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Cultura e Spettacoli 21 Ottobre 2023

«Accadde a Dozza…», la vita nel passato con la rievocazione storica nella Rocca

Due giorni di festa per celebrare la storia. Oggi e domani è di nuovo tempo di «Accadde a Dozza…», appuntamento di rievocazione storica nella Rocca organizzato dall’associazione Società dei Vai. Un evento inserito nel calendario della Festa Internazionale della Storia, realizzato in sinergia con la Fondazione Dozza Città d’Arte e il Comune. L’iniziativa ha l’obiettivo di raccontare, attraverso una serie di allestimenti curati dai rievocatori, la storia della fortezza di Dozza, che viene così animata da ricostruttori storici in abbigliamento medievale e rinascimentale i quali, con visite guidate, banchi didattici e dimostrazioni, ripropongono autentici spaccati della vita quotidiana di nobili e popolani, mercanti e cavalieri. Durante le due giornate si svolgeranno continue visite guidate agli spazi museali, a cadenza regolare ogni mezz’ora, per scoprire le collezioni e l’evoluzione di abbigliamento e armamenti. Inoltre, è allestita una piccola mostra di documenti antichi (dal XVI al XIX secolo) sulla storia della seta curata da Federico Marangoni, mentre la Società dei Vai presenterà un allestimento didattico sul ciclo della seta.
«Da ormai dieci anni l’evento ‘Accadde a Dozza…’ porta in Rocca migliaia di visitatori – spiega Federico Marangoni dell’associazione storico-culturale Società dei Vai -. Una vera full immersion nella storia di questo fantastico monumento per approfondire, attraverso aspetti semplici e quotidiani dell’alimentazione, della cosmesi, del gioco e, ovviamente, del combattimento, un lungo spaccato della sua esistenza».
«‘Accadde a Dozza…’ è una splendida occasione per riscoprire l’evoluzione nei secoli della Rocca: da fortezza a residenza poi museo – commenta il sindaco di Dozza, Luca Albertazzi -. Una metamorfosi scandita dallo scorrere del tempo che ne ha lasciato immutato il fascino portandoci in dote tradizioni, usanze, costumi e perfino un ricco patrimonio enogastronomico».  
Info www.fondazionedozza.it

«Accadde a Dozza…», la vita nel passato con la rievocazione storica nella Rocca
Cultura e Spettacoli 15 Settembre 2019

Con il Palio della Serpe le cinque Torri di Medicina celebrano il ricordo della guarigione del Barbarossa

Giornata conclusiva oggi, domenica 15 settembre, per la Festa del Barbarossa a Medicina. Per celebrare l’avvenuta guarigione l’Imperatore ha mandato un drappello di armati a prelevare due Notai da Bologna ed ha confermato un festoso Palio per il pomeriggio di questo giorno, dove vi saranno gare di abilità e destrezza tra gli Atleti delle Torri. Il Barbarossa disporrà lasciti importanti al Castello di Medicina e sancirà per sempre la sua indipendenza dalla Città di Bologna, dal suo Senato e dalle sue Signorie, tracciandone anche nuovi e allargati confini. 

L’Imperatore comanda che tutto dovrà avvenire in maniera solenne, ed i Notai dovranno fedelmente riportare sui registri ogni atto in maniera permanente e indelebile, e detti registri dovranno essere consegnati al Senato Bolognese quale segno immutabile delle cose avvenute in questo Castello. Dal Castello di Medicina nel mese di settembre dell’A.D. 1155.

Ma oggi è anche la giornata del Palio della Serpe. Dapprima, in mattinata, si terrà una gara tra arcieri nel sagrato della chiesa di San Mamante. Poi, alle 18.45 nella
via di Mezzo, con una corsa che vede quattro atleti per ognuna delle Torri caricare su una portantina dei doni a scelta (vino, uova, carbone, mele o fieno) e
correre per consegnarli ai giudici delle Torri. Alla fine, ogni squadra dovrà prendere a mani nude la serpe dal pentolone e riporla in un recipiente da portare
davanti al Messo imperiale. Il Giudice Supremo, quindi, decreterà il vincitore del Palio. 

Per quel che riguarda le cinque Torri, la Torre dei Cavalli identifica il paese di Sant’Antonio della Quaderna, quella del Maniscalco è nata nei primi anni
‘90 da un gruppo di amici, che si trovava alle panche dei giardini e poi alla Torre del Maniscalco, la Torre dell’Oca vede coinvolti gli abitanti della frazione di Ganzanigo che hanno scelto la propria denominazione ispirandosi al toponimo
di via Guazzaloca dove si presume che anticamente si allevassero oche, il gruppo della Torre del Porco è nato ventitré anni fa allo scopo di aiutare la Polisportiva Villafontana, infine quella dell’Uva si riferisce ad una torre delle antiche mura di
Medicina nell’area a sud di piazza Garibaldi vicino alla quale si suppone che si trovasse «l’ortazzo » dell’arciprete in cui si coltivavano ortaggi, frutti e una piccola vite che finì col coprire la parte interna della Torre. (r.c.)

Il programma completo è su «sabato sera» del 12 settembre

Con il Palio della Serpe le cinque Torri di Medicina celebrano il ricordo della guarigione del Barbarossa
Cultura e Spettacoli 13 Settembre 2019

Medicina torna per tre giorni nel Medioevo per accogliere l'imperatore Federico I detto il Barbarossa

Un brodo miracoloso. È grazie a quello che Medicina ebbe il suo nome. La leggenda, infatti, racconta che l’imperatore Federico I Hohenstaufen detto il Barbarossa si ammalò mentre passava nella bassa bolognese, nel 1155, e guarì grazie ad un brodo in cui era caduta una serpe, che gli venne servito mentre si trovava in una città che, così, venne ribattezzata Medicina e fu liberata dal dominio di Bologna. La città oggi festeggia con una rievocazione storica in grande stile che porta direttamente all’epoca medievale. Organizzata da Pro Loco e Comune, la festa è ad ingresso gratuito, e si tiene da venerdì 13 a domenica 15 settembre trasformando Medicina in un paese medievale con tanto di cortei, duelli, musica, spettacoli, gastronomia e persino un palio.

«I tre giorni dedicati all’Imperatore Federico I di Svevia tornano ad accendere le vie del paese con cultura, spettacoli, musica e ogni genere di prelibatezze – scrive nell’opuscolo della festa Lorenzo Monti, assessore a Volontariato e Politiche giovanili -. La memoria del diploma imperiale, che nel lontano 1155 donò al nostro Comune protezione e autonomia, permette oggi ai suoi abitanti di rinnovare e consolidare un fondamentale spirito di partecipazione, coesione e appartenenza. E se da una parte la leggenda del brodo di serpe si perde nella tradizione popolare, dall’altra il coinvolgimento a questa manifestazione è eccezionalmente vivo e immutato nel tempo. Lo dimostrano le centinaia di volontari medicinesi che, tra Pro Loco, associazioni e gruppi, lavorano per mesi con passione e dedizione, e ai quali l’amministrazione comunale porge un sentito e sincero ringraziamento».

Anche Monica Zaccherini, presidente della Pro Loco, sottolinea: «Il Barbarossa è comunità, passione, entusiasmo, la voglia di fare assieme. È un immergersi per tre giorni in un atmosfera medievale, con commistione tra storia, mito e leggenda, radicata nell’essenza autentica dello spirito della nostra gente».

La festa inizia nella tarda serata di oggi, venerdì 13 settembre, con gli scontri tra armigeri e l’ingresso in città del Barbarossa (interpretato da anni da Marco Angonese), e termina domenica sera con la sua partenza. In mezzo, spettacoli, momenti conviviali, mostre, mercati, musica, duelli, esibizioni di falconeria e antichi mestieri. E un palio. Il Palio della Serpe vede i diversi rioni del contado gareggiare per conquistare un drappo, disegnato ogni anno da un artista locale e impreziosito da ricami. (r.c.)

Per informazioni: Pro Loco 051/857529 o www.ilbarbarossa.net e www.prolocomedicina.net

L”articolo e il programma completo sono su «sabato sera» del 12 settembre

Medicina torna per tre giorni nel Medioevo per accogliere l'imperatore Federico I detto il Barbarossa
Sport 2 Maggio 2019

Motori, nel week-end all'autodromo la «200 Miglia di Imola Revival». IL VIDEO

Di bello, oltre che a brillare di luce propria in virtù di un passato che l’ha portata ad essere definita «Corsa dei Sogni» nel libro intitolato «La 200 Miglia di Imola» pubblicato dalla Bacchilega Editore nel 2015, c’è che la rievocazione di questa storica gara (se ne disputarono 13 edizioni fra il 1972 e il 1985), che l’organizzatore imolese «Checco» Costa importò dagli Stati Uniti, in programma dal 3 al 5 maggio all’autodromo Enzo e Dino Ferrari, vede fiorire iniziative che vanno oltre alla manifestazione in sé, come la volontà di ripresentarla nelle versione di corsa vera propria già nel 2020.

Ma intanto, grazie alla perfetta sinergia fra i vertici dell’autodromo, del Moto Club Santerno e dell’organizzatore tecnicosportivo Claudio Ghini, la 200 Miglia e la Coppa d’Oro revival è in dirittura di arrivo. Da domani, venerdì 3 maggio, a domenica 5 sulle rive del Santerno torneranno a riecheggiare i suoni del passato. In pista scenderanno piloti e moto che hanno caratterizzato alcune delle epoche più gloriose del motociclismo mondiale. Rivedremo infatti in azione Johnny Alberto Cecotto (Yamaha 750 Ow31 del ’78), Steve Baker (Yamaha 750 Ow31 del ’77) e Graeme Crosby (Suzuki 500 Xr 69 dell’81), tre piloti che videro scritti i propri nomi nell’albo d’oro della 200 Miglia. Ad affiancarli nella fantastica parata in programma domenica alle 14.50 (starter d’onore sarà la sindaca Manuela Sangiorgi, che salirà sul sellino posteriore di una Ducati Panigale guidata dal pilota castellano Dario Marchetti per un giro di pista a tutto gas), ci saranno altri nomi celebri come Read, Sarron, Ballington, Bonera, Rolando, Rigal, Baldè, Coulon, Lavado, Gallina, Becheroni, Riondato, Salmi, Tuzii, Broccoli.

A questi si aggiungeranno due ex campioni del mondo che per ragioni anagrafiche non hanno mai corso la Daytona d’Europa, l’australiano Troy Bayliss su Ducati Superbike d’epoca e Alex Gramigni in sella ad una Yamaha R7. Nella Coppa d’Oro (parata in programma domenica alle 14.10 che avrà come starter d’onore il dottor Claudio Costa), riservata soprattutto ai collezionisti, gli appassionati potranno riascoltare i rombi delle Mv Agusta 350 e 500 tre e quattro cilindri, delle Benelli 250, 350 e 500 quattro cilindri (una 250 del ’68 la guiderà l’intramontabile ex pilota argentino Vittorio Zito, classe 1931), delle Paton 500 bicilindriche, delle Norton Max 500 degli anni ’60, delle Matchless 500, e fra i due tempi, delle Yamaha 250 e 350, delle Honda 250 e delle Harley Davidson 250. Oltre alle parate, a completare il cartellone, venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 18 si svolgeranno turni di prove libere, riservate anche ai piloti privati iscritti alla tre giorni imolese. Il biglietto costerà 10 euro per ogni singolo giorno. Ma c’è anche la possibilità di abbonarsi per le tre giornate al prezzo di 25 euro. (a.d.p.)

L”articolo completo su «sabato sera» in edicola dal 1° maggio.

Nella foto (Isolapress): l”ultima rievocazione della 200 Miglia, fatta nel 2013

Motori, nel week-end all'autodromo la «200 Miglia di Imola Revival». IL VIDEO
Cultura e Spettacoli 14 Settembre 2018

A Medicina il Barbarossa porta nel 1155 per tre giorni tra duelli, cortei e Palio della Serpe

Secondo la leggenda l’imperatore Federico I Hohenstaufen detto il Barbarossa si ammalò mentre passava nella bassa bolognese, nel 1155, e guarì grazie ad un brodo in cui era caduta una serpe: la città in cui si trovava venne così ribattezzata Medicina. E oggi festeggia questa leggenda con una rievocazione storica che ricorderà tutti i momenti della vicenda, e molto di più. La festa del Barbarossa si tiene da oggi, venerdì 14, a domenica 16 settembre e riunisce in sé cortei, duelli, manifestazioni musicali e spettacolari, gastronomia e un palio dedicato proprio a quella misteriosa serpe. Organizzata da Pro Loco e Comune, la festa è ad ingresso gratuito.

La festa nel Castello di Medicina inizia venerdì 14 settembre quando, alle 22, ci sarà la partenza davanti all’accampamento imperiale (in via Gramsci) della sfilata di apertura con la partecipazione di gruppi storici, mentre nel Borgo degli Antichi Mestieri (via Cuscini e via XX Settembre) prendono il via i giochi medievali abilmente e fedelmente ricostruiti dai popolani di questo gruppo, e qui si potranno osservare antichi mestieri quali il fabbro, il maniscalco, il candelaio, le ricamatrici, le tessitrici, il battitore delle monete, il maniscalco, il vasaro, l’impagliatore di sedie. Alle 23 l”imperatore Barbarossa (interpretato da anni da Marco Angonese) prenderà possesso del Castello salendo sul palco nella piazza centrale per ricevere gli omaggi di tutti. Tra spettacoli e cortei, la serata avrà il suo clou nella Caursa dal Dog a Trì a mezzanotte e tre quarti: gli atleti delle cinque Torri di Medicina (Cavalli, Maniscalco, Oca, Porco, Uva) si sfideranno lungo un percorso di 197,8 metri. La gara consiste nel percorrere il tratto dall’inizio di viale Oberdan fino alla chiesa del Crocifisso nel tempo impiegato dai rintocchi dell’Orologio della Torre per scandire la mezzanotte e tre quarti (quindici rintocchi corrispondenti a quelli della mezzanotte – 12 – più quelli dei tre quarti – 3). C”è da dire che molto di rado gli atleti sono riusciti a battere l’Orologio. Ma conseguiranno comunque un punteggio utile per la partecipazione al Palio della Serpe della domenica. Poi, nella «Lunga notte dell’Imperatore», la festa proseguirà per le vie del centro fino alle 3.

Sabato 15 settembre si riparte alle 17.30. Tra spettacoli, laboratori, giochi, mercati, banchetti e duelli, musiche e rievocazioni, ci sarà un banchetto imperiale alla cui tavola l”imperatore siederà alle 20.50 (nella piazza di Levante, cioè piazza Costa). Vari saranno poi gli spettacoli nella serata, sia nella piazza centrale dalle 21.30 che nella biblioteca notturna dove si esibirà il gruppo Icaro alle 22, che nel Bosco delle Streghe dalle 22.30.

Domenica 16 settembre sarà tutta dedicata ai festeggiamenti: la città attende il momento in cui il Barbarossa sancirà l”indipendenza della città da Bologna e allargherà i suoi confini. Il programma della festa inizia alle 9 con una novità: la gara di tiro con l’arco storico itinerante per tutto il centro storico a cura dell’Asd Arco Club Medicina – Gruppo Storico Arcieri del Barbarossa, 1° Torneo nazionale di Arco Storico in ambito medioevale. Tamburini, sbandieratori, musici, attori, armigeri, dame, nobili e popolani si muoveranno e si esibiranno per tutta la giornata fino a che, alle 18.15, partirà il corteo del Palio della Serpe che si disputerà alle 18.45. La prima parte del Palio si è già svolta il sabato alle 20.40 come gara tra gli Arcieri dell’Imperatore nel sagrato di San Mamante, e il risultato finale ha determinato la posizione di partenza di ciascun rappresentante della Torre; ogni squadra delle Torri è difatti abbinata ad una squadra di arcieri. La seconda parte consiste nella corsa del Palio che si svolge nella Piazza di Mezzo e coinvolge quattro atleti per ognuna delle cinque Torri, i quali dovranno caricare con la portantina uno dei doni a scelta (vino o uova o carbone o mele o fieno) e recapitarli ai Giudici delle Torri. Alla fine ogni squadra dovrà prelevare a mani nude la Serpe dal pentolone e riporla in un recipiente da trasportare dinnanzi al Messo Imperiale. Il Giudice Supremo, quindi, decreterà il vincitore del Palio. (r.c.)

L”articolo e il programma completi sono su «sabato sera» del 13 settembre

Nella foto il Barbarossa (Isolapress)

A Medicina il Barbarossa porta nel 1155 per tre giorni tra duelli, cortei e Palio della Serpe

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