Posts by tag: studenti

Cronaca 22 Gennaio 2021

Studenti ed effetto Covid: ansia, irritabilità, calo della motivazione e concentrazione

Non è solo il rendimento scolastico degli studenti degli istituti superiori a risentire dell’emergenza sanitaria, che ha portato al protrarsi della didattica a distanza e al ritorno sui banchi solo del 50% dei ragazzi, lunedì scorso. «Dal confronto con i docenti emerge un calo di concentrazione e una maggiore difficoltà a seguire le lezioni» osservano Elisa Grillini, psicologa referente del punto di ascolto del polo liceale e dello Scarabelli-Ghini di Imola, e Ylenia Fiano, al suo fianco all’Agrario.

Le difficoltà per cui gli studenti si stanno rivolgendo ai punti di ascolto in questi mesi sono differenti: «Il disagio espresso in ambito scolastico fa riferimento anche ai continui cambiamenti rispetto alla chiusura o la riapertura delle scuole – continuano – in generale esiste una vasta gamma di comportamenti che dobbiamo riconoscere come segnali di allarme: la ricerca della solitudine che può sfociare nel ritiro sociale o al contrario la ricerca di una socialità smisurata, la difficoltà di concentrazione, l’irritabilità, il nervosismo, stati d’ansia e malessere fisico come mal di testa, nausea e perdita di energia vitale». (lu.ba.)

Ulteriori dettagli su «sabato sera» del 21 gennaio.

Foto d’archivio 

Studenti ed effetto Covid: ansia, irritabilità, calo della motivazione e concentrazione
Cronaca 22 Gennaio 2021

Il libraio Moreno Sindoni è andato in pensione, la video-intervista di due giovani studenti imolesi

Su «sabato sera» del 14 gennaio avevamo parlato di Moreno Sindoni, lo storico libraio a cielo aperto di Imola che lo scorso 31 dicembre ha chiuso la sua attività sotto al portico Sersanti portata avanti con passione dal lontano 1984.

Proprio negli ultimi giorni dell’anno due giovani studenti imolesi, Roy Chiluzzi e Giacomo Seragnoli, di 17 e 16 anni, hanno deciso di intervistare Moreno Sindoni per esplorare un passato recente della città di Imola. La loro intenzione, infatti, è di raccogliere e ascoltare testimonianze, visibili sul canale YouTube «Il Culturale», che raccontino la città e sentirsi parte di essa. (da.be.)

IL VIDEO

Nella foto: Moreno Sindoni durante la video-intervista

Il libraio Moreno Sindoni è andato in pensione, la video-intervista di due giovani studenti imolesi
Economia 19 Gennaio 2021

Ingegneria meccatronica, la sede imolese dell'Università si prepara ad accogliere il nuovo corso di laurea

Nel 2021 approderà a Imola il corso di laurea in Meccatronica. A partire dal prossimo anno accademico, il corso triennale partito a Bologna nel 2018 aumenterà infatti il numero di iscritti al primo anno dai 50 attuali a 80. Le 30 nuove matricole in più frequenteranno le lezioni a Imola, a palazzo Vespignani, sede del polo universitario cittadino. Ma già a febbraio i primi 28 laureandi in Meccatronica cominceranno il loro tirocinio in una delle 20 aziende che, tramite Confindustria Emilia Romagna, aderiscono al progetto, tra cui le imolesi Sacmi, Coop. Ceramica, Aepi, Cefla, Elsa Solutions, Ima di Ozzano, Curti di Castel Bolognese e Unitec di Lugo. «Un tirocinio corposo e professionalizzante, da 36 Cfu (crediti formativi universitari), che corrisponde a circa 800-850 ore di attività: una sorta di full time in azienda che durerà per l’intero secondo semestre del terzo anno da piano formativo», precisa il coordinatore del corso, Lorenzo Marconi.

L’avvio del corso anche a Imola, per il quale sono in allestimento i locali di palazzo Vespignani, non ne comporterà tecnicamente lo sdoppiamento. «La modalità con la quale eroghiamo la didattica resta unica, quindi avremo un solo corso su due sedi – prosegue Marconi -. Il docente di riferimento sarà uno e fornirà la parte di lezioni in aula a entrambe le sedi: una volta sarà a Bologna e trasmetterà a distanza a Imola, la volta dopo avverrà il contrario. Abbiamo fatto questa scelta per dare la stessa qualità e non correre il rischio di creare un corso di serie A e uno di serie B. Avendo tuttavia questo percorso un forte bilanciamento tra attività d’aula e laboratorio, con un numero di ore equivalenti, la parte di laboratorio sarà seguita da due docenti diversi, proprio perché è complicato pensare all’attività pratica a distanza».

La caratteristica forte di questa laurea, che resta ingegneristica ma è spiccatamente a carattere professionalizzante, è il grande lavoro fatto a monte, in accordo con Confindustria. «Tutto il percorso formativo è coprogettato con le aziende che vi partecipano. Il fatto di delocalizzare la didattica fuori da Bologna va nella direzione di creare un legame fortissimo con le realtà industriali, in una collaborazione reciproca. Un laureato in questo modo, dopo tre anni, sa cosa ci si aspetta in azienda. Si immagina già lo sbocco degli studi. Il coinvolgimento delle aziende comincia già nella parte di aula, alcuni moduli d’insegnamento sono stimolati ed erogati dall’industria, in modo da stringere il contatto già in questa fase. È una sfida grossa, perché si tratta sempre di una laurea ingegneristica, per cui si cerca di non andare né troppo sul pratico, né troppo sul teorico, offrendo una didattica armoniosa».

Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 14 gennaio

Nella foto: studenti di Ingegneria in tirocinio in azienda (foto d”archivio)

Ingegneria meccatronica, la sede imolese dell'Università si prepara ad accogliere il nuovo corso di laurea
Cronaca 18 Gennaio 2021

Scuola, lo sciopero contro il rientro in classe non convince la maggioranza degli studenti

Nel giorno della riapertura delle scuole superiori, non ha avuto successo lo sciopero indetto nel fine settimana da tutti i rappresentanti di istituto delle scuole imolesi (Paolini-Cassiano, polo liceale, Alberghetti, Scarabelli-Ghini). Al contrario di quanti chiedevano il ritorno sui banchi in sicurezza e in continuità, come il comitato Priorità alla scuola che ha portato le proprie ragioni in piazza Matteotti sabato scorso, i promotori dello sciopero chiedevano invece di continuare a studiare da casa, almeno fino a quando il rischio di contagio da Covid non sarà sotto controllo.

«Questa non vuole essere una protesta contro il sistema scolastico né tantomeno contro le istituzioni in causa» queste le motivazioni messe nero su bianco in una lettera, firmata con un generico «I rappresentanti degli studenti imolesi». Citano l’articolo 32 della Costituzione: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell”individuo e interesse della collettività». «In questo particolare periodo, nel pieno di una nuova ondata, non reputiamo il diritto all’istruzione più importante di quello alla salute – aggiungono -. Troviamo ingiusto che molti di noi studenti debbano mettere a rischio la salute dei propri cari, perché obbligati a utilizzare mezzi pubblici per recarsi a scuola. Completamente incoerente la decisione di rimandarci tra i banchi, ora che gli indici di contagio sembrano addirittura peggiorare».

E concludono: «Generazioni gloriose prima della nostra hanno lottato per i diritti degli studenti, diritti ai quali noi non vogliamo rinunciare, ma nessuno prima di noi aveva mai dovuto scegliere tra l’istruzione e la salute. Noi studenti vogliamo che il nostro diritto all’istruzione venga tutelato, ma non a discapito del nostro diritto alla salute. Chiediamo pertanto di procedere con la didattica digitale integrata, fino a quando il rientro a scuola non potrà avvenire in sicurezza».

Basse, però, le percentuali di adesione nelle scuole imolesi. Al polo liceale e allo Scarabelli-Ghini il numero di assenze oggi risulta in linea con la media, al Paolini-Cassiano la percentuale di assenti oggi è di circa il 20%. All’Istituto Alberghetti, invece, oscilla dal 6 al 10%. E non tutti mancano all’appello perché hanno aderito allo sciopero. «Nella sede centrale – fa il punto la dirigente dell”Istituto Alberghetti, Vanna Monducci – su 770 studenti previsti oggi in presenza, gli assenti sono complessivamente 47 (e fra essi ci sono anche i ragazzi assenti per profilassi da Covid). Alla sede Ipia su 170 allievi previsti per oggi, le assenze complessive sono 18 (e fra essi, oltre agli assenti per profilassi Covid, ci sono anche alcuni studenti che hanno assenze prolungate). Chi è rimasto a casa senza motivo (fragilità o profilassi Covid) risulta assente senza motivo e – conclude – in questi casi non viene attivata la didattica a distanza». (lo.mi.)

Nella foto: la sede dell”Istituto Alberghetti in via San Benedetto

Scuola, lo sciopero contro il rientro in classe non convince la maggioranza degli studenti
Cronaca 18 Maggio 2020

E' uscito l'e-book «Fiabe del tempo sospeso» scritto da 450 studenti delle scuole di Imola

E’ stato pubblicato su Amazon (link) mercoledì 14 maggio Fiabe del tempo sospeso, l’e-book nato da un’idea della professoressa Lisa Laffi e scritto da 450 studenti delle scuole di Imola fra i sette e i diciotto anni che si sono uniti per combattere il Coronavirus dando vita a fiabe che hanno consentito di esorcizzare la paura del momento e di dar vita a una raccolta a scopo benefico.

In poco più di quarantotto ore, l’e-book è già arrivato al 13° posto nella classifica delle Fiabe per bambini. E la curatrice ha dato vita anche alla versione cartacea, che conta già oltre duecento prenotazioni (all’indirizzo e-mail lisalaffi@libero.it).
In poco meno di una settimana, la cifra raccolta ha già superato i 2.000 euro.

«Quando mi è venuta l’idea non pensavo che avrebbe riscosso un tale successo – commenta la Laffi -. Ne sono contentissima. Tantissime scuole e tantissimi studenti di Imola si sono uniti per un nobile obiettivo: aiutare il prossimo. Hanno dimostrato di voler lottare contro il Coronavirus e hanno utilizzato uno strumento che abbiamo tutti, ma che spesso dimentichiamo: la scrittura. Scrivere è bello e lo è ancora di più quando lo si fa con un obiettivo. Quando leggevo le mail di alcuni genitori che sottolineavano come non avessero mai visto i figli tanto entusiasti di scrivere mi emozionavo e commuovevo». (r.cr.)

E' uscito l'e-book «Fiabe del tempo sospeso» scritto da 450 studenti delle scuole di Imola
Cultura e Spettacoli 24 Aprile 2020

25 Aprile, è interamente online il materiale video del progetto «Quando un posto diventa un luogo»

E” interamente online l”archivio del progetto «Quando un posto diventa un luogo». Ideato come opera di arte pubblica e partecipata dall’artista e docente Annalisa Cattani, che l”ha portato a Imola nel 2015 per celebrare, in collaborazione con il Cidra, l”Anpi e i Musei civici di Imola, il 70° anniversario della Liberazione, il progetto è incentrato sull”idea di base di rinnovare la memoria di un posto ridandogli vitalità, riabilitandolo attraverso installazioni di arte contemporanea. In questi anni, sono state realizzate a tal proposito vere e proprie re-inaugurazioni, organizzate con l”obiettivo di creare una cittadinanza attiva attraverso la mediazione dell’artista e di uno storico, con protagonisti gli studenti e i docenti delle scuole dei diversi gradi.

Per spiegare l”espressione «Quando un posto diventa un luogo», si fa riferimento a quanto sostiene il geografo Ti fu Yuan nel momento in cui afferma che «quando un posto diventa familiare si può definire luogo». Ecco dunque perché, sottolineano Annalisa Cattani, Gabrio Salieri (Anpi Imola) e  Marco Orazi (Cidra) «quando riscopriamo un luogo dimenticato o torniamo a guardare un angolo o un monumento della nostra città, soffermandoci sul suo significato, lo riportiamo allo statuto di luogo». In pratica, a Imola si è sviluppata, dal 2015 in poi, l”idea di andare alla riscoperta, organizzando vere e proprie re-inaugurazioni, di luoghi e monumenti che sono alla base della nostra identità storica e costituiscono il nostro patrimonio socio culturale. 

Alla vigilia del 25 Aprile, 75° anniversario della Liberazione dell”Italia, l”archivio video e i quattro film che ricapitolano il progetto sono fruibili online. «Dopo il video inedito della professoressa Michela Nanni sui 16 martiri di Pozzo Becca, abbiamo deciso di rendere pubblico tutto l”archivio del progetto e quattro film riepilogativi – concludono Cattani, Salieri e Orazi -. Una mole enorme di documentazione che testimonia l”entusiasmo, la creatività e l”abnegazione nel tenere vivi i valori nati nella Resistenza e confluiti nella nostra Costituzione da insegnanti, studenti e studentesse nel corso di questi anni». (r.c.)

Per saperne di più: https://www.youtube.com/playlist?list=PLUlQGIBEbjExGdJPqMXErNTwSAziuQTPf

Nella foto, tratta da uno dei video visibili online, un momento della rappresentazione fatta dai ragazzi delle scuole a Imola il 25 aprile 2016, nell”ambito di «Quando un posto diventa un luogo»

25 Aprile, è interamente online il materiale video del progetto «Quando un posto diventa un luogo»
Cronaca 27 Settembre 2019

Più di settecento bambini e ragazzi in piazza per il clima. “Protestiamo per il diritto di vivere'

“Ci avete rotto il clima”, “Error 404-Future not found”, “Il nostro futuro sta morendo” e “Non abbiamo un pianeta B”. Sono solamente alcuni fra gli striscioni portati in corteo dagli oltre settecento bambini, giovani, famiglie, lavoratori e pensionati che hanno partecipato al terzo Sciopero globale per il clima a Imola, questa mattina.

Alla mobilitazione, organizzata dal comitato cittadino del movimento “Fridays for future”, che riunisce una sessantina di imolesi, hanno aderito anche la Cgil (presente la segretaria generale Mirella Collina), Banca etica, l’azienda Teapak e la cooperativa sociale Officina immaginata.

«Stiamo protestando per il diritto di vivere – afferma Micaela Fratangelo, dal palco in piazza Matteotti –. Siamo umani, abitanti di questo unico pianeta. E siamo determinati a salvaguardarlo. Per noi, per chi verrà dopo di noi, per le altre specie che lo abitano».

Dopo gli interventi della prima cittadina Manuela Sangiorgi e di alcuni fra i partecipanti, una parte del corteo ha proseguito la propria marcia in direzione delle Acque minerali, dove era in programma la pulizia del parco. (lu. ba.)

Fotografie di Marco Isola/Isolapress

Più di settecento bambini e ragazzi in piazza per il clima. “Protestiamo per il diritto di vivere'
Economia 21 Giugno 2019

Sacmi assegna le borse di studio alla memoria di Giorgio Sarani, premiati i migliori prototipi dell'Alberghetti

Luca Tassinari, Federico Omicini, Giacomo Caroli e Andrea Fossi sono i diplomandi dell’Istituto Alberghetti che si sono aggiudicati le borse di studio Sarani, messe in palio per il quarto anno consecutivo dalla Sacmi. Nata nel 2016 per onorare la memoria di Giorgio Sarani, prematuramente scomparso nel 2015 e per trent’anni tecnico Sacmi, l’iniziativa premia con una borsa di studio i quattro studenti più meritevoli delle specializzazioni Meccanica ed Elettronica-elettrotecnica, per favorirne il completamento del percorso formativo.

«Siamo orgogliosi di questa iniziativa, oramai consolidata – ha sottolineato il presidente di Sacmi, Paolo Mongardi, durante la premiazione – che vuole rappresentare un aiuto concreto alla passione e al lavoro dei nostri ragazzi, confermando l’impegno quotidiano della cooperativa a supporto dei giovani e per la diffusione della cultura tecnica».

Luca Tassinari ha vinto con il progetto di uno smart vehicle (Elettronica), Federico Omicini, con un progetto di restauro e miglioramento di un prototipo di go-kart (Meccanica). Al secondo posto nelle rispettive specializzazioni, Giacomo Caroli con il suo Active gimbal stabilizer e Andrea Fossi, con il progetto di una inscatolatrice automatica.

L’iniziativa rafforza ulteriormente il rapporto privilegiato tra Sacmi e l’Itis Alberghetti, diretto dalla professoressa Vanna Maria Monducci. Sacmi ha inoltre già annunciato l’intenzione di rifinanziare il premio per almeno un ulteriore triennio. (r.cr.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 20 giugno

Sacmi assegna le borse di studio alla memoria di Giorgio Sarani, premiati i migliori prototipi dell'Alberghetti
Cronaca 12 Giugno 2019

Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di informatica di Mosca per le “Arachidi veloci' del liceo tecnologico Alberghetti

Gli studenti del Liceo scientifico delle scienze applicate dell’Istituto Alberghetti, con la squadra delle «Arachidi veloci», conquistano una prestigiosa medaglia di bronzo alla terza edizione delle Olimpiadi internazionali di Informatica, che si sono svolte a Mosca dal 20 al 23 maggio, con la gara il giorno 22, ottenendo un risultato che non era arrivato lo scorso anno, quando la squadra aveva partecipato alla seconda edizione, che si era svolta in Romania.

La squadra delle «Arachidi veloci» è nata nel 2016 e da allora ha riportato numerosi successi, così come alcuni dei suoi componenti, premiati più volte con medaglia, d’oro, d’argento o di bronzo alle Olimpiadi nazionali; i principali successi della squadra, invece, sono due secondi posti assoluti (medaglia d’argento) alle Olimpiadi nazionali e il terzo assoluto (medaglia di bronzo) alle Olimpiadi internazionali dello scorso mese, che si aggiungono alle tante medaglie già ottenute in questa specialità dai ragazzi dell’Alberghetti.

La medaglia di bronzo a Mosca è il giusto riconoscimento per una squadra che ha saputo mantenersi solida e coesa col passare del tempo, inserendo nuovi studenti man mano che i più grandi ottenevano il diploma di maturità e dovevano lasciare il gruppo. Va dato merito all’Istituto Alberghetti di aver creato una solida base per le gare di informatica, privilegiando la formazione dei gruppi e la condivisione della conoscenza e delle abilità. Per raggiungere questo risultato è stato importante il contributo degli insegnanti coordinatori, prima Antonio Di Girolamo e ora Chiara Bergamaschi, e quello degli studenti più esperti, compresi gli ex, che trasmettono le loro competenze, ma anche l’entusiasmo e lo spirito di squadra a chi si avvicina a questo tipo di competizione.

La squadra delle «Arachidi veloci» che ha partecipato alle Olimpiadi internazionali era composta da Davide Bartoli (II Cls), Tommaso Carcioffi (V Cls) Michael Chelli (V Cls), Diego Manzoni (V Als), Rebecca Monti (V Als) ed Eugenio Tampieri (V Cls); di questi, quattro gareggiavano e due erano di riserva. (r.cr.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 6 giugno

Nella foto il momento della premiazione

Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di informatica di Mosca per le “Arachidi veloci' del liceo tecnologico Alberghetti
Cronaca 13 Aprile 2019

Anna Lettieri si aggiudica il primo premio del concorso intitolato alla collaboratrice di «sabato sera» Silvia Lucchese

E’ Anna Lettieri la vincitrice della ventitreesima edizione del concorso «Silvia Lucchese», iniziativa nata per onorare la memoria di Silvia Lucchese, stimata collaboratrice del settimanale «sabato sera» scomparsa il 4 aprile 1996: si tratta di un concorso riservato agli alunni e alle alunne delle classi terze della scuola secondaria di primo grado statale «Fratelli Pizzigotti» di Castel San Pietro Terme, scuola che partecipa quindi all’organizzazione dell’iniziativa insieme al Comune e al nostro settimanale.

Per concorrere, gli studenti devono presentare un elaborato consistente in un’intervista. Quest’anno, gli intervistati sono stati gli alunni stessi, che hanno risposto a una serie di domande sulla loro vita, «giocando» in una doppia veste: quella dell’intervistatore, che introduce brevemente la situazione, e quella dell’intervistato. Il tema scelto dagli organizzatori era Il luogo in cui vivo, con particolare attenzione al punto di vista degli adolescenti. Anna, che studia nella 3ªG, ha convinto con il suo lavoro (sincero, interessante e ben costruito) una giuria formata da Elena Urso, insegnante della scuola «Pizzigotti», Francesca Farolfi, assessore alla Scuola del Comune di Castel San Pietro, Stefania Freddi, redat-tore di sabato sera, Angela Marcheselli, giornalista, e Corrado Peli, scrittore. La ragazza si è aggiudicata un assegno del valore di 650 euro. Tra tutti gli elaborati giunti al concorso ne sono poi stati segnalati altri tre ritenuti particolarmente meritevoli: quello di Cecilia Menetti, della 3ªA, di Carolina Graziani, della 3ªC, e di Vittoria Gani della 3ªD. (r.cr.)

Nella foto il momento finale della premiazione del concorso

Anna Lettieri si aggiudica il primo premio del concorso intitolato alla collaboratrice di «sabato sera» Silvia Lucchese

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