Coronavirus, rimangono solo 2 positivi a Imola. In regione risalgono i contagi. Donini: “Effetto di focolai noti e tracciati ma non abbassiamo la guardia, chiesti più controlli in Riviera”
Nel circondario imolese rimangono 2 le persone ancora positive refertate dall”Azienda usl di Imola e da giorni non si registrano nuovi casi (404 il totale dei malati di Covid-19 da inizio epidemia con 39 decessi).
Crescono invece nuovamente nel resto dell”Emilia Romagna. In tutti oggi abbiamo 51 casi in più di ieri di cui 40 senza sintomi. Numeri che compensano quelli delle guarigioni (25) e portano ad aumentare il numero totale dei casi attivi, cioè il numero di malati effettivi (1.037 in totale).
Si tratta sempre per la maggior parte di persone senza sintomi (11 quelle con sintomi), molte individuate attraverso le attività di screening avviate dalla Regione, ma questo non toglie che vi siano anche alcuni corposi focolai per quanto individuati e tracciati: ben 13 casi di oggi fanno capo ad un gruppo ravennate di origine bengalese rientrato dal Paese di origine e 15 in provincia di Bologna riferiti ad alcuni focolai già noti (ad esempio quello presso la sede Roveri dello spedizioniere Bartolini Brt). I ravennati si trovavano già in isolamento fiduciario e sorveglianza da parte del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl territoriale, come previsto dalla normativa, e successivamente sono stati sottoposti a screening con tampone rino-faringeo.
Il dato positivo è che nelle ultime ventiquattrore non si è verificato nessun decesso (il numero totale resta 4.267). Inoltre sono diminuiti i pazienti in terapia intensiva: scendono da 9 a 8 oggi. Invece crescono di una unità quelli ricoverati negli altri reparti Covid (88 in totale).
L’incremento del numero dei positivi ha fatto aumentare l’indice Rt ovvero il tasso di contagiosità dell’Emilia Romagna che è salito a 1,28% oltre il livello di guardia dell’1% fissato dal ministero della Salute e Istituto superiore di sanità. “Fotografa una situazione che, in larga parte, fa capoai focolai che si sono manifestati a Bologna la scorsa settimana. Pur trattandosi di un numero di casi relativamente modesto in termini assoluti, è un fenomeno che è stato fortemente presidiato dai servizi sanitari, che lo hanno circoscritto e contenuto” hanno precisato dalla Regione con una nota.
“Non siamo certo noi a sottovalutare ogni segnale che ci indica come sia sempre necessario non abbassare mai la guardia” ha commentato a sua volta l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini. “Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i sindaci della Riviera – spiega ancora Donini – e con loro abbiamo convenuto una serie di azioni per continuare a sensibilizzare i cittadini ad un comportamento che eviti il rischio di contagio, oltre ad un aumento dei controlli. E abbiamo chiesto alle autorità competenti di vigilare affinché tutti i passeggeri indossino la mascherina e non vi siano passeggeri in piedi”.
“Il rischio zero non esiste – ha ricordato l’assessore regionale – ma non possiamo permetterci un altro lockdown”. (l.a.)
In riviera non c è controllo