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Cronaca 15 Luglio 2023

Un anno fa la morte di Fabio Cappai, la famiglia: «Grazie alle persone che ci sono state vicine»

È passato un anno dalla scomparsa di Fabio Cappai, il 23enne accoltellato a morte nella notte tra il 15 e il 16 luglio 2022 vicino al campo sportivo di viale Giovannini. Stasera, alle 17, è stata celebrata una messa in suo ricordo nella chiesa del paese mentre, intorno alle 23, alcuni amici si ritroveranno nel luogo esatto dove avvenne l’omicidio per un momento di raccoglimento. «Ad un anno dalla morte di Fabio desideriamo ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine in questi mesi difficilissimi e hanno condiviso con noi questo enorme dolore – ha fatto sapere la famiglia Cappai, attraverso una nota della legale Daniela Mascherini -. Un ringraziamento va anche alle Autorità che hanno svolto un lavoro enorme rendendo giustizia alla sua memoria. Fabio non ha partecipato a nessuna rissa, è stato aggredito ed ucciso brutalmente. Finalmente la verità è scritta in una sentenza seppure non ancora definitiva. Rimane il rammarico per la pena troppo bassa applicata, frutto di benefici riconosciuti da una legge non più aderente alla realtà dei nostri tempi e concessi a chi del minore ha rimasto solo l’età. Solo un’ultima considerazione a difesa dell’onorabilità di Fabio: il suo tasso alcolemico quella sera era pari a 0,85 g/l. Un ragazzo normale uscito per trascorrere il venerdì sera con gli amici in un piccolo paese, nient’altro». (r.cr.)

Nella foto: Fabio Cappai

Un anno fa la morte di Fabio Cappai, la famiglia: «Grazie alle persone che ci sono state vicine»
Cronaca 1 Luglio 2023

Morte Fabio Cappai, depositate le motivazioni della sentenza. Il legale dell’omicida: «Non credo faremo appello»

A tre mesi dalla sentenza del processo per l’omicidio di Fabio Cappai, nei giorni scorsi, come da prassi, sono state depositate le motivazioni. «Dopo averle lette, tendenzialmente credo che non faremo appello». A parlare è l’avvocato Alberto Padovani, legale del minorenne reo confesso condannato, in rito abbreviato, a dieci anni di reclusione per l’omicidio volontario del 23enne accoltellato a morte nella notte tra il 15 e il 16 luglio 2022 vicino al campo sportivo di Castel del Rio.

Nella stessa sentenza, pronunciata dal giudice il 27 marzo scorso, gli altri due imputati, ancora minorenni e accusati di concorso anomalo in omicidio e lesioni personali nei confronti dell’amico di Cappai, seppur riconosciute loro le attenuanti generiche, sono stati condannati rispettivamente a 6 anni e 2 mesi e 4 anni, 9 mesi e 10 giorni di carcere. «Abbiamo tempo fino a ottobre, ma ritengo ci siano gli spazi per appellarsi alla Corte d’Appello di Bologna – fa sapere la legale dei due giovani, Giovanna Cappello -. In quella sede poi sarà reiterata la richiesta di messa alla prova non accolta in primo grado dal giudice». (r.cr.)

Nella foto: Fabio Cappai

Morte Fabio Cappai, depositate le motivazioni della sentenza. Il legale dell’omicida: «Non credo faremo appello»
Cronaca 27 Marzo 2023

Omicidio Cappai, 10 anni all’accoltellatore. Condannati anche gli altri due giovani imputati

É stato condannato, in rito abbreviato, a dieci anni di reclusione per omicidio volontario il giovane, oggi 17 enne, reo confesso, responsabile di aver accoltellato a morte il 23enne Fabio Cappai, vicino al campo sportivo di Castel del Rio, nella notte tra il 15 e il 16 luglio scorso. A stabilirlo, nella giornata odierna, il tribunale dei minori di Bologna.  Per lui, che fino dal giorno dopo l’omicidio si trova nel carcere minorile del Pratello, la Procura aveva chiesto una condanna di 12 anni.

Condannati anche gli altri due imputati, all’epoca minorenni, accusati di concorso anomalo in omicidio e lesioni personali nei confronti dell’amico di Cappai. Seppur riconosciute le attenuanti generiche, uno dovrà scontare 6 anni e 2 mesi, mentre l’altro 4 anni, 9 mesi e 10 giorni di carcere. Per loro, difesi dall’avvocata Giovanna Cappello, la procura aveva chiesto 7 anni e 4 mesi di reclusione. Non accolta quindi dal giudice la richiesta di messa alla prova che era stata presentata nuovamente dalla legale, una volta subentrata più di un mese fa agli avvocati Bassano e Marchi.

Stralciata, invece, già nell’udienza del 27 febbraio, la posizione del quarto giovane imputato, difeso dagli avvocati Mazza e Bordoni. Per lui il giudice aveva, infatti, accettato la messa alla prova con un progetto dei servizi sociali dalla durata di tre anni che comprende anche attività di volontariato. (r.cr.)

Omicidio Cappai, 10 anni all’accoltellatore. Condannati anche gli altri due  giovani imputati
Cronaca 16 Gennaio 2023

Omicidio Cappai, il 27 febbraio la sentenza. Rito abbreviato anche per altri due giovani imputati

È il 27 febbraio la data in cui, salvo sorprese, il gup del Tribunale dei minori di Bologna, Francesca Salvatore, emetterà la sentenza nei confronti del 17enne reo confesso accusato dell’omicidio di Fabio Cappai, il 23enne accoltellato a morte a Castel del Rio nella notte tra il 15 ed il 16 luglio. Il minorenne, che dovrà rispondere di omicidio volontario e porto abusivo d’armi, è difeso dall’avvocato Padovani e sarà giudicato con il rito abbreviato.  

Durante l’udienza in programma oggi a Bologna il giudice ha deciso anche che quel giorno, insieme a lui, saranno processati, sempre in abbreviato, anche due dei tre all’epoca dei fatti minorenni accusati di concorso anomalo in omicidio e lesioni personali nei confronti dell’amico di Cappai e per i quali i loro legali si sono visti respingere la richiesta di Map (messa alla prova, ovvero uno degli epiloghi speciali previsti dal Dpr 448/1988 che prevede la sospensione del processo e l’affidamento del minore al servizio sociale). Per il quarto minorenne imputato, invece, è stato chiesto ai servizi sociali di elaborare un progetto per la messa in prova, che sempre il 27 febbraio sarà valutato dal Tribunale dei minori. Messa in prova per tutti gli imputati alla quale si era opposta l’avvocata Daniela Mascherini, legale della famiglia Cappai.(r.cr.)

Omicidio Cappai, il 27 febbraio la sentenza. Rito abbreviato anche per altri due giovani imputati
Cronaca 27 Dicembre 2022

Omicidio Cappai, rito abbreviato per il principale imputato. Udienza rinviata al 16 gennaio

Oggi era il giorno dell’udienza preliminare per l’omicidio del 23enne Fabio Cappai, accoltellato a morte nella notte tra il 15 e il 16 luglio scorso vicino al campo sportivo di Castel del Rio. Presenti i quattro giovanissimi imputati, il 17enne accusato di omicidio volontario e porto d’armi abusivo e i tre accusati invece di concorso anomalo in omicidio.

Per il principale imputato, in arresto al carcere minorile del Pratello di Bologna la gup Francesca Salvatore «dopo un’ora di camera di consiglio ha accolto la mia richiesta di rito abbreviato. Era un nostro diritto e non poteva rifiutarsi» spiega l’avvocato Alberto Padovani. La pm Caterina Sallusti non ha invece ritenuto di contestare le aggravanti legate ai futili motivi, come era stato richiesto dall’avvocato che rappresenta la famiglia, Daniela Mascherini.

Per gli altri tre imputati, i legali si riservano la richiesta di Map (messa alla prova) e l’udienza è stata rinviata al prossimo 16 gennaio. «Il motivo è legato al fatto che mancavano le relazioni dei servizi sociali per due di loro – fa sapere Vittorio Mazza, avvocato di uno dei tre imputati -. In quella data vedremo che strada processuale intraprendere. Confidiamo in un proscioglimento ma è ancora presto per fare valutazioni». (da.be.)

Nella foto: Fabio Cappai

Omicidio Cappai, rito abbreviato per il principale imputato. Udienza rinviata al 16 gennaio
Cronaca 13 Dicembre 2022

Omicidio Cappai, il 27 dicembre udienza preliminare per i quattro giovani indagati

A poco più di cinque mesi dall’omicidio di Fabio Cappai, il 23enne di Castel del Rio accoltellato a morte dopo una lite nella notte tra il 15 e il 16 luglio vicino ai campi da tennis e da calcio del comune alidosiano, è stata fissata la data per l’udienza preliminare del Tribunale del Pratello. A comparire davanti al giudice, il 27 dicembre, i quattro giovanissimi indagati tra cui il 17enne reo confesso dell’omicidio, difeso dall’avvocato Padovani e in carcere al Pratello dal giorno successivo al delitto. Oltre a lui, come detto, anche altri tre ragazzi: un 17enne, un 16enne ed un altro ragazzo oggi maggiorenne, tutti e tre accusati di concorso anomalo in omicidio per avere colpito con pugni e calci la vittima. I quattro devono rispondere anche di lesioni aggravate in concorso all’amico di Cappai, anche lui preso a calci e pugni. (r.cr.)

Omicidio Cappai, il 27 dicembre udienza preliminare per i quattro giovani indagati
Cronaca 18 Agosto 2022

A Castel del Rio una targa per ricordare Fabio Cappai

«Non piangete la sua assenza, sentitevi vicino e parlategli ancora, vi amerà dal cielo come vi ha amato sulla terra». È la frase di Sant’Agostino presente sulla targa, sotto la scritta «Per il nostro amico Fabio», affissa nei giorni scorsi a Castel del Rio vicino al luogo dove il 23enne è stato ucciso a coltellate un mese fa e per il quale il colpevole, un 16enne di Giugnola, si trova in carcere al Pratello in attesa del processo. A realizzarla il padre della fidanzata del giovane. (r.cr.)

A Castel del Rio una targa per ricordare Fabio Cappai
Cronaca 29 Luglio 2022

Omicidio a Castel del Rio, l’avvocato della famiglia Cappai: «Fabio non ha partecipato a nessuna colluttazione»

«Alla luce delle molteplici notizie apparse sulla stampa e sui social in merito alla morte di Fabio Cappai, la famiglia desidera precisare che dagli elementi in proprio possesso è dato escludere, nel modo più assoluto, che Fabio abbia partecipato attivamente a qualsivoglia colluttazione». A parlare, con un comunicato diffuso a mezzo stampa, è l’avvocato Daniela Mascherini che assiste i familiari di Fabio Cappai, il 23enne ucciso nella notte tra il 15 e il 16 luglio a Castel del Rio da un ragazzo di 16 anni attualmente nel carcere minorile del Pratello.

«Fabio – prosegue l’avvocato – è stato brutalmente ucciso senza nemmeno avere il tempo e il modo di difendersi. In questa fase non è possibile dire altro. In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dalla difesa dell’imputato si rileva che, allo stato, sulla base di quanto risulta alla famiglia, l’indagato non sta affatto contribuendo ad una piena ricostruzione dei fatti per come effettivamente accaduti. Non è in discussione la libertà dell”indagato di difendersi come meglio crede; ciò che non convince è che si voglia far passare l”idea che vi sia la più ampia collaborazione quando in realtà molti aspetti di questo omicidio restano ancora da chiarire. Un ragazzo di 23 anni è stato ucciso, la sua vita, le sue aspirazioni tutto svanito, la sua famiglia distrutta dal dolore con negli occhi immagini che non potranno essere mai cancellate. La famiglia, chiusa nel proprio immenso dolore, ripone piena fiducia nell’operato della Procura augurandosi che presto venga fatta chiarezza e vengano individuate le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti». (r.cr.)

Foto Isolapress

Omicidio a Castel del Rio, l’avvocato della famiglia Cappai: «Fabio non ha partecipato a nessuna colluttazione»

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