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Cronaca 26 Novembre 2018

Via libera del Tar dell'Emilia Romagna a una nuova farmacia nell'area rurale di Selva Zello a Imola

Il Tar dell”Emilia Romagna ha deciso: ok all”apertura di una nuova farmacia nella sede rurale Selva-Zello. Il giudice amministrativo ha infatti respinto in questi giorni il ricorso presentato dalle titolari di una farmacia che sorge in una zona limitrofa contro la delibera del 2012 con la quale l”Amministrazione comunale di Imola, allora guidata da Daniele Manca, aveva approvato tre nuove sedi farmaceutiche, compresa quella di Selva-Zello.

Nel dettaglio la seconda sezione del Tribunale ha stabilito che la decisione presa dal Comune, difeso dall”avvocato Maria Rosaria Russo Valentini, non può ritenersi illegittima dal momento che il Comune stesso «ha scelto di privilegiare -si legge nella sentenza – l”istituzione di una nuova sede rurale al fine di consentire a cittadini residenti in zone più periferiche di accedere più facilmente al servizio farmaceutico, senza dover percorrere, ad esempio nel caso della frazione di Selva, tre chilometri per raggiungere la sede più vicina».

Al momento le sedi farmaceutiche approvate dall”Amministrazione imolese per il territorio comunale sono 21, 18 delle quali attive (14 private e quattro pubbliche), più altre tre delle quali due in via di assegnazione (nelle due zone rurali di San Prospero e appunto Selva Zello) e una in attesa di apertura (in Pedagna est). In base alla normativa nazionale, per aprire una nuova farmacia occorre un quorum demografico minimo di 3.300 abitanti. Se la popolazione è superiore di oltre il 50% a questo parametro è possibile aprire un”ulteriore farmacia.

Tornando alla sentenza di questi giorni, si segnala che il Tar ha anche condannato i ricorrenti al pagamento dei 6 mila euro di spese legali.

Via libera del Tar dell'Emilia Romagna a una nuova farmacia nell'area rurale di Selva Zello a Imola
Cronaca 1 Maggio 2018

Stato-mafia, Nando Dalla Chiesa e Stefania Pellegrini sulla sentenza: “La trattativa c'è stata'. VIDEO

“La sentenza è arrivata e, seppur in primo grado, ci dice che la trattativa è esistita non si trattava di fantasie di procuratori invasati”. Così Nando Dalla Chiesa a margine dell”incontro imolese di qualche giorno fa per parlare del suo nuovo libro “Per fortuna faccio il prof” organizzato da Luisa Rago. “Essendo stato in parlamento posso dire che quanto è stato chiesto nel papello di Totò Riina in parlamento è arrivato e qualche volta è diventato anche legge”.

Nando Dalla Chiesa è professore ordinario di Sociologia della criminalità organizzata all”Universita Statale di Milano, ma è stato anche parlamentare per tre legislature con i Verdi e i Democratici e sottosegretario alla Pubblica istruzione nel Governo Prodi. Il figlio del generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa si interessa di mafia e antimafia da sempre, oggi è direttore dell”Osservatorio sulla criminalità organizzata, presidente onorario di Libera e presidente della Scuola di formazione dedicata ad Antonino Caponnetto

Sulla stessa lunghezza d”onda anche Stefania Pellegrini, titolare del corso Mafia e antimafia della facoltà di Giurisprudenza dell”Universita di Bologna e referente di Libera Emilia Romagna. “La trattativa c”è stata tra pezzi dello Stato e della criminalità organizzata mancano ancora le responsabilità politiche di chi gestiva questa trattativa dall”alto, che è costata la vita a molte persone”. (l.a.)

Nella foto Luisa Rago, Nando Dalla Chiesa e Stefania Pellegrini durante l”incontro a Imola

Stato-mafia, Nando Dalla Chiesa e Stefania Pellegrini sulla sentenza: “La trattativa c'è stata'. VIDEO

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