Posts by tag: chiesa cattolica

Cronaca 6 Marzo 2020

Messe con il pubblico sospese per tutto il fine settimana, le chiese restano aperte per la preghiera personale

Messe con presenza di fedeli sospese per l”intero fine settimana del 7-8 marzo, sospensione della catechesi e chiusura di tutti gli spazi aperti al pubblico fino al 15 marzo. E” quanto stabilisce oggi, venerdì 6 marzo, una direttiva della Conferenza episcopale dell”Emilia Romagna. La decisione dei vescovi della regione è valida per tutte le diocesi da Piacenza a Rimini e fa seguito alle indicazioni che in settimana avevano sospeso anche le messe feriali fino a domani, sabato 7 marzo, in linea con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e con le disposizioni ministeriali relative alla chiusura delle scuole anche per la prossima settimana. La Conferenza precisa inoltre che le direttive sono state assunte «in comunione con i vescovi della Lombardia e del Veneto» e «in accordo con la Conferenza episcopale italiana».

Data la «mancanza della celebrazione eucaristica comunitaria», i vescovi emiliano romagnoli invitano i fedeli a «riscoprire forme di preghiera in famiglia, genitori e figli insieme, la meditazione quotidiana della parola di Dio, gesti di carità» e a «rinvigorire affetti e relazioni che la vita di ogni giorno rischia di rendere meno intensi». La nota aggiunge comunque che «le chiese rimarranno aperte durante il giorno per consentire la preghiera personale e l”incontro con i sacerdoti che generosamente donano la loro disponibilità per un sostegno spirituale».

Restano infine valide le disposizioni già in vigore: svuotamento delle acquasantiere, funerali consentiti senza messa e con i soli familiari (sospese le veglie funebri), sospensione delle benedizioni pasquali alle famiglie, ok alle visite ai malati e all”Unzione degli infermi, sospensione del catechismo e del doposcuola, sospensione di sagre e feste parrocchiali. (r.cr.)

Gli articoli precedenti sull”argomento sono ai seguenti link: https://www.sabatosera.it/2020/02/24/il-coronavirus-ferma-anche-le-attivita-della-chiesa-messe-e-benedizioni-pasquali-sospese-fino-al-1-marzo/ e https://www.sabatosera.it/2020/02/27/coronavirus-la-diocesi-detta-nuove-direttive-intanto-i-parroci-sperimentano-riti-allaperto-e-in-diretta-facebook/

La foto dell”interno della cattedrale di San Cassiano è tratta dal sito della Diocesi di Imola

Messe con il pubblico sospese per tutto il fine settimana, le chiese restano aperte per la preghiera personale
Cronaca 6 Marzo 2020

Messe con il pubblico sospese per tutto il fine settimana, le chiese restano aperte per la preghiera personale

Messe con presenza di fedeli sospese per l”intero fine settimana del 7-8 marzo, sospensione della catechesi e chiusura di tutti gli spazi aperti al pubblico fino al 15 marzo. E” quanto stabilisce oggi, venerdì 6 marzo, una direttiva della Conferenza episcopale dell”Emilia Romagna. La decisione dei vescovi della regione è valida per tutte le diocesi da Piacenza a Rimini e fa seguito alle indicazioni che in settimana avevano sospeso anche le messe feriali fino a domani, sabato 7 marzo, in linea con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e con le disposizioni ministeriali relative alla chiusura delle scuole anche per la prossima settimana. La Conferenza precisa inoltre che le direttive sono state assunte «in comunione con i vescovi della Lombardia e del Veneto» e «in accordo con la Conferenza episcopale italiana».

Data la «mancanza della celebrazione eucaristica comunitaria», i vescovi emiliano romagnoli invitano i fedeli a «riscoprire forme di preghiera in famiglia, genitori e figli insieme, la meditazione quotidiana della parola di Dio, gesti di carità» e a «rinvigorire affetti e relazioni che la vita di ogni giorno rischia di rendere meno intensi». La nota aggiunge comunque che «le chiese rimarranno aperte durante il giorno per consentire la preghiera personale e l”incontro con i sacerdoti che generosamente donano la loro disponibilità per un sostegno spirituale».

Restano infine valide le disposizioni già in vigore: svuotamento delle acquasantiere, funerali consentiti senza messa e con i soli familiari (sospese le veglie funebri), sospensione delle benedizioni pasquali alle famiglie, ok alle visite ai malati e all”Unzione degli infermi, sospensione del catechismo e del doposcuola, sospensione di sagre e feste parrocchiali. (r.cr.)

Gli articoli precedenti sull”argomento sono ai seguenti link: https://www.sabatosera.it/2020/02/24/il-coronavirus-ferma-anche-le-attivita-della-chiesa-messe-e-benedizioni-pasquali-sospese-fino-al-1-marzo/ e https://www.sabatosera.it/2020/02/27/coronavirus-la-diocesi-detta-nuove-direttive-intanto-i-parroci-sperimentano-riti-allaperto-e-in-diretta-facebook/

La foto dell”interno della cattedrale di San Cassiano è tratta dal sito della Diocesi di Imola

Messe con il pubblico sospese per tutto il fine settimana, le chiese restano aperte per la preghiera personale
Cronaca 27 Febbraio 2020

Coronavirus, la Diocesi detta nuove direttive. Intanto i parroci sperimentano riti all'aperto e in diretta Facebook

Messe sospese a causa dell”emergenza coronavirus? E io ti invento la distribuzione delle «sacre ceneri» sul sagrato della chiesa. Mentre la Diocesi di Imola detta nuove direttive per le celebrazioni che sostituiscono quelle emanate lunedì 24 febbraio in ottemperanza all”ordinanza della Regione Emilia-Romagna d”intesa con il Ministero della Salute (leggi l”articolo), alcuni sacerdoti imolesi si sono ingegnati a trovare soluzioni per non privare i fedeli di un rito molto sentito come quello del Mercoledì delle Ceneri. Se la parrocchia di San Francesco ha trasmesso la messa serale in diretta Facebook, il parroco di Santo Spirito, don Marco Renzi, ha deciso invece di piazzarsi dalle 8.30 di ieri mattina davanti al portone della sua chiesa, in via Pisacane, per distribuire le ceneri a chiunque lo desiderasse.

«Ho mandato un messaggio al vescovo e al vicario della Diocesi per sapere che ne pensavano – precisa don Marco -. Il vescovo mi ha detto che era una bella idea, raccomandandosi di non creare assembramenti. A parte un”affluenza maggiore tra le 18 e le 18.20, all”uscita dal lavoro, i fedeli sono arrivati a due, tre, quattro per volta». Il parroco di Santo Spirito confessa che non si aspettava di vedere tante persone. «Alle 8.30 c”era già gente – prosegue don Renzi -. Nell”arco della giornata si sono presentati in 350-400, non solo da Imola, ma anche da Castel Bolognese e Massa Lombarda. A tutti ho distribuito il discorso del vescovo e la parola di Dio». Don Marco in settimana ha applicato scrupolosamente le norme dettate dalla Diocesi: «Abbiamo sospeso gli incontri e le benedizioni pasquali, chiuso l”asilo, il doposcuola e la palestra – conferma -. La messa feriale l”ho celebrata nella chiesa grande e non nella cappella, facendo entrare solo 15-16 persone. Niente scambio della pace e ho tolto l”acqua dalle acquasantiere come da prescrizioni».

Intanto, come detto, la Diocesi annuncia in un comunicato le nuove norme in vigore da oggi, che ripristinano le celebrazioni religiose, ma con l”indicazione di evitare l”eccessivo affollamento. Da piazza Duomo si precisa che le chiese restano aperte per la preghiera individuale, ma è «sospeso il precetto festivo (vale a dire l”obbligo di assistere alla messa domenicale, Ndr)», pur essendo consentita «la celebrazione delle sante messe festive e prefestive, evitando processioni e assembramenti». Concesse anche le «celebrazioni liturgiche feriali che non comportano un afflusso significativo di fedeli». Restano sospese invece le benedizioni pasquali, le sagre e le feste parrocchiali, gli incontri di catechismo e doposcuola che «riprenderanno alla riapertura delle attività scolastiche» e tutte le manifestazioni che prevedono presenza di pubblico. Confermate le indicazioni sullo svuotamento delle acquasantiere, sulla distribuzione della Comunione soltanto sulla mano e sulla sospensione del segno di pace durante la messa, mentre si precisa che funerali dovranno essere celebrati alla presenza dei soli familiari. Consentite, infine, le visite ai malati e l”Unzione degli infermi. (mi.ta.)

Nella foto Isolapress: il parroco di Santo Spirito, don Marco Renzi, distribuisce le ceneri sul sagrato della chiesa

Imola

Coronavirus, la Diocesi detta nuove direttive. Intanto i parroci sperimentano riti all'aperto e in diretta Facebook
Cronaca 24 Febbraio 2020

Il coronavirus ferma anche le attività della Chiesa: messe e benedizioni pasquali sospese fino al 1° marzo

Anche la Diocesi di Imola si adegua all”ordinanza emessa dal Ministero della Salute, d”intesa con il presidente della Regione, sull”emergenza coronavirus. Fino a domenica 1° marzo sono infatti sospese tutte le celebrazioni e le benedizioni pasquali. In un comunicato firmato dal vescovo Giovanni Mosciatti si chiede ai sacerdoti di celebrare la messa quotidiana a porte chiuse e, in caso di funerali, optare per il rito nella forma più breve in caso di presenza di molti partecipanti, omettere il segno della pace e distribuire la Comunione soltanto sulla mano. Nelle chiese, inoltre, si raccomanda di togliere l”acqua benedetta dalle acquasantiere. 

La direttiva non prevede eccezioni e tocca dunque anche un giorno molto significativo del calendario liturgico cattolico, il Mercoledì delle Ceneri, che cade quest”anno il 26 febbraio ed è il giorno di inizio della Quaresima. Anche per quella giornata sono sospese le celebrazioni, come sono sospesi – sempre fino a domenica prossima – incontri di catechismo e gruppi parrocchiali, doposcuola, attività di oratorio, sportive, teatrali, cinematografiche ed ogni genere di aggregazione. 

Altre particolari disposizioni riguardano i Centri d”ascolto della Caritas diocesana e parrocchiale, che continueranno il loro servizio ma facendo entrare una persona alla volta, facendo igienizzare le mani di chi si presenta, mentre gli operatori dell’accoglienza dovranno indossare guanti monouso e, in caso di difese immunitarie fragili comprovate, anche la mascherina. Sono sospese le distribuzioni di vestiti e quelle alimentari devono avvenire per appuntamento singolo. Quanto alle mense parrocchiali, devono predisporre la fornitura di pasti in porzioni singole e da asporto.

«Siamo tutti interessati ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza, una situazione che chiede vigilanza e senso del bene comune – sottolinea il documento a firma del vescovo Mosciatti -. Sperimentiamo tutti la nostra debolezza e fragilità. Proviamo paura e come sempre questa chiede risposte serie e unitarie, per trovare le soluzioni più efficaci per tutti, con la massima attenzione ma senza allarmismi. Molte riunioni sono state cancellate. Questo ci aiuterà a comprenderne il valore con maggiore profondità e ad avere più tempo per la riflessione e la preghiera personale». (r.cr.)

Il coronavirus ferma anche le attività della Chiesa: messe e benedizioni pasquali sospese fino al 1° marzo
Cronaca 3 Ottobre 2019

Torna nella chiesa di Valverde la tradizionale benedizione degli animali in occasione della festa di San Francesco

Domani, 4 ottobre, è la festa di San Francesco d”Assisi, patrono d”Italia ma anche degli animali, ai quali in vita mostrò sempre grande amore. Per questo la Chiesa ha individuato proprio domani come giornata dedicata agli animali e per lo stesso motivo, da 25 anni, nella chiesa imolese di Santa Maria in Valverde (piazza Savonarola) il parroco don Antonio Cavina ripropone il rito della speciale benedizione che viene impartita sia i proprietari che i loro fidi amici non umani.

Domani dunque, intorno alle 18.25, alla fine della messa feriale delle 18, chi possiede qualunque tipo di animale da compagnia (cani, gatti, uccellini, criceti, tartarughe) potrà portarlo a ricevere la benedizione che ripropone un”antica usanza legata alla vita domestica e contadina. L”invito del parroco è alla massima puntualità. Per informazioni è possibile telefonare allo 0542 23443. (r.cr.)

Torna nella chiesa di Valverde la tradizionale benedizione degli animali in occasione della festa di San Francesco
Cronaca 2 Settembre 2019

Monsignor Zuppi cardinale, le congratulazioni del Comune di Castel San Pietro e del vescovo di Imola

La notizia l”ha data direttamente papa Francesco durante l”Angelus domenicale in piazza San Pietro: tra i 13 nuovi cardinali che saranno nominati in occasione del Concistoro del 5 ottobre prossimo, l”unico italiano è l”arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi. Una novità che interessa direttamente il nostro territorio, poiché dell”arcidiocesi di Bologna fanno parte anche i comuni di Castel San Pietro Terme, Medicina, Castel Guelfo e Ozzano, oltre alla parrocchia di San Martino in Pedriolo, nell”omonima frazione, che si trova nella valle del Sillaro e appartiene al comune di Casalfiumanese.

E tra le prime reazioni alla nomina di monsignor Zuppi c”è dunque quella del sindaco di Castel San Pietro Terme, Fausto Tinti: «Un altro grandissimo dono di papa Francesco alla Chiesa bolognese e alle comunità civili. Dalla sua Cattedra, che fu quella di grandissimi uomini di Dio come il cardinale Lercaro, ci insegnerà sempre più anche a livello civile e sociale di stare dalla parte dei più deboli e dei più poveri. Evviva!».

Il vescovo di Imola, Giovanni Mosciatti, ha espresso il suo pensiero, invece, in una nota pubblicata sul sito della Diocesi. «Il neo cardinale Zuppi mi ha ordinato vescovo in San Cassiano il 13 luglio scorso – ricorda monsignor Mosciatti -. Alla costante gratitudine per la sua paternità nel mio ministero episcopale e la sua preziosa guida pastorale unisco di vero cuore le mie felicitazioni per questo riconoscimento, prestigioso, ma non inferiore ai suoi meriti». Il vescovo prosegue affermando che «tramite lui si rinsalda ancora di più anche il legame mio e della Diocesi di Imola con papa Francesco. Il cardinalato non è in primo luogo un titolo onorifico, ma una promessa solenne di fedeltà alla Chiesa e al papa fino all’effusione del sangue, simboleggiato dal rosso della veste. L’effusione del sangue può essere cruenta, ma anche avvenire con la quotidiana, incessante dedizione sponsale alla Chiesa, con le gioie e i dolori che quotidianamente riserva. E posso testimoniare – dice ancora monsignor Mosciatti – che il nostro metropolita ci educa davvero a questo con la sua dedizione pastorale».

Matteo Maria Zuppi, nato a Roma l”11 ottobre 1955, è arcivescovo di Bologna dal 2015. Ha frequentato l”università Lateranense, dove ha conseguito il baccellierato in Teologia e si è laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Roma. Dal 2000 al 2012 è stato assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio. La consacrazione episcopale risale al 2012, quando è stato nominato vescovo titolare di Villanova e ausiliare di Roma. Con la nomina a Bologna del 2015, è diventato arcivescovo metropolita della provincia ecclesiastica di cui fanno parte le diocesi di Imola, Faenza-Modigliana e Ferrara-Comacchio. (r.cr.)

Nella foto, monsignor Zuppi (a sinistra) in occasione dell”ordinazione episcopale del vescovo di Imola, monsignor Giovanni Mosciatti, il 13 luglio scorso. A destra, il vescovo emerito di Imola, monsignor Tommaso Ghirelli

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Cronaca 12 Giugno 2019

Il 13 luglio in San Cassiano l'ordinazione episcopale di don Giovanni Mosciatti, nuovo vescovo di Imola

Tempi brevi per l’ordinazione episcopale del vescovo eletto di Imola don Giovanni Mosciatti. La cerimonia avverrà infatti sabato 13 luglio 2019 alle 17 nella cattedrale di San Cassiano, quindi (come già anticipato) direttamente a Imola e non nella diocesi d”origine del sacerdote.

Tre i vescovi consacranti: l”arcivescovo metropolita di Bologna monsignor Matteo Zuppi, il vescovo uscente monsignor Tommaso Ghirelli, che attualmente ricopre la carica di amministratore apostolico della Diocesi di Imola e monsignor Stefano Russo, amministratore apostolico della Diocesi di Fabriano-Matelica (dalla quale don Mosciatti proviene) e segretario generale della Conferenza episcopale italiana.

Dopo il rito religioso ci sarà un momento di festa e di musica. Il giorno successivo poi, domenica 14 luglio, alle 19, il nuovo vescovo presiederà una concelebrazione eucaristica nella chiesa della Collegiata a Lugo, seconda città per dimensioni della diocesi. (r.cr.)

Il 13 luglio in San Cassiano l'ordinazione episcopale di don Giovanni Mosciatti, nuovo vescovo di Imola
Cronaca 31 Maggio 2019

Don Giovanni Mosciatti nuovo vescovo di Imola, Ghirelli amministratore apostolico fino all'arrivo del successore

Si chiama Giovanni Mosciatti e proviene dalla diocesi marchigiana di Fabriano-Matelica il nuovo vescovo di Imola. L”annuncio del nome del successore l”ha dato oggi, come da prassi nella Chiesa cattolica, lo stesso vescovo dimissionario, monsignor Tommaso Ghirelli.

Don Mosciatti è nato a Matelica, in provincia di Macerata, il 23 gennaio 1958 e attualmente (dal 2012) è parroco di San Facondino in Sassoferrato. E” stato ordinato sacerdote il 6 dicembre 1986. Don Mosciatti ricopre diversi incarichi diocesani, tra cui quello di direttore dell”ufficio per la pastorale degli oratori e dell”ufficio per la pastorale vocazionale e di vice direttore dell”Ufficio per la scuola di religione. E” inoltre canonico della cattedrale di Fabriano, membro del Consiglio presbiterale e della Commissione diocesana per il diaconato permanente, assistente spirituale della Fraternità di Comunione e Liberazione delle regioni di Marche e Umbria, insegnante di religione in alcune scuole superiori. 

Nel suo primo saluto, di cui riportiamo alcuni passaggi per gentile concessione di Radio Gold Fabriano, il neo nominato, raccontando le circostanze della convocazione a Roma e della comunicazione della decisione di papa Francesco di affidargli la cura pastorale della Chiesa che è in Imola, ha confessato di essere stato «letteralmente sommerso dallo stupore, dalla commozione, da una grande preoccupazione e da timore». «La sproporzione del compito e della responsabilità mi sono evidentissime – ha proseguito – ma pian piano si è fatta strada in me l”evidenza che nella mia storia il Signore non mi ha mai abbandonato. Ed ogni volta che ho detto il mio Sì e mi sono affidato ho sperimentato la potenza della grazie del Signore che attraverso la mia povertà ha fatto grandi cose».

Don Mosciatti poi, rivolgendosi a monsignor Ghirelli e citando le parole da lui pronunciate in un”intervista, ha detto: «La ringrazio sin da ora per l”affetto con il quale mi accoglie, per i suggerimenti che sicuramente potrà e vorrà darmi e per la paternità a cui potrà guardare». E insieme ai saluti al clero, alle associazioni e ai movimenti ecclesiali, ai malati e a tutte le famiglie, ha rivolto un pensiero anche ai non cattolici, religiosi e non religiosi: «Con loro mi sento compagno di viaggio e a tutti vorrei poter offrire la ricchezza di ciò che mi è stato donato»,  per poi chiudere affidando il proprio ministero alla Madonna e ai santi patroni di Imola, Cassiano e Pietro Crisologo.

L”ordinazione episcopale del nuovo vescovo dovrebbe avvenire entro luglio proprio a Imola. Intanto monsignor Ghirelli resterà in qualità di amministratore apostolico fino all”ingresso in diocesi del suo successore. (r.cr.)

Nella foto don Giovanni Mosciatti (credit Radio Gold Fabriano)

Don Giovanni Mosciatti nuovo vescovo di Imola, Ghirelli amministratore apostolico fino all'arrivo del successore
Cultura e Spettacoli 10 Novembre 2018

Il complesso monumentale dell'Osservanza: il 10 novembre presentazione del libro sulla storia e punto sui lavori in corso

E” in programma oggi 10 novembre, dalle 16 alle 18, una conferenza nella chiesa dell”Osservanza a Imola, con l”obiettivo di presentare il libro sulla storia del complesso monumentale e fare il punto sui lavori presenti e futuri.

La prima parte, dopo i saluti delle autorità, è dedicata alla presentazione del «Libro ove saranno notate le cose degne di memoria di mano in mano dalli reverendi padri Guardiani pro tempore per notizia de’ posteri, appartenenti a questo convento di Santa Maria delle Grazie, detto volgarmente dell’Osservanza dei padri Minori Osservanti ora Riformati di San Francesco, cominciando dall’anno 1466, in cui li sudetti religiosi furono chiamati in Imola», curato da Riccardo Pedrini, archivista Provincia di Sant’Antonio Ofm e pubblicato dall”editrice Il nuovo diario messaggero. La presentazione è introdotta e moderata dal vicedirettore dell”Archivio Diocesano, Andrea Ferri.

Nella seconda parte si procederà, invece, all”illustrazione dello stato dei lavori di recupero del complesso. Attualmente è in corso un intervento sul primo chiostro e sul santuario che contiene l”immagine della Madonna delle Grazie, finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. Nel chiostro si sta procedendo al ripristino dell’intonaco, alla tinteggiatura e all’installazione di una illuminazione mirata a valorizzare al meglio le lunette affrescate, mentre nel santuario sarà realizzato un nuovo impianto di riscaldamento. Nell”occasione si farà il punto anche sui finanziamenti, tra i quali figura un cospicuo contributo concesso dalla Conferenza Episcopale Italiana. 

La parte dedicata ai lavori sarà aperta dal saluto del parroco di San Cassiano all’Osservanza, canonico Emilio Moretti, che lascerà poi la parola al canonico Antonello Caggiano Facchini, direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali, a Maurizio Barelli, presidente del Comitato RestaurOsservanza e a Stefania Campomori, progettista e direttore dei lavori delle opere di restauro.

Il complesso monumentale dell'Osservanza: il 10 novembre presentazione del libro sulla storia e punto sui lavori in corso

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