Posts by tag: Borgo

Cronaca 1 Aprile 2023

Cantieri stradali a Borgo Tossignano, entro l’estate i lavori in via Rio Maggiore

A Borgo Tossignano continua, tra lavori in fase di completamento ed altri programmati a breve, la pianificazione del Comune dedicato alla riqualificazione ed alla manutenzione straordinaria di alcune strade del territorio. Una scelta che strizza l’occhio alla sicurezza della circolazione ed alla miglioria di un tessuto viabile sempre più strategico per i collegamenti interni.

Manca poco, infatti, per la sistemazione del manto di asfalto di via Nino Bixio dopo le lavorazioni del cantiere di Hera per il ripristino di quelle problematiche legate alle tubature idriche che, in passato, avevano portato ad una raccolta di firme da parte dei residenti nei confronti della multiutility. Non solo. In dirittura di arrivo anche gli interventi in via XX Settembre, nella zona dell’ex macello, a completamento di un intervento manutentivo dal costo superiore ai 200 mila euro riguardante il ripristino di un avvallamento della carreggiata, il posizionamento di un nuovo guard-rail e la completa asfaltatura del tracciato. 

Partiranno invece a breve, e si completeranno entro l’estate, le opere in via Rio Maggiore. In questo caso le lavorazioni cominceranno all’altezza della borgata di case della località e proseguiranno per tutto il tratto di competenza comunale. Prevista, quindi, la riasfaltatura del manto già esistente con l’aggiunta di una nuova gettata che interesserà la porzione attualmente ghiaiata. (r.cr.)

Foto dal Comune di Borgo Tossignano

Cantieri stradali a Borgo Tossignano, entro l’estate i lavori in via Rio Maggiore
Cronaca 7 Giugno 2022

«Tutti a raccolta», il racconto dell’iniziativa a Mordano, Casale, Borgo e Fontanelice

Tra i comuni del Circondario che, sabato 4 giugno, hanno preso parte all’iniziativa «Tutti a raccolta» organizzata dal Ceas imolese anche il Comune di Mordano. «Per fortuna i piccoli rifiuti abbandonati non erano molti (circa 12 kg) – fa sapere l’assessore all’Ambiente Federico Squassabia -. Tra le noti dolenti le piazze Dante Cassani e Borgo General Vitali. In generale però le panchine e i tavoli dei parchi, nonostante i cestini, sono oggetto di un indecente abbandono di mozziconi di sigaretta.

Anche il Comune di Casalfiumanese ha aderito alla campagna in collaborazione con i comuni di Borgo Tossignano e Fontanelice. Il primo gruppo è partito alle 8,30 da Casalfiumanese ed ha raccolto rifiuti percorrendo la ciclovia del Santerno , parallelamente il secondo gruppo è partito da Fontanelice seguendo la ciclovia del Santerno ed infine il terzo è partito da Borgo Tossignano, pulendo il parco lungofiume. Tutti i partecipanti poi sono confluiti alla Casa del Fiume, dove ad attenderli c’era la dott.ssa Nanni del Ceas ed il professor Buganè di Geolab, che ha omaggiato tutti i partecipanti con una piantina di pomodoro. (r.cr.)

Nella foto: le iniziative a Mordano e in Vallata

«Tutti a raccolta», il racconto dell’iniziativa a Mordano, Casale, Borgo e Fontanelice
Cronaca 3 Aprile 2022

I volontari «riqualificano» il borgo di Dozza, sistemata la staccionata del «Sentiero degli artisti»

Dopo la staccionata del parco della Rocca di Dozza è stata sistemata anche quella di via Sant’Anastasia, il «Sentiero degli artisti» che perimetra il borgo. Merito di un volontario iscritto all’apposito albo comunale.

«Il ringraziamento è doveroso – fa sapere il Comune con un post sulla sua pagina Facebook -, così come il ricordare a tutti la possibilità di aderire ad uno strumento, l’albo comunale dei volontari, innovativo, moderno e flessibile per chi desidera prestare competenze e tempo, liberamente, a servizio della col- lettività. Il municipio penserà alla copertura assicurativa e alla fornitura dei materiali e delle dotazioni utili allo svolgimento delle pratiche». (r.cr.)

Foto dalla pagina Facebook del Comune di Dozza

I volontari «riqualificano» il borgo di Dozza, sistemata la staccionata del «Sentiero degli artisti»
Cronaca 13 Novembre 2020

«Un salto in edicola», in via Matteotti a Castel San Pietro notizie fresche di giornata anche in punta di coltello

Giornali, giocattoli, ricariche telefoniche, bollettini, ma da tre mesi anche arrotino. È il nuovo ruolo che si è «ritagliato» giustappunto l’edicola di via Matteotti a Castel San Pietro. Come molte delle restanti 15 mila edicole su tutto il territorio nazionale, anche qui il titolare si è inventato qualcosa di nuovo che non fosse solo vendita al pubblico di quotidiani e periodici. «L’idea è nata assieme al nostro distributore e a un artigiano di Bologna – racconta Andrea Poggiali, 49 anni, proprietario dell’edicola -. I clienti portano qui coltelli, forbici, cesoie da affilare, il mattino seguente partono verso Bologna, dove avviene la molatura e nel giro di due, al massimo tre giorni, gli oggetti ritornano qui dove il cliente passa a ritirarli».

Un’offerta ancora poco conosciuta ai castellani, ma che già sta riscuotendo un certo interesse. Il trasporto avviene in tutta sicurezza. «Imbustiamo il coltello in un pluriball che viene poi arrotolato con giornali invenduti, dato che siamo un’edicola. E con cosa sennò?», scherza Poggiali. Per il resto si punta tutto sulla vendita di giornali e sull’ubicazione in una zona transitoria. «Siamo abbastanza centrali e Castello è un bel posto per passeggiare». Nel 2003 Andrea rileva una licenza, dopo aver lavorato diversi anni alle ceramiche di Imola. Ora lavora con la moglie, Katia Zaffagnini, 46 anni. Dapprima l’edicola si trovava in via Mazzini, poi si è trasferita per un breve intermezzo in via Cavour. Infine è giunta, nel giugno 2019, nel punto dove si trova oggi in via Matteotti. «Negli ultimi tempi Castello è cambiata molto, alcuni negozi sono chiusi, tra cui il bar Corona e da allora il flusso dei castellani è mutato. Ci siamo dovuti adattare». (ti.fu.)

Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 12 novembre.

Nella foto: Andrea Poggiali, dell’edicola del Borgo a Castel San Pietro

«Un salto in edicola», in via Matteotti a Castel San Pietro notizie fresche di giornata anche in punta di coltello
Cultura e Spettacoli 29 Maggio 2020

La Rocca di Dozza riapre sabato 30 maggio con la mostra di tele dell'artista Aldo Galgano

Rocca di Dozza, si riparte sabato 30 maggio. Dopo la chiusura dovuta all’emergenza Coronavirus, è arrivato il momento di riaprire le porte, con «tutte le precauzioni e gli adempimenti per poter accogliere i visitatori nelle condizioni più piacevoli e al tempo stesso di massima sicurezza possibile», fa sapere il Consiglio direttivo della Fondazione Dozza Città d’Arte. «Riapriremo le porte della Rocca al pubblico – dichiara Simonetta Mingazzini, presidente della Fondazione – soddisfatti di poter ripartire, motivati e fiduciosi nel riprendere le attività che ogni anno richiamano migliaia di visitatori a Dozza. In tutti questi mesi, come Consiglio direttivo ed in collaborazione con l’Amministrazione comunale, abbiamo continuato a lavorare per poter garantire la riapertura, riprogrammare le mostre e gli eventi, rilanciare vecchi e nuovi progetti. A museo chiuso abbiamo proseguito, quando è stato possibile, i lavori di restauro di alcuni ambienti pregiati e migliorato il percorso di visita.

Finalmente potrà essere visitata la mostra di opere su tela di Aldo Galgano, artista già noto a Dozza per aver partecipato alla Biennale del muro dipinto nell’edizione del 1983. La pregevole mostra, dal titolo Apocalisse Naturale e Artificiale, resterà allestita nelle sale della Rocca fino al 19 luglio 2020. (r.c.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 28 maggio

La Rocca di Dozza riapre sabato 30 maggio con la mostra di tele dell'artista Aldo Galgano
Cronaca 7 Dicembre 2019

La Rocca di Dozza è entrata a far parte del Circuito dei Castelli dell'Emilia Romagna

Ora anche Dozza fa parte del «Circuito dei Castelli dell’Emilia Romagna», il progetto di promozione turistica realizzato dall’Apt Servizi in collaborazione con l’Ibacn (Istituto per i beni artistici culturali e naturali) regionale e l’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, con l’obiettivo di mettere in rete i castelli della regione e creare un nuovo prodotto di promozione turistica trasversale al territorio emiliano-romagnolo. «L”affascinante Rocca di Dozza si trova sulle colline tra Imola e Bologna. Cucina storica, prigioni, sala delle torture, camere da letto, torri e un”enoteca nei sotterranei con prodotti tipici della zona, rendono la Rocca unica nel suo genere. Immersa in un borgo con i muri dipinti ci si ritrova in un museo a cielo aperto in cui arte e storia convivono in un”atmosfera da lasciare senza fiato», recita la sezione apposita del sito castelliemiliaromagna.it. 

«La realizzazione del portale dei Castelli dell’Emilia Romagna parte dall’ottimo successo riscontrato soprattutto con i tour operator e i visitatori esteri – dichiara in proposito il sindaco di Dozza, Luca Albertazzi – L’Apt ha considerato Dozza degna di entrare in questo circuito e di conseguenza nella promozione anche internazionale di questa rete. Per noi questa è una ulteriore e importante opportunità di promozione che va ad aggiungersi a quelle già avviate. Le prospettive sono ottime, anche tenendo conto che ad oggi nel territorio della Città metropolitana di Bologna sono presenti la Rocchetta Mattei e la Rocca di Dozza, a dimostrazione che si tratta di una rete di qualità. Vogliamo ringraziare Apt per aver inserito il nostro borgo e  per questa ottima possibilità che ci è stata data».

Intanto, ieri (venerdì 6 dicembre) è stato inaugurato un importante intervento di riqualificazione della Rocca, ovvero i lavori di restauro della loggia collocata al piano terra della stessa, dove sono presenti gli “strappi” dei murales realizzati dai maestri Saetti e Purificato. Insieme a questo intervento, è stato inaugurato anche il nuovo bookshop del museo. Entrambe le novità rappresentano il proseguimento, conclude il sindaco, «del percorso avviato da anni dalla nostra amministrazione comunale. Vogliamo ringraziare la Fondazione Dozza Città d”Arte per tutte queste iniziative che contribuiscono ad aumentare l’attrattività del nostro borgo». (mi.ta.)

Nella foto un momento dell”inaugurazione di ieri alla Rocca di Dozza

La Rocca di Dozza è entrata a far parte del Circuito dei Castelli dell'Emilia Romagna
Cultura e Spettacoli 9 Settembre 2019

Al via #EmozioniUrbane, sei gli artisti protagonisti dell'edizione 2019 della Biennale del Muro dipinto di Dozza

Sono sei gli artisti che da oggi, da lunedì 9 a sabato prossimo 14 settembre, saranno all’opera sui muri del borgo di Dozza e a Toscanella lungo la via Emilia per la XXVII edizione della Biennale del Muro Dipinto. Luigi Allegri Nottari, Giovanni Fabbri, Flavio Favelli, Ferrante Giovannini, Alberto Goglio lavoreranno sotto gli occhi del pubblico mentre Roberta Luppi sarà presente attraverso un’installazione visibile nel cortile all’ingresso della Rocca. Tutti con l’obiettivo di dar vita al tema di quest’edizione, #EmozioniUrbane, trasformando per un’intera settimana il paese in una grande tela e portando l’arte, il disegno e la pittura sulle pareti di case e palazzi, arricchendo quella grande galleria a cielo aperto che è Dozza.

In via XX Settembre lavorerà Giovanni Fabbri, di Meldola, le cui opere sono esposte in permanenza al museo Bargellini a Cento, al Mar di Ravenna, al museo Parmeggiani di Cento, a Casa Cini a Ferrara, a San Zeno in Monte con l’affresco commissionato per la cappella di S. Giovanni Calabria a Verona. A poca distanza, in vicolo Campeggi, ci sarà il pittore e affreschista Luigi Allegri Nottari, protagonista della scena artistica ravennate.In via Calanco, di fronte alla scuola, lavorerà il bolognese Flavio Favelli, ben noto all’estero con le sue esposizioni alla Maison Rouge di Parigi e al 176 Projectspace di Londra e molto apprezzato anche in Italia, con presenze di rilievo da Roma a Venezia. In via De Amicis sarà all’opera Alberto Goglio, docente di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Verona e protagonista di mostre personali e collettive dallo spazio Laba (Brescia), al Belskie Museum (New Jersey) e alla Torre Gonzaghesca (Mantova). La designer Roberta Luppi, creatrice di opere monumentali per contesti pubblici e privati, sarà presente con una scultura realizzata proprio per la XXVII Biennale del Muro Dipinto e ospitata nel giardino antistante l’ingressod ella Rocca di Dozza. A Toscanella, vivrà il lavoro di Ferrante Giovannini, artista di Castel Guelfo specializzato nel campo della terracotta e della ceramica, con all’attivo numerose mostre personali e opere monumentali in Italia e all’estero: sarà impegnato nella decorazione del muro della Cassa di Risparmio di Imola – Banca Bpm con un’opera visibile percorrendo via Emilia Ponente. (r.c.)

Il servizio completo e il programma della manifestazione sono su «sabato sera» del 5 settembre

Nella foto un artista al lavoro durante l”edizione 2015 della Biennale

Al via #EmozioniUrbane, sei gli artisti protagonisti dell'edizione 2019 della Biennale del Muro dipinto di Dozza

Borgo e Tossignano sono pronti per un ultimo giorno di Carnevale al gusto di maccheroni e polenta

C’era una volta una giovane donzella di Tossignano a cui, durante il veglione di Carnevale del 1901, un abitante di Borgo pestò un piede… Da lì sarebbe partita la rivalità che, per un certo periodo, vide contrapposti tossignanesi e borghigiani e che portò ad avere ben due feste nel periodo carnevalesco: secondo quanto si narra, infatti, dall’incidente occorso alla fanciulla nacque una lite tra gli abitanti dei due paesi e i borghigiani, per «dirottare» i visitatori che si recavano a Tossignano per la Festa della polenta, cominciarono ad offrire loro dei maccheroni lungo la strada dando così vita alla Sagra dei maccheroni. Due irrinunciabili appuntamenti gastronomici che, ancora oggi, deliziano il giorno del Martedì grasso e lo fanno con una ritrovata unione: da diversi anni la rivalità non esiste e, non solo i due comitati organizzativi si scambiano i reciproci piatti, ma abitanti e visitatori fanno la spola per gustare entrambe le pietanze. Cosa che accadrà anche quest’anno quando le feste torneranno martedì 5 marzo.

A mezzogiorno, verranno distribuiti maccheroni ai borghigiani e polenta ai tossignanesi, alle 14 ci sarà lo scambio tra i comitati, alle 14.30 a Borgo si terrà una sfilata di gruppi mascherati a tema «Il circo» accompagnata dalla musica seguita, alle 15, dalla distribuzione dei maccheroni a tutti gli intervenuti e dalla vendita dei tradizionali piatti artistici. Sempre alle 15, anche a Tossignano inizia la distribuzione per tutti di polenta condita, e ci sarà l’intrattenimento musicale di Tiziano e Marika (oltre che la vendita dei piatti artistici). A Borgo sarà inoltre allestita una mostra fotografica intitolata «Un fiume di storie» a cura della Pro Loco con la collaborazione dell’associazione fotoculturale «G. Magnani». Il polentabus farà servizio di trasporto gratuito da Borgo a Tossignano dalle prime ore del pomeriggio. (r.c.)

Nelle foto, di Isolapress, maccheroni e polenta durante le feste del 2018

Borgo e Tossignano sono pronti per un ultimo giorno di Carnevale al gusto di maccheroni e polenta
Cronaca 18 Settembre 2018

Testamento biologico, dall'entrata in vigore della legge a gennaio 250 disposizioni raccolte in quattro comuni

A fine gennaio è entrata in vigore, dopo anni di dibattiti, la legge sul cosiddetto testamento biologico (la numero 209 del 2017), ossia le norme che regolano il «consenso informato e le disposizioni anticipate sul trattamento» (le Dat, appunto). In pratica si tratta di un documento nel quale ogni persona in grado di intendere e di volere può mettere nero su bianco la propria volontà rispetto ai trattamenti ai quali desidera o non desidera essere sottoposta nel caso in cui, nel decorso di una malattia o per traumi improvvisi, non fosse più in grado di esprimere il proprio volere. Lo scopo è quello di evitare accanimenti terapeutici o prolungamenti della vita oltre la soglia di quella che ognuno considera la dignità umana. Da qui l’idea delle Dat, per tentare di cominciare, dal basso, a chiarire le proprie volontà.

La nuova legge prevede la possibilità per ogni persona di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche o singoli tratta-menti sanitari, come riportato sul sito ministeriale www.salute.gov.it/portale/dat/homeDat.jsp. Le Dat possono essere redatte in diverse forme, ossia come atto pubblico, come scrittura privata autenticata da un notaio o, ancora, come scrittura privata consegnata personalmente presso l’ufficio dello Stato civile del proprio Comune di residenza, che provvede all’annotazione in un apposito registro, ove questo sia stato istituito.

La legge, inoltre, prevede la possibilità di indicare nelle Dat un fiduciario, che rappresenti l’interessato nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie. E’ un atto gratuito perché esente dall’obbligo di registrazione, dall’imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto e tassa. A nove mesi di distanza dall’entrata in vigore della legge, abbiamo fatto il punto della situazione nel nostro territorio.

I primi due Comuni ad aver istituito il registro delle Dat sono stati Imola e Medicina. Un fatto che non sorprende, visto che entrambi gli enti locali avevano attivato già da anni (rispettivamente dal maggio del 2011 e dal dicembre del 2012) dei «pre-registri». Una scelta politica che tuttavia era stata accolta tiepidamente dai residenti (per Imola si parla di 138 in quasi sette anni, per Medicina di appena 8 in cinque anni). L’entrata in vigore della legge ha dato nuovo slancio ai cittadini, tanto che in pochi mesi Imola ha già ricevuto 226 Dat e Medicina 11. (gi.gi. mi.mo.)

L’articolo completo è su «sabato sera» del 13 settembre

Nella foto la sezione del sito del Ministero della Salute dedicata alle Dat

Testamento biologico, dall'entrata in vigore della legge a gennaio 250 disposizioni raccolte in quattro comuni

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