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Cronaca 23 Maggio 2023

Alluvione: il Governo approva il decreto maltempo, per l’Emilia Romagna stanziati 2 miliardi di euro

Due miliardi di euro. É quanro stanziato dal Governo per i primi interventi urgenti a sostegno delle popolazioni dell’Emilia-Romagna e delle Marche colpite dall’alluvione. Misure ad hoc contenute nel decreto legge sull’emergenza maltempo approvato dal Consiglio dei ministri nella giornata di oggi. Inoltre, è stato licenziato anche un altro provvedimento, ovvero l’ordinanza della Protezione civile che estende lo stato d’emergenza a tutti i comuni colpiti dalla seconda ondata dell’alluvione e che non erano previsti nel primo provvedimento. «È un decreto molto corposo – ha spiegato la premier Giorgia Meloni -. Prevede anche la sospensione dei termini relativi ai versamenti tributari e contributivi fino al 31 agosto. Per quanto riguarda i mutui, non c’è bisogno di una norma. Su questo fa fede il protocollo d’intesa con Abi sulla sospensione dei mutui in caso di eventi calamitosi». (r.cr.)

Approfondimenti su «sabato sera» del 25 maggio.

Foto Isolapress

Alluvione: il Governo approva il decreto maltempo, per l’Emilia Romagna stanziati 2 miliardi di euro
Cronaca 22 Aprile 2021

Coronavirus, ecco il decreto Riaperture: le principali misure per spostamenti, scuole, bar, ristoranti, sport e spettacoli

Dalle scuole in presenza ai ristoranti all’aperto, dalle palestre agli spettacoli, senza dimenticare gli spostamenti tra regioni e le visite ad amici e parenti. Il Governo Draghi ha appena approvato il cosiddetto decreto Riaperture con il cronoprogramma relativo alla progressiva eliminazione delle restrizioni rese necessarie per limitare il contagio da Covid-19.

In attesa di sapere se l’Emilia Romagna tornerà ad essere gialla, ecco le principali novità.

Spostamenti. Dal 26 aprile sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Per le persone munite della «certificazione verde» (pass), sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa.

Pass (certificazione verde). Attesta la sussistenza di una di queste condizioni: avvenuta vaccinazione (validità 6 mesi), avvenuta guarigione dal Covid (validità 6 mesi) oppure effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido negativo (validità 48 ore).

Visite a parenti e amici. Dall”1 maggio al 15 giugno in zona gialla è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i figli minori di 18 anni e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Lo stesso spostamento, con uguali limiti di orari e numero di persone, è consentito in zona arancione ma solo all’interno dello stesso comune. Non sono consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa.

Scuola e università. Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%. Per quanto riguarda le università, nelle zone gialle e arancioni dal 26 aprile al 31 luglio le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.

Ristoranti e bar. Dal 26 aprile in zona gialla sono consentite le attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, a pranzo e a cena fino alle 22. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.

Spettacoli. Dal 26 aprile in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, sale cinematografiche, live club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.

Manifestazioni sportive. Dal 1° giugno in zona gialla sono aperte al pubblico le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico. La capienza consentita è pari al 25% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 1.000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 al chiuso.

Piscine, palestre e sport  di squadra. Dal 26 aprile in zona gialla è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto. Dal 15 maggio riaprono le piscine all’aperto. Dal 1° giugno riaprono le palestre.

Centri termali e parchi tematici. Dal 1° luglio in zona gialla sono consentite le attività nei centri termali e possono riaprire i parchi tematici e di divertimento. (gi.gi.)

Foto d”archivio (Isolapress)

Coronavirus, ecco il decreto Riaperture: le principali misure per spostamenti, scuole, bar, ristoranti, sport e spettacoli
Economia 7 Aprile 2021

Coronavirus, le principali novità del decreto Sostegni. Contributi a fondo perduto, chi può richiederli e come

Il decreto Sostegni, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 marzo scorso, ha introdotto ulteriori misure a favore dei datori di lavoro e dei lavoratori colpiti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Nonostante ad oggi gli aspetti operativi non siano ancora noti, l’imolese Deanna Brusa, consulente del lavoro dell’Osservatorio professionale imolese (Opi), ha delineato i punti principali del nuovo decreto legge. Concessione di ulteriore cassa integrazione ordinaria per le aziende industriali ed edili della durata massima di 13 settimane nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2021; cassa integrazione salariale per operai agricoli della durata massima di 120 giornate nel periodo dal 1° aprile al 31 dicembre 2021; assegno ordinario Fis (Fondo di integrazione salariale), fondi di solidarietà bilaterali e cassa integrazione in deroga per le aziende dei settori commercio, terziario, turismo, pubblici esercizi, agenzie di viaggio, spettacolo, servizi, artigianato, della durata massima di 28 settimane nel periodo compreso tra l’1 aprile e il 31 dicembre 2021.

Tra le principali misure introdotte dal cosiddetto decreto Sostegni c’è anche il contributo a fondo perduto per titolari di partita Iva. Rispetto ai precedenti decreti, questo non fa riferimento al codice Ateco. La misura si applica quindi a ogni tipo di attività. Abbiamo chiesto alla commercialista Maurizia Lanzoni, dell’Osservatorio professionale imolese (Opi), di spiegarci nel dettaglio di che cosa si tratta.

In che cosa consiste tale contributo e chi può richiederlo?

«Viene riconosciuto ai soggetti titolari di partita Iva (imprese, professionisti, titolari di reddito agrario) interessati nel 2020 da un calo del fatturato medio mensile di almeno il 30 per cento rispetto al 2019 e che nel 2019 abbiano realizzato ricavi o compensi inferiori ai 10 milioni di euro. Il contributo a fondo perduto consiste in una somma di denaro corrisposta dall’Agenzia delle entrate oppure, a irrevocabile scelta del contribuente, in un credito di imposta di pari valore da utilizzare in compensazione con altri tributi». (r.e.)

Coronavirus, le principali novità del decreto Sostegni. Contributi a fondo perduto, chi può richiederli e come
Cronaca 31 Marzo 2021

Coronavirus, nuovo decreto del premier Draghi: fino al 30 aprile niente zone gialle e novità sulla scuola

Mentre l’Emilia Romagna rimarrà «rossa» fino al 6 aprile (probabile prolungamento di almeno una settimana in base al monitoraggio dei dati del venerdì), oggi è stato approvato il nuovo decreto anti-Covid del premier Draghi. Valido dal 7 fino al 30 aprile, ecco cosa prevede il documento:

Italia rosso-arancione. Nel nostro Paese per un mese nessuna zona gialla, ma saranno concesse deroghe per riaprire in base a contagi e vaccini. Nel decreto, infatti, è stato inserito un «meccanismo» che consente al Governo di applicare regole meno rigide ad alcune regioni ma solo se la situazione epidemiologica lo dovesse consentire, con dati particolarmente bassi e vaccini in regola, soprattutto per quanto riguarda le persone anziane e fragili. Il 20 aprile, comunque, l’Esecutivo verificherà eventuali miglioramenti della curva dei contagi e valuterà se allentare o meno le misure. 

Attività e servizi. Niente serrande alzate a pranzo per bar e ristoranti. Chiuse piscine e palestre. Saltata anche la riapertura di cinema e teatri. In zona rossa ancora sospese le attività di barbieri e parrucchieri.

Seconde case. Concesso andare nelle seconde case, indipendentemente dal colore, soltanto per un nucleo familiare e a condizione che non ci siano altre persone. Alcuni governatori (ad esempio la Toscana) hanno deciso di vietare l’ingresso da altre regioni a chi ha una seconda abitazione nei loro territori. 

Vacanze all”estero. Possibile prendere un aereo e andare in vacanza fuori dall’Italia. Il Governo, però, ha imposto un tampone (prima della partenza) per chi rientrerà in Italia e 5 giorni di quarantena.

Scuola. Lezioni in presenza fino alla prima media, anche in zona rossa. In zona arancione, invece, in classe fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori. 

Spostamenti tra regioni. Senza zone gialle, ma solo con quelle rosse e arancioni, è stato prorogato anche il divieto di spostamento tra le regioni. Si potranno varcare i confini soltanto per motivi di lavoro, salute e necessità e provvisti di autocertificazione.

Visite parenti e amici. Nelle zone rosse, non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece sarà permesso nel weekend di Pasqua quando tutta Italia sarà in lockdown. In zona arancione, invece, le visite saranno consentite, sempre una sola volta al giorno dalle 5 alle 22 e sempre in non più di due persone, all”interno del comune di residenza.

25 aprile e 1 maggio. Una stretta potrebbe arrivare nei weekend del 25 aprile e del 1° maggio. In quei giorni, come a Pasqua, tutta Italia dovrebbe tornare in zona rossa.

Vaccini. Previsto l’obbligo vaccinale per personale sanitario e farmacisti. (da.be.)

Foto Isolapress

   

Coronavirus, nuovo decreto del premier Draghi: fino al 30 aprile niente zone gialle e novità sulla scuola
Cronaca 20 Aprile 2020

Elezioni amministrative, il Governo ha deciso: voto in autunno in una data compresa tra metà settembre e metà dicembre

Ora è ufficiale: le elezioni comunali a Imola si terranno in una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre 2020. Lo ha deciso oggi, 20 aprile, il Consiglio dei Ministri, che ha stabilito di celebrare entro questa finestra temporale l”elezione per il rinnovo di sindaci e consigli comunali per gli oltre mille Comuni attesi al voto in Italia nel 2020.

Le elezioni comunali, così come quelle regionali previste in sette regioni (ma non in Emilia Romagna, andata al voto il 26 gennaio scorso), si sarebbero dovute tenere in primavera, ma da tempo si dava per scontato il rinvio a causa dell”emergenza Coronavirus. Il decreto di oggi rende ufficiale tale rinvio, come già era avvenuto per il referendum confermativo sul taglio del numero dei parlamentari, inizialmente fissato il 29 marzo e anch”esso slittato all”autunno.

Dall”Ansa si apprende inoltre che il Governo ipotizza un eventuale election day tra settembre e ottobre, mettendo tutte insieme nella stessa domenica elezioni regionali, elezioni comunali e referendum. Questo almeno stando alle dichiarazioni rilasciate dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D”Inca, a Radio Uno. (r.cr.)

Elezioni amministrative, il Governo ha deciso: voto in autunno in una data compresa tra metà settembre e metà dicembre
Cronaca 10 Marzo 2020

Coronavirus: pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto #Iorestoacasa

Tutta l’Italia diventa zona protetta. Con l’ultimo Dpcm sottoscritto la sera 9 marzo dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, le misure restrittive già applicate per la Lombardia e le 14 province del nord più colpite dal coronavirus vengono estese a tutto il territorio nazionale. Il nuovo provvedimento entra in vigore a partire da oggi e avrà efficacia fino al 3 aprile.

Muoversi solo se necessario
Si può uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità. Ove richiesto, queste esigenze vanno attestate mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia o scaricati da Internet. Una falsa dichiarazione è un reato.

Divieto di assembramento
Sull”intero territorio nazionale é vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Ristoranti e bar chiusi alle 18
Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle 6 alle 18, con obbligo da parte del gestore di garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro

Centri commerciali chiusi nei fine settimana (eccetto farmacie, parafarmacie e alimentari)
Chiusi centri commerciali e mercati nei giorni festivi e prefestivi. Nei giorni feriali il gestore dell’esercizio commerciale deve garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. La  chiusura non é disposta  per  farmacie,  parafarmacie e punti vendita di generi alimentari (che comunque devono garantire distanza di un metro tra le persone)

Sospesi eventi e competizioni sportive
Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Restano consentite solo quelle organizzate da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti a porte chiuse o all’aperto senza la presenza di pubblico.

Allenamenti per gli atleti a porte chiuse
Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali e internazionali. 

Stop a palestre, piscine, spa e centri ricreativi
Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l”erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.

Vedi anche: Regione Emilia-Romagna

Coronavirus: pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto #Iorestoacasa
Cronaca 10 Marzo 2020

Coronavirus: i doveri delle persone in quarantena e i «contatti stretti»

Il compito di prescrivere l’isolamento domiciliare fiduciario con sorveglianza attiva (quarantena) spetta agli operatori della Sanità pubblica dell’Ausl di residenza. Le indicazioni su come e quando disporlo sono specificate nel Dpcm firmato il 4 marzo dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riprese nel successivo dell’8 marzo e non modificato in quello di ieri del 9 marzo.

In particolare, chiunque, nei quattordici giorni precedenti la pubblicazione del decreto, abbia fatto ingresso in Italia o soggiornato in zone «a rischio» epidemiologico oppure è stato a «contatto stretto» con persone positive al virus, ha l”obbligo di comunicarlo al proprio medico o pediatra, ovvero chiamare l’Ausl che attiva il Dipartimento di prevenzione (Sanità pubblica).

I lavoratori non possono essere messi forzatamente a casa dalle aziende, è l’Ausl che ne valuta l’opportunità. Ed è sempre l’Ausl che contatta telefonicamente la persona per chiedere informazioni ai fini di una adeguata valutazione del rischio. Accertata la necessità della quarantena, se occorre la certificazione per l”assenza dal lavoro, l’operatore della Sanità pubblica rilascia una dichiarazione indirizzata all’Inps, al datore di lavoro e al medico in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica la persona è stata posta in quarantena, specificandone data di inizio e di fine; su questo tipo di certificazioni non vengono fatte visite fiscali.

Durante la quarantena c’è l’obbligo di mantenere l’isolamento per quattordici giorni, divieto di contatti sociali, spostamenti e viaggi, nonché di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza e misurarsi la temperatura corporea mattina e sera. Infatti, la persona viene quotidianamente contattata, in caso di comparsa di sintomatologia dovrà indossare la mascherina chirurgica che viene fornita all”avvio della procedura, per poi chiudersi in isolamento nella propria stanza, in attesa del trasferimento in ospedale, se necessario, che sarà valutato dai medici. E’ la Sanità pubblica che decide poi se applicare la quarantena ai contatti stretti di un caso confermato (cioè una persona con sintomi). Per «contatto stretto» si intende chi vive nella stessa casa o ha avuto un contatto fisico diretto (per esempio la stretta di mano) oppure si è trovata in un ambiente chiuso (un’aula, sala riunioni, sala d”attesa dell”ospedale) per almeno 15 minuti ad una distanza inferiore ai 2 metri. Viene considerato tale anche un operatore sanitario o chi assiste un caso positivo. E chi ha viaggiato in aereo nei due posti adiacenti ad un caso di Covid-19, le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio.

Coronavirus: i doveri delle persone in quarantena e i «contatti stretti»

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