Librerie.coop raddoppia a Imola, inaugurata la nuova libreria in piazza Matteotti

Tanti curiosi questo pomeriggio in piazza Matteotti, dove Librerie.coop ha aperto una libreria in via Emilia 202, sotto ai portici. Per la la catena di proprietà di Coop Alleanza 3.0 si tratta della seconda libreria, che affianca quella all’interno del centro commerciale Leonardo.

Al taglio del nastro erano presenti il presidente di Librerie.coop Federico Parmeggiani, il direttore generale di Librerie.coop Nicoletta Bencivenni, il vice presidente vicario di Coop Alleanza 3.0 Andrea Volta e, per il Comune di Imola gli assessori Pierangelo Raffini (Attività produttive e Centro storico), Gianna Gambetti (Scuola) e Daniela Spadoni (Welfare).

«Le librerie rappresentano un presidio essenziale per la vita delle comunità, poiché la lettura resta lo strumento più efficace per favorire la partecipazione culturale e rafforzare la coscienza civile dei cittadini – ha affermato il presidente di Librerie.coop Federico Parmeggiani -. Nel caso di una piccola libreria, l’apertura non va concepita come una mera operazione di natura strategico-finanziaria, bensì come una scelta etica e responsabile, che contribuisce alla vitalità del tessuto commerciale e culturale del centro storico di Imola, città da sempre riconosciuta per il suo prestigio e la sua vivacità sociale. L’intenzione è quella di dialogare e operare con gli altri operatori culturali del territorio e renderla un luogo di eventi, non solo di vendita».

«Quando apre una libreria è una festa doppia – ha aggiunto l’assessore Raffini -, perché è un momento di riqualificazione per la città e per la piazza».

Nello spazio di circa 60 metri quadri, è presente un assortimento di circa 10.000 titoli, tra cui anche alcuni di Bacchilega, editore anche del «sabato sera».

Nella foto, taglio del nastro con, da sinistra, la scrittrice Barbara Baraldi, gli assessori Raffini, Gambetti e Spadoni, il presidente di Librerie.coop Parmeggiani, il vice presidente vicario di Coop Alleanza 3.0 Volta; ai lati tengono il nastro i librai Marino e Giorgia