«Con questo processo poniamo fine per sempre alla storia della discarica Tre Monti. Una decisione che ha l’obiettivo di dare una risposta rapida ed efficace alla situazione d’emergenza in cui versano gran parte dei Comuni del ConAmi (di cui fanno parte anche tutti quelli del Circondario imolese, ndr) ed altri, come Forlì, Cesena e Budrio». Così il sindaco di Imola, Marco Panieri, e l’assessora all’Ambiente, Elisa Spada, hanno commentato la notizia del completamento del 3° lotto della discarica. Il Comune ha posto però alcune condizioni imprescindibili. «La riapertura deve avere come fine l’esaurimento del sito, che dovrà essere chiuso non oltre il 31 dicembre 2024» dettagliano Panieri e Spada. Inoltre «qualsiasi ipotesi di realizzazione di un 4° lotto è inesistente e nulla, come già espresso dal Comune – continuano -. I rifiuti dovranno essere di tipo urbano, non pericoloso e provenire dalle zone colpite dall’alluvione, escludendo in maniera assoluta la presenza di rifiuti speciali. Inoltre deve riprendere il piano di sorveglianza sanitaria da parte dell’Ausl di Imola e il monitoraggio ambientale di Arpae». E sulle risorse economiche che derivano da questa operazione, per quanto riguarda Imola «sono pari a circa 2 milioni di euro e saranno impiegate per la sicurezza del nostro territorio, la mitigazione del dissesto idrogeologico, la gestione dei corsi d’acqua e la manutenzione delle strade» concludono Panieri e Spada.
Appresa la notizia non è mancato il commento del consigliere comunale e regionale della Lega, Daniele Marchetti. «L’utilizzo della discarica Tre Monti era da tempo nella volontà e nei piani della Regione, che probabilmente l’avrebbe già attivata se non fosse intervenuta l’opposizione della Soprintendenza. E lo smaltimento dei rifiuti provocati dall’alluvione hanno rappresentato un boccone “troppo ghiotto” per la Giunta Bonaccini, che non si è lasciata sfuggire l’occasione per realizzare quanto aveva in programma da tempo». Più duro il commento del consigliere Renato Dalpozzo (Lista Cappello). «Vergogna. In Consiglio comunale giace una mozione in cui chiedevamo al sindaco di dare parere negativo in Conferenza dei servizi alla sopraelevazione del 3° lotto della discarica, invece l’alluvione è stata presa a pretesto per la riapertura della discarica». Sulla vicenda ha detto la sua anche il consigliere di Fratelli d’Italia, Nicolas Vacchi. «Una scelta discutibile che fermamente disapproviamo. Un’occasione che da un lato premia la coerenza del Governo sul “no” alla riapertura, dall’altro dimostra che i nodi vengono al pettine». Infine, il M5S ha chiesto di «ritirare immediatamente la proposta di sopraelevazione dal momento che tale decisione è frutto di una scelta che non è stata condivisa con il commissario. La Giunta Imolese si sta arrampicando sugli specchi perché già nell’ottobre 2021 l’assessora Spada parlava di una eventuale sopraelevazione». (r.cr.)
Foto Isolapress
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