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Cronaca 5 Aprile 2023

Scuola «Sassatelli» e ciclabile LungoSillaro, a Castello progetti più vicini con i soldi regionali

Buone notizie per il Comune di Castel San Pietro. È stata infatti approvata in Regione l’Agenda trasformativa urbana per lo Sviluppo sostenibile (Atuss) denominata «Il Nuovo Circondario Imolese, un territorio + attrattivo, un futuro + sostenibile», presentata a fine gennaio dallo stesso Ente di via Boccaccio.

In particolare, sono due i progetti che interessano il Comune di Castel San Pietro e per i quali la Regione ha stanziato contributi al fine di accelerare la loro realizzazione: si tratta della nuova pista ciclabile lungo la valle del Sillaro che collegherà il capoluogo alle frazioni e al Comune di Casalfiumanese (opera da più di 1 milione di euro) e la riqualificazione energetica della scuola elementare Sassatelli in via Machiavelli (nella foto). Quest’ultimo progetto, dal costo totale di circa 300 mila euro, prevede la sostituzione degli infissi in modo da ottenere un salto di classe nella classificazione energetica dell’edificio.
«Ora siamo in attesa della delibera da parte della Regione – spiega l’assessore al Bilancio del Comune di Castel San Pietro, Andrea Bondi – per capire a quanto ammontano le risorse destinate per i due progetti». (r.cr.)

Nella foto: la scuola «Sassatelli» di Castel San Pietro

Scuola «Sassatelli» e ciclabile LungoSillaro, a Castello progetti più vicini con i soldi regionali
Cronaca 10 Febbraio 2021

Alle scuole Sassatelli di Castello un deposito di reperti archeologici

Il passato di Castel San Pietro torna in città, grazie alla convenzione firmata da Amministrazione comunale e Soprintendenza di archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia. A partire da quest’anno, infatti, nascerà alle scuole elementari Sassatelli di via Machiavelli un deposito archeologico gestito dalla Soprintendenza, nel quale troveranno posto i reperti di varie epoche rinvenuti durante le molte campagne di scavi nel territorio castellano e oggi conservati in vari depositi in maniera non razionale.

Non solo. Oltre alla conservazione, la convenzione prevede da parte della Soprintendenza la catalogazione e lo studio dei reperti. «Si tratta del primo passo per capire finalmente di che reperti si tratta e da che epoche provengono – spiega l’assessore alla Cultura, Fabrizio Dondi –. A partire dalle prime campagne di scavo negli anni Ottanta, l’interesse del nostro territorio per l’archeologia è sempre stato alto e ciò ha prodotto una notevole mole di reperti dalle epoche neolitica, romana e medievale, di cui però sappiamo poco. Grazie a questa convenzione, che arriva al termine di un lungo percorso, sarà finalmente possibile mettere ordine a tutto questo materiale conservato da tempo e portare a evidenza il lavoro svolto negli anni sul territorio dalla Soprintendenza stessa e dal Gruppo per la valorizzazione dei beni culturali e ambientali della valle del Sillaro». (mi.mo.)

Approfondimenti su «sabato sera» del 4 febbraio.

Nella foto: piatto medioevale in terracotta che verrà collocato nel deposito alle Sassatelli e l’assessore Dondi

Alle scuole Sassatelli di Castello un deposito di reperti archeologici

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