Nuova missione in Senegal per i medici e i volontari di Kasomay
Il pediatra Gilberto Fiegna
In dodici, tra medici e volontari dell’associazione Kasomay, decollano oggi, 2 marzo, destinazione Senegal con in mano un fitto programma. Nulla a che vedere con un tour turistico, ma una nuova missione nella regione della Casamance, dove verranno visitati centinaia di bambini, tra quelli che si presenteranno al Post de Santè, l’ambulatorio locale, e quelli ospiti nei tre orfanotrofi della regione. Ma il piano di questa missione si pone anche altri importanti obiettivi affidati a chi è partito: Gilberto Fiegna (pediatra), Francesco Pastore (pediatra), Marcello Semprini (pediatra), Claudia Camanini (cardiologa), Alessandro Cavazza (dermatologo), Matteo Tizzani (odontoiatra), Alice Stanghellai (fisioterapista/osteopata), Alessandra Nanni (farmacista), Angela Nanni (volontaria), Isabella Iorio (volontaria), Jessica Baruzzi (volontaria), Daniela Brero (volontaria).
«Vogliamo coinvolgere i capi villaggio e i comitati di salute e delle donne in un progetto di educazione sanitaria – spiega il pediatra Gilberto Fiegna – per diffondere tra la popolazione le conoscenze basilari per contrastare l’impiego eccessivo ed inutile di farmaci, tra l’altro costosi, a cui si ricorre anche per il trattamento di patologie che non ne richiedono l’uso, come vomito e tosse».
Il coinvolgimento dei locali in tutte le attività è stato da sempre tra le priorità di Kasomay, che si fa carico del compenso di due pediatri ospedalieri senegalesi che visitano gratuitamente i bambini due volte al mese al Post de Santè, dove lavorano anche due collaboratori Robert e Bertrand, retribuiti sempre dall’associazione, che hanno il compito di seguire da vicino i bambini alle visite mediche e in ospedale quando devono sottoporsi ad interventi chirurgici. Una terza collaboratrice, Fatou, è operativa a Dakar per occuparsi dei casi in cui i piccoli pazienti necessitano di interventi di cardiochirurgia. Prosegue positivamente anche il progetto con un fiosioterapista che segue i bambini con problemi neuromotori e garantisce trattamenti riabilitativi periodici.
Il lavoro dei volontari di Kasomay non si limita alle missioni sul posto ma prosegue tutto l’anno anche in Italia. «Quasi quotidianamente siamo in contatto con i nostri collaboratori per seguire a distanza i casi diagnostico-terapeutici più problematici e dare indicazioni. Capita di frequente, soprattutto per i casi di epilessia, che le famiglie smettano di somministrare la terapia prescritta dal neuropediatra, non vedendo miglioramenti immediati, e preferiscano rivolgersi al guaritori locali. Per questo motivo, in questa missione abbiamo programmato anche un incontro con i genitori dei bambini epilettici che stiamo seguendo. L’epilessia in Africa, se non curata, conduce spesso ad incidenti tragici, gravi ustioni o annegamenti». Ne è un esempio il caso di Khady, una bambina che si è bruciata cadendo in un braciere durante una crisi epilettica e che ora, grazie a Kasomay, può sottoporsi al secondo intervento di chirurgia plastica.
Tutti interventi pagati da Kasomay che sostiene anche tutte le spese per le terapie, oltre ai compensi dei collaboratori. «L’impegno economico è notevole – ammette Fiegna -. Ringraziamo chi, fidandosi di noi, fa donazioni e diventa socio. Preziosissimi sono anche il Giardino degli angeli di Castel San Pietro e la FIMP della provincia di Bologna (Federazione italiana medici pediatri) che oggi anno ci sostengono con il loro contributo. Ma per riuscire a garantire terapie ed interventi stiamo cercando sponsorizzazioni da parte di aziende o altri fondi. L’aiuto di tutti è per noi fondamentale, più risorse si hanno più risposte riusciremo a dare per offrire un futuro migliore a quei bambini affetti da patologie che qui sono facilmente curabili ma che invece in Africa lasciano poche speranze».