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Ciucci (ri)belli 11 Giugno 2021

Fiabe e blini bielorussi alla scuola d’infanzia Campanella di Imola

Questa mattina Raissa e Arena, dell’associazione imolese Insieme per un futuro migliore, hanno raccontato nella scuola dell’infanzia comunale Campanella una fiaba bielorussa, che le maestre, insieme alle bambine e ai bambini, hanno animato. Al termine del racconto, l’associazione ha fatto assaggiare i “blini”, focaccine tipiche della cucina bielorussa. Una opportunità di scambio e collaborazione molto apprezzata dai bimbi e da tutto il personale della scuola.

Dal 1996 l’associazione Insieme per un futuro migliore organizza l’accoglienza e il soggiorno in Italia di bambini provenienti da regioni bielorusse, in particolare Gomel e Moghilov, le cui popolazioni sono state colpite dalla contaminazione nucleare di Chernobyl.

“E’ molto bello che a 35 anni dal disastro di Chernobyl l’associazione Insieme per un futuro migliore continui a portare avanti i progetti verso le scuole e nelle scuole – sottolinea Fabrizio Castellari, vicesindaco con delega alla Scuola -. Quella di stamattina è stata una bella iniziativa che coinvolgendo i più piccoli, consolida l’attenzione e la solidarietà che da tanti anni tutta la comunità imolese e territoriale e le sue istituzioni per tramite dell’associazione portano a questo progetto di solidarietà. La scuola che accoglie e valorizza questi progetti crea sempre valore aggiunto per la comunità, costruendo un patrimonio importante per la qualità sociale”.

Nella foto: un momento della rappresentazione della fiaba bielorussa

Fiabe e blini bielorussi alla scuola d’infanzia Campanella di Imola
Cultura e Spettacoli 14 Novembre 2020

Baccanale, l’associazione «Insieme per un futuro migliore» aderisce alla rassegna con un ricettario di piatti bielorussi

Anche quest’anno, infatti, l’associazione «Insieme per un futuro migliore» ha aderito al Baccanale, proponendo un ricettario a tema con la rassegna enogastronomica. E visto che il tema è #a casa e fuori, l’associazione lo ha declinato nella versione del  pic nic, che appartiene alla tradizione bielorussa.

Si tratta di dieci ricette, che l’associazione ha chiesto direttamente alle famiglie dei bambini che vengono ospitati in estate a Imola (quest’anno purtroppo i bambini non sono potuti arrivare causa la pandemia), che sono l’occasione per conoscere ed apprezzare la cultura gastronomica del popolo bielorusso. Il ricettario è in distribuzione gratuita all’Urp del Comune di Imola (Sala Miceti, mercato coperto ‘Il Borghetto’). Questa mattina Arena Ricchi, presidente dell’associazione “Insieme per un futuro migliore”, accompagnata da Victor, Ina, Ivan, Valentina e Alexander, cinque dei dieci ragazzi e ragazze bielorussi che ora vivono stabilmente nei Comuni del Circondario, ha presentato il ricettario al sindaco Marco Panieri, al vice sindaco Fabrizio Castellari ed all’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi. «Grazie di essere qui e di questo ricettario, che pur in un periodo difficile, ci invita a guardare al futuro, a quando potremo tornare tutti insieme a mangiare anche all’aperto, a fare un pic nic – ha detto il sindaco Marco Panieri, nel ringraziare Arena Ricchi e i cinque ragazzi e ragazze presenti -. Il nostro obiettivo è quello di continuare a collaborare, come è stato fatto in passato, con voi, che siete una realtà che fa parte della nostra città e della sua identità». (r.cr.)

Nella foto: l’incontro questa mattina in Comune

Baccanale,  l’associazione «Insieme per un futuro migliore» aderisce alla rassegna con un ricettario di piatti bielorussi
Cronaca 8 Gennaio 2020

Studenti dell'Innocenzo da Imola in Bielorussia sui luoghi della Seconda guerra mondiale

Capita che, nel centenario della nascita di Primo Levi, Arena Ricchi, presidente dell’associazione imolese Insieme per un futuro migliore (che da 1997 si occupa dell’accoglienza di minori bielorussi in viaggi di risanamento, di aiuto e sostegno alle popolazioni colpite dal disastro di Chernobyl) e presidente nazionale Avib, si imbatta nell’articolo di un giornale bielorusso nel quale si racconta della permanenza del chimico italiano nella cittadina di Staryje Doroghi, dopo la liberazione dal campo di concentramento.
E’ nato così, grazie all’interesse e al pieno coinvolgimento della scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale “Innocenzo da Imola”, un bando per studenti delle classie seconde e terze, per rendere omaggio alla figura del partigiano torinese e anche a quella di tutti gli internati italiani (ebrei, civili e militari), protagonisti spesso anonimi della Seconda Guerra Mondiale. Nella realizzazione del progetto sono state coinvolte l’Ambasciata italiana a Minsk e l’Ambasciata bielorussa a Roma.

Gli studenti che hanno aderito (22 in totale: 9 della II A; 6 della III A; 1 della II B e 6 della III B) hanno dovuto presentare un elaborato a scelta tra poesia, racconto breve, pagina di diario e lettera, rispettando tre temi: il valore della memoria, il sistema concentrazionario dei lager nazisti, il tema della memoria e il dovere di non dimenticare.
Ha vinto il concorso Aqeel Muhammad con la poesia “Auschwitz nascosta”; seconda piazza per Viola Baldisserri con una poesia sul tema della memoria e il dovere di non dimenticare; terza classificata Lucrezia Gandolfi Colleoni con la poesia “Questo è un posto”; quarta Laura Papageorgiou con una lettera e quinto posto per Fatima Ennissioui con una poesia.
I vincitori del bando parteciperanno il prossimo mese di marzo a un viaggio formativo che li porterà a visitare i luoghi calcati dagli Italiani durante la Seconda Guerra Mondiale; oltre a Staryje Doroghi si visiteranno i 13 km di trincea nella località di Korma, dove i ragazzi avranno modo di conoscere anche i luoghi dai quali provengono i ragazzi ospitati dall’associazione imolese. (r.cr.)

Studenti dell'Innocenzo da Imola in Bielorussia sui luoghi della Seconda guerra mondiale

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