Posts by tag: sanità

Cronaca 2 Dicembre 2023

Il Comune di Medicina ha un nuovo medico di famiglia, tra capoluogo e Portonovo

Medicina è un comune vasto con tante frazioni, se si vuole promuovere la sanità di prossimità occorrono più medici di famiglia. La richiesta era arrivata forte e chiara dal territorio in primavera, in occasione di un incontro pubblico con l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. I medici di famiglia sono punto di riferimento e importante collegamento con il Servizio sanitario nazionale, è stato evidente durante il periodo dell’emergenza Covid quando Medicina ha sperimentato anche la zona rossa.

Viste le difficoltà a reperire medici per coprire molte realtà disagiate, sembrava complicato riuscire nell’impresa, invece con la convenzione con l’Ausl di Imola ottenuta da Paolo Valentino, in servizio nel capoluogo e nella frazione di Portonovo, ora i medici di medicina generale nel medicinese diventano undici, uno in più rispetto alla situazione storica.

«La presenza dei medici di famiglia nelle nostre frazioni è un servizio prezioso – dichiara il sindaco Matteo Montanari -. Un servizio davvero importante che non dobbiamo dare per scontato, specialmente in un territorio ampio come quello di Medicina».

red.cr.

Il Comune di Medicina ha un nuovo medico di famiglia, tra capoluogo e Portonovo
Imola 29 Novembre 2023

Riforma dell’emergenza-urgenza e investimenti nella sanità pubblica, a Imola il 21 dicembre apre il Cau

Teatro comunale pieno ieri sera in occasione dell’incontro pubblico sulla sanità, la riforma dell’emergenza urgenza, Pnrr e gli investimenti nel Circondario imolese. A partire dai Cau, i Centri di assistenza per l’urgenza, tassello e novità della riforma voluta dalla Regione, il cui obiettivo dichiarato è quello di voler liberare il pronto soccorso dalle richieste a bassa complessità clinica e assistenziale, i codici bianchi e verdi, che rappresentano oggi tra il 50 e il 70 per cento dell’attività, appesantendo un sistema a corto di personale e risorse. Imola, come annunciato da mesi, avrà un Cau, che sarà situato presso la nascente Casa della comunità nell’ospedale vecchio. Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute, ha annunciato la data in cui sarà operativo: giovedì 21 dicembre.
Marco Panieri, presidente del Circondario e sindaco di Imola ha dettagliato «le prossime trasformazioni della sanità pubblica locale, alla luce degli oltre 25 milioni di euro di investimenti che ci saranno da qui al 2026». Grazie soprattutto ai fondi messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A partire dalla stessa Casa della Salute di Imola (5,9 milioni), il miglioramento sismico dell’ospedale nuovo (1,5 milioni) e la nuova Camera Mortuaria (3 milioni), l’OsCo di Castel San Pietro e al futuro di Montecatone. «Insieme allo sviluppo sulle strutture e sulla tecnologia, un’attenzione al valore del capitale umano e del personale: ricordiamoci che sono persone che curano persone».

Durante la serata Andrea Rossi, direttore generale dell’Ausl di Imola e i direttori Michele Masetti (Dipartimento Chirurgico), Igor Bacchilega, (Dipartimento Emergenza e Accettazione), Stefano Pasquali (Dipartimento Medico-Oncologico), Sabrina Gabrielli (Case della Comunità e OsCo), Alba Natali (Dipartimento Salute mentale-Dipendenze patologiche) hanno illustrato il lavoro svolto e presentato gli sviluppi futuri nella sanità pubblica imolese.


red.cr

Riforma dell’emergenza-urgenza e investimenti nella sanità pubblica, a Imola il 21 dicembre apre il Cau
Cronaca 11 Novembre 2023

Novità per l’Ausl di Imola: Garofalo primario di Urologia, Masetti al vertice del Dipartimento chirurgico

Due nomine per l’Azienda sanitaria imolese. A settembre è andato in pensione Emilio Emili, primario di Urologia dal 2005 e direttore del Dipartimento chirurgico dal 2015. Al suo posto sono stati nominati Marco Garofalo, come primario di Urologia, e Michele Masetti per la guida di tutto il Dipartimento di Chirurgia.

Garofalo, classe 1963, viene dal Sant’Orsola di Bologna dove dal 2005 è responsabile dell’articolazione funzionale ad alta specializzazione di Chirurgia Urologica Laparoscopica del Sant’Orsola, quindi possiede esperienza in chirurgia robotica, in ambito didattico e di ricerca. Guiderà una équipe composta da 7 medici, una coordinatrice infermieristica e 10 infermieri, 5 Oss. «Siamo certi garantirà il mantenimento dell’alto standard qualitativo della nostra unità operativa nonché il suo sviluppo, soprattutto nell’ambito della chirurgia robotica» spiega il direttore sanitario Andrea Neri. Nel 2022 in Urologia sono stati  effettuati 1102 ricoveri, con un totale di 1018 interventi chirurgici.

L’altra novità di rilievo è la nomina di Michele Masetti, che guida l’unità operativa complessa di Chirurgia generale dall’aprile dell’anno scorso, a direttore del Dipartimento chirurgico.

red.cr.

Nelle foto Marco Garofalo e Michele Masetti

Novità per l’Ausl di Imola: Garofalo primario di Urologia, Masetti al vertice del Dipartimento chirurgico
Cronaca 10 Novembre 2023

Diabete, screening gratuito domani a Imola. Intanto l’Aifa sposta il glucagone spray in fascia C, la Regione decide di mantenerlo gratuito

Nel mese della prevenzione dal diabete, Glucasia, l’associazione delle persone diabetiche del circondario imolese, promuove uno screening gratuito per determinare la probabilità di insorgenza del Diabete Tipo 2, con la collaborazione dell’Ausl, delle farmacie pubbliche di Sfera, Coop Alleanza 3.0 e il Centro Commerciale Leonardo.

L’appuntamento è per domani dalle ore 8.30 alle 12.45 presso la Farmacia dell’Ospedale in via Emilia 95 a Imola e sabato 18 novembre dalle ore 9 alle 16 presso la galleria del Centro commerciale Leonardo sempre a Imola. «Fino all’80% dei casi di diabete tipo 2 può essere prevenuto adottando uno stile di vita sano, comportamenti virtuosi e prestando attenzione a segnali d’allarme» ricordano da Glucasia.

Nel frattempo, ieri, la Regione ha deciso di mantenere gratuito il Baqsimi per i diabetici dell’Emilia Romagna facendosi carico della spesa. Questo dopo che l’Agenzia italiana del farmaco ha reso noto che dal 24 ottobre sposterà il medicinale in fascia C, quindi con il costo a carico dei pazienti.

«Una scelta doverosa, condivisa con le associazioni di pazienti, per i nostri bambini e ragazzi. Anche questa è sanità pubblica» è il commento dell’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini.

Il Baqsimi è il glucagone spray, un farmaco salvavita in caso di ipoglicemia grave. «Consente di ristabilire il livello di zuccheri nel sangue del paziente con un semplice spruzzo nel naso, al posto di un’iniezione intramuscolare. Un farmaco che ha cambiato la vita a molti pazienti, soprattutto bambini e adolescenti: l’anno scorso, infatti, metà delle confezioni di Baqsimi sono state erogate a minorenni». In totale sono state 2.750 in regione.

red.cr.

Diabete, screening gratuito domani a Imola. Intanto l’Aifa sposta il glucagone  spray in fascia C, la Regione decide di mantenerlo gratuito
Cronaca 17 Luglio 2023

Caldo record, emergenza sui luoghi di lavoro. Cgil Imola: «In una fonderia adottata la Cig per eventi climatici»

Il caldo estremo di questi giorni, con temperature che superano i 40°, comportano rischi elevatissimi per le lavoratrici e i lavoratori, soprattutto nei settori più esposti, quali edilizia, agricoltura e fonderie. Oltre al colpo di calore, l’esposizione prolungata ad alte temperature durante l’attività lavorativa può causare una perdita di attenzione ed una minore capacità di reagire agli eventi imprevisti, determinando un maggiore rischio di infortunio. Va ricordato che gli episodi di malore, avvenuti sul luogo di lavoro dovuti a condizioni di elevata temperatura, possono essere riconosciuti come infortuni: è pertanto necessario richiedere al pronto soccorso il certificato di infortunio e non di malattia comune.

«Stiamo monitorando la situazione nelle aziende e nei cantieri del nostro territorio – afferma Morena Visani, della segreteria Cgil Imola, con delega alla sicurezza sul lavoro – per chiedere e verificare, grazie a Rsu e Rls, che siano adottate tutte le misure necessarie per preservare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Stiamo informando da settimane le lavoratrici e i lavoratori su come prevenire i rischi da stress termico e contrattando con le parti datoriali strumenti per affrontare questa emergenza caldo. Abbiamo sollecitato la rimodulazione dei turni e degli orari di lavoro, dove possibile, così da consentire di lavorare nelle ore meno calde, di mettere a disposizione gratuitamente acqua fresca e sali minerali, prevedere pause aggiuntive, predisporre aree di ristoro ombreggiate all’aperto o sistemi di areazione nelle fabbriche e rilevatori di temperatura e umidità. È inoltre possibile fare ricorso alla Cassa integrazione per eventi climatici, nei casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa delle temperature oltre i 35°, misura che è stata adottata al momento solo in una fonderia, ma che stiamo continuando a sollecitare viste le temperature previste nei prossimi giorni». 

Nella foto: Daniele Lucchi della Fillea Cgil Imola che distribuisce nei cantieri edili materiale informativo multilingue «Caldo estremo, doppio rischio».

Caldo record, emergenza sui luoghi di lavoro. Cgil Imola: «In una fonderia adottata la Cig per eventi climatici»
Cronaca 6 Luglio 2023

Ospedale di Imola più sicuro, linea telefonica diretta tra il pronto soccorso e il commissariato di polizia

Più sicurezza all’ospedale di Imola. In questi giorni è stata infatti attivata una linea telefonica diretta che collega il triage del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Scaletta ed il commissariato di polizia, come concordato nell’ambito del Tavolo inter-istituzionale tra Ausl, Enti Locali e forze dell’ordine che da oltre un anno si incontra periodicamente per monitorare le situazioni di rischio e rafforzare le misure di contrasto alle aggressioni nei confronti degli operatori e dei frequentatori delle strutture sanitarie. Nel 2022 l’Ausl di Imola ha registrato 14 aggressioni fisiche (in calo del 61% rispetto al 2021), 91 aggressioni verbali (in aumento del 54%) e 11 alla proprietà. In 8 occasioni si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

«Ringraziamo le forze dell’ordine per la collaborazione garantita quotidianamente, nell’attività di routine e di vigilanza attiva, attraverso il posto di polizia di pronto soccorso, con la presenza di un agente dedicato dalle 8 alle 14 dal lunedì al venerdì e due pomeriggi a settimana, ed ora con questo nuovo collegamento telefonico rapido, che facilita un’allerta immediata ed il tempestivo intervento in caso di episodi potenzialmente critici per la sicurezza – ha spiegato il direttore generale Andrea Rossi -. È l’ennesimo tassello per rendere più sicuri i luoghi di cura ed un ulteriore atto di attenzione e vicinanza delle forze dell’ordine verso tutto il personale sanitario, che svolge un servizio essenziale per la nostra comunità e che deve essere protetto da violenza e minacce».

Nell’ultimo anno l’Ausl ha potenziato anche la vigilanza privata in pronto soccorso, presente dalle 18 alle 2 di notte, aumentato il numero delle telecamere di sicurezza che oggi sono 18 in pronto soccorso e 3 nell’atrio centrale ed organizzato corsi di formazione dedicati ai dipendenti per affrontare adeguatamente episodi di aggressività, attuando strategie di de-escalation del conflitto. (r.cr.)

Foto Isolapress

Ospedale di Imola più sicuro, linea telefonica diretta tra il pronto soccorso e il commissariato di polizia
Cronaca 5 Maggio 2023

Coronavirus e mascherine, le regole in Emilia Romagna per ospedali e strutture per anziani

In Emilia-Romagna i dispositivi di protezione individuale rimangono obbligatori per operatori, visitatori e utenti all’interno dei reparti di degenza delle strutture sanitarie, negli ambulatori e nei centri specialistici a cui afferiscono pazienti fragili o immunodepressi, nelle sale d’attesa delle strutture sanitarie per i soggetti con sintomatologia respiratoria, nelle strutture sociosanitarie e socioassistenziali (strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistenziali, hospice, strutture riabilitative, strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti). Come previsto dall’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile, la Regione ha dettato le regole per uniformare i comportamenti su tutto il territorio. La lista completa delle strutture residenziali coinvolte è quella indicata dall’articolo 44 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017.

Sono esonerati dall’obbligo i bambini di età inferiore ai sei anni, chi abbia patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e chi non possa far uso del dispositivo perché deve comunicare con una persona disabile. L’uso dei dispositivi è invece raccomandato all’interno delle sale d’attesa per operatori, accompagnatori e utenti delle strutture sanitarie che non abbiano sintomi respiratori.

In linea con l’ordinanza ministeriale, infine, negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta l’eventuale obbligo è a discrezione del medico. Infine, i tamponi per la ricerca di SARS-CoV-2 saranno obbligatori per i pazienti che accedono al Pronto Soccorso o al ricovero ospedaliero già con sintomi, o che li sviluppino durante la degenza.

L’Oms pare pronta a dichiarare la fine della pandemia da Coronavirus, ma la scelta del Governo e della Regione è di continuare a tutelare le persone più fragili dal Covid19 (r.cr.)

Foto d’archivio (Isolapress)

Coronavirus e mascherine, le regole in Emilia Romagna per ospedali e strutture per anziani
Cronaca 4 Aprile 2023

Sanità pubblica a rischio, va difesa ad ogni costo. Stasera se ne parla a Medicina con l’assessore Donini

La sanità al centro di incontri organizzati da forze politiche del territorio. Uno di questi è in programma questa sera a Medicina dal titolo «Il futuro della sanità, dal livello regionale a quello locale». Appuntamento alle ore 18 presso l’Auditorium in via Pillio 1. È organizzato dal gruppo consigliare di centrosinistra e sinistra che sostiene il sindaco Matteo Montanari. Parteciperanno l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, il sindaco di Imola Marco Panieri, il direttore generale dell’Ausl Andrea Rossi e il referente dei medici di famiglia Andrea Barducci.

Scopo dell’incontro: la tenuta del sistema sanitario pubblico. La navigazione sembrava infatti procedere più tranquilla dopo le mareggiate della pandemia, ma ci sono nubi all’orizzonte che non promettono nulla di buono per la sanità. A Imola siamo anche preoccupati per l’autonomia dell’Ausl davanti alle spinte che arrivano da Bologna, che propone di accorpare le Aziende per razionalizzare (leggi risparmiare). In prima linea, a difesa prima di tutto dei servizi e poi dell’autonomia, c’è il sindaco Panieri, vicepresidente della Conferenza socio-sanitaria metropolitana (Ctssm). (r.cr.)

Foto d’archivio

Sanità pubblica a rischio, va difesa ad ogni costo. Stasera se ne parla a Medicina con l’assessore Donini
Cronaca 2 Aprile 2023

Giornata mondiale sull’autismo, a Imola 225 persone seguite dall’Ausl. Ambulatori più accessibili con le immagini accanto alle scritte

Oggi è la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, istituita nel 2007 dall’Onu. In Italia si stima che 1 bambino su 77, nella fascia di età 7-9 anni, presenti un disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine. Alla fine dello scorso anno erano 225 i pazienti in carico al centro Autismo minori e adulti dell’Ausl di Imola. Per quanto riguarda l’area Autismo minori erano 190 (di cui 82 pazienti 0-6 anni; 49 pazienti 7-11 anni; 59 pazienti 12-19 anni) e 35 nell’area Autismo adulti. I disturbi possono manifestarsi con modi e severità diverse da persona a persona per questo è fondamentale progettare interventi individualizzati. In generale si tratta di compromissione dell’interazione sociale, dei modelli di comportamento, con interessi e attività ristretti e ripetitivi, e della comunicazione. 

Da qui l’idea degli specialisti dell’Ausl di sviluppare un progetto per rendere più comprensibili i percorsi e gli spazi dedicati ai pazienti e alle famiglie attraverso sistemi di Comunicazione aumentativa alternativa. Di cosa si tratta? “Abbiamo dotato i nostri ambulatori di immagini poste in affiancamento alle indicazioni scritte per facilitare le persone a orientarsi meglio” spiega Chiara Cerbai, psicologa della Neuropsichiatria Infanzia e adolescenza e coordinatrice dello Spoke autismo di Imola. 

“E’ sempre maggiore il numero di bambini con difficoltà di comunicazione (anche disturbi del neurosviluppo e del lin-guaggio). Questo tipo di cartellonistica – continua la dottoressa Elisabetta Zucchini, responsabile della Neuropsichiatria Infanzia e adolescenza – risponde efficacemente ai bisogni”. Non a caso l’obiettivo in futuro è trasformare questa cartelloni-stica in una modalità standard per l’Ausl ovviando anche al problema degli utenti stranieri, come spiega Alba Natali, direttrice del Dipartimento Salute mentale-Dipendenze patologiche “che potranno in questo modo diventare maggiormen-te inclusivi, in una logica di equità e di miglioramento dell’accessibilità”.  

L’Emilia-Romagna è tra le poche Regioni ad avere da anni un Programma per la diagnosi tempestiva, la presa in carico e il trattamento della patologia.(r.cr)

Giornata mondiale sull’autismo, a Imola 225 persone seguite dall’Ausl. Ambulatori più accessibili con le immagini accanto alle scritte
Cronaca 17 Marzo 2023

Le due vite di Fabio D’Acchille, il parà delle forze speciali ricoverato a Montecatone: «Un riferimento per gli altri pazienti»

Da Montecatone arriva la storia di Fabio D’Acchille, quarantunenne toscano di Forte dei Marmi, sposato e padre di due figlie di 5 e 11 anni, uomo dal sorriso facile e dalla rara determinazione, affascinato fin da piccolo dall’idea di essere un parà. Entra nell’Esercito non ancora maggiorenne e negli anni si guadagna un posto nei corpi speciali del Nono Reggimento d’Assalto paracadutisti Col Moschin. Esserne incursore significa trovarsi negli angoli più ostili del pianeta e prendere parte a operazioni di qualsiasi natura operativa, avviate con breve preavviso. Uno sniper che ha espresso il meglio di sé in numerose abilità: di tiratore scelto (ed addirittura istruttore), nella capacità di orientamento e navigazione terrestri, nelle tecniche di mascheramento e mimetizzazione, di movimento tattico, di superamento ostacoli, di mobilità verticale, oltre ad essersi specializzato in assistenza medica sul campo.

A settembre, però, a seguito di un incidente durante un addestramento, dopo l’intervento chirurgico al Policlinico Gemelli di Roma, la stabilizzazione alla schiena e i drenaggi a entrambi i polmoni, Fabio è stato ricoverato a Montecatone. «L’abbiamo accolto in terapia semintensiva ad alta valenza riabilitativa – spiega Laura Simoncini, direttore dell’Unità Spinale dell’Istituto – con una paraplegia completa compatibile con la lesione midollare a livello dorsale. Ottenuta la stabilità clinica, è stato trasferito in Unità Spinale per la prosecuzione del percorso. Fabio, grazie anche all’alta tecnologia riabilitativa come Hunova ed esoscheletro, è riuscito in un rapido recupero del controllo del tronco, essendo più autonomo nella gestione delle attività quotidiane e della carrozzina. Infine, con l’utilizzo del Life Bridge, l’appartamento domotico in Istituto, insieme a sua moglie Federica ha potuto sperimentare le abilità raggiunte compatibili con il rientro a casa. E durante il suo percorso, in diversi momenti, ha mostrato ad altri giovani degenti con lesioni midollari simili, come determinazione e impegno siano fondamentali per affrontare il percorso riabilitativo, diventando presto un loro riferimento».

«Quando ti rapporti con un tetraplegico e quella stessa persona trascorre tutti i pomeriggi assieme a te a ridere e scherzare – racconta Fabio – comprendi tante cose e riconsideri il concetto di resilienza. Lo riconsideri anche quando scorgi una moglie abbracciare il marito cerebroleso, lei continua a parlarci, percepisci l’amore che gli trasferisce nonostante possa ricambiare muovendo solo l’unica cosa che conserva ancora questa caratteristica, ovvero gli occhi. O anche, quando t’accorgi che un fisioterapista impiega un giorno intero per far aprire e chiudere la mano a un paziente. Umanamente a Montecatone ho appreso tanto. E cancellato definitivamente dal mio vocabolario l’espressione non ci riesco. Ho ancora tante fortune». (r.cr.)

Nella foto: Fabio D’Acchille

Le due vite di Fabio D’Acchille, il parà delle forze speciali ricoverato a Montecatone: «Un riferimento per gli altri pazienti»

Cerca

Seguici su Facebook

ABBONATI AL SABATO SERA