Il teatro è «Contemporaneo», a Medicina arrivano i puppets del pluripremiato «La classe»
È «La classe» di Fabiana Iacozzilli ad inaugurare «Contemporaneo. Teatro del tempo presente», la rassegna composta da sei spettacoli che andrà in scena dal 6 aprile all’1 giugno alla Sala del Suffragio di Medicina, un progetto di Permar – Compagnia Mario Perrotta con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Medicina, Medicina cultura, Sfera Farmacie. Sabato alle 21 il sipario si aprirà su un lavoro che ha ottenuto numerosi riconoscimenti (Premio Ubu, Premio della Critica, In-box) e che, con puppets, performer e voci di adulti, fa rivivere i ricordi di una classe elementare di 40 anni fa.
La diversità di linguaggi è caratteristica del cartellone di «Contemporaneo». «Il teatro contemporaneo ragiona sul presente e lo mette in diverse forme teatrali – sottolinea Mario Perrotta, attore, regista e autore pluripremiato che da anni vive a Medicina -. È necessario, come è stato fatto in tutte le epoche, lasciare un segno di sé attraverso la scrittura. Mi interessa il teatro che mette sotto la lente di ingrandimento il nostro tempo e lo fa in tutte le forme possibili, infatti quest’anno nella rassegna abbiamo linguaggi diversissimi tra loro». In cartellone nomi di spicco, registi, autori ed interpreti di talento, spettacoli che hanno ottenuto riconoscimenti.
Dopo «La classe» toccherà a un lavoro di Emma Dante: il 19 aprile sul palco ci sarà «Il tango delle capinere», che ripercorrerà a ritroso la vita amorosa di una coppia di anziani. «Il linguaggio di Emma Dante in questo spettacolo è tutto movimento e musica – spiega Perrotta -, con una colonna sonora fantastica degli anni ‘60, ‘70 e ‘80». «Lireta – a chi viene dal mare» sarà in scena il 3 maggio con protagonista Paola Roscioli che per questo è stata finalista ai Premi Ubu come miglior attrice, mentre il 10 maggio ci sarà Perrotta ne «La turnàta» (da lui scritto con Nicola Bonazzi), parte del suo progetto sull’emigrazione italiana nel dopoguerra: «È il racconto del ritorno a casa di una famiglia dopo trent’anni trascorsi in Svizzera, un viaggio assurdo e tragicomico visto con gli occhi di un bambino. Si piange e si ride in questo spettacolo che è basato su storie raccolte in due anni di ricerche». Chiudono la rassegna, il 25 maggio e 1 giugno, gli spettacoli dei laboratori teatrali «Poi la sera faccio teatro».
«La classe» (foto Valeria Tomasulo)