Coop. Ceramica di Imola quasi alla dimensione ottimale
Solidarietà, investimenti e rilancio. Sono queste le direttrici su cui si muove la Cooperativa Ceramica d’Imola che lo scorso 8 gennaio ha rinnovato per altri 4 mesi i contratti di solidarietà per 1.069 dipendenti su 1.222 fino al prossimo 7 maggio.
L”ACCORDO
L’accordo consente di evitare operazioni più drastiche a fronte dei 150 esuberi ancora dichiarati dall’impresa imolese che già da anni considera tra le mille e le millecento unità la sua dimensione ottimale, adeguata al nuovo paradigma di mercato. La riduzione d’orario sarà al massimo il 60% delle 40 ore previste dal contratto e l’azienda si farà carico dell’anticipo di trattamento integrativo dell’Inps.
Le previsioni dei vertici dell’ape per il 2018 sono di arrivare ad una produzione complessiva di 19,5 milioni di metri quadrati di piastrelle e un fatturato di vendita complessivo di 255 milioni di euro, che significherebbe una crescita intorno al 4% rispetto al 2017 che per il secondo anno consecutivo chiuderà in utile, mostrando così di aver superato la fase più critica della sua storia ultra centenaria.
Da inizio 2013 ad oggi, senza licenziamenti collettivi, l’organico della storica impresa imolese si è ridotto di 577 unità, visto che cinque anni fa contava ancora 1.799 persone in organico.
USCITE INCENTIVATE
Insieme alla solidarietà, sindacati e cooperativa firmeranno in questi giorni un altro accordo di uscite volontarie incentivate per un totale di cento persone che sarà valido a partire dal 22 gennaio fino al 31 luglio prossimo. L’intesa ricalca quella scaduta a fine 2017 che ha portato all’uscita di 88 lavoratori (anche grazie all’avvio del nuovo impianto Florim che ha assunto 55 persone, di cui vari ex Coop. Ceramica) su cento posti disponibili. Il nuovo patto prevede dunque bonus fino a 25.000 euro (lordi), ma con varie tipologie trattabili.
Il tutto serve per avvicinarsi il più in fretta possibile alla dimensione ottimale dell’organico, visto che alla scadenza di quest’ultimo periodo di solidarietà, rimarranno solo cinque mesi di ammortizzatori fino alla fine del quinquennio, quindi fino a settembre 2020. L’azienda ha già comunicato il numero di addetti necessari per organizzare i reparti da maggio in poi. La previsione è di un calo tra il 27% e il 28% dell’orario lavorato (e quindi della retribuzione). Per questo è stata formata una commissione tecnica, composta dagli Rsu, che terrà monitorata la situazione in modo tale da fare presente alla cooperativa la necessità di inserimento di personale dove ne risultasse la necessità.
GLI INVESTIMENTI
Nel frattempo, continuano gli investimenti, come confermato dal presidente Stefano Bolognesi nel numero di sabato sera del 12 ottobre scorso, che sono ammontati a 25 milioni di euro nel 2017 e saranno almeno altrettanti nel prossimo biennio. Sistemato lo stabilimento di Faenza, gioiellino del gruppo con l’alta gamma, nel 2018 si lavorerà al miglioramento dei siti produttivi sulle rive del Santerno, coerentemente con la strategia aziendale che punta sulla qualità, sul servizio e sul design.
Sette milioni di euro verranno spesi a Borgo Tossignano dove saranno orientati i grandi formati con la sospensione e successiva alienazione del forno 5, la demolizione del parcheggio verticale, l’inserimento di una nuova rettifica e di una lappatrice, la costruzione di una porzione di capannone di circa 600 metri quadri, l’inserimento di una linea di spacco e di rettifica per i formati 120×120 e 75×150.
Nove milioni di euro serviranno invece per il miglioramento delle caratteristiche produttive dello stabilimento di Imola – Alta Gamma attraverso la sostituzione di due linee di pressatura e smalteria obsolete e l’inserimento di una nuova pressa ed essicatoio. Verrà sostituita una vecchia pressa con una di nuova concezione. Contemporaneamente verrà rimosso il vecchio parcheggio a binari, predisposta l’area per l’inserimento di un nuovo forno la cui attivazione è prevista per gennaio 2019 e la sospensione dell’attività dell’attuale forno prevista per la fermata invernale di fine anno.
Christian Fossi
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