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Cultura e Spettacoli 12 Settembre 2019

RestArt Urban Festival colora l'autodromo, venti artisti e l'omaggio ad Ayrton Senna a 25 anni dalla morte

Dopo la palestra di via Volta, il sottopassaggio di via Romeo Galli, la stazione ferroviaria, alcuni edifici nel quartiere Marconi, l’area delle scuole di via Kolbe, e le scuole in via Guicciardini, RestArt acquista velocità e sfreccia all’autodromo. Per la sua settima edizione il festival di arte, musica e rigenerazione urbana organizzato dall’associazione culturale imolese Noi Giovani si sposta nel circuito imolese. Dal 13 al 15 settembre, quindi, RestArt Urban Festival (che è realizzato con il contributo di Comune di Imola, Città metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna, con Avis Imola main sponsor e con diversi sostenitori tra cui la Fondazione Cassa di risparmio di Imola) animerà l’«Enzo e Dino Ferrari», realtà che quindi collabora all’evento insieme a ConAmi e Imola Faenza Tourism Company.

Venti tra i migliori street artisti internazionali e nazionali saranno impegnati su alcune murate principali e superfici installate per l’occasione. Agli artisti è stato chiesto di interpretare le tematiche principali associate al luogo, quindi velocità, tradizione motoristica, tecnologia e automotive. «Come ogni anno, le scelte artistiche del festival sono state fatte in relazione al luogo che lo ospita- spiega il direttore artistico di RestArt, Cesare Bettini -. L’autodromo è un luogo fondamentale per Imola e non solo, sia dal punto di vista storico e ricettivo, sia da quello artistico e identitario. In tre modi e attraverso tre stili interpretativi differenti, ma all’interno di un progetto unico e completo, gli artisti raffigureranno e racconteranno la storia dell’autodromo di Imola attraverso la loro arte. I colori scelti, poi, rispettano quelli caratteristici del luogo: grigio antracite e le scale dei grigi, rosso, dei gialli, che nel complesso racconteranno attraverso una narrazione la vera anima dell’autodromo».

Al centro del festival ci sarà un tributo ad Ayrton Senna nel venticinquesimo anniversario della morte del pilota brasiliano. Sulla parete principale del museo Checco Costa, sarà Eduardo Kobra, un alfiere della neo avanguardia di Sao Paolo, a realizzare il murale a lui dedicato. «Combinazioni di tecniche diverse come la pittura coi pennelli, l’aerografo e gli spray rendono le sue opere maestose e fuori da ogni schema– si legge nel comunicato stampa dell’evento -. La sua pittura si distingue per il tratto cromatico e per le grandi dimensioni, mentre topic dei suoi lavori sono la lotta contro l’inquinamento, il riscaldamento globale, la deforestazionee  la guerra». (r.c.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 12 settembre

Nella foto Isolapress la presentazione di RestArt: da sinistra il presidente dell”Avis di Imola Fabrizio Mambelli, il direttore del ConAmi Stefano Mosconi, il direttore artistico di RestArt Cesare Bettini, il presidente di NoiGiovani Vincenzo Rossi, l”assessore alle Politiche giovanili Claudia Resta, il presidente della Fondazione Crimola Fabio Bacchileta e il presidente di Formula Imola Uberto Selvatico Estense.

RestArt Urban Festival colora l'autodromo, venti artisti e l'omaggio ad Ayrton Senna a 25 anni dalla morte
Cultura e Spettacoli 13 Settembre 2018

Torna RestArt e per tre giorni l'arte urbana colora le scuole Paolini, Valeriani e Valsalva

Tre giorni di rigenerazione urbana. Torna con la sesta edizione il festival RestArt organizzato dall”associazione culturale imolese Noi Giovani, con il contributo del Comune di Imola e della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, il patrocinio della Città Metropolitana di Bologna e Avis come main sponsor. Da venerdì 14 a domenica 16 settembre oggetto del lavoro di street artist e teatro di una festa piena di musica e spettacolo sarà l”area di via Guicciardini a Imola: il liceo scientifico Rambaldi Valeriani, l”istituto tecnico Paolini, le scuole medie dell”Ic4 Valsalva e il parco interno.

«Abbiamo scelto di tornare nelle scuole (già lo scorso anno il festival interessò l”Itis e la scuola media Andrea Costa, Nda) perché sono il patrimonio culturale per eccellenza – spiega Vincenzo Rossi, presidente di Noi Giovani -. Vogliamo in questo modo dare un messaggio culturale e formativo: dire alle giovani generazioni che ciò che ci circonda è nostro e pertanto dobbiamo tutelarlo e migliorarlo».Alcuni muri delle scuole di via Guicciardini diventeranno «tele» per tre artisti internazionali, provenienti da Germania, Serbia e Olanda, mentre un’area interna al festival sarà dedicata alla pittura urbana grazie alla presenza di altri dodici artisti emergenti provenienti da Firenze, Reggio Emilia e Bologna. Inoltre, in collaborazione con i ragazzi, si provvederà anche ad un progetto di pulizia. Senso civico ed educazione sono parole chiave di RestArt: « Valorizzare un’area dedicata all’educazione non significa solo ripulire e abbellire le pareti degli edifici, ma anche sensibilizzare all’importanza di preservare il patrimonio scolastico, per il suo valore sociale e interesse pubblico e incoraggiare il senso civico della cittadinanza in genere e degli studenti – sottolinea il direttore artistico di RestArt, Cesare Bettini -. Agli artisti abbiamo chiesto di interpretare, secondo il proprio stile e creatività, l’identità del luogo scelto e di esprimere con l’arte ciò che per loro rappresentano scuola e il patrimonio culturale che essa genera».

Si tratta di tre europei. Zedz è già all”opera sulla superficie frontale del Paolini. Viene dai Paesi Bassi e la sua opera dal titolo Abstract Technical Environment è strettamente legata al mondo dei graffiti e al contesto in cui è calata. Il tedesco Mr. Woodland è stato scelto per dipingere una parete laterale del liceo scientifico Valeriani. La sua opera intitolata In a future we hope vuole trasmettere un messaggio dall’importante significato morale e culturale: indirizzare la percezione della scuola in quella di un’istituzione moderna, contemporanea, che sia reale espressione del sentimento degli studenti e dei forti valori morali di cui questa istituzione si fa portatrice, collegandolo al mondo naturale. Artez, street artist originario della Serbia, raffigurerà invece la lettura come il sogno di un viaggio attorno al mondo su uno dei muri della scuola media Valsalva, con la sua opera Floating on a dream.

Il parco tra lo scientifico e le Valsalva ospiterà anche la festa di musica e spettacoli per i tre giorni. Venerdì si comincia alle 19.45 con Vaglia & Tamp e si continua con The Floating ensemble, Savana Funk, Rumba de rodas e con dj Rosso da mezzanotte in poi. Sabato 15 settembre alle 18.30 ci sarà un dj set reggae e rap, alle 20.45 musica con Bardaka, poi Black Beat Movement, Gattamolesta e dj set commercial da mezzanotte e un quarto con Manuel. Domenica si comincia alle 15 con un Song writer afternoon a cura di Aster & The X band per proseguire alle 18 con la musica n pantofole e chiudere dalle 19.30 con un dj set a rotazione. Nel parco ci saranno anche spettacoli di danza, sport, mostre, laboratori per bambini (sabato e domenica pomeriggio), nonché cibo e bevande. (s.f.)

L”articolo completo è su «sabato sera» in uscita giovedì 13 settembre

Nella foto Zedz già all”opera sulla facciata del Paolini (Isolapress)

Torna RestArt e per tre giorni l'arte urbana colora le scuole Paolini, Valeriani e Valsalva
Cultura e Spettacoli 8 Settembre 2018

Nove artisti delle passate edizioni di RestArt in mostra da oggi alla galleria Tales Of Art

La VI edizione di RestArt UrbanFestival si terrà dal 14 al 16 settembre nell’area di via Guicciardini a Imola. Ma un’anteprima ci sarà già oggi quando, per celebrare le precedenti edizioni sarà inaugurata la mostra RestArt Collective nella galleria Tales Of Art, in via Emilia 221. «Ho chiesto all’associazione NoiGiovani di organizzare insieme una mostra con alcuni degli artisti chiave di RestArt – spiega Marco Chiarini, titolare della galleria Tales Of Art -. L’obiettivo è quello di valorizzare ulteriormente il festival dopo cinque edizioni di successo e mostrare che la produzione di uno street artist, oltre ad arte pubblica, si allarga a bellissime opere che chiunque può portare nelle proprie case».

RestArt Collective vede coinvolti nove artisti che hanno partecipato alle edizioni passate del festival o al recente progetto Tag (Torri, Arte, Graffiti) di Hera, sempre a cura di Noi Giovani: Ale.Senso, Aris, Awer, Corn79, Dissenso Cognitivo, Macs, MrFijodor, NemO’s, Seacreative. «La mostra si presenta come una raccolta eterogenea di opere, caratterizzate da un ampio raggio di tecniche, esperienze e differenti approcci all’attività di produzione di arte pubblica, mette in luce il processo creativo e le motivazioni alla base del festival: un viaggio attraverso città e territorio, inserendo Imola a pieno titolo tra le città più dipinte d’Italia – racconta Cesare Bettini, direttore artistico e ideatore di RestArt -. Grazie a RestArt Collective allargheremo l’idea di rigenerazione e riqualificazione urbana ad un percorso di diffusione artistica e culturale anche nel centro storico di Imola, dove ha sede la galleria Tales Of Art».

«Il “marchio” RestArt deve diventare sempre più simbolo di ideali e cultura per le generazioni future, perciò quest’anno, oltre al festival, porterà il suo messaggio anche in centro storico – conclude il presidente di Noi Giovani, Vincenzo Rossi-. L’obiettivo è diffondere cultura e valori attraverso l’arte, custodire al meglio ciò che ci circonda e agire non solo per la “rigenerazione” dei luoghi, ma anche delle persone, affinché possano vivere al meglio la città».

L’inaugurazione della mostra RestArt Collective si terrà oggi, sabato 8 settembre, dalle ore 18, in presenza degli artisti. La galleria è aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle18. Ingresso libero. Per informazioni: info@talesofart.it

Nella foto un’opera di Aris

Nove artisti delle passate edizioni di RestArt in mostra da oggi alla galleria Tales Of Art

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