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Cultura e Spettacoli 28 Novembre 2023

«Una conferma bellissima», Mario Perrotta finalista come miglior attore ai Premi Ubu

«Per questo mio spettacolo ci speravo davvero, perché credo che sia il mio lavoro più potente». Mario Perrotta commenta con gioia l’ennesima nomination ai Premi Ubu. L’attore, regista e drammaturgo pugliese residente da anni a Medicina si appresta a vivere la fibrillazione di un’altra «notte degli Oscar»: è infatti in nomination ai Premi Ubu nella categoria miglior attore o performer per lo spettacolo «Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà». Con lui in finale Renato Carpentieri («La stoffa dei sogni»), Francesco Pennacchia («Entertainment. Una commedia sull’amore in cui tutto è possibile») e Francesco Villano («Anatomia di un suicidio» e «Il Ministero della Solitudine»). Un’altra conferma per chi ha già vinto quattro volte il premio più importante del teatro italiano. Lo scorso anno, per lo spettacolo «Dei figli», Perrotta si è aggiudicato il Premio Ubu nella categoria «Miglior nuovo testo italiano/Scrittura drammaturgica» (ex aequo con Frosini e Timpano per «Ottantanove»). Inoltre, ha ottenuto il riconoscimento nel 2015 (miglior progetto artistico e organizzativo per l’intero Progetto Ligabue), nel 2013 (miglior attore protagonista per «Un bès – Antonio Ligabue») e nel 2011 (Premio Ubu speciale per «Trilogia sull’individuo sociale»).

«Sono in compagnia di altri tre ottimi interpreti finalisti, e questo è un grande piacere – commenta Perrotta -. Sarà una bella gara. Essere scelti tra centinaia di attori e vedere che ancora una volta un mio progetto è finalista ai Premi Ubu, cosa che negli ultimi vent’anni è accaduto per i miei lavori in diverse categorie, è davvero una conferma bellissima».

«Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà» è scritto, diretto e interpretato da Mario Perrotta, ed è una produzione Permar Compagnia Mario Perrotta, Emilia Romagna Teatro Ert / Teatro Nazionale. In scena, un uomo che cerca la libertà «tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo”, la racconta come sa e come può, la trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in canzoni-teatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo uso e consumo», come si legge nella presentazione del lavoro. I Premi Ubu 2023 verranno assegnati il 18 dicembre con una cerimonia all’Arena del Sole di Bologna. (s.f.)

Mario Perrotta in «Come una specie di vertigine» (foto di Luigi Burroni, tratta dal sito di Perrotta)

«Una conferma bellissima», Mario Perrotta finalista come miglior attore ai Premi Ubu
Cultura e Spettacoli 23 Ottobre 2023

Lella Costa, Claudio Bisio, Maria Paiato… grandi nomi a teatro a Imola, dove arrivano anche il balletto e l’opera

«Il teatro è un modo per conoscere se stessi e il mondo, e nella nostra stagione teniamo un giusto equilibrio tra la tradizione e l’attualità per interrogarsi sul nostro mondo, ma anche tra il dramma e il comico». L’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi, introduce così la stagione di prosa al teatro Stignani di Imola: otto spettacoli da dicembre ad aprile con in calendario grandi nomi come Elisabetta Pozzi, Maria Paiato, Claudio Bisio e Lella Costa. Ad aprire il cartellone sarà «Maria Stuarda» di Schiller dal 12 al 17 dicembre, con due regine del teatro italiano, Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi, nei panni delle due regine britanniche, Maria appunto e Elisabetta I. «Il testo ha un taglio aggiornato, un ritmo veloce e si avvale dei costumi disegnati da Dolce e Gabbana per le due regine – spiega Luca Rebeggiani, direttore dei teatri di Imola -. E, a proposito delle figure femminili, vorrei sottolineare come nella stagione avremo cinque delle più importanti attrici nazionali».

Oltre alle protagoniste dell’apertura, ci saranno Galatea Ranzi, protagonista a gennaio con Cesare Bocci de «Il figlio» di Florian Zeller, Lella Costa, in scena con Elia Schilton ne «Le nostre anime di notte» dal 7 all’11 febbraio, e Maria Paiato, che sempre a febbraio (dal 21 al 25) porterà sul palco «Boston Marriage» del drammaturgo David Mamet. La stagione vedrà anche il capolavoro «Quasi amici», dal celebre film, qui interpretato da Massimo Ghini e Paolo Ruffini (10-14 gennaio), «Perfetti sconosciuti» con Paolo Calabresi a marzo («Una macchina teatrale perfetta che ormai ha una diffusione mondiale», è il commento del direttore dei teatri), e terminerà col sorriso: dal 20 al 24 marzo Francesco Pannofino sarà protagonista di «Chi è io?», una commedia divertente, e dal 16 al 21 aprile Claudio Bisio, che arriva a Imola per la prima volta, darà vita a quella che viene definita «un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere»: «La mia vita raccontata male».

Ma il teatro a Imola è anche altro. Lo Stignani, oltre ad ospitare la proposta musicale dell’Erf e le proiezioni dell’Opera nel Ridotto, avrà anche la novità del balletto il 31 dicembre («Lo schiaccianoci», un classico natalizio che vedrà come corpo di ballo il Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale della Romania) e de «L’opera dal vivo» a cura di Italian Opera Florence (Il barbiere di Siviglia il 26 novembre, Don Giovanni il 17 febbraio e L’italiana in Algeri il 16 marzo). Al teatro dell’Osservanza, invece, vanno in scena la rassegna dialettale Avis «Tina Anconelli», quella delle filodrammatiche Cars, la rassegna Orizzonti curata dal Tilt e Favole all’Osservanza, il cartellone dedicato ai più piccoli a cura di Accademia Perduta / Romagna Teatri con otto appuntamenti alla domenica pomeriggio in partenza il 26 novembre. (s.f.)

Info su www.teatrostignani.it

Claudio Bisio in scena (foto di Marina Alessi)

Lella Costa, Claudio Bisio, Maria Paiato… grandi nomi a teatro a Imola, dove arrivano anche il balletto e l’opera
Cultura e Spettacoli 7 Ottobre 2023

La stagione di Medicinateatro inaugura domani con una festa di letture e performance per bambini e ragazzi

Sarà una grande festa inaugurale a dare il via alla nuova stagione di Medicinateatro, che La Baracca – Testoni Ragazzi cura al Magazzino Verde di Medicina da oltre vent’anni e che quest’anno prevede 23 spettacoli su 41 repliche (10 per le famiglie e 31 per le scuole), laboratori teatrali, letture, narrazioni ed eventi dedicati a bambine e bambini, ragazze e ragazzi. La festa si terrà domani, domenica 8 ottobre, al Magazzino Verde: dalle 10.30 fino a sera ci saranno letture nel parco per differenti fasce d’età e nel pomeriggio, alle 16.30, una performance corale dal titolo “Pianeti” (appuntamenti a ingresso libero).

Il giorno successivo, 9 ottobre, il Magazzino Verde sarà teatro di “VajontS”, un progetto di Marco Paolini che coinvolge 130 teatri italiani, pronti a portare sul palco in contemporanea il racconto della tragedia del Vajont, di cui quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario: Medicinateatro, in collaborazione con Gruppo Laboratorio Icaro, ha scelto di aderire a questa azione di teatro civile che ha l’intento di portare l’attenzione sull’emergenza climatica (alle 21 al Magazzino Verde).

Per quel che riguarda la rassegna di spettacoli per piccolissimi da 1 a 5 anni, la domenica alle 16.30, ci sono quattro proposte in cartellone: “Un camion rosso dei pompieri” il 12 novembre, “On-off” il 17 dicembre, “Avventure in frigorifero” il 21 gennaio e “Girotondo” il 7 aprile. Sempre la domenica alle 16.30 andranno in scena anche gli spettacoli dedicati alla fascia 4-10 anni, come “Un anatroccolo in cucina” il 5 novembre, “Lullaby” il 10 dicembre, “Fame da lupo” il 28 gennaio, e “Efesto. L’arte dell’inventare” il 14 aprile. Due le proposte per adolescenti legate all’attualità: “Una corona di stracci”, in scena lunedì 9 febbraio alle 21, e “Maxima, solo la luna ci ha visti passare”, sul palco del Magazzino Verde il 9 marzo.

Tutte le informazioni, anche sui laboratori, su www.medicinateatro.it

Un camion rosso dei pompieri”, spettacolo per bambini che sarà in scena al Magazzino Verde di Medicina il 12 novembre (foto tratta dal sito www.medicinateatro.it)

La stagione di Medicinateatro inaugura domani con una festa di letture e performance per bambini e ragazzi
Cultura e Spettacoli 12 Maggio 2023

Un atlante delle parole, le rocche aperte di sera, la Dr Dixie Jazz Band in concerto: weekend a teatro, nei musei e nelle sale culturali

Una vera e propria mappa delle parole intraducibili da tutto il mondo, che con ironia cinica e profonda invita a riflettere sulle relazioni umane e sull’incomunicabilità. «Atlante linguistico della Pangea» della compagnia Sotterraneo, più volte insignita del Premio Ubu, è in scena domenica 14 maggio alle 21 alla sala del Suffragio di Medicina, nell’ambito della rassegna «Contemporaneo. Teatro del presente»: è lo spettacolo da non perdere in un weekend in cui molti eventi si tengono in teatri o sale culturali, così da non essere influenzati dagli eventi atmosferici.

Da segnalare sabato, ad esempio, il concerto della Dr Dixie Jazz Band con la partecipazione di Alessandro Cosentino al violino alle 21 alla sala del Suffragio di Medicina. O quello degli Out of time alla sala polivalente di Borgo Tossignano sempre alle 21. Ma anche Eufemia Festival, che propone un incontro con lo scrittore Paolo Roversi sabato alle 11.30 in biblioteca a Imola.

Sempre sabato, poi, si tiene la Notte europea dei musei, che vede la Rocca di Dozza aperta fino alle 23 e la Rocca di Imola protagonista di una visita guidata che parte alle 21.30 (prenotazione obbligatoria sull’app Io Prenoto). Arte al centro anche domenica quando a Imola sarà possibile partecipare al «Grand tour» per conoscere e scoprire le bellezze della città, partendo alle 10.15 dalla Rocca e proseguendo con tappa a palazzo Tozzoni, e poi nel pomeriggio al teatro Stignani e alla Libreria Francescana. (s.f.)

La Rocca di Imola


Un atlante delle parole, le rocche aperte di sera, la Dr Dixie Jazz Band in concerto: weekend a teatro, nei musei e nelle sale culturali
Cultura e Spettacoli 30 Aprile 2023

Cantamaggio a Medicina, un «Canto climatico» per rispettare la Terra

Una mappa tattile, una guida per muoversi nel buio, un percorso da seguire per tornare alla natura. È il «Canto climatico», tema del Cantamaggio 2023 a Medicina, che affronta così un argomento di forte attualità: lo fa con la poetica che da sempre caratterizza la performance teatrale in scena al parco delle Mondine l’1 maggio, cioè un’unione di recitazione, danza e canto che vede protagonisti un centinaio di ragazzi alle prese con una riflessione su importanti temi sociali. Se in passato i cantori si spostavano di casa in casa, di aia in aia, portando un augurio di benessere, in particolare legato ai ritmi del raccolto in campagna, a Medicina da più di vent’anni La Baracca – Testoni Ragazzi dà vita ad un canto di maggio che chiama a raccolta gli spettatori per condividere un momento collettivo sul prato insieme ai giovani performer. Anche quest’anno l’appuntamento è dunque per l’1 maggio alle 16 nel parco delle Mondine per la rappresentazione finale di un lavoro che, per quel che riguarda i ragazzi che arriveranno pronti ad esibirsi, sarà svolto in tre giorni di prove e preparazione.

«Il Cantamaggio a Medicina è una performance di un centinaio di ragazzi dai 15 ai 30 anni che arrivano da tutta Italia e anche dall’estero – spiega Bruno Cappagli de La Baracca, direttore artistico e regista dell’evento -: ormai è diventata una tradizione anche popolare poiché ad assistervi vengono tanti medicinesi, tanti amici, tanti spettatori».

Il lavoro di quest’anno, dal titolo «Canto climatico», è dedicato alla crisi climatica. I giovani in scena faranno un percorso che indicherà l’importanza di tornare a rispettare la Terra: «Intraprenderanno un viaggio – commenta Cappagli – che porterà a riflettere sulla necessità del ritorno alla natura». (s.f.)

Approfondimenti sul Cantamaggio con l’intervista completa a Bruno Cappagli sul numero di sabato sera in edicola

Giovani in scena durante l’edizione 2019 del Cantamaggio a Medicina

Cantamaggio a Medicina, un «Canto climatico» per rispettare la Terra
Cultura e Spettacoli 28 Marzo 2023

La Romagna va da Imola a Marescotti, addio al grande artista di Villanova di Bagnacavallo

Ivano Marescotti ci ha salutati il 26 marzo scorso a 77 anni. Il grande attore di Villanova di Bagnacavallo aveva legato il suo nome alla Romagna, pur essendo interprete capace di lavorare con attori e registi del calibro di Roberto Benigni, Marco Risi, Daniele Luchetti, Ridley Scott, Anthony Minghella e Gabriele Muccino.

Il dialetto e le tradizioni sono state la cifra che lo ha reso mitico nella sua terra. È impareggiabile il suo monologo in dialetto che iniziava «La Romagna va da Imola a Rimini….» e che si concludeva circoscrivendo alla sola sua via natale (e nemmeno del tutto) la terra della piadina. C’è un’altra coincidenza che colpisce: Marescotti è spirato nelle ore in cui si celebrava il Dantedì, omaggio globale al Sommo poeta che proprio Marescotti inserì nel suo repertorio con lo spettacolo «Dante, un patàca» in cui reinterpretava la Divina Commedia in chiave romagnola. (r.c.)

Su «sabato sera» del 30 marzo alcuni passaggi dell’intervista che rilasciò alla nostra Camilla Gamberini nell’agosto 2021.

Nella foto: Ivano Marescotti

La Romagna va da Imola a Marescotti, addio al grande artista di Villanova di Bagnacavallo
Cultura e Spettacoli 3 Febbraio 2023

Celestini per il teatro, Anna Hillar per l’arte: gli appuntamenti del weekend

Un weekend all’insegna del teatro, con proposte diversificate per genere, stile e storie narrate. Spicca nei cartelloni del territorio il nome di Ascanio Celestini, in scena domani alle 21 al teatro dell’Osservanza di Imola, con uno spettacolo che ha al centro la figura di Pier Paolo Pasolini: «Museo Pasolini» è scritto, diretto e interpretato dall’attore romano e viene proposto dal Tilt all’interno della rassegna «Orizzonti 22/23». Sempre domani, cambio di registro sia a Medicina che a Castel San Pietro, dove in primo piano c’è la comicità: nella città del Barbarossa, alla Sala del Suffragio, alle 21 arriva Debora Villa, la simpatica attrice, con «Venti di risate», mentre sul Sillaro, sempre alle 21, è protagonista al Cassero il noto Gianni Fantoni con «Made in Italy». Domenica il teatro è dedicato ai bambini con le sognanti «Rime insaponate, bolle di sapone e poesia», con Alekos Ottaviucci al teatro dell’Osservanza di Imola (alle 17). Ma c’è spazio anche per un tuffo nel mondo vernacolare, con la rassegna di Casalfiumanese «Dmènga a teàtar» che vede in scena la Cumpagnì d’la parochia in «Un prit in t’la neva» (ore 15, teatro Comunale).

Altro «pezzo forte» del weekend è l’arte. A Dozza proseguono gli incontri con gli artisti che hanno partecipato all’ultima Biennale del Muro Dipinto e sabato è il turno di Ana Hillar (ore 15.30, Rocca), mentre a Imola inaugurano due mostre alla Galleria del Pontevecchio alle 17: la prima è l’esposizione delle opere dei vincitori del concorso che si è svolto a novembre 2022 sull’arte in piccolo formato (Lamberto Caravita, Roberta Petronio e Giampaolo Stefani), la seconda è una collettiva dedicata al Carnevale con lavori degli artisti Mauro Castellucci, Serena Castellucci, Anna Giargoni, Iwona Hurnovicz, Raffaella Marchi, Patrizia Marocchi, Elena Modelli, Luciano Morara, David Lerry Neddini, Roberta Petronio, Luigino Soffiati, Franca Spada, Guido Venturini e Maurizio Zambrini. Alla sala espositiva comunale di Castel San Pietro, invece, è allestita la personale dell’artista bolognese Sandra Fiumi, con una quindicina di opere realizzate con le tecniche di disegno iperrealistico a pastello e pittura ad olio. Intrecci di arte, storia e vita vissuta vanno in scena a palazzo Tozzoni a Imola dove alle 17 di domenica Laura Berti Ceroni accompagnerà in un viaggio intitolato «Cuoche e contesse. La vita a palazzo tra la cucina e il salotto» (ingresso gratuito con prenotazione tramite l’App «Io Prenoto») e a Medicina, dove per tutta la giornata ci sarà la mostra mercato I Portici, con pezzi di antiquariato, modernariato e collezionismo che raccontano storie.

Infine, un appuntamento per i più sportivi: una ciaspolata notturna nell’Appennino Tosco Romagnolo, con il Cai. Località, percorso (circa 10 km) e modalità sono da definire a seconda delle condizioni di innevamento del momento: il ritrovo è alle ore 15 dal parcheggio della Bocciofila di Imola, in viale Saffi, per poi partire con le proprie auto e tornare a notte inoltrata (prenotazione obbligatoria, info 345-5943608).  (s.f.)

Nella foto: Ascanio Celestini in «Museo Pasolini» (credits Musacchio, Ianniello & Pasqualini)

Celestini per il teatro, Anna Hillar per l’arte: gli appuntamenti del weekend
Cultura e Spettacoli 29 Gennaio 2023

Ultimo giorno per Stefano Accorsi sul palco dello Stignani, gli omaggi all’attore di Hera e Imolese

Si conclude oggi, domenica 29 gennaio, lo spettacolo di Stefano Accorsi sul palco del teatro Stignani di Imola dal titolo «Azul». L’attore bolognese, dopo aver ricevuto il Garganello d’oro del Baccanale dalle mani del sindaco Panieri e dell’assessore Gambi è stato omaggiato di altri due regali.

Hera gli ha infatti consegnato, nell’ambito della mostra Sguardi sul cinema promossa dalla stessa multiutility in collaborazione con il ConAmi, il suo ritratto in esposizione realizzato, all’interno del progetto Scart, da Anica Kitanoska e composto da bottoni, ritagli di tessuto e pelle, cerniere e zip, accessori di calzaturifici e cavi elettrici. Presenti Tomaso Tommasi di Vignano, presidente di Hera, il sindaco di Imola Marco Panieri ed il presidente di ConAmi Fabio Bacchilega. Omaggio arrivato anche dall’Imolese Calcio, con Manuela Salici, responsabile marketing, che ha donato ad Accorsi la sciarpa, lo scaldacollo e il pallone autografato da tutti i calciatori della squadra rossoblù. (r.cr.)

Nella foto: in alto l’omaggio dell’Imolese ad Accorsi, sotto il regalo di Hera con il ritratto dell’attore

Ultimo giorno per Stefano Accorsi sul palco dello Stignani, gli omaggi all’attore di Hera e Imolese
Cultura e Spettacoli 13 Gennaio 2023

Monti e Massironi a teatro, escursioni e il Salterio del 1200 che «saluta» il pubblico: un weekend di eventi per tutti i gusti

Weekend al via, pronti a scaldare la nostra voglia di esplorare tra arte, cultura e divertimento.
Domani, sabato 14 gennaio, saluta il pubblico il percorso espositivo allestito nella biblioteca comunale imolese dal titolo «Viaggi straordinari. Il Salterio inglese e altri tesori dai fondi storici e dagli archivi della Biblioteca», che vede anche tra i pezzi in mostra un antico Salterio del 1200 restaurato. Aperta dalle ore 10 alle 13, la mostra è anche oggetto di una visita guidata alle 11, in quello che è il suo giorno di chiusura. Sempre domani, chiude anche la personale del pittore Bruno Cenni al centro Primola di via Lippi 2/c a Imola (visitabile dalle 9.30 alle 12.30). Attenzione puntata sul mondo dell’arte e della storia nel pomeriggio di sabato, con l’architetto imolese Sandra Manara, sovrintendente del Mausoleo e del palazzo di Teodorico di Ravenna, che all’istituto Santa Teresa alle 16 parlerà di «Teodorico il Grande – Re degli Ostrogoti».

Per chi ama il teatro, il fine settimana offre diverse possibilità. Da oggi a domenica, il teatro Stignani ospita la pièce «Il marito invisibile», con Maria Amelia Monti e Marina Massironi, dirette da Edoardo Erba (venerdì ore 21,sabato ore 15.30 e 21, domenica ore 15.30, info allo 0542 602600).

A Castel San Pietro, questa sera alle 21, va in scena al teatro Jolly lo spettacolo dialettale  «Long a l’èrzen ed Sèvna» con la Compagnia «Al nostar dialatt» (prenotazioni sms/whatsapp 333 9434148), spettacolo che replica anche alla Sala del Suffragio di Medicina domenica alle 16.30. Sempre a Medicina, oggi alle 21, l’appuntamento al Magazzino Verde è dedicato ai ragazzi: «Fragili» è un lavoro consigliato a chi ha più di  anni, è a cura di Nonsoloteatro – Torino e affronta il mondo degli adolescenti con il suo caleidoscopio di emozioni (info su sito). 

Infine, chi ha voglia di fare esercizio fisico domenica 15 può partecipare all’escursione proposta dal Cai sui colli bolognesi, con un percorso di 4 ore e mezza dalla Certosa di Bologna per poi salire a San Luca, al Parco Talon e al Parco San Pellegrino: il ritrovo è alle 8 al parcheggio della Bocciofila a Imola (informazioni al  340 2639398). (s.f.)

Tutti gli appuntamenti del fine settimana e non solo su AppU Imola.

Nella foto (dal sito del teatro Stignani): Maria Amelia Monti e Marina Massironi

Monti e Massironi a teatro, escursioni e il Salterio del 1200 che «saluta» il pubblico: un weekend di eventi per tutti i gusti
Cultura e Spettacoli 8 Gennaio 2023

Il teatro amatoriale «don Fiorentini» ritorna con nove spettacoli

Ritorna, dopo due anni di sospensione a causa della pandemia, la Rassegna di teatro amatoriale dialettale «don Romano Fiorentini», che giunge alla sua XXIII edizione. Nove appuntamenti da gennaio a marzo, il lunedì sera, al cinema teatro Don Fiorentini, in viale Marconi 31 a Imola, vogliono mantenere vivo il dialetto romagnolo, con la sua espressività e immediatezza.

Si comincia il 9 gennaio con la Compagnia dei Giovani di Chiusura che porta in scena «Mi muiér védva» di Palmerini e Lucchini, seguita il 16 gennaio dalla Filodrammatica di Casola Canina in «La stasò dal steli» di Massimo Abati, il 23 dalla Filodrammatica di Ortodonico in «E diretor dla scola» di Stefano Palmucci e il 30 dalla Compagnia Il Piccolo di Imola in «La terrazza». Febbraio si apre con la Compagnia Gad Città di Lugo che propone «E ades cum a fasegna?» di Daniele Tassinari il 6, e con la Compagnia dla Zercia di Forlì in «La sumara ad Tugnara» di Maltoni e Spagnoli il 13. Lunedì 20 toccherà alla Compagnia Cui’ de Funtanò di Faenza in «Maset u n’è incora mort» di Angelo Gallegati, e il 27 alla Compagnia dialettale La Rumagnola di Bagnacavallo in «La banca de prit» di Stefano Palmucci. La rassegna ter- mina il 6 marzo portando sul palco la Compagnia Amici del Teatro di Cassanigo in «Al campan ad don Camèl» di Spadoni e Marescotti. Gli spettacoli iniziano alle 20.45. Ingresso 8 euro. Prevendita su sito del cinema teatro don Fiorentini dal 3 gennaio. (r.cr.)

Il teatro amatoriale «don Fiorentini» ritorna con nove spettacoli

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