Coronavirus, per 55-59 anni vaccino da lunedì; l’Ausl chiama i fragili. Richiamo Pfizer e Moderna slitta a 35 giorni
Il Governo e il commissario Figliuolo chiedono di accelerare sulle vaccinazioni dei cinquantenni e l’Emilia Romagna risponde “presente”: da lunedì 10 maggio si aprono le prenotazioni per la vaccinazione dei 55-59enni, mentre per giovedì 13 è annunciato l’avvio delle prenotazioni per i 50-54enni. Ora la strategia nazionale è dare protezione al maggior numero di persone possibili in modo tempestivo.
Rimane però qualche piccolo dubbio sul rispetto delle consegne delle dosi attese, così la possibilità di posticipare i richiami dei vaccini a Rna Messaggero (Pfizer e Moderna) è stata colta al balzo: l’Ausl di Imola, ad esempio, ha deciso di posticiparli a 35 giorni.
“Lo abbiamo sempre detto – ha dichiarato l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini -. Il nostro obiettivo è ambizioso ma chiaro e possibile, al netto delle forniture. vogliamo che entro la fine dell’estate tutti gli emiliano-romagnoli siano vaccinati”. Complessivamente i nati dal 1962 al 1971 sono una delle fasce di età più numerosa in Emilia Romagna: si parla di circa 630mila persone, e il tutto senza contare chi già rientrava in altre categorie professionali o di rischio. Infatti, in Emilia Romagna le somministrazioni già effettuate nella fascia 50-59 sono quasi 200mila (sanitari, personale scolastico, forze dell’ordine, soggetti vulnerabili per patologia).
Per quanto riguarda le prenotazioni per la vaccinazione dei nati nel 1962, 1963, 1964, 1965, 1966. Nel circondario imolese sono oltre 10.250 persone, però il 21% (2200) rientra in una delle categorie che ha già ricevuto almeno una dose di vaccino per priorità professionale (come insegnanti o sanitari) o per patologia. Le vaccinazioni saranno prenotabili da lunedì con le solite modalità dal Cup alle farmacie al Fascicolo elettronico (dalla mezzanotte del 10 maggio), o tramite Cup telefonico 800040606 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.30.
Sempre da lunedì scatta l’estensione a cinque settimane degli appuntamenti per i richiami di Pfizer e Moderna per tutti coloro che non hanno ancora effettuato la prima dose (anziché a 3 settimane per Pfizer e a 4 per Moderna come avvenuto fino ad ora). Il Comitato tecnico scientifico nazionale ha sancito con la circolare ministeriale del 5 maggio che “la somministrazione della seconda – entro i 42 giorni dalla prima – non inficia l’efficacia della risposta immunitaria e garantisce l’opportunità di copertura vaccinale di un maggior numero di cittadini, che già con la prima somministrazione ricevono una protezione dallo sviluppo di forme severe di malattia da Covid 19” spiegano dall’Ausl di Imola. In concreto, coloro che devono ancora fare la prima dose con vaccino Pfizer-BioNTech o Moderna sarà comunicata la nuova data del richiamo direttamente dal centro vaccinale; a chi prenota un appuntamento da lunedì, invece, sarà direttamente il sistema a dare l’appuntamento del richiamo dopo 35 giorni. Restano invariati gli appuntamenti dei richiami di coloro che hanno effettuato la prima dose entro il 9 maggio.
A partire da oggi, inoltre, sono cominciate anche le chiamate per le persone di età compresa tra i 51 ed i 59 anni che rientrano nell’elenco regionale dei “fragili”; rispondendo alla telefonata dell’Ausl e seguendo le indicazioni della voce automatica seguirà poi l’sms da mostrare ai punti Cup per la prenotazione o farmacie e parafarmacie per la prenotazione. Le persone interessate sono oltre 3100 sul territorio imolese; l’elenco è stato redatto “sulla base dei dati di esenzioni per patologia, consumo farmaci, stratificazione rischio per comorbilità” che “per valutazione complessiva dei criteri ha un rischio aumentato rispetto alla media di sviluppare forme gravi del Covid19 in caso di contagio”.
Più complicata la situazione per la fascia di età 50-54. In questo caso la Regione ha annunciato che si procederà da giovedì 13 maggio attraverso “la richiesta diretta al medico di famiglia, lo stesso che farà la somministrazione”. Ma attenzione: viste “le disponibilità di vaccini ad oggi note” potranno avviare davvero le somministrazioni solo dal 31 maggio, in pratica da giugno. I medici di famiglia hanno siglato da tempo l’accordo su modalità e rimborsi ma la procedura non sembra di facile applicazione. A Imola l’Azienda sanitaria ha comunicato che le “modalità organizzative di prenotazione” saranno fornite “nei primi giorni della prossima settimana”. Stessi tempi anche per le vaccinazioni dei caregiver di disabili adulti certificati legge 104 art 3 comma 3 o che per patologie e terapie in corso sono severamente immunodepressi, una categoria che lamenta da tempo di essere stata dimenticata. (l.a.)