Cronaca

Alluvione: a Ozzano riaperte tutte le strade, Lelli: “Messa in sicurezza con l’avanzo di bilancio, ora servono i contributi statali”

Alluvione: a Ozzano riaperte tutte le strade, Lelli: “Messa in sicurezza  con l’avanzo di bilancio, ora servono i contributi statali”

“Venerdì scorso sono state riaperte via della Quercia, via Medali e via Monte Armato e oggi verranno riaperte le ultime tre rimaste, via Vignale, via Poggio e via Pilastrino” afferma con soddisfazione il sindaco di Ozzano, Luca Lelli. La Giunta ha destinato parte dell’avanzo di amministrazione per gli interventi più urgenti e ad oggi sono stati spesi circa 110.000 euro per i primi interventi di pulizia, rimozione del terreno franato e messa in sicurezza per consentire il transito.

Anche il territorio ozzanese è stato colpito dagli eventi alluvionali dei primi giorni di maggio a cui sono seguiti quelli ancora piu’ intensi del 16 e 17  maggio. In particolare è stato necessario chiudere alcune strade a causa delle frane: via Monte Armato con relativo sfollamento delle famiglie residenti e alcune vie collinari Vignale, Medali, della Quercia, del Poggio e Pilastrino. “È indubbio – annota Lelli – che la chiusura di strade dove risiedono delle famiglie e dove hanno sede anche delle attività produttive (aziende agricole, agriturismi, ristoranti) comporta gravi disagi. Abbiamo scelto di anticipare noi le risorse necessarie – continua Lelli – per dare una risposta veloce ai residenti e a chi ha un’attività commerciale nelle zone interessate. Lasciar passare troppo tempo si rischia di far morire un territorio”.

“Ovviamente si tratta di interventi di massima – sottolinea il sindaco -, per il ripristino completo le prime stime fatte da tecnici esperti, parlano di oltre 800.000 euro e per procedere in questo senso siamo costretti ad attendere i contributi statali che speriamo tutti arrivino in tempi brevi”. (r.cr.)

Lavori sulla strada collinare di via Pilastrino e in via Monte Armato  

1 Comment

  • Bravi. Grazie per la velocità degli interventi. Speriamo che lo Stato risponda e … presto

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