Posts by tag: verde pubblico

Cronaca 13 Febbraio 2020

Gli arbusti di Castélanadél ripiantati nel parco Lungo Sillaro e nelle aiuole di via Oberdan

Accanto all’avviato censimento, il Comune di Castel San Pietro si è già messo all’opera e nelle scorse settimane ha piantato cinquanta alberi nel parco Lungo Sillaro. Di fatto le nuove piante vanno ad integrare quelle abbattute durante il 2019 ed altre da abbattere nel prossimo periodo perché malate o pericolosamente instabili. «Il nostro obiettivo è piantare tre nuovi alberi per ogni esemplare abbattuto» spiega il vicesindaco e assessore all’Ambiente, Andrea Bondi, che sulle nuove piantumazioni precisa: «Nel parco Lungo Sillaro, zona frequentata e apprezzata dai castellani e non solo, abbiamo scelto di creare una specie di foresta urbana in ambito fluviale. Abbiamo scelto alberi ad alto fusto e non con ramificazioni basse al fine di evitare zone non visibili che potessero diventare facili nascondigli per malintenzionati. Inoltre, tutte le piante sono state messe a dimora rispettando le giuste distanze pensando alla loro crescita futura».

I nuovi alberi sono stati sceltinon solo per incrementare la superficie fogliare del territorio comunale, ma anche per la loro capacità di assorbimento dell’anidride carbonica (CO2). Nel dettaglio, si tratta di aceri, platani, olmi, salici, querce e bagolari (o spaccasassi). Accanto a queste, per garantire la biodiversità e per il loro valore ornamentale, sono stati piantati olmi giapponesi, spini di Giuda, tassodi, frassini, ontani e anche gli agrifogli e le nandine che hanno abbellito piazza XX Settembre durante il periodo natalizio. Per la precisione, gli arbusti del Castèlanadèl hanno trovato posto non solo nel parco Lungo Sillaro ma anche nelle aiuole urbane, così come il prato in rotoli e alcuni agrifogli che sono stati posizionati in via Oberdan. (mi.mo.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 6 febbraio

Gli arbusti di Castélanadél ripiantati nel parco Lungo Sillaro e nelle aiuole di via Oberdan
Cronaca 13 Febbraio 2020

In corso il censimento degli alberi a Castel San Pietro, un cartellino per geolocalizzarli tutti

Castel San Pietro è una Cittaslow della rete del buon vivere italiano. Fra gli oltre cinquanta requisiti indispensabili per la certificazione vi sono la ricchezza e la qualità del verde urbano. Ma quanti alberi conta Castello? Per rispondere a questa domanda l’Amministrazione comunale ha firmato a fine 2019 un accordo con Area Blu al fine di realizzare un vero e proprio censimento del verde, in collaborazione con l’ufficio Ambiente castellano. «Abbiamo a cuore il verde cittadino, che da stime conta fra gli 8 mila e i 10 mila alberi fra parchi, viali e aiuole, ma non ne conosciamo il numero esatto né lo stato di salute nel dettaglio – racconta il vicesindaco e assessore all’Ambiente, Andrea Bondi -. Per questo abbiamo destinato ad Area Blu, società in house di cui il Comune di Castello è socio, 66 mila euro per un censimento che complessivamente durerà tre anni, fino al 2022».

Con tale finanziamento Area Blu ha già iniziato il proprio lavoro, geolocalizzando e catalogando, con tanto di cartellino di riconoscimento con codice alfanumerico, i primi 1.600 alberi, partendo dal centro storico, in particolare la zona attorno alla stazione delle corriere, l’area sportiva Casatorre e il viale Terme. Man mano, nei prossimi mesi, Area Blu si allargherà al resto del territorio comunale,escludendo solo i boschi veri e propri. «Entro la fine dell’anno contiamo di avere la lista delle eventuali criticità e degli alberi da abbattere -continua Bondi -. Nei due anni successivi Area Blu ricontrollerà il censimento già compilato dividendo gli esemplari secondo le classi di propensione al cedimento, così da avere una situazione completa e aggiornata degli alberi castellani e programmare coscientemente gli interventi futuri a breve e lungo termine». (mi.mo.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 6 febbraio

Nella foto la fila di alberi in viale Terme

In corso il censimento degli alberi a Castel San Pietro, un cartellino per geolocalizzarli tutti
Cronaca 10 Dicembre 2019

Imola fa scuola in Italia coi suoi «boschi in città»

Imola protagonista agli Stati generali del Verde pubblico, la cui quinta edizione 2019 si è svolta poche settimane fa, dal 20 al 22 novembre, in diverse città.
E proprio in quest’ambito, la società imolese Area Blu, a cui compete la manutenzione dei beni comunali, è stata invitata a Venezia a presentare l’esperienza di forestazione urbana (relatore l’ingegner Loris Pasotti) realizzata nel Comune di Imola con il contributo di Azzero Co2 (società creata da Legambientee Kyoto club) nell’ambito del progetto Mosaico verde, con il quale vengono create sinergie tra imprese che intendono dare un contributo al miglioramento dell’ambiente ed i Comuni che intendono riqualificare le proprie aree verdi.

Tale intervento, realizzato da Area Blu a dicembre 2016 su input dell’allora Amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Manca, ha visto la piantumazione a fine 2017 di 5.000 alberi, messi a dimora in 13 diverse aree, per un’estensione complessiva di 25 mila metri quadrati, poste per lo più a ridosso della viabilità principale con il fine di assorbire anidride carbonica e polveri. Nel dettaglio, due aree sono in via Kolbe (764 alberi), quattro tra via Pio IX e via della Costituzione (583 alberi), tre tra via Rosa Luxemburg e via Montericco (1.564 alberi), una tra il parco Tozzoni e via Montericco (1.103 alberi), una adiacente alla ciclabile ricavata lungo via Montericco (462 alberi) e, infine, due nella frazione di San Prospero, vicino al Bosco dei bambini (524 alberi).

L”articolo completo sul “sabato sera” del 5 dicembre.

Imola fa scuola in Italia coi suoi «boschi in città»
Economia 11 Giugno 2019

Il presidente della Cims sugli sfalci del verde a Imola: «Gara in ritardo, ma lavori partiti subito e stesso numero di operatori»

Da anni Cims si occupa dello sfalcio dell’erba nelle aree pubbliche, incarico assegnato dal Comune di Imola tramite apposito bando. Quest’anno, però, qualcosa è andato storto e l’erba, mai così alta come in passato, ha scatenato il malcontento degli imolesi. «Ci siamo presi tanti improperi – racconta il presidente di Cims, Giovanni Poli – perché ormai la gente identifica i nostri addetti con “quelli che tagliano l’erba”. In effetti ce ne occupiamo da tanti anni, ovvero da quando il Comune non impiega più i propri dipendenti per farlo. Noi ci occupiamo anche del verde a Castel San Pietro, Medicina e Bologna e lì non ci sono stati problemi».

Cosa è accaduto allora quest’anno a Imola?
«La gara è stata fatta in ritardo rispetto agli altri anni – spiega – ma è anche vero che la stagione piovosa non ha aiutato. Il problema è che anche 15 giorni di ritardo possono fare la differenza. Non appena ci sono stati affidati i lavori siamo partiti subito, ma l’erba era già altissima e questo ha complicato il lavoro, dato che non era possibile ricorrere alle normali attrezzature: più che i trattori, in queste condizioni, servono trinciatori. Di solito per tagliare l’erba di tutta Imola (più di 3 milioni di metri quadrati di verde pubblico, dettaglia Area Blu sul proprio sito internet, Ndr) ci vogliono 15 giorni, ma quest’anno, a causa del maltempo, gli addetti non riuscivano a stare fuori. Facevano un terzo del lavoro, mettendoci il quadruplo del tempo».

Sul campo non ci sono meno addetti degli altri anni, come invece qualcuno ha insinuato sui social.
«Sono gli stessi degli altri anni – conferma Poli – forse qualcuno in più e comunque tra le 10 e le 20 unità».

La gara vinta a inizio maggio dalla Cims riguarda tre interventi complessivi di sfalcio su tutta Imola, in base alla necessità.
«Al momento non abbiamo ancora finito il primo – precisa Poli -. Nel frattempo, il Comune ha indetto una seconda gara, questa volta per un incarico di 12 mesi, eventualmente rinnovabile di anno in anno per ulteriori tre anni oltre al primo. Stiamo attendendo l’esito».

L’importo a base di gara del bando di Area Blu era di 935 mila euro annui, cifra che sale a una stima complessiva di 3 milioni e 740 mila euro per tutti gli eventuali rinnovi. Cims partecipa al bando in consorzio con la cooperativa Avola di Castel Maggiore e Rekeep (ex Manutencoop). In lizza anche la società florovivaistica Flora Napoli, di Casoria. (lo.mi.) 

Nella foto l”immagine postata dalla sindaca Manuela Sangiorgi sulla sua pagina Facebook il 7 maggio scorso

Borgo Tossignano

Il presidente della Cims sugli sfalci del verde a Imola: «Gara in ritardo, ma lavori partiti subito e stesso numero di operatori»
Cronaca 19 Marzo 2019

A San Prospero è nato il “Parco dell'Amicizia', il 30 marzo il laboratorio per realizzare i totem con le regole per l'utilizzo

Da pochi giorni si chiama ufficialmente “Parco dell”Amicizia” l”area verde che si trova in via Masrati a San Prospero. Alla cerimonia di intitolazione, svoltasi la scorsa settimana in una bella mattina soleggiata, era presente la sindaca Manuela Sangiorgi, insieme agli alunni della locale scuola dell’infanzia, che hanno scelto il nome nell”ambito di un progetto di partecipazione curato dallo staff di ImolaRipartecipa del Comune di Imola, al quale hanno partecipato anche la Consulta delle frazioni e il Centro sociale di San Prospero. 

«E’ per me un piacere presenziare al cerimoniale di intitolazione di questa splendida area verde di San Prospero che, grazie all’impegno ed allo spirito di iniziativa dei bambini della scuola dell’Infanzia della frazione, omaggia uno dei valori più puri e genuini della nostra vita: l’amicizia», ha commentato la prima cittadina nel suo saluto. «Il progetto partecipativo “Frazioni al centro. Officine di partecipazione” – sottolinea ancora la Sangiorgi – che va ad incrementare la vivibilità delle frazioni attraverso strumenti di progettazione e gestione partecipata di spazi pubblici, è un elemento di primaria importanza: la proficua sinergia tra l’attivismo diretto della cittadinanza, istituzioni e realtà territoriali è una delle finalità di qualsiasi corso amministrativo perché sinonimo di una buona politica».

Il progetto di partecipazione, messo a punto dal Servizio Politiche sociali del Comune, ha ottenuto un contributo di 15 mila euro dalla Regione, partecipando nel 2017 (ovviamente con in carica l”Amministrazione precedente) al Bando regionale LR 3/2010 a sostegno dei Progetti partecipativi. La cura del parco pubblico di San Prospero rappresentava una parte di questo progetto, avente l”obiettivo di renderlo un luogo in grado di esprimere a pieno le proprie potenzialità di bene comune vissuto e apprezzato dalla comunità, dove le opportunità d’incontro (spontaneo e organizzato) sono favorite dalla presenza e dal buono stato di arredi e attrezzature. 

Tra le azioni compiute ricordiamo: la giornata di pulizia nel parco, in occasione della giornata mondiale dell’ambiente il 5 giugno; il galateo del verde (un testo redatto in più lingue con contenuti che integrano le norme vigenti con ciò che hanno espresso i bambini e le bambine della frazione in termini di rispetto e cura di uno spazio per loro importante); scelta del nome del parco. Queste invece le azioni ancora da compiere: sabato 30 marzo dalle 9.30 alle 12.30, al Centro sociale San Prospero (via San Prospero 59), si svolgerà il “Laboratorio di progettazione partecipata della segnaletica del parco”, per progettare e realizzare con materiali il più possibile naturali e/o riciclati dei totem con le buone regole di utilizzo del parco. Il laboratorio, è aperto a tutti i cittadini, è gratuito e curato da Bruno Fronteddu dell’Associazione Baba Jaga. (r.cr.)

A San Prospero è nato il “Parco dell'Amicizia', il 30 marzo il laboratorio per realizzare i totem con le regole per l'utilizzo
Cronaca 13 Marzo 2019

Si completa in questi giorni la messa a dimora di 17 alberi tra piazzale Ragazzi del '99 e viale Dante

Quei ceppi degli alberi tagliati da tempo facevano brutta mostra di sé. Nei mesi scorsi, infatti, erano stati abbattuti (per motivi di sicurezza) otto ippocastani posti lungo viale Dante e nove tigli posti all’interno del piazzale Ragazzi del ’99. Orbene, nelle settimane scorse sono intervenute squadre di Area Blu per estrarre ceppi e radici (fra cui quello posto all’incrocio fra viale Rivalta e via Mazzini, poco prima del semaforo di viale Dante) e fare posto così a nuovi esemplari delle medesime specie.

La settimana scorsa sono stati messi a dimora i nove tigli in piazzale Ragazzi del ”99. Le piante collocate hanno una circonferenza di circa 25-30 centimetri (misurati a un metro da terra) e un”altezza sufficiente ad evitare che i rami più bassi vengano danneggiati dal passaggio delle auto. In questi giorni, infine, si sta completando il secondo intervento per collocare anche gli otto ippocastani destinati ad essere piantati in viale Dante.

Con la messa a dimora delle nuove piante, si porta a compimento la riqualificazione sia di piazzale Ragazzi del ’99 sia di viale Dante, quest’ultimo, sottolinea il vicesindaco di Imola, Patrik Cavina, «vero e proprio biglietto da visita per la città, con il suo unire il centro storico con l’autodromo».

Nella foto l”intervento di messa a dimora dei tigli in piazzale Ragazzi del ”99

Si completa in questi giorni la messa a dimora di 17 alberi tra piazzale Ragazzi del '99 e viale Dante

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