Case vacanza, calano le truffe in regione. Ma la Polizia postale invita a non abbassare la guardia
Cala il numero degli emiliano-romagnoli truffati nella ricerca di appartamenti e case vacanze per l’estate. Dai 74 casi che la Polizia postale e delle comunicazioni regionale ha perseguito due anni fa, si è progressivamente scesi a 53 nel 2019 e a 14 nei primi sei mesi di quest’anno.
La ripartenza dopo il lockdown, però, non è priva di insidie, per questo «è bene mantenere traccia (tramite screenshot) dell’annuncio a cui si è risposto – consiglia la Polizia postale –, nonché memorizzare tutte le comunicazioni elettroniche ricevute dall’inserzionista, così come la documentazione da questi inviata quale garanzia della disponibilità dell’immobile (artifici e raggiri). Qualora vi sia stato scambio di e-mail, è opportuno che la vittima le mantenga nella memoria della propria casella di posta elettronica in quanto esse possono fornire agli investigatori elementi tecnici utili per l’individuazione dell’autore del reato (header file)».
Inoltre, «come in tutti i reati informatici, la tempestività dell’informazione alla Polizia giudiziaria è fondamentale ai fini investigativi – ricorda la Polizia postale – e per poter confidare di recuperare in tutto o anche solo in parte il denaro sottratto». (r.cr.)