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Economia 8 Aprile 2019

Operazione salvataggio e rilancio per la Wegaplast, cosa è stato fatto per rimettere l'azienda in sicurezza

«Il nostro scopo è ristrutturare e rilanciare Wegaplast, salvaguardando nella misura maggiore possibile le maestranze». Paolo Finatti ha le idee molto chiare. Da inizio anno, dopo il suo ingresso nel rinnovato consiglio di amministrazione guidato però sempre dal presidente Alberto Ponzellini, ha di fatto preso le redini dell’azienda per far fronte a una situazione che lui stesso non ha esitato a definire «drammatica». Un punto quasi di non ritorno per l’azienda dozzese del settore della plastica, specializzata nella progettazione e produzione di stampi su misura, così come nello stampaggio di componentistica destinata per il 72% al mondo dell’automotive e in percentuale minore per gli elettrodomestici. In totale, circa 1.500 diversi articoli, spesso difficili da realizzare sia dal punto di vista tecnico sia estetico, per marchi come Lamborghini, Fiat, Maserati, Magneti Marelli, Bmw, Jaguar.

«Il primo problema che si è evidenziato – riassume Finatti, che in passsato ha ricoperto incarichi presso realtà importanti come Barilla, Coca Cola e Lar- è legato ai mercati e agli scenari esterni, che negli ultimi anni sono cambiati molto. Wegaplast non ha messo in campo tutti gli strumenti necessari per rispondere a questo cambiamento e si è ritrovata impreparata ad affrontare una situazione sempre più calante per quanto riguarda la marginalità. L’obiettivo del 2019 è riportare l’azienda in pareggio e con il contributo dei lavoratori sarà fattibile. In questi primi tre mesi di lavoro – va al sodo il manager – abbiamo messo a punto un piano industriale che ha convinto tre banche ad aprire nuove linee di credito, diverse dalle precedenti. Abbiamo chiuso accordi con tutti i fornitori per piani di rientro, siamo riusciti coinvolgere i clienti e a dimostrare loro che Wegaplast sta cambiando velocemente pelle ed è pronta per essere di nuovo un partner affidabile».

Ancora più incisivo l’intervento sulla riorganizzazione interna. Ad oggi Wegaplast conta 129 addetti, 7 dei quali nello stabilimento di Budrio. «Non parliamo di esuberi, ma di ricollocazione – precisa Finatti – per un bilanciamento corretto tra lavoratori diretti, impegnati cioè alle macchine, e indiretti, di supporto alla produzione. Colloquiamo in modo costante con i sindacati e stiamo cercando la condivisione nelle soluzioni gestionali. Per alcune funzioni è stata aperta una procedura per l’uscita di una ventina di persone su base volontaria. La cassa integrazione è già aperta, ma non la stiamo utilizzando». 

Riguardo al futuro prossimo dell’azienda, Pinatti spiega: «Nei prossimi anni Htplastic è interessata a entrare nella compagine azionaria di Wegaplast. Nell’ottica delle sinergie, Wegaplast è tra le aziende con un passato molto importante, una “tecnicità” forte e una validità certificata, ma a bassa produttività. Abbiamo già avviato inoltre una collabroazione con l’azienda modenese Lar, impegnata anch’essa nel settore della plastica, ma con tipi di produzioni diversi rispetto a Wegaplast». (lo.mi.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 4 aprile

Nella foto: il reparto produttivo alla «Wegaplast» di Toscanella (isolapress)

Operazione salvataggio e rilancio per la Wegaplast, cosa è stato fatto per rimettere l'azienda in sicurezza
Cronaca 13 Marzo 2019

Bocciofila toscanellese, il sindaco Albertazzi disponibile a trovare una soluzione: «Ma il Comune non può gestire il bar»

Solo la bocciofila può salvare la bocciofila. Tradotto, solo l’associazione che ha in gestione la struttura di Toscanella può trovare gli equilibri per mantenere in vita l’attività socio-ricreativa almeno fino alla fine di quest’anno, quando sono previsti la scadenza della proroga del contratto in essere con l’asd Bocciofila toscanellese e il corposo intervento di ristrutturazione già previsto dall’Amministrazione comunale. A dirlo è il sindaco di Dozza, Luca Albertazzi, chiamato in causa, indirettamente, dalla proposta del direttivo uscente di «riconsegnare le chiavi al Comune», vista la mancanza di volontari disponibili a portare avanti associazione e gestione della struttura.

Al momento la bocciofila della frazione e l’annesso bar sono chiusi dopo le dimissioni del direttivo in carica, visto il «buco» di oltre 24 mila euro imputato all’ex presidente Renzo Manzoni che, secondo lo stesso direttivo uscente, sarebbe reo di aver svuotato il conto dell’associazione (le indagini sono in corso). Il sindaco chiarisce: «Mi sembra si faccia un po’ di confusione: si vorrebbe tenere la bocciofila aperta ma nessuno si mette a disposizione per farlo? Il direttivo ha dichiarato di voler riconsegnare le chiavi per l’impossibilità di continuare il lavoro in assenza di nuovi volontari disponibili – ricapitola Albertazzi -, ma qualora riportassero le chiavi in Comune sarebbe impossibile fare un nuovo bando ad appena sei mesi dalla chiusura prevista per avviare i lavori di ristrutturazione. E l’Amministrazione non può certo occuparsi di gestire il bar dell’asd Bocciofila toscanellese… La soluzione, volendola vedere, è a portata di mano – va avanti Albertazzi -: il direttivo ritira le dimissioni e porta a termine il mandato, indipendentemente da eventuali responsabilità avute nella scelta del presidente precedente. Così facendo l’associazione potrebbe trovare un nuovo gestore per il bar oppure farlo direttamente come circolo ad uso dei propri soci. L’Amministrazione è disponibile a trovare una soluzione ma non può sostituirsi ad un ente privato» conclude il sindaco.

Se l’asd riconsegnerà le chiavi, il Comune sta pensando di «affidare alle associazioni sportive del paese la sala grande della bocciofila. L’asd aveva già dichiarato di non poter sostenere economicamente quello spazio e noi stiamo pensando di ristrutturare la palestra delle scuole di Toscanella utilizzata da alcune società sportive. Per ora è solo un’ipotesi…». Quel che è certo è che la Bocciofila toscanellese ha difficoltà interne e il luogo d’incontro, simbolo della frazione, rischia di rimanere chiuso fino all’anno prossimo. (mi.mo.)

Bocciofila toscanellese, il sindaco Albertazzi disponibile a trovare una soluzione: «Ma il Comune non può gestire il bar»
Cronaca 12 Febbraio 2019

La Bocciofila toscanellese non chiude i battenti, il direttivo vota contro lo scioglimento dell'associazione

L’associazione sportiva dilettantistica Bocciofila toscanellese, che gestisce l’omonima struttura della frazione dozzese, non si è sciolta. Questo significa che, almeno per il momento, l’impianto non chiude i battenti, nonostante i conti pesantemente in rosso dell’associazione. Questa la decisione dei soci al termine di «un’infuocata» assemblea straordinaria convocata il 31 gennaio durante la quale sono volate accuse ben precise in merito alle cause della situazione (oltre due ore di discussione per una settantina di presenti, compresa la Giunta dozzese al completo e ben tre carabinieri in servizio a scongiurare eventuali problemi).

La vicenda è nata a fine anno, quando il direttivo ha dato l’allarme sulle casse vuote: secondo i consiglieri, che hanno detto di aver già presentato un esposto in procura in merito, il presidente Renzo Manzoni avrebbe «svuotato il conto corrente con una serie di bonifici e prelievi in favore dell’associazione “Gli amici della bistecca di Imola”», di cui sempre Manzoni è presidente. Le cifre di cui si parla, però, sono ancora incerte. Il direttivo, avvalendosi anche della collaborazione di un avvocato, sta cercando di ricostruire lo storico delle uscite e delle entrate degli ultimi sette mesi, da quando cioè Manzoni è diventato presidente, e parla di una «cifra fra i 10 e i 20 mila euro». A questi si aggiungerebbero fatture mai pagate per le ultime forniture di materiali, al momento impossibili da conteggiare, a detta dei consiglieri revisori presenti all’assemblea. Tali debiti, però, ha precisato l’avvocato Vassilia Casselli «dovrebbero per legge gravare su chi ha fatto gli ordini», ovvero sempre il presidente Manzoni.

Come detto, l’assemblea straordinaria era stata convocata con l’ordine del giorno specifico di sciogliere l’associazione. A sorpresa, però, nonostante il voto favorevole di sette consiglieri del direttivo su nove (Manzoni non si è presentato e il barista non ha votato) più una manciata di soci, la maggioranza assoluta della partecipatissima e lunga assemblea ha votato contro lo scioglimento. Pochissimi gli astenuti. Se l’Asd si fosse sciolta, ha spiegato il sindaco Luca Albertazzi, non si sarebbe potuta tenere aperta la bocciofila, il gestore è stato designato con bando pubblico e occorreva farne un altro. Gestione, tra l’altro, che formalmente è scaduta in dicembre ma è stata prorogata di un anno proprio dall’Amministrazione comunale per arrivare fino alla corposa ristrutturazione già prevista per l’inverno prossimo.

I lavori comporteranno messa a norma, ampliamento ed abbattimento delle barriere architettoniche per un totale di 990 mila euro per metà coperti da un contributo regionale e per metà da un mutuo agevolato per il credito sportivo richiesto dall’Amministrazione stessa. Tornando all’assemblea, il sindaco ha detto che forse «si potrebbe stralciare la sala più grande», ovvero tenerla chiusa risparmiando così sulle spese (secondo il direttivo la gestione dell’intera struttura costa «tre volte tanto quella del solo bar»). Questo permetterebbe di mantenere nella frazione almeno il ritrovo e l’aggregazione offerta dalle sale bar e tv, ma si perderebbe quella delle altre associazioni sportive che gravitano su questo grande spazio. I campi dove un tempo rotolavano le bocce, infatti, negli ultimi anni sono stati utilizzati per feste, sagre, tombolate e balera ma soprattutto per l’attività del judo e del tiro con l’arco.

Ciò su cui Albertazzi è stato molto chiaro è nel rispondere negativamente all’esplicita richiesta di «un aiuto economico» da parte del Comune. «E’ ingiustificabile in termini di legge» ha tagliato corto il sindaco. I soci della Bocciofila toscanellese hanno così deciso di proseguire le attività contando sul volontariato dei 165 iscritti e confidando sugli eventi di autofinanziamento. (mi.mo.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 7 febbraio

Nella foto un momento dell”assemblea del 31 gennaio, alla quale erano presenti anche i carabinieri

La Bocciofila toscanellese non chiude i battenti, il direttivo vota contro lo scioglimento dell'associazione
Cronaca 14 Gennaio 2019

Wegaplast Spa revoca un appalto, la Cgil lancia l'allarme: “A rischio 48 posti di lavoro'

“Wegaplast Spa ha sospeso il lavoro esterno in appalto all”Eurocoop Service, cooperativa di Rimini in liquidazione coatta amministrativa. Questa iniziativa unilaterale mette a rischio 48 posti di lavoro e non permette di dare corso agli adeguati ammortizzatori sociali a garanzia del reddito di questi lavoratori, nonché per favorire una procedura di cambio di appalto a tutela dell’occupazione”. La notizia è arrivata dalla Cgil, Filcams, Filctem e Filt. Il sindacato, preoccupato, ha organizzato per oggi uno sciopero di tutti i lavoratori coinvolti. 

Tanto per capirci, l”Eurocoop Service nel nostro territorio occupava circa una settantina di addetti distribuiti in diversi appalti. “In alcune realtà sono stati raggiunti accordi tra le organizzazioni sindacali e le singole aziende appaltatrici che hanno permesso di salvaguardare l’occupazione tramite il passaggio del personale” spiegano dal sindacato.

Invece la Wegaplast, azienda specializzata in stampi e stampaggio con sede a Toscanella di Dozza, venerdì scorso ha reso nota la sua decisione unilaterale. “Oggi pomeriggio è previsto un incontro presso la Regione Emilia Romagna per cercare una soluzione – aggiungono i sindacati -. Pertanto è incomprensibile l’atteggiamento assunto da Wegaplast Spa che non solo non ha dato disponibilità all’incontro, ma avrebbe potuto comunque attenderne l’esito”. Per domani è stata  fissata un”assemblea. (r.c.)

Wegaplast Spa revoca un appalto, la Cgil lancia l'allarme: “A rischio 48 posti di lavoro'
Cronaca 12 Gennaio 2019

Paura a Toscanella, uomo aggredito e rapinato in un parcheggio

Un 70enne di Dozza è stato aggredito e rapinato nel parcheggio dietro alla pasticceria Berti a Toscanella. L”episodio è avvenuto giovedì sera. L”uomo stava camminando a piedi quando è stato avvicinato da tre persone che prima l”hanno colpito con un pugno al fianco e poi minacciato se si fosse messo ad urlare. A quel punto gli hanno sottratto i 200 euro contenuti nel portafoglio e una collanina, per poi dileguarsi.

Una triste storia che, per fortuna, non si è conclusa con un epilogo peggiore. La vittima, infatti, se l”è cavata solo con un grosso spavento e nessuna ferita, tanto da non richiedere alcuna cura medica. I carabinieri di Imola e di Dozza, che seguono le indagini, stanno vagliando le telecamere della zona per provare a risalire all”identità dei rapinatori e invitano chiunque abbia visto o sentito qualcosa a contattare le forze dell”ordine. (d.b.)

Foto d”archivio

Paura a Toscanella, uomo aggredito e rapinato in un parcheggio
Sport 20 Novembre 2018

L'azienda di Toscanella Fps Automations insieme a Fausto Gresini in Moto3

Fps Automations, il nuovo marchio di Fp Services, sarà sponsor del Team Kömmerling Gresini Moto3 nel campionato mondiale 2019 che avrà come piloti Gabriel Rodrigo e Riccardo Rossi.

Lo hanno annunciato il team manager imolese Fausto Gresini e Fabrizio Peppi, fondatore e Ceo di Fps Automation, azienda di Toscanella di Dozza, che si occupa da quasi 20 anni di automazione e componentistica per robot, principalmente per il comparto dello stampaggio di materie plastiche. (Redazione sportiva)

Nella foto: da sinistra Fabrizio Peppi e Fausto Gresini

L'azienda di Toscanella Fps Automations insieme a Fausto Gresini in Moto3
Sport 12 Luglio 2018

Calcio, torna la classica 24 ore di Toscanella con oltre 300 giocatori in campo

L’ormai classica «24 ore di calcio», giunta alla 28ª edizione, quest’anno si svolgerà dalle ore 20 di domani, venerdì 13, fino alla stessa ora di sabato 14 luglio, ovviamente nel campo sportivo parrocchiale di Toscanella.

Questa tradizionale manifestazione iniziò nel 1991 quando un gruppo di amici della parrocchia «Santa Maria del Carmine» pensò ad una maratona calcistica lunga 24 ore a cui potesse partecipare chiunque. Ancora oggi è ancora molto viva e sentita dagli oltre 300 giocatori che vi partecipano. Ci sono momenti speciali: la prima ora è dedicata alle vecchie glorie Over 40, alle 21 pasticceria Berti contro Mercatone Germanvox, poi gli Under 11 alle 10 del mattino e dagli 11 ai 14 anni nell’ora seguente dalle 11 alle 12 e ancora dalle 12 alle 13 Mezzogiorno di fuoco – Watermelon cup, il «calcio rosa» alle 17.

All’ultima ora la sfida ormai tradizionale tra gli sponsor principali, che quest’anno vedranno sfidarsi «Imballaggi Industriali» e «Michele Dattilo impresa edile». Durante la manifestazione vi sarà un punto ristoro e l’assistenza medica, che vigilerà sugli eventuali infortuni. A tal proposito si ringraziano l’Anteas e l’Assistenza Paolina per il servizio.

Da ricordare le iscrizioni presso la Gelateria Giardino di Toscanella tutte le sere dalle ore 21 alle ore 22 (escluso la domenica), fino ad esaurimento posti disponibili. A conclusione della serata, spettacolo di fuochi d’artificio.

r.s.

Nella foto:

Calcio, torna la classica 24 ore di Toscanella con oltre 300 giocatori in campo
Cronaca 18 Giugno 2018

Bimbi in trasferta e lavori nelle materne Guido Rossa e Toschi Cerchiari di Toscanella e Dozza

C’è del movimento nelle scuole dell’infanzia statali di Toscanella e Dozza. In questi giorni, infatti, sono iniziati i lavori nella materna Guido Rossa di via Poggiaccio nella frazione, mentre la Giunta di recente ha approvato un corposo progetto preliminare per ristrutturare anche la Toschi Cerchiari di via Calanco a Dozza, chiusa a inizio anno dopo le verifiche sulla vulnerabilità sismica.

Per quanto riguarda la prima, si tratta di un’opera da 360 mila euro finanziata all’interno cosiddetta programmazione scolastica triennale. In sostanza, l’intervento è finanziato tramite mutui trentennali stipulati dalle Regioni, mentre gli oneri dei mutui, sia per la parte capitale che per gli interessi, saranno a carico dello Stato ed esclusi dal Patto di stabilità. Sebbene con un po’ di ritardo (l’intervento alla materna di Toscanella inizialmente era previsto nel 2016), il meccanismo è avviato e consente agli enti locali di effettuare manutenzioni che difficilmente avrebbe potuto preventivare in altro modo.

«La Guido Rossa è una scuola che ha 40 anni e necessità di una riqualificazione complessiva – dettaglia l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto Conti -. Innanzitutto, verrà effettuato un consolidamento sismico inserendo nel perimetro esterno e in alcune pareti dei micropali di rinforzo e verrà rifatto il muro di giunto che unisce i due blocchi. In aggiunta, si prevede il rifacimento di pavimentazione, bagni e infissi e la realizzazione del cappotto esterno».

Ad occuparsi dei lavori è la ditta Zini Elio, che ha proposto un ribasso del 24%. «Servirà tutta l’estate, ma vogliamo completare l’intervento prima dell’inizio dell’anno scolastico, che per la materna sarà il 17 settembre» assicura Conti. Nel frattempo, da venerdì 8 giugno, proprio in concomitanza con la fine delle lezioni alle elementari, i bimbi delle tre sezioni della materna sono stati traslocati presso la primaria Giuseppe Pulicari, dove resteranno fino a fine giugno. «Abbiamo trasferito solo lo stretto necessario per consentire ai bimbi di completare le ultime tre settimane – aggiunge Conti -. Se sarà necessario, nei servizi igienici inseriremo degli “adattatori” o dei gradini».

I bimbi della Guido Rossa non sono gli unici in «trasferta». Da inizio 2018, infatti, i 22 che frequentano la materna Toschi Cerchiari sono stati spostati presso la vicina scuola elementare Giovanni Pascoli, Pascoli, dove rimarranno per alcuni anni, finchè non verranno realizzati gli interventi necessari per ridurre la vulnerabilità sismica del vecchio edificio, che risale agli anni Venti ed è diventato di proprietà del Comune solo nel 2017 (prima era dell’Ipab).

Qui la novità è che di recente la Giunta ha approvato il progetto preliminare che prevede una corposa ristrutturazione da 740 mila euro «che abbiamo presentato per partecipare al bando 2018/2020 della programmazione scolastica triennale nella prima annualità – spiega il sindaco, Luca Albertazzi -. In autunno contiamo di conoscere la graduatoria per l’accesso ai finanziamenti».

Il progetto prevede «la realizzazione di due sezioni al piano nobile (finora ce n’era una sola) e lo spostamento del dormitorio nel seminterrato – spiega l’assessore Conti -. Inoltre, al primo piano verranno ricavati gli spogliatoi per le insegnanti e i depositi, mentre all’esterno verrà realizzata una scala esterna come via di fuga in caso di emergenza e un ascensore per abbattere le barriere architettoniche. A questo si aggiunge un intervento di miglioramento sismico e nei prossimi mesi dovremo confrontarci con la Soprintendenza». (gi.gi.) 

Nella foto la materna la Guido Rossa di Toscanella

Bimbi in trasferta e lavori nelle materne Guido Rossa e Toschi Cerchiari di Toscanella e Dozza
Cronaca 16 Giugno 2018

Orti rialzati coltivabili anche da persone disabili a Toscanella

Hanno raccolto grande interesse e curiosità gli «orti rialzati» inaugurati sabato 28 maggio durante l’open day del centro occupazionale La Tartaruga, gestito da Seacoop a Toscanella di Dozza. All’inaugurazione erano presenti Roberta Tattini, presidente di Seacoop, Luca Albertazzi, sindaco di Dozza, Sonia Carla Cicero, direttore dell’ufficio di supporto e dell’ufficio di piano del Circondario imolese, Fabio Gardenghi, consigliere della Fondazione Cassa di risparmio di Imola, e Monia Zavagli, responsabile dell’area disabilità e salute mentale della cooperativa di via Lasie.

Il progetto degli orti rialzati consiste nella realizzazione di un’area ortiva sinergica dedicata a persone con ridotta autonomia di movimentazione degli arti, costituita da vasche coltivabili rialzate ad altezza idonea alla lavorazione per chi necessita dell’uso di carrozzine o altri ausili atti alla mobilità. Vicina all’area ortiva sono stati messi in opera percorsi di accesso privi di barriere architettoniche diretti a bagni e spogliatoi, pavimentazione e impiantistica necessaria all’irrigazione.

Sono inoltre stati previsti un tavolo centrale di lavoro ed un pergolato che ombreggi la zona interessata. «Questo progetto è stato realizzato con l’intento di rendere fruibile uno spazio adibito a orto anche a disabili adulti che possono muoversi solo in condizioni di totale assenza di barriere architettoniche – ha spiegato Monia Zavagli -. Il principio su cui si fonda l’idea del centro La Tartaruga è quello di integrare tutta la comunità attraverso una serie di azioni mirate ad aumentare le occasioni di relazione e incontro. La creazione di questi spazi, rialzati e completamente privi di barriere, agevola la nostra idea di una cittadinanza davvero attiva».

r.c.

Nella foto: l”inaugurazione degli «orti rialzati»

Orti rialzati coltivabili anche da persone disabili a Toscanella
Economia 23 Maggio 2018

Mercatone Uno, 55 punti vendita, sede di Imola, marchio e logistica a Shernon Holding

Il gruppo Mercatone Uno sarà diviso tra la Shernon Holding, una società costituita da un gruppo di imprenditori del settore, e Cosmo, noto gruppo nazionale, operante con il marchio Globo. Questo il piano presentato ieri ai sindacati dai commissari straordinari (Stefano Coen, Ermanno Sgaravato, Vincenzo Tassinari) dopo l’autorizzazione del ministero dello Sviluppo economico. «L’incontro si è svolto in un clima costruttivo e responsabile, nella consapevolezza che, con il contributo di tutti, sarà possibile  il rilancio di Mercatone Uno» hanno commentato i commissari straordinari con una nota. 

Nel dettaglio Shernon Holding acquisirà 55 punti vendita, oltre al marchio, alla logistica e alla sede di Imola, la grande torre che svetta sull”A14 accanto alla biglia di Pantani, mentre Cosmo altri 13 punti di vendita. Quindi sono stati aggiudicati 68 punti vendita, sui 74 oggetto del bando di cessione. Oltre ai 59 punti vendita attivi anche 9 di quelli attualmente chiusi.

Un esito che consentirà «la continuità aziendale e la salvaguardia di oltre 2.000 posti di lavoro» rivendicano i commissari straordinari aggiungendo che «ciò consentirà al Gruppo di superare la grave crisi che ne aveva determinato l’insolvenza, scongiurando, così, il fallimento. Fatti due conti con i lavoratori presenti, però, significa che sono previsti un migliaio di esuberi

Ora saranno le procedure di consultazione sindacale che dovranno approvare il piano per la cessione dei compendi aziendali che a quel punto diverrà definitiva e si metterà la parola fine alla lunga e complessa procedura durata anni e svoltasi «in un contesto molto complesso, peraltro caratterizzata dalla negativa congiuntura economica dei consumi e del settore di riferimento» come hanno fatto notare gli stessi commissari straordinari.

Tutto questo non ha mai interessato lo storico negozio di Toscanella di Dozza, che fa parte delle società in capo alla famiglia Cenni. (r.c.) 

Nella foto la sede di Imola del gruppo Mercatone Uno

Mercatone Uno, 55 punti vendita, sede di Imola, marchio e logistica a Shernon Holding

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