“Spese pazze”, la Corte d’Appello rigetta il ricorso, vicenda chiusa per Anna Pariani: “Oggi finisce un incubo”
“Oggi finisce un incubo durato 10 anni. Mi ha appena telefonato l’avvocato per comunicarmi il rigetto da parte della Corte d’appello di Bologna del ricorso della procura contro di me dopo l’assoluzione in primo grado, per le vicende dei finanziamenti ai consiglieri regionali”. Così Anna Pariani dà la notizia sulla sua pagina Facebook della conclusione della vicenda processuale iniziata quando era consigliera regionale per il Pd. L”accusa era di peculato all”interno dell”indagine sulle cosiddette “spese pazze”, in merito a presunti rimborsi falsi per il periodo giugno 2010 e dicembre 2011. Un’indagine che vide coinvolti tutti i gruppi dell’allora Assemblea legislativa, 42 persone su 50 eletti.
“Dopo la prima assoluzione nel 2014 e il ricorso assurdo della Procura della Repubblica – continua Pariani sul social -, sono stata assolta anche in secondo grado ed in via definitiva. Un processo le cui indagini sono partite 10 anni fa, durato in dibattimento 7 anni, che mi ha visto imputata per peculato su una somma complessiva di 7.500 €, regolarmente spesi per le mie attività di consigliera regionale”.
Pariani si è sempre detta sicura di essersi comportata correttamente e ora conclude: “Grazie a chi mi è stato vicino e mi ha sorretto. Stasera brindo a me”. (l.a.)