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Cronaca 21 Marzo 2020

Nuovo protocollo antirumore per l'autodromo. Confermati i rilevamenti in via dei Colli

Via libera da parte del Commissario prefettizio Nicola Izzo al nuovo protocollo per la gestione del rumore dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari firmato dal Comune di Imola, dall’Azienda usl cittadina e dell’Arpae.

E brutta sorpresa per Formula Imola, che vede confermata la postazione di rilevazione 7 in via dei Colli, dove dovrebbe sorgere la barriera antirumore fortemente contestata -perché giudicata insufficiente- dal comitato dei residenti.
Inoltre, «nel momento in cui i lavori di realizzazione della barriera acustica dovessero interferire con la rilevazione dei dati, si valuterà una modifica della rete di monitoraggio – anticipa il protocollo –, mediante un fonometro da posizionare in aree rappresentative delle emissioni sonore caratterizzate da clima acustico analogo».
Le nuove zone «saranno individuate dal Tavolo tecnico – precisa il documento –, anche sulla base di proposte che potranno essere inviate al Tavolo stesso dai singoli componenti istituzionali».

Insomma, in una stagione già fortemente a rischio a causa dell’emergenza coronavirus (il Minardi Day è stato posticipato a data da destinarsi, e un destino identico sembra attendere la Superbike), per la società di gestione del circuito sulle rive del Santerno la strada si fa ancora più in salita. (r.cr.)

Fotografia di Marco Isola/Isolapress

Nuovo protocollo antirumore per l'autodromo. Confermati i rilevamenti in via dei Colli
Cronaca 5 Aprile 2019

Rilevazioni della Federazione motociclistica italiana negli autodromi, a Imola in giugno durante il Civ

La Federazione motociclistica italiana scende in campo in prima persona sul tema del rumore negli autodromi italiani. L’«Enzo e Dino Ferrari» di Imola, infatti, non è l’unica struttura del motorsport nazionale coinvolta sul tema della sostenibilità ambientale. Così la Fmi attraverso la sua Commissione ambiente ha dato il via ad un proprio protocollo di indagini, acustiche e non solo, da svolgersi nei quattro principali autodromi italiani: Misano, Mugello, Vallelunga e ovviamente Imola, dove già il presidente di Fmi Giovanni Copioli è intervenuto a colloquio con la sindaca Manuela Sangiorgi per placare le polemiche con Formula Imola e il suo presidente Uberto Selvatico Estense. «Lo studio sarà utile in previsione delle modifiche normative per le quali è attualmente in atto uno studio da parte dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)», commenta Selvatico Estense. In pratica la Federmoto è scesa in campo per la tutela del proprio settore di lavoro, oltre che dell’ambiente come contenuto nell’accordo siglato, per l’appunto, con Ispra.

Le rilevazioni fonometriche sono iniziate il weekend scorso (30-31 marzo) sul circuito della Riviera in occasione del Campionato italiano velocità, la stessa manifestazione motociclistica ritornerà sul Santerno il 29 e 30 giugno prossimi e Fmi ha confermato a sabato sera che in quell’occasione verranno fatti analoghi controlli. «Il protocollo di monitoraggio prevede l’acquisizione di dati acustici nell’intorno degli impianti da centraline fisse – spiegano da Fmi -, ma anche misurazioni fonometriche dinamiche in specifici punti dei tracciati. Inoltre prevediamo la misurazione statica delle moto partecipanti al campionato Civ in termini di rumore ed emissioni inquinanti.

Questo piano intende fare il punto sulla situazione delle emissioni delle moto da velocità e l’impatto delle attività degli autodromi sui territori». I dati raccolti verranno utilizzati per ragionare sul tema sia a livello federale, sia per la normativa nazionale. Il rumore è, come detto, argomento delicato non solo per Imola. Anche altri, in Italia e non solo, devono affrontare azioni legali. E’ notizia della settimana scorsa che il circuito del Mugello ha visto ribaltata, dal Tar, la sentenza che lo aveva costretto a pagare, in un primo momento, ingenti risarcimenti al vicino bed&breakfast a causa del troppo rumore; il recente pronunciamento, al contrario, ha notato come la struttura abbia beneficiato di vantaggi economici proprio per l’attività dell’autodromo. (mi.mo.)

Nella foto: una gara motoristica all”autodromo di Imola

Rilevazioni della Federazione motociclistica italiana negli autodromi, a Imola in giugno durante il Civ
Cronaca 3 Agosto 2018

Rumore notturno in centro storico, l'assessore Ezio Roi si attiva per verificare e contrastare il fenomeno

Come se non bastasse l”annoso problema del rumore all”autodromo, ora ci si mette anche quello notturno in centro storico. Numerose segnalazioni, infatti, sono arrivate da parte dei cittadini sulla scrivania (e alle orecchie) dell”assessore alla Legalità e Sicurezza, Ezio Roi, riguardo a situazioni rumorose verificatesi nel cuore della città, al di fuori degli orari consentiti.

Nello specifico si tratta di musica a volume troppo elevato proveniente dai locali pubblici e di schiamazzi degli avventori. Una situazione che l’assessore Roi vuole affrontare subito, prima che possa degenerare e assumere livelli problematici. Per questo Roi, insieme all’assessore alla Polizia Municipale, Maurizio Lelli, ha prontamente attivato la Polizia Municipale per le verifiche del caso, al fine di dare risposte chiare e certe, in tempi rapidi, alle sollecitazioni espresse dai cittadini. «Le numerose segnalazioni pervenute all’Amministrazione comunale sulla tematica  – spiega l”assessore Ezio Roi – suonano da campanello d’allarme per una immediata attivazione di verifiche su quelle che sono le possibili violazioni di legge e di regolamento comunale relative al fenomeno dell’inquinamento acustico nel centro storico dovuto in particolare, in questo periodo dell’anno, alle emissioni musicali provenienti dai locali pubblici».

r.c.

Nella foto: l”assessore Ezio Roi

Rumore notturno in centro storico, l'assessore Ezio Roi si attiva per verificare e contrastare il fenomeno
Economia 10 Maggio 2018

Florim, due gruppi di lavoro per risolvere i disagi causati dal rumore e dall'odore

Creare due gruppi di lavoro distinti (odori da una parte, rumore e vibrazioni dall’altra) per cercare di risolvere, o quantomeno mitigare, i disagi lamentati dai residenti della borgata di Chiavica, che abitano vicino al nuovo stabilimento Florim entrato in produzione lo scorso autunno e dove attualmente è in funzione una linea continua per i grandi formati. E’ questa la proposta emersa nel corso dell’incontro pubblico davvero partecipato organizzato giovedì 3 maggio alla sala civica di Bubano dopo che, dallo scorso novembre, i cittadini hanno segnalato ripetutamente puzza, rumore e vibrazioni.

All’incontro erano presenti come relatori la direttrice di Arpae Bologna Maria Adelaide Corvaglia, il responsabile del presidio territoriale di Arpae a Imola Tiziano Turrini, il dirigente dell’area Igiene e Sanità pubblica Gabriele Peroni, il direttore tecnico degli stabilimenti Florim Oscar Iseppi e il direttore dello stabilimento mordanese Lorenzo Righini, oltre che il sindaco Stefano Golini e l’assessore all’Ambiente Gianni Duri. Tra il pubblico numeroso, invece, erano presenti i referenti del comitato costituito dai cittadini, ossia Massimiliano Benfenati, Gabriele Marani, Federico Squassabia e Cristian Venieri. «Sulla salute dei cittadini, dei lavoratori e sulla qualità dell’ambiente non si transige – ha esordito il sindaco Golini -. Dall’altra parte, l’investimento del gruppo Florim è un’opportunità importante per tutto il territorio e uno stabilimento così all’avanguardia mantiene e genera sviluppo economico». Azienda che, per bocca del direttore tecnico Iseppi, ha tenuto a ribadire «a nome del presidente e di tutti noi il dispiacere per il disagio riscontrato e la massima volontà di collaborare per individuare le cause dei disagi percepiti».

Dal canto suo, Turrini di Arpae ha precisato che «Florim sta rispettando le prescrizioni contenute nell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) e tutti i campioni effettuati da noi direttamente riportano valori inferiori ai limiti di legge e sovrapponibili con quelli effettuati dall’azienda. Per quanto riguarda gli odori, abbiamo fatto sei interventi e in tre di questi si percepiva un’emissione odorigena di intensità lieve, ma bisogna considerare il lasso di tempo che intercorre tra la segnalazione e l’intervento dei tecnici sul posto. Stiamo cercando di mettere in correlazione l’odore percepito con il tipo di inchiostro usato in quel momento, ma non c’è una normativa specifica. Per quanto riguarda il rumore e le vibrazioni, invece, per ora non siamo riusciti ad associarlo a nessuna sorgente. Come per gli odori, per le indagini serve tempo e chiediamo ai cittadini di segnalare sempre». 

Tuttavia, nei fine settimana e in orario serale (ore 18-8), quando il rumore è più percepito, è in funzione soltanto il servizio di pronta reperibilità ambientale gestito dai carabinieri forestali. In caso di rumore non viene considerata un’emergenza e i tecnici Arpae non intervengono immediatamente, mentre questo avviene per gli odori forti. Durante la serata, è stato ricordato anche che qualche cittadino ha segnalato casi di lingua gonfia, problemi respiratori e arrossamenti di pelle e occhi in concomitanza con i fenomeni odorigeni. «Uno studio epidemiologico su una popolazione così limitata probabilmente non avrebbe significato – ha tenuto a precisare Peroni dell’Ausl -. E’ difficile mettere in correlazione i fumi della fabbrica con gli effetti sulla persona».

L’idea emersa, come detto, è quella di creare due gruppi di lavoro per decidere i prossimi passi da fare e dei quali faranno parte referenti del comitato, Florim, Comune, Arpae e i tecnici competenti per i rilievi da effettuare. Per il rumore il comitato ha proposto lo Studio 2 di Gianluca Barbi di Ferrara per effettuare dei rilievi in continuo e confrontarli con quando lo stabilimento non è in funzione. Per gli odori, invece, si è pensato di coinvolgere il professor Paolo Zannini dell’Università di Modena. Per adesso si sa che il gruppo sul rumore si riunirà per la prima volta lunedì 21 maggio alle ore 9 presso lo stabilimento Florim. «Sono molto soddisfatto perché stiamo remando tutti nella stessa direzione, senza polemiche né pregiudizi – ha commentato l’assessore Duri -. Tra l’altro, Florim si è detta disponibile a farsi carico delle spese da sostenere per coinvolgere gli studi tecnici di fiducia del comitato dei cittadini».

gi.gi.

L”articolo completo su «sabato sera» del 10 maggio.

Nella foto: l”incontro pubblico

Florim, due gruppi di lavoro per risolvere i disagi causati dal rumore e dall'odore

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