L”Imolese perde 4-1 col Genoa, ma non è una umiliazione
Bello, dai. L’Imolese non sfigura affatto contro il Genoa, riesce perfino a segnare una rete con Alimi e il 4-1 finale è un risultato onorevole. Anche perché la differenza fisica è notevole ed inoltre il rigore dopo pochi secondi di gioco avrebbe demoralizzato anche squadre ben più titolate dei rossoblù di Coppitelli.
Ma dove sono i parcheggi a Chiavari? Tocca girare per la città per rimediare un buco, altro che Imola. Ci hanno spiegato che senza wi-fi non avremmo potuto iscriverci alla serie C, mentre allo stadio dell’Entella, che addirittura gioca nella categoria superiore, non sanno neppure cosa sia. Ingressi separati per le tifoserie? Sarà, ma qua erano tutti mischiati. E’ presente la sensazione che si usino due pesi e due misure, comunque stavolta va bene così, perché questa sfida di Coppa Italia è soprattutto una festa, sia per i genoani, che vedono la prima partita ufficiale della loro squadra (quest’anno più ambiziosa rispetto al recente passato), sia per l’Imolese, che si ritrova ad affrontare una formazione di serie A per la prima volta nella sua storia centenaria.
Alla fine lo stadio è esaurito, con 5.600 spettatori (le due curve si palleggiano i cori), dei quali 30 sono di Imola, neanche pochi considerata la distanza e la data quasi ferragostana. Coppitelli deve fare a meno di Checchi (squalificato), oltre agli infortunati D’Alena e Belcastro. Recupera invece Carini, dopo l’intervento estivo al menisco.
Al 2’ minuto il Genoa si rende subito pericoloso, la palla arriva delle parti di Kouame, ma Carini scivola e tocca di mano. Pairetto indica il dischetto del rigore e capitan Criscito non sbaglia. Al 9’ l’Imolese prende coraggio e, dopo una bella azione, la palla arriva nel mezzo, ma Vuthaj non riesce a deviare il pallone a pochi metri da Radu. La squadra di Coppitelli non sfigura, ma al 25’ su un tiro di Ghiglione e sulla respinta di Rossi, Saponara infila di testa da pochi passi. Dopo poco Tentoni addirittura prova un tiro a scendere da fuori area, ma Radu non si fa sorprendere. Tutte le volte che i liguri spingono fanno paura. Al 29’ arriva il 3-0, con Ghiglione che fredda Rossi su assist di Pinamonti.
La ripresa inizia senza cambi. Al 4’ arriva un corner per l’Imolese grazie ad un intervento di Latte Lath su Zapata ed è lo stesso ivoriano che spara a rete, facendosi rimpallare il tiro. Maniero ha un problema fisico, è costretto ad uscire e a lasciare il posto ad Alimi. Ed è proprio quest’ultimo a segnare al 53’: punizione di Provenzano e colpo di testa sul secondo palo, con qualche timore, perché dopo la rete va a colpire il palo con la cabeza. Il Genoa prova a replicare e al 57’ è bravo Rossi su una conclusione di Criscito. Al 61’ un’altra grande azione del Genoa, con Schone che serve Kouame, ma Valeau è bravissimo a liberare. Al 61’ l’Imolese rischia molto, con la traversa colpita da Pinamonti dallo spigolo dell’area, dopo un errore di Valeau. Al 74’ arriva il gol del più atteso: Schone batte una punizione velenosa e fa capire come mai solo pochi mesi fa era titolare nell’Ajax in semifinale di Champions. Due minuti dopo ci prova Pinamonti a botta sicura, ma la difesa dell’Imolese respinge miracolosamente in angolo.
Genoa – Imolese 4-1 (3-0)
Genoa: Radu; Romero, Zapata, Biraschi; Ghiglione, Lerager, Schone (80’ Romulo), Saponara (30’ Radovanovic), Criscito; Pinamonti, Kouame (74’ Favilli). All. Andreazzoli.
Imolese: Rossi; Garattoni, Carini, Boccardi, Valeau; Provenzano (86’ Della Giovanna), Marcucci, Tentoni (68’ Padovan); Maniero (50’ Alimi); Latte Lath, Vuthaj. All. Coppitelli.
Gol: 2’ Criscito (rig.) (G). 25’ Saponara (G), 29’ Ghiglione (G), 53’ Alimi (I), 74’ Schone (G).
Forza Atalanta!