mordano per completare l'Opera Anziani di palazzo Darchini

Il Comune di Mordano guidato dal sindaco Stefano Golini beneficerà, così come Medicina, dei fondi regionali derivanti dal bando di Rigenerazione urbana indetto dalla Regione Emilia Romagna. Nelle casse di Mordano, giunta 59esima in graduatoria, entreranno 525 mila euro direttamente dalla Cassa depositi e prestiti che finanziava progetti di housing sociale, cioè dedicati a nuove forme dell’abitare con valenza sociale. Esattamente quanto proposto da Mordano, che li utilizzerà per l’ampliamento e ristrutturazione di palazzo Darchini, situato in piazza Pennazzi, dove si sta realizzando l’Opera Anziani, che contempla centro diurno per l’assistenza degli anziani non autosufficienti, ambulatori e un condominio del buon vicinato. «Siamo molto soddisfatti – ha commentato il sindaco Golini – che il nostro progetto sia stato ritenuto valido non solo sul piano della rigenerazione urbana, riqualificando il centro storico di Mordano con un consumo di suolo zero, ma anche sul piano sociale all’interno di un progetto come l’Opera Anziani che è molto articolato e in fase di sviluppo da diversi anni».

I lavori alla parte centrale e alle ali laterali di palazzo Darchini sono in corso da mesi, sono costati 2 milioni, e «si dovrebbero concludere entro la fine del nostro mandato» ha spiegato il primo cittadino. Per quanto riguarda, invece, gli interventi finanziati in parte dalla Regione «abbiamo presentato il progetto di fattibilità in sede di bando e ora dobbiamo passare alle fasi successive abbastanza celermente, in modo da lasciare alla nuova Amministrazione (in primavera ci sono le elezioni comunali, ndr) il piano finanziario». I contributi saranno erogati solo se i lavori verranno appaltati entro il 31 dicembre.

Contributi che verranno utilizzati per la ricostruzione della porzione del palazzo bombardata durante la guerra e il relativo ampliamento di 300 metri quadri, al quale va aggiunto anche l’immobile attiguo di via Ombrosa da 322 metri quadri. acquisito dal Comune in permuta da un privato nell’ambito della vendita degli immobili derivanti dal lascito Frontali. Costo complessivo 1 milione 400 mila euro, di cui finora erano stati reperiti 400 mila euro tra donazioni, vendita e permuta di beni. (d.b.)

Nella foto: i lavori a palazzo Darchini

Fondi regionali al Comune di Mordano per completare l'Opera Anziani di palazzo Darchini
Cronaca 9 Agosto 2018

Dalla Regione 74 milioni di euro per la sicurezza dei fiumi, circa 1,8 destinati al torrente Sillaro

Ci sono anche 1,8 milioni di euro destinati al torrente Sillaro, nel tratto compreso tra Imola e Medicina, in provincia di Bologna, fino ad Argenta, nel Ferrarese, tra i finanziamenti stanziati dalla Regione Emilia-Romagna per la sicurezza idrogeologica. Il via libera è stato deciso dalla Giunta Bonaccini dopo la registrazione della Corte dei Conti dell’atto che rende le risorse, stanziate dal precedente governo nazionale, certe e disponibili.

“La certezza delle risorse chiude il cerchio rispetto ad un importante impegno che avevamo assunto per garantire la sicurezza dei cittadini e delle imprese che operano sul territorio- ha commentato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Si tratta di opere fondamentali che ci permettono di risolvere strutturalmente problematiche annose relative ai nodi idraulici del parmense, della pianura bolognese e del ravennate, fra i principali dell’Emilia-Romagna. Un risultato che corona un lavoro comune fatto insieme al Governo nazionale, agli enti locali e a tutti i soggetti impegnati nella sicurezza idrogeologica, una condivisione istituzionale che non può mai mancare quando si tratta rispondere alle esigenze delle comunità locali e garantire la manutenzione costante del territorio, per noi prioritaria”.

Tutte le opere sono previste dal Protocollo d’intesa siglato lo scorso dicembre dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini e dall’allora ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti. La registrazione della Corte dei Conti è il tassello mancante che consente di procedere all’ultimazione della progettazione e all’avvio dei cantieri. La delibera della Giunta individua inoltre i soggetti che dovranno realizzare gli interventi, tra i quali è compreso, per restare a territori limitrofi, anche un progetto finanziato per 8,5 milioni di euro destinati alla cassa di espansione del torrente Senio, nei comuni di Brisighella, Faenza e Riolo Terme.

“Siamo soddisfatti, perché potranno essere realizzati i lavori programmati, ma anche preoccupati perché la scelta dell’esecutivo nazionale di cancellare ‘Italia sicura’ apre una nuova pagina di incertezza – ha sottolineato l’assessore alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo -. Non va messa a rischio la possibilità di realizzare in tempi brevi altri interventi anch’essi già programmati, previsti nel piano per l’Emilia-Romagna da 140 milioni di euro: fondi per la sistemazione di infrastrutture danneggiate, opere per la sicurezza del territorio, ma anche nuovi studi, tecnologie innovative per i monitoraggi e le attività di progettazione. Tutto questo non può essere fermato, siamo pronti al confronto col Governo perché ciò non avvenga”. (r.c.)

Dalla Regione 74 milioni di euro per la sicurezza dei fiumi, circa 1,8 destinati al torrente Sillaro
Cronaca 13 Luglio 2018

La Regione eliminerà i superticket su farmaci ed esami per i redditi fino a 100 mila euro

La Giunta regionale, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, ha deciso di eliminare la tassa aggiuntiva sui farmaci e le prestazioni specialistiche, dagli esami di laboratorio a quelli radiologici, introdotta a seguito della manovra estiva del Governo Berlusconi nel 2011. Va sottolineato, per prima cosa, che la nuova misura non entrerà in vigore immediatamente bensì dal prossimo 1 gennaio, ma si tratta comunque di una buona notizia per le tasche della gran parte dei cittadini emiliano-romagnoli. La manovra annunciata prevede che i cosiddetti superticket rimangano in vigore solo per i redditi oltre i 100 mila euro (ora la quota aggiuntiva di ticket non si paga al di sotto dei redditi fino a 36 mila euro annui).

Inoltre, con quanto incamerato da questi ultimi, la Regione intende coprire anche l”azzeramento del ticket base sulle prime visite (23 euro) per i nuclei familiari numerosi con due o più figli. Dai calcoli fatti, in questo caso si tratta di 330 mila famiglie potenzialmente interessate per un totale di 1 milione e mezzo di persone (tra genitori e figli). «E’ il primo provvedimento di questo tipo in Italia» rivendicano dalla Regione.

Fatti due conti, per coprire l’operazione occorreranno quasi 33 milioni di euro che verranno interamente da fondi regionali (dal superticket che rimane sui redditi superiori ai 100 mila euro si ipotizza entreranno 8 milioni annui).

«Siamo particolarmente orgogliosi per una decisione che va incontro ai cittadini e alle famiglie abbassando il loro carico fiscale» ha dichiarato il presidente Bonaccini. «Vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta – ha spiegato -. Una strada passata prima per la razionalizzazione della spesa, senza che si siano intaccati efficienza ed efficacia, con 445 milioni di euro risparmiati grazie alla centrale unica per gli acquisti nella pubblica amministrazione nell’ultimo triennio, di cui oltre 370 proprio nella sanità, poi per gli investimenti in edilizia sanitaria, per rinnovare gli spazi e costruirne di nuovi, e nel potenziamento degli organici e la lotta al precariato, con oltre 5 mila assunzioni e stabilizzazioni negli ultimi due anni di medici, infermieri e operatori sanitari. Una Regione virtuosa e con i conti in ordine che ora può permettersi di guardare ai bisogni dei propri cittadini e di trovare, per quei bisogni, risposte concrete» ha concluso Bonaccini.

Come detto, ora occorre rendere concretamente operativo il tutto. Da qui alla fine dell’anno la Regione dovrà completare il percorso necessario per rendere concreta questa scelta, compreso l’allineamento con la legge di bilancio 2019 dello Stato e la messa a punto del regolamento applicativo. (l.a.)

Link al sito della Regione

La Regione eliminerà i superticket su farmaci ed esami per i redditi fino a 100 mila euro
Cronaca 10 Luglio 2018

Futuro Pd, Roberto Poli tra critiche e una domanda per imprese, cooperative e sindacati: «Quali sono i vostri valori?»

Roberto Poli, consigliere regionale, è fra i tre imolesi Pd ad avere un incarico istituzionale dopo la sconfitta elettorale alle elezioni per il Comune. Al contrario del senatore Daniele Manca, che si trova all”opposizione, Poli condivide con Francesca Marchetti il fatto di essere seduto fra i banchi di una maggioranza.

Poli, come si ricostruisce il Partito democratico a Imola?
«Occorre mantenere il rapporto con le persone e discutere nelle sedi giuste: meno post su Facebook e più rapporti diretti. In autunno avremo il congresso e di fronte ad un quadro nazionale non ancora delineato, a noi corre l”obbligo di recuperare un rapporto con la nostra comunità che in questi mesi è stato critico».

Le sue critiche sul passato recente cosa riguardano?
«Chi governa ha la responsabilità di decidere, ma se quella decisione viene percepita come una imposizione, allora scatta l”accusa di essere arroganti».

Pensa che il Pd abbia avuto una zavorra in più nella valutazione del suo operato, come il calciatore forte che in pagella prende un voto più basso perché deve essere sempre il più bravo?
«Non mi meraviglio sia stato così, ma molti parlano di valori di riferimento e vedo anche lì un tema da sviluppare che riguarda i grandi soggetti di rappresentanza. Prima di fare una scelta e applaudire un interlocutore mi chiedo se non sia giusto farsi una domanda: ci sono lì i valori a cui faccio riferimento? Io la dichiarazione dei redditi la posso fare anche da un commercialista e a lui non chiedo la lettura valoriale del mondo come invece voglio sapere da un’associazione di rappresentanza. Per questo vorrei sapere cosa pensano le associazioni delle imprese, delle cooperative e i sindacati sulla chiusura dei porti alle navi dei migranti, o sull”impostazione della politica estera dell”Italia che riguarda anche l”export delle imprese e il tema dei dazi doganali. Sono questioni generali che però fanno parte dei valori che identificano l’azione di rappresentanza». (p.b.) 

L”intervista completa al consigliere regionale la trovate sul “sabato sera” in edicola da giovedì 12 luglio.  

Nella foto Roberto Poli 

Futuro Pd, Roberto Poli tra critiche e una domanda per imprese, cooperative e sindacati: «Quali sono i vostri valori?»
Cronaca 11 Marzo 2018

Fauna selvatica, la Città metropolitana cerca volontari per il controllo dei cinghiali

La Città metropolitana di Bologna cerca nuovo personale tecnico volontario da impiegare a supporto della Polizia provinciale nei piani di controllo al cinghiale. Il motivo della ricerca è la crescente preoccupazione di residenti, agricoltori ed automobilisti per via della dichiarata folta presenza di cinghiali sul territorio in grado di costituire un reale pericolo per la sicurezza delle persone.

“È un ulteriore provvedimento che la Città metropolitana mette in campo per affrontare il problema della presenza di cinghiali in varie zone dell”area metropolitana. – dichiara il consigliere delegato Raffaele Persiano -. Condivido la preoccupazione di residenti, agricoltori e utenti della strada ed è per questo che abbiamo bisogno di volontari. Il loro sarà un lavoro di supporto all”azione della Polizia provinciale al fine di attuare i piani di controllo che metteremo in campo per ridurre maggiormente la presenza di cinghiali e migliorare la sicurezza delle zone interessate“.

Per candidarsi è necessario inviare la domanda alla mail ufficiocomando@cittametropolitana.bo.it allegando un documento di identità valido e la certificazione dell”attività svolta rilasciata dall”Amministrazione territoriale competente. E” richiesta una disponibilità di due giorni alla settimana.

mi.mo.

Fauna selvatica, la Città metropolitana cerca volontari per il controllo dei cinghiali
Cronaca 11 Marzo 2018

Fauna selvatica “non tutelata', risarcimenti e finanziamenti per agricoltori e allevatori

L”Emilia Romagna cambia le regole per quanto riguarda i diritti di agricoltori e allevatori colpiti da fauna selvatica protetta ma anche da quella non tutelata. La novità è stata presentata in settimana in una delibera di Giunta regionale.

Previsti rimborsi fino al cento per cento per i danni subiti da agricoltori e allevatori ma anche finanziamenti per interventi di prevenzione come reti metalliche o elettriche, dissuasori e cani da pastore per la protezione delle greggi. Sono compresi anche il rimborso dei capi uccisi e le cure veterinarie per quelli feriti. Le spese per la protezione delle produzioni vegetali, invece, interessano le recinzioni perimetrali sia contro i selvatici sia anti-uccelli, ma anche i dissuasori faunistici, come i cannoncini acustici o i palloni per la difesa da storni, gazze e cornacchie.

L”Emilia Romagna  diventa così la prima Regione in Italia che riconoscerà agli agricoltori, senza i limiti previsti dai cosiddetti “de minimis”, i contributi relativi ai danni provocati non solo dalle specie selvatiche protette, ma anche da quelle non tutelate che vivono in “zone protette”, come Parchi e Riserve naturali, Oasi di protezione della fauna e zone di ripopolamento e cattura presenti nel territorio regionale.

“Si tratta di un notevole risultato – ha affermato l”assessore regionale all”Agricoltura Simona Caselli -. Grazie a un lavoro d’intesa con la Commissione europea, si apre una strada che ci vede primi in Italia, nell’ampliare le garanzie per le aree coltivate. Oggi solo per le specie protette e per quelle che vivono nelle aree tutelate si esce dal regime ”de minimis”, che prevede massimo 15 mila euro nell”arco di tre anni elevabili a 30 mila nel caso di danni provocati da uccelli ittiofagi, e i contributi potranno essere erogati fino al 100 per cento dei danni subiti”.

“Si aprono nuove strade, che ampliano le garanzie per le aree coltivate”aggiungono i consiglieri regionali Francesca Marchetti e Roberto Poli. 

mi.mo

Nella foto: un cinghiale, dal sito della Città metropolitana di Bologna

Fauna selvatica “non tutelata', risarcimenti e finanziamenti per agricoltori e allevatori
Cronaca 27 Febbraio 2018

Sanità, la Regione: presto il testamento biologico inserito nel Fascicolo elettronico

La Regione sta procedendo alla definizione di tempi e modi per poter inserire anche il testamento biologico nel Fascicolo sanitario elettronico. L’ha reso noto l’assessorato regionale alle Politiche per la salute. Avere nel Fascicolo le disposizioni anticipate sul trattamento sanitario, in previsione di un’eventuale incapacità futura, permette di renderle disponibili e visionabili con facilità on line anche ai fiduciari autorizzati. Ferma restando comunque la possibilità di modificare le disposizioni in qualsiasi momento, come già avviene nel caso della consegna in Comune.

Il Fascicolo elettronico si candida a diventare davvero da un lato l’archivio virtuale della nostra salute, dall’altro uno strumento utile per semplificare le procedure di accesso alla sanità. Sul Fascicolo sanitario elettronico si possono conservare sotto forma di pdf o immagini i referti delle visite specialistiche, i verbali di pronto soccorso, i certificati vaccinali e le prescrizioni farmaceutiche, prenotare o disdire visite ed esami e pagare i ticket. Anche i referti radiografici si possono ricevere e conservare sul Fascicolo sanitario. Inoltre è possibile accedere e fare operazioni sul Fascicolo sanitario elettronico dei propri figli oppure, come detto, in quello di coloro dai quali si è ricevuta la delega, ad esempio di un parente anziano. Dalla scorsa settimana, inoltre, sul Fascicolo sono attive altre tre funzioni: la possibilità di cambiare il medico di medicina generale o il pediatra (evitando la fila allo Sportello del Cup), compilare l’autocertificazione della propria fascia di reddito (per le eventuali esenzioni), consultare il proprio libretto sanitario e le esenzioni.

L’Emilia Romagna è stata tre le prime Regioni ad introdurre il Fascicolo elettronico e oggi sono quasi 425 mila coloro che l’hanno attivato. Nel circondario di Imola sono 23.870 su circa 140 mila abitanti.

r.c.

Nella foto: l’iniziativa organizzata sabato 17 dall’Azienda Usl insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola per promuovere il Fascicolo elettronico

Sanità, la Regione: presto il testamento biologico inserito nel Fascicolo elettronico

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