Posts by tag: stefano accorsi

Cultura e Spettacoli 19 Ottobre 2018

La proiezione gratuita di «A casa tutti bene» apre la rassegna di film al Suffragio

Parte con una proiezione gratuitala nuova stagione «Cinema alSuffragio» di Medicina. Venerdì 19 ottobre, alle ore 21, sarà proiettato nella sala del Suffragio il film di Gabriele Muccino A casa tutti bene, al quale seguirà un rinfresco offerto da Coop Reno per festeggiare l’evento (ingresso libero fino ad esaurimento posti). Si tratta di un film corale che appassiona per l’intreccio di storie che si susseguono in quello che, nella finzione narrativa, è un tempo di due giorni. Come spesso accade nei film di Muccino, protagonista è la famiglia. Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino e Sabrina Impacciatore sono tre fratelli che si ritrovano su un’isola per festeggiare i cinquant’anni di matrimonio dei genitori (Stefania Sandrelli e Ivano Marescotti). Con loro cugini, cugine, zie (una Sandra Milo sempre uguale a se stessa), ex mogli, nuovi amori, ex amori, giovani, adulti, anziani e bambini che si trovano involontari spettatori di amori, dolori, tradimenti, bugie e speranze. Un affresco della vita disincantato, dove anche ciò che sembra perfetto mostra molte incrinature ma dove la speranza, nonostante tutto, fa sempre capolino.

La rassegna al Suffragio continuerà poi con altri dieci film fino a metà dicembre (ingresso 3 euro, per gli abbonati a teatro 2) :Dogman (25 ottobre), I Primitivi (28 ottobre), Ella & John (8 novembre), Leo da Vinci (11 novembre), Arrivano i prof (15 novembre), Lazzaro Felice (22 novembre), Metti la nonna in freezer (29 novembre), The Post (6 dicembre), Coco (9 dicembre), La ruota delle meraviglie (13 dicembre).

Nella foto il cast di «A casa tutti bene»

La proiezione gratuita di «A casa tutti bene» apre la rassegna di film al Suffragio
Cultura e Spettacoli 23 Agosto 2018

Al cinema alla Rocca arriva la famiglia secondo Muccino con Accorsi e Favino in «A casa tutti bene»

Può piacere o non piacere, sembrare esagerato e troppo da telenovela, o al contrario troppo veloce, a volte pop a volte psico-pedagogico, ma c”è una cosa che si può dire di Gabriele Muccino: ha un modo unico, personale eppure sempre con qualcosa che tocca molti, nel raccontare la sua generazione (quella che ai tempi de L”ultimo bacio aveva trent”anni e oggi ha decisamente passato i quaranta). Ne è un esempio anche A casa tutti bene, recente film del regista romano che stasera sarà proiettato alla Rocca di Imola. Un film corale che si guarda tutto d”un fiato, che condensa in due giorni di finzione narrativa tantissime storie e, proprio per questo, aggancia lo spettatore, che vuole sapere «come va a finire».

Tutto ruota attorno alla famiglia, e il film ha tra i suoi interpreti proprio alcuni attori che fanno parte della famiglia cinematografica di Muccino, da Stefano Accorsi a Pierfrancesco Favino, da Sabrina Impacciatore a Stefania Sandrelli. I primi tre sono tre fratelli che si ritrovano su un”isola per festeggiare i cinquant”anni di matrimonio dei genitori (la Sandrelli e Ivano Marescotti). Fratelli sull”orlo di una crisi di nervi, ma non solo, perché ci sono anche cugini, cugine, zie (una Sandra Milo sempre uguale a se stessa), ex mogli, nuovi amori, nuovi ex e bambini che assistono smarriti ad una giravolta di guai, dolori e finzioni. Ma anche di amori e speranze. E proprio Accorsi, che all”inizio sembra quello più disincantato, quello che viaggia sempre, che non vede mai la famiglia, alla fine sarà quello che crede ancora nell”amore, nella speranza, che ha ancora voglia di sorridere. Così come la coppia più debole, più disperata – formata da Gianmarco Tognazzi e Giulia Michelini -, uscirà rafforzata dalla vicinanza. Mentre altri soccomberanno alle nevrosi, ai tradimenti, alle bugie, alle fragilità, al dolore. E anche quello che sembra perfetto – cinquant”anni di matrimonio – non sarà veramente così lucido come appare.

Il film alla Rocca di Imola inizia alle 21.15. Ricordiamo che, tra le varie riduzioni, c”è anche la possibilità di avere un biglietto ridotto per chi si presenta in biglietteria mostrando sul proprio smartphone l”applicazione AppU.

Nella foto la locandina del film

Al cinema alla Rocca arriva la famiglia secondo Muccino con Accorsi e Favino in «A casa tutti bene»
Cultura e Spettacoli 16 Marzo 2018

Stefano Accorsi porta il «Decamerone» allo Stignani. Domani il via alle prevendite

«Sulla scena è parcheggiato un carro-furgone, “casa” e teatro viaggiante della compagnia che si appresta a mettere in scena l’opera. La modularità del carro favorisce la messa in scena di sette novelle del Decamerone, permettendo di volta in volta la creazione degli spazi e delle suggestioni necessarie alle storie che si vanno a narrare. Una grande passione anima la compagnia, ma non altrettanto grandi sono le loro risorse materiali, si alterneranno quindi in un susseguirsi di ruoli e vicende, forti della loro arte teatrale».

Comincia così la presentazione di Decamerone. Vizi, virtù, passioni, spettacolo diretto da Marco Baliani che arriva al teatro Stignani di Imola dal 21 al 25 marzo (la prevendita partirà domani, sabato 17, dalle ore 16 alle 19 presso il botteghino di via Verdi 1/3, mentre dalle 19 in poi la vendita online sarà su www.vivaticket.it). Adattato dalle novelle di Boccaccio, vede come protagonista Stefano Accorsi nei panni del Mastro di Brigata che si alterna con altri componenti della compagnia nel raccontare storie di tranelli o raggiri. Oltre ad alcuni episodi più decisamente goliardici, ve ne sono altri tragici, come la quinta novella raccontata: quella di Tancredi re di Salerno che finì per uccidere la figlia Ghismunda perché innamorata dello stalliere Guiscardo. Accorsi torna così a Imola, dopo che nell’ottobre 2014 vi aveva girato il film Veloce come il vento, film che era venuto anche a presentare per l’uscita in sala.

«Le storie servono a rendere il mondo meno terribile, a immaginare altre vite, diverse da quella che si sta faticosamente vivendo – scrive Baliani nelle note di regia -. Le storie servono ad allontanare, per un poco di tempo, l’alito della morte. Finché si racconta, e c’è una voce che narra siamo ancora vivi, lui o lei che racconta e noi che ascoltiamo.  Per questo nel Decamerone ci si sposta da Firenze verso la collina e lì si principia a raccontare. La città è appestata, servono storie che facciano dimenticare, storie di amori, erotici, furiosi, storie grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la morte là fuori si avvicina con denti affi  lati e agogna la preda.  Abbiamo scelto di raccontare alcune novelle del Decamerone di Boccaccio perché oggi ad essere appestato è il nostro vivere civile. Percepiamo i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le ma? e, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaff are. In questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti. Per ricordare che possediamo tesori linguistici pari ai nostri tesori paesaggistici e naturali, un’altra Italia, che non compare nei bollettini della disfatta giornaliera con la quale la peste ci avvilisce. Per raccontarci storie che ci rendano più aperti alla possibilità di altre esistenze, fuori da questo reality in cui ci ritroviamo a recitare come partecipanti di un globale Grande Fratello. Perché anche se le storie sembrano buff e, quegli amorazzi triviali, quelle strafottenti invenzioni che muovono al riso e allo sberleff o, mostrano poi, sotto sotto, il mistero della vita stessa o quell’amarezza lucida che risveglia di colpo la coscienza. Potremmo così scoprire che il re è nudo, e che per liberarci dall’appestamento, dobbiamo partire dalle nostre fragilità e debolezze, riconoscerle e riderci sopra, magari digrignando i denti».

Biglietto da 30 a 10 euro. Informazioni: 0542/602600.

s.f.

Nella foto: Stefano Accorsi e gli attori sul palco

Stefano Accorsi porta il «Decamerone» allo Stignani. Domani il via alle prevendite

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