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Cronaca 19 Settembre 2022

Nasce «Rocche di Romagna», marchio collettivo del Consorzio Vini di Romagna per il Sangiovese

La punta della piramide qualitativa della produzione della Dop del Sangiovese, in Romagna, è quella rappresentata dalle Sottozone. Una nicchia, in termini di quantità d’imbottigliato, si parla di meno di mezzo milione di bottiglie su un rivendicato toitale Doc di quasi 11 milioni di bottiglie (fonte Consorzio Vini di Romagna anno 2021). Di fatto stiamo parlando della fotografia in micro dell’estrema qualità prodotta a sud della via Emilia dall’Imolese al Riminese attraversando la via Emilia da est verso ovest. Un terroir fatto di vitigno, geologia, clima e, non da ultimo mano del vigneron, che sa esaltare le peculairità di ogni singola parte di territorio in cui questo principe della vitivinicoltura romagnola d’Appennino, il Sangiovese appunto, viene coltivato. È un focus in micro in cui ogni sorso è figlio di quella specifica area. Qualcuno le ha chiamate sfumatura, altri interpretazioni noi le chiamiamo anime d’identità. Sono sorsi che parlano la linga del territorio da cui provengono. Piccole produzioni ma dal grandissimo potere evocativo e persuasivo su cosa significhi oggi fare buon vino.

In totale si parla di 16 sottozone: Imola (nuova entrata di quest’anno), Serra, Brisighella, Marzeno e Modigliana per l’area più occidentale. Oriolo, Castrocaro (prima era definita Castrocaro-Terra del Sole), Predappio, Meldola, Bertinoro e Mercato Saraceno (prima identificata con San Vicinio) per l’area centrale fino ad arrivare a quella più orientale e meridionale composta da Cesena, Longiano, Verucchio, Coriano e San Clemente (queste ultime tre di nuovissima istituzione).

Da qui il Consorzio Vini di Romagna ha voluto partire per un nuovo racconto, collettivo, racchiuso sotto l’egida del concetto di «Rocche di Romagna». «Si tratta di una strategia di promozione di questo patrimonio vitivinicolo – sottolinea Ruenza Santandrea, presidente del Consorzio Vini di Romagna – che identifica appunto questa produzione di sottozona, compresa quella delle cosiddette Riserva. Visto che in ogni territorio di riferimento insiste una Rocca, baluardo del passato che ha caratterizzato la storia di questa Romagna che vogliamo tornare a raccontare con incisività, abbiamo deciso di prenderlo come collante per quesi produttori, adesso una trentina ma sappiamo che cresceranno con il tempo, che ne rivendicheranno sulle proprie bottiglie l’appartenenza».

Una freccia in più nell’arco della promozione della qualità vitivinicola, territoriale, turistica e quindi economica che per l’assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Alessio Mammi presente al lancio ufficiale del marchio avvenuto nella cornice della Rocca delle Caminate di Meldola «è un esempio virtuoso, che sosteniamo, di valorizzazione a tutto tondo. La Romagna del vino la qualità la persegue da anni, adesso servono stategie efficiaci di promozione. Come Regione – sottolinea – siamo e saremo in campo per aiutare la ricerca delle aziende, investimenti delle stesse e promozione, sia italiana che all’estero. Il vino – conclude – è un racconto culturale del nostro patrimonio in cui le rocche ne fanno parte in modo molto simbiotico. Servono progetti che puntino quindi sulla distintività e sull’autenticità della proposta e la Romagna del vino questo lo può e la sa fare molto bene, così come il progetto del marchio collettivo appena presentato».

Il marchio «Rocche di Romagna» dal punto di vista grafico parte e ripropone, reinterpretandolo, un fregio della volta del mosaico di Galla Palcidia a Ravenna.

Per ora le cantine aderenti sono: Assirelli, Podere dal Nespoli, Berti, Bissoni, Cab, Ca’ di Sopra, Celli, Colombina, Condè, Condello, Conti-Guarini-Matteucci, De Stefanelli, Drei Donà, Enoica, Fiorentini, Galassi, Madonia, Insia, La collina del Tesoro, La pandolfa, Mirabello, Podere Palazzo, Poderi Morini, Ramilli, Tenuta Casali, Tenuta Masselina, Tenuta Santa Lucia, Terra dei Gessi, Villa Papiano e Fattoria Zerbina. (r.cr.)

Maggiori informazioni sul progetto qui

Nella foto il nuovo marchio e un momento della presentazione ufficiale

Nasce «Rocche di Romagna», marchio collettivo del Consorzio Vini di Romagna per il Sangiovese
Cultura e Spettacoli 25 Settembre 2018

Lasagna e Sangiovese, è festa grande al centro sociale di Fabbrica. IL VIDEO

Un weekend, quello appena trascorso, vissuto in compagnia di uno dei piatti più amati e tradizionali del nostro territorio. Parliamo della lasagna che, insieme al Sangiovese, è stata l”assoluta protagonista della sagra organizzata al centro sociale di Fabbrica di Imola.

Al ragù, con la besciamella, accompagnata da un buon bicchiere di vino e il gioco è fatto. Non sono mancati i momenti musicali e gli spazi per i più piccoli, per una festa giunta ormai con successo alla settima edizione.

r.c.

Nella foto (Isolapress): un momento della sagra

Lasagna e Sangiovese, è festa grande al centro sociale di Fabbrica. IL VIDEO
Cultura e Spettacoli 20 Settembre 2018

Il gusto della lasagna e quello del Sangiovese al centro sociale di Fabbrica

È uno dei piatti più amati e tradizionali. Il piatto della domenica, della festa. Si prende la pasta fatta in casa, la si riempie di ragù e besciamella gustosi, si inforna e… poi tutti a tavola a gustarla. A questo piatto che regna nelle case il centro sociale di Fabbrica di Imola dedica una festa che giunge alla settima edizione: da domani fino al 24 settembre i locali di via del Santo 1/m ospiteranno quindi la Sagra della lasagna e del Sangiovese. Lo stand gastronomico apre tutte le sere dalle 19 e domenica anche dalle 12 (con asporto dalle 11.30 alle 12); lunedì 24 ci sarà solo un menù di catalana di crostacei con prenotazione entro il 22 settembre (al 335/6597000, costo 35 euro bevande incluse, 30 per l”asporto). Non mancheranno gli intrattenimenti musicali, in particolare ci sarà il ballo liscio: venerdì 21 con Erik Scalini (anche con karaoke e piano bar con Enrico e Elisa), sabato 22 spazio con Rachele e Fabio, domenica 23 con Domenico Verrillo. Per i più piccoli, sarà allestito uno spazio con i gonfiabili. Durante la sagra sarà organizzata una raccolta fondi occasionale per l’ampliamento della struttura.

Il gusto della lasagna e quello del Sangiovese al centro sociale di Fabbrica

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