Salario
Cronaca, Economia
12 Novembre 2025

Salario minimo per partecipate, appalti e bandi pubblici a Imola. Panieri e Raffini: “Scelta di responsabilità sociale per la dignità del lavoro”

La Giunta Panieri ha approvato, con voto unanime, la delibera 658 che stabilisce Linee d’indirizzo per la tutela della retribuzione minima salariale nei contratti di appalto del Comune e delle società in house. L’obiettivo è garantire ai lavoratori impiegati nei servizi comunali e negli appalti pubblici un salario equo, proporzionato e dignitoso. In modo particolare nei settori più fragili e a rischio di lavoro povero, nei quali il potere contrattuale dei lavoratori è più debole.

Tra le misure indicate c’è l’impegno per il Comune e le sue società partecipate ad applicare i Contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl) stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative e garantire una soglia minima di retribuzione oraria lorda non inferiore a 9 euro. Poi l’obbligo di vigilare sull’applicazione in tutti gli appalti e concessioni, indipendentemente dal loro valore economico e ad inserire nei bandi di gara il rispetto della soglia minima retributiva tra i criteri di valutazione per l’aggiudicazione, infine istituire tavoli tematici e incontri periodici con organizzazioni sindacali e datoriali per monitorare l’attuazione delle linee guida.

«È una scelta di responsabilità sociale che pone Imola tra le città che decidono di tutelare i propri lavoratori e di promuovere un modello di sviluppo fondato su giustizia e solidarietà – commenta il sindaco Marco Panieri -. Essere un’amministrazione moderna significa coniugare innovazione e diritti, crescita economica e coesione sociale. Imola vuole continuare a essere un punto di riferimento per chi crede in una politica del lavoro fondata sui valori della Costituzione e della dignità umana».

Stessi toni da parte di Pierangelo Raffini, assessore allo Sviluppo Economico e al lavoro: «Questa delibera è un atto concreto, non simbolico. Significa dire con chiarezza che nel nostro territorio nessun lavoratore collegato al Comune deve ricevere meno del giusto, e che la pubblica amministrazione ha il dovere di dare l’esempio. È un modo per contrastare il lavoro povero, ma anche per valorizzare il ruolo delle imprese corrette, che rispettano i contratti e le persone. Imola continua a scegliere la via della responsabilità, costruendo un’economia locale basata sulla qualità, sull’equità e sulla dignità del lavoro».

red.cr.

Marco Panieri e Pierangelo Raffini (foto d’archivio)

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