Finisce in manette per amore del rugby, nei guai 33enne di Castel Guelfo
Il tifo per il rugby gli è costato il carcere. Protagonista di questa inusuale vicenda un 33enne di Castel Guelfo che domenica pomeriggio è stato arrestato per violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale alla quale era sottoposto per altri reati. Tutto è cominciato quando il 33enne, che non deve abbandonare il paese in quanto la misura alla quale è sottoposto prevede l”obbligo di soggiorno, risultava invece irreperibile, così i carabinieri sono stati costretti a mettersi alla sua ricerca.
In breve l”hanno individuato sotto ad un gazebo del campo da rugby Casatorre di via Viara, a Castel San Pietro, dove si trovava per assistere come spettatore ad una partita. Il 33enne è finito così in manette, non solo per aver violato la misura alla quale era sottoposto, ma perché trovato anche in possesso di una dose di hashish, che conservava in tasca, a cui si sono aggiunti una decina di grammi di cocaina e una bilancina elettronica di precisione, che i carabinieri hanno trovato nella sua abitazione al termine della perquisizione.
Questa mattina il giudice del Tribunale di Bologna, dopo aver convalidato l’arresto, ha condannato il 33enne ad un anno e quattro mesi di reclusione e al pagamento, oltre alle spese processuali, di una multa pari a 4 mila euro.
d.b
Nella foto: i carabinieri sul luogo dell”arresto al campo da rugby Casatorre