Posts by tag: edilizia

Cronaca 27 Novembre 2019

Partiti all'autodromo Enzo e Dino Ferrari i lavori per la costruzione del nuovo Centro medico

Sono cominciati in questi giorni i lavori di costruzione del nuovo Centro medico e dell”elisuperficie dell”autodromo Enzo e Dino Ferrari. L”intervento, che costerà circa 1.085.000 euro e dovrebbe durare in totale 170 giorni, è a carico del Con.Ami ed è inserito nel piano triennale degli investimenti 2018-2020 del Consorzio. La struttura sorgerà su di un”area di 5.000 metri quadri, vicino all”ingresso della Rivazza e verrà realizzata a circa 1,4 metri dal livello del suolo attuale. La superficie del Centro medico sarà di 500 metri quadri. Per quanto riguarda le dotazioni, saranno in linea con quanto richiesto oggi dalle federazioni sportive.

L”elisuperficie garantirà, invece, il servizio di trasporto mediante elicottero, adeguato agli standard Enac ed Enav. Dal punto di vista tecnico, il progetto è dello Studio Arklab di Imola per la parte architettonica, dello Studio Energia di Faenza per la parte impiantistica e dallo Studio Soglia di Dozza per la parte strutturale. I lavori sono invece stati affidati mediante bando nazionale al raggruppamento di imprese costituito da Tekno Consulting srl e Amatucci Luigi di Viterbo. «Con l’inizio dei lavori del nuovo Centro medico e della elisuperficie aggiungiamo un fondamentale tassello nel nostro processo di sviluppo», dichiara Roberto Marazzi, direttore di Formula Imola, che prosegue assicurando che la struttura sarà «adeguata ad un autodromo di livello internazionale, come previsto dal piano triennale del Con.Ami, in attesa dell’approvazione dei lavori straordinari in vista della omologazione della pista 2020».

In merito alla stagione 2020 dell”autodromo, Marazzi dice che «si annuncia di grandissimo livello sotto ogni aspetto, a conferma di quanto sia forte la volontà di rendere il polo autodromo sempre più eccellenza del territorio». (r.cr.)

Nella foto il rendering del Centro medico

Partiti all'autodromo Enzo e Dino Ferrari i lavori per la costruzione del nuovo Centro medico
Imola 15 Novembre 2019

Non ci sarà un Consiglio comunale straordinario per approvare la Variante 3 al Rue, la 'palla' ora passa al Commissario

Quello di mercoledì è stato davvero l”ultimo consiglio comunale del mandato amministrativo. La presidente del Consiglio, Stefania Chiappe, ha infatti escluso la possibilità della convocazione di un Consiglio straordinario per l”approvazione della variante 3 al Rue prima dello scioglimento dell”assemblea cittadina, che avverrà lunedì 18 novembre, allo scadere dei 20 giorni dalle dimissioni della sindaca Manuela Sangiorgi, quando le stesse diventeranno definitive come da normativa.

La presidente ha inviato ieri una dettagliata risposta alla Giunta e ai consiglieri comunali, nella quale si informa in sostanza che tutte le valutazioni fatte dal segretario generale e dagli uffici competenti sulle condizioni che avrebbero giustificato la convocazione del consiglio straordinario urgente hanno dato esito negativo. Innanzitutto, come specificato nella lettera, il segretario generale ha comunicato che «non sussistono termini perentori di legge per approvazione atto di variante». Stesso esito poi per quanto riguarda la verifica della presenza di «cause di pregiudizio per il Comune o per la cittadinanza» che giustificherebbero la convocazione d”urgenza del Consiglio. Infine, Stefania Chiappe comunica di essersi «confrontata con la Prefettura di Bologna rispetto alla valutazione necessaria per il riconoscimento di una situazione urgente e indifferibile in base alla quale accogliere la richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale e si è convenuto che non si rileva nessun elemento che riconduca ad urgenza e/o indifferibilità».

In conseguenza delle verifiche svolte, la presidente conclude che la richiesta di convocazione deve essere accolta, ma «senza motivi d”urgenza». E poiché ai sensi della normativa vigente il termine di convocazione è di 20 giorni, la stessa Chiappe assicura l”impegno a portare all”attenzione del Commissario prefettizio che sarà nominato a partire dal 19 novembre «la richiesta di convocazione e auspicare che la delibera della variante 3 al Rue sia dallo stesso approvata entro il primo dicembre 2019, ossia entro i 20 giorni di cui sopra». (r.cr.)

Nella foto da sinistra il vicepresidente del Consiglio comunale Fabrizio Castellari e la presidente Stefania Chiappe durante l”ultimo consiglio comunale

Non ci sarà un Consiglio comunale straordinario per approvare la Variante 3 al Rue, la 'palla' ora passa al Commissario
Cronaca 11 Novembre 2019

Giunta spaccata sulla Variante 3 al Rue in Consiglio. Cavina, Frati e Resta contro la sindaca

Giunta spaccata sull’inserimento della Variante 3 al Rue nell’ordine del giorno della prossima -e ultima prima dello scioglimento- seduta del Consiglio comunale, convocata per dopodomani. 

Contro la decisione di non discutere la delibera e a fianco dell’Aite-Associazione imolese tecnici edili si schiera prima di tutto il vicesindaco Patrik Cavina: «Ritengo doveroso che si inseriscano nell’ultima seduta utile del Consiglio comunale tutti quegli elementi e proposte passati dalla Giunta e rimasti a metà – scrive, in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook sabato scorso –. In particolar modo la questione del Rue, che per un senso di responsabilità e impegno verso Imola, i suoi cittadini e l”imprenditoria locale non possiamo lasciare tra gli atti affidati al commissario prefettizio rischiando un periodo di stallo del settore nocivo per la città. Ho espresso più volte in Giunta e al Segretario comunale la necessità di portare ogni delibera rimasta incompleta in Consiglio comunale, Rue compreso. È il senso di responsabilità ed il nostro impegno per Imola che ce lo impongono, quelli che hanno sempre mosso il nostro lavoro in questo anno e mezzo di amministrazione».

A dargli man forte è l’assessore al Bilancio Claudio Frati: «Per rispetto dei nostri concittadini ritengo necessario portare in Consiglio tutto ciò che di buono è stato fatto e aspetta solo di essere approvato – commenta, anche lui attarverso un post sui social –. Parlo per esempio del regolamento per i consigli territoriali che è un tassello importante per il bilancio partecipativo in partenza nei prossimi giorni e parlo per esempio del Rue, che ha recepito le osservazioni delle associazioni del territorio».

Della stessa idea è l’assessore all’Istruzione Claudia Resta: «Abbiamo delle responsabilità nei confronti dei cittadini, e anche se le improvvise dimissioni del sindaco non sono dipese da noi stiamo facendo tutto il possibile per approvare gli ultimi atti necessari al buon funzionamento della città – aggiunge, sempre su Facebook –. Sono convinta che ogni delibera deve essere portata in Giunta e in Consiglio prima del periodo di commissariamento nel quale molte azioni potrebbero essere bloccate. Il Rue deve essere necessariamente portato e approvato in questo ultimo Consiglio comunale altrimenti si creeranno inevitabili difficoltà a coloro che lavorano nell’ambito dell’edilizia. Lo dobbiamo ai cittadini, ai professionisti che lavorano nel settore edile e agli imprenditori».

«Imola bloccata – è il commento di Carmela Cappello, capogruppo di “Imola guarda avanti” –. Se gli assessori ancora in carica si dimostrano irresponsabili e l”amica della sindaca, assessora Freddi, non si deciderà entro domani ad inserire la variante al Rue fra i punti del prossimo Consiglio comunale, ci sarà battaglia. Perché il bene della città viene prima degli interessi personali della prima cittadina». (r.cr.)

Nella fotografia di Marco Isola/Isolapress, il vicesindaco Patrik Cavina e l”assessore Claudia Resta in Consiglio comunale prima della seduta del 29 ottobre

Giunta spaccata sulla Variante 3 al Rue in Consiglio. Cavina, Frati e Resta contro la sindaca
Cronaca 11 Novembre 2019

L'Aite scrive alla presidente del Consiglio comunale: «Approvare urgentemente la Variante 3 al Rue»

Dopo il Partito democratico all’indomani della conferenza dei capigruppo di venerdì scorso, anche l’Aite-Associazione imolese tecnici edili torna a chiedere a gran voce l’inserimento urgente della variante 3 del Rue nell’ordine del giorno della prossima -e ultima prima dello scioglimento- seduta del Consiglio comunale, convocata per mercoledì 13 novembre.

«La straordinarietà della situazione creatasi con le dimissioni del sindaco rischia di provocare un danno ai tecnici, alle imprese e ai cittadini della nostra città – scrive Giovanni Baruzzi, presidente dell”Aite, in una lettera inviata alla presidente del Consiglio Stefania Chiappe –. La modifica delle norme relative al Rue ci era stata promessa dall”Amministrazione comunale in più occasioni. Sappiamo inoltre che la delibera ha avuto il parere di regolarità tecnica da parte degli uffici ed è pronta per la sua definitiva approvazione».

Insomma, «al di là delle questioni politiche, alle quali la nostra associazione non è interessata e per le quali non esprimiamo alcun parere, crediamo che il bene della città debba essere messo davanti ad ogni altra questione – aggiunge Baruzzi, anticipando che una delegazione dell’associazione sarà presente in aula –. Ciò anche al fine di evitare ulteriori contenziosi con i cittadini che si vedranno costretti a valutare giudizialmente azioni per il recupero del danno erariale indotto in caso di mancata chiusura del procedimento amministrativo mediante l’approvazione definitiva della delibera». (r.cr.)

Il primo appello dell”Aite (5 novembre)

Nella fotografia di Marco Isola/Isolapress, la presidente del Consiglio comunale Stefania Chiappe

L'Aite scrive alla presidente del Consiglio comunale: «Approvare urgentemente la Variante 3 al Rue»
Cronaca 7 Novembre 2019

L'appello dell'Aite alla Giunta e al Consiglio comunale: «Approvate la variante 3 al Rue prima del commissariamento»

L’Aite, associazione indipendente che riunisce circa 270 tecnici del circondario, torna a esprimersi sulla variante 3 del Regolamento urbanistico ed edilizio (Rue), adottata dal Consiglio comunale lo scorso 18 giugno. Una variante che, come ha spiegato sul «sabato sera» del 5 settembre il presidente dell’Aite Giovanni Baruzzi, introduceva anche vincoli sui cosiddetti locali accessori (cantine, lavanderie e soffitte), tanto da impedirne la salubrità, come evidenziato anche dall’Ausl di Imola. La novità era stata introdotta dall’allora assessore all’Urbanistica Massimiliano Minorchio con l’intento di contrastare gli abusi edilizi, ma di fatto, spiegava Baruzzi, operava un «processo alle intenzioni», con l’unico effetto di bloccare i nuovi progetti residenziali.

Novità peraltro in contraddizione con le norme previste dallo stesso Rue. Ma, come prevede la legge, una volta adottata, la variante va comunque applicata, anche se l’iter di approvazione è ancora in corso. Lo scorso 6 settembre la sindaca e l’assessora Paola Freddi, subentrata a Minorchio, si erano poi impegnate verbalmente con l’Aite a cambiare gli articoli in questione. Le controdeduzioni arrivate in seguito hanno quindi tenuto conto di ciò, mettendo d’accordo Città metropolitana, Commissioni consiliari e associazioni, tra cui l’Aite stessa. Di fatto, in merito alle caratteristiche dei locali accessori, sono stati ripristinati gli articoli preesistenti, con l’obbligo di indicare in progetto la dicitura «locali non abitabili», ed è stato aggiunto l’obbligo di rispettar ele norme regionali in materia.

Per tagliare il traguardo mancava solo l’approvazione del Consiglio comunale, che avrebbe dovuto esprimersi nella seduta dello scorso 29 ottobre. La stessa durante la quale la sindaca Sangiorgi ha formalizzato le sue dimissioni e durante la quale l’assessora Freddi ha ritirato dall’ordine del giorno la discussione sulla delibera che avrebbe recepito le modifiche alla variante, suscitando tra l’altro le proteste della minoranza dem. Ora l’Aite, attraverso una lettera aperta, si rivolge di nuovo all’Amministrazione con una richiesta precisa: inserire l’approvazione della variante modificata nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale,l’ultimo utile prima dell’arrivo del commissario che dovrà prendere le redini del governo cittadino fino alle prossime elezioni. La data, al momento,non è ancora stata fissata, ma sarà sicuramente entro il 18 novembre.

«Nell’ipotesi in cui la variante 3 controdedotta non sia inserita all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio comunale – puntualizza Baruzzi – resterà vigente la variante 3 così come adottata e non controdedotta; tale eventualità “bloccherebbe”qualsiasi iniziativa di nuova costruzione in ambito residenziale nel comune di Imola. Difficilmente, infatti, il commissario approverà una variante al Rue, quindi il tutto potrebbe slittare di oltre un anno. Assieme al presidente del Tavolo delle imprese ci siamo appellati verbalmente al vicesindaco, ottenendo “condivisione e collaborazione”. Speriamo…». (lo.mi.)

Nella foto i banchi della Giunta (in primo piano il vicesindaco Patrik Cavina) durante il Consiglio comunale del 29 ottobre, quando la sindaca Manuela Sangiorgi ha formalizzato le dimissioni

L'appello dell'Aite alla Giunta e al Consiglio comunale: «Approvate la variante 3 al Rue prima del commissariamento»
Cronaca 23 Ottobre 2019

Un tariffario per gli umarells da cantiere, l'idea curiosa di un'azienda edile di Imola

A Bologna agli “umarells” hanno dedicato una piazza, ma esistono anche blog, pubblicazioni e pagine internet per raccontare il diffuso e simpatico fenomeno dei “vecchietti che osservano i cantieri”. E Imola non vuole restare indietro. Da qualche giorno, in un cantiere di via Leopardi, c’è addirittura un tariffario speciale tutto dedicato a loro.

L’idea, ovviamente in chiave goliardica, è venuta ad Emilio Minoccheri, titolare dell’omonima azienda edile, che ha pensato bene di appendere un vistoso cartello giallo con il listino prezzi “per vedere i lavori”. Con tariffe non proprio a buon mercato, tra l”altro, cioè 5 euro per 10 minuti, 9 euro per 20 minuti e 12 euro per mezz”ora. Ma con 10 euro si possono anche chiedere informazioni sull’avanzamento dei lavori e per i gruppi sono previste tariffe agevolate. Insomma, un tariffario in piena regola, tanto per ridere un po’ di questa curiosa abitudine di tanti, soprattutto di una “certa età”, che quando vedono un cantiere non resistono alla tentazione di fermarsi a osservare come procedono i lavori. Magari scambiando pareri con i “colleghi” e, se capita, con qualche operaio.

«Qualche mese fa un amico mi ha suggerito l”idea e mi è sembrata proprio simpatica – racconta Minoccheri -. Così abbiamo aspettato l’occasione giusta per riproporla. Il cantiere di via Leopardi è perfetto, c’è un bel cortile, le persone anziane possono appoggiarsi». Anche se, svela l’imprenditore, da quando è esposto il cartello pare che gli umarells si sentano un po’ intimiditi e stanno disertando il posto di osservazione. Eppure, rassicurano dall’azienda, la loro presenza non è per niente sgradita. “Non disturbano”. E ovviamente il tariffario è un semplice scherzo, non c”è nulla da pagare davvero.

Comunque il cartello resterà fino a dicembre, quando i lavori dovrebbero terminare. A ben vedere manca la tariffa più importante quella per dare consigli, ma pare che questa abitudine non sia più così diffusa. «Capitava di più anni fa – ricorda l’imprenditore  -, quando tutti erano abituati ai lavori manuali e sapevano usare un badile». Insomma, neppure gli “umarells” sono più quelli di una volta. Forse, visti i tempi, varrebbe la pena inserire anche un”altra tariffa, quella per i selfie. (m.t.)

Nella foto il cantiere con il tariffario per gli umarells

Un tariffario per gli umarells da cantiere, l'idea curiosa di un'azienda edile di Imola
Economia 2 Ottobre 2019

Il consorzio Astra lancia un nuovo servizio e porta la raccolta differenziata dei rifiuti nei cantieri

«Cantiere pulito» è la nuova opportunità che il consorzio di servizi ambientali Astra, da vent’anni specializzato anche ne ltrasporto e smaltimento rifiuti così come nella gestione di impianti di recupero, offre da ottobre ai cantieri edili. «Con questo servizio – spiega il direttore di Astra, Boris Pesci  -ci focalizziamo sulle tipologie di materiali che nessuno vuole, né nei semplici impianti di recupero macerie né all’isola ecologica, cioè rifiuti misti da cantiere edile (plastica, legno, cartone, polistirolo e vetroresina), cartongesso, lana di vetro e di roccia, guaina bituminosa. Noi riusciamo a recuperare questi rifiuti presso i nostri impianti, a parte la lana di vetro o di roccia e la guaina bituminosa, che rientrano nella tipologia dei rifiuti pericolosi e che inviamo a smaltimento prevalentemente in Germania».

I restanti materiali, una volta trattati, possono essere avviati a una seconda vita. «Il misto di cantiere lo recuperiamo all’80-90 per cento- dettaglia Pesci -, il cartongesso al 95 per cento. Rispetto all’analogo servizio che proponevamo qualche anno fa, la novità è che abbiamo sviluppato la logistica e possiamo quindi fare dei prezzi più competitivi». Cantiere pulito prevede la consegna al cliente di sacconi omologati (big bags) che vengono poi ritirati direttamente dal cantiere con camion gru e portati negli impianti autorizzati allo stoccaggio e al recupero dei consorziati Astra. Sul nostro territorio, ad esempio,si tratta di Recter, che a Imola ha impianti in via Lughese e Laguna, Remaind di Mordano ed Ecoser di Castenaso, ma con un impianto di stoccaggio anche a Riolo.  (lo.mi.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 26 settembre

Nella foto Boris Pesci e Remo Camurani, direttore e presidente di Astra

Il consorzio Astra lancia un nuovo servizio e porta la raccolta differenziata dei rifiuti nei cantieri
Cultura e Spettacoli 12 Settembre 2019

Oneri di urbanizzazione, a Imola occhio di riguardo per le attività turistico-ricettive e le frazioni

La sindaca di Imola, Manuela Sangiorgi, durante la presentazione della nuova assessora all’urbanistica Paola Freddi la scorsa settimana aveva sottolineato come si trattasse di una priorità su cui lavorare, e in fretta. «I nostri tecnici hanno studiato varie simulazioni, che rappresentano anche delle scelte politiche se vogliamo sgravare, ad esempio, i costi per le ristrutturazioni del centro storico, tenendo sempre d’occhio le entrate del Comune». Si tratta della delibera per modificare e adeguare alle esigenze del territorio, per quanto possibile, i nuovi valori degli oneri di urbanizzazione. La legge regionale approvata nel 20 dicembre scorso prevede un adeguamento, ovvero un aumento, che per Imola significa il massimo possibile dato che il comune rientra nella prima fascia.

Gli oneri sono, in estrema sintesi, la quota da versare al Comune per i servizi, fogne, illuminazioni, verde, eventuali oneri secondari e i costi di costruzione. Gli enti locali possono, in parte, incidere sui vari parametri approvando la relativa delibera entro il 30 settembre. Una corsa contro il tempo. Dozza è già a posto e pure Castel San Pietro seguirà a ruota. Imola ha pronto il documento ma deve ancora passare al vaglio della Commissione consiliare urbanistica e ambiente fissata per domani, 13 settembre, poi potrà approdare in Consiglio comunale per l”approvazione definitiva.

Quali le scelte dell”Amministrazione Sangiorgi? Ridurre “i valori unitari di urbanizzazione primaria e secondaria relativi alle attività produttive e turistico-ricettive” anticipa una nota del Comune con l”obiettivo di “alimentare il possibile indotto sul territorio”. Inoltre, si intende dimezzare il parametro “area dell”insediamento all”aperto” per promuovere e favorire la realizzazione di impianti scoperti per la pratica sportiva in aree private ma solo per determinate attività sportive, quali equitazione, tennis, paddle, calcio, ciclismo e nuoto. Una decisa sborciciata ai costi è promessa anche per la monetizzazione di verde pubblico e parcheggi e del 30% dell”urbanizzazione primaria e secondaria per le frazioni di Ponticelli, San Prospero, Sasso Morelli e Sesto Imolese “nell’intento di favorire il mantenimento dei servizi presenti e consolidare lo sviluppo delle frazioni più grandi e maggiormente abitate”.  

Un occhio di riguardo è promesso anche in caso di recupero e riuso di immobili dismessi ed interventi di riqualificazione del patrimonio esistente nei centri storici e negli ambiti di Psc soggetti a riqualificazione, nonché alle attività industriali ed artigianali collocate in aree ecologicamente attrezzate, con una particolare attenzione per le tettoie destinate a depositi di materie prime, semilavorati e prodotti finiti connesse ad attività produttive.

Infine, abbattuti del 20% i valori unitari in caso di interventi di edilizia residenziale sociale “al fine di favorire nuovi alloggi a prezzi calmierati per le fasce della popolazione a basso reddito”. (l.a.)

Nella foto Imola dall”alto (Isolapress)

Oneri di urbanizzazione, a Imola occhio di riguardo per le attività turistico-ricettive e le frazioni
Cronaca 12 Settembre 2019

Oneri di urbanizzazione, Dozza e Castel San Pietro sono pronti, “sconti' per le riqualificazioni

A breve i parametri in base ai quali vengono calcolati gli oneri di urbanizzazione subiranno un adeguamento. Lo richiede una legge regionale approvata nel 20 dicembre scorso. Gli oneri riguardano, in estrema sintesi, la quota da versare al Comune per i servizi, fogne, illuminazioni, verde, eventuali oneri secondari e i costi di costruzione. La nuova norma discende da una sollecitazione della Corte dei Conti che ha evidenziato come il valore in Emilia Romagna fosse fermo al 1998. Da qui la decisione di rivedere tutto al rialzo, dando la possibilità agli enti locali di incidere su vari parametri per adegurli alle esigenze dei territori. Una possibilità che vale, però, solo per chi approva la relativa delibera entro il 30 settembre. Una corsa contro il tempo che il Comune di Dozza ha vinto prima di tutti gli altri del circondario approvando la delibera il 3 settembre. Castel San Pietro lo seguirà a ruota con il documento approda nell”aula del Consiglio comunale questa sera, 12 settembre.

«Ogni modifica introdotta è stata attentamente ponderata e ha lo scopo di promuovere l’attrattività del territorio tenendo in debita considerazione gli aspetti di natura ambientale ed economica» precisa il sindaco Luca Albertazzi. Per prima cosa si è scelto di «posizionare Dozza in terza fascia (la stessa alla quale apparteneva in precedenza, ndr), e non in seconda come prevedeva la legge» dal momento che «i comuni sulla via Emilia passano automaticamente ad una categoria superiore», con un aumento considerevole degli oneri di urbanizzazione. Dozza ha deciso, soprattutto, di tenere bassi i valori per le riqualificazioni urbane, sia per l’edilizia residenziale che nel produttivo. «Se credi nel consumo di suolo zero non puoi perdere occasioni». Oneri bassi anche per gli insediamenti sportivi «qualunque sia lo sport» precisa Albertazzi.

A Castello la scelta è analoga a quella dozzese, seppur con alcune varianti dovute alle caratteristiche diverse dei due territori. Per prima cosa l’Amministrazione ha deciso di rimanere in seconda fascia, dato che la nuova norma la passava in prima, la stessa di Imola, per capirci, che ovviamente prevede i valori massimi di costo per chi vuole costruire. Poi è stato inserito «uno sconto del 15 per cento sugli oneri per le aree di espansione nel territorio non urbanizzato- spiega il sindaco Fausto Tinti-, mentre per quanto riguarda il territorio urbanizzato abbiamo premiato con delle scontistiche che arrivano fino al massimo possibile nel caso delle riqualificazioni, adeguamento energetico e riutilizzo e recupero delle abitazioni o del produttivo esistente». (l.a.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 12 settembre

Nella foto l”asse della via Emilia da Toscanella verso Castel San Pietro (Isolapress)

Oneri di urbanizzazione, Dozza e Castel San Pietro sono pronti, “sconti' per le riqualificazioni
Cronaca 5 Settembre 2019

Imprese e tecnici chiedono alla sindaca Sangiorgi il ritiro della variante 3 al Rue. Domani un incontro in municipio

E’ in programma per domani pomeriggio, venerdì 6 settembre, in municipio, un incontro convocato dalla sindaca Manuela Sangiorgi per discutere della contestata variante n. 3 al Rue. Il vertice, oltre alla sindaca e all’ingegnere Fulvio Bartoli del Comune, prevede anche la presenza dell”assessora allo Sviluppo economico Paola Freddi, fresca di nomina in sostituzione del dimissionario Massimiliano Minorchio, e dei tecnici dell”Aite (Associazione imolese tecnici edili) che nei giorni scorsi hanno espresso in maniera sostanzialmente concorde forti critiche proprio sulla variante, chiedendone formalmente il ritiro.

Un parere negativo condiviso anche dal Tavolo delle associazioni imprenditoriali del Circondario imolese che, proprio oggi, hanno inviato anch”esse una richiesta di immediato ritiro della variante, provvedimento ritenuto «illegittimo e foriero di danno economico per le imprese e per le famiglie imolesi». «Questa variante – dichiara il presidente del Tavolo e vice presidente di Confartigianato, Gianfranco Montanari -, è stata decisa dall’Amministrazione comunale senza alcuna partecipazione dei tecnici e delle imprese che a Imola operano nel settore edilizio e urbanistico, i quali avrebbero potuto certamente contribuire evidenziando le forti criticità di un provvedimento che, oltre a creare un notevole danno alle imprese e ai privati proprietari di terreni, ha anche ricevuto un parere totalmente negativo da parte del Dipartimento di Sanità pubblica locale di Imola, il quale ha evidenziato che le caratteristiche richieste per i locali accessori nel nuovo testo della Variante adottata risultano fortemente limitative, in quanto non prevedono un corretto e naturale ricambio d’aria naturale o meccanico e pertanto determinano evidenti e inammissibili condizioni di insalubrità».

Queste le motivazioni alla base della richiesta, conclusa con tanto di minaccia di ricorso per vie legali dato che, che in questi mesi, come sottolinea lo stesso Montanari, gli imprenditori hanno chiesto invano di essere ricevuti dall’Amministrazione per esprimere le loro forti perplessità. La variante, se adottata, porterebbe, osserva ancora il Tavolo, a creare le condizioni per «un’immediata svalutazione degli immobili da mettere sul mercato, poiché le pertinenze perderebbero gran parte della loro utilità» e una «forte penalizzazione per le piccole e medie imprese edili, nonché per i cittadini in procinto di acquistare una nuova casa o proprietari di lotti da vendere o sviluppare personalmente».

Una posizione condivisa dall’Aite, l’associazione che riunisce a livello circondariale circa 270 ingegneri, architetti, agronomi, geometri, periti industriali, periti agrari e geologi. Il presidente Giovanni Baruzzi, ingegnere e architetto di lungo corso, autore di numerosi progetti per Imola, tra cui la Pedagna, il centro Leonardo, il primo tratto dell’asse attrezzato, in un’intervista pubblicata sul «sabato sera» in edicola da oggi, spiega: «La variante in questione riguarda l’edilizia residenziale, in particolare i cosiddetti locali accessori: cantine, lavanderie e soffitte. Secondo il nuovo testo, questi locali non devono avere impianti di climatizzazione, impianti tv, citofono o videocitofono. Le lavanderie non possono più essere dotate di servizi igienici; le cantine devono essere ricavate in un unico ambiente, quindi non si potranno più fare divisori, utili ad esempio per una dispensa o per uno spazio dedicato alla raccolta differenziata, oggigiorno necessario. Indipendentemente dalla loroampiezza, poi, questi locali devono avere un’unica finestra: in cantine e lavanderie non deve essere superiorea 1,5 metri quadri, mentre nelle soffitte non deve superare i 60 centimetri quadrati. Non vi passa nemmeno l’antennista». 

Tanta l’attesa, dunque, per l’incontro in municipio di domani, anche alla luce della cauta disponibilità espressa dalla sindaca stessa ieri, in occasione della presentazione alla stampa dell”assessora Freddi. Sangiorgi ha ammesso: “Sono emerse delle criticità. Si può pensare di modificare la delibera nei punti sottolineati da Aite e Ausl. Terremo conto di tutto”. (r.cr.)

Su «sabato sera» del 5 settembre tutta l”intera intervista al presidente dell”Aite Giovanni Baruzzi

Nelle foto il presidente di Aite, Giovanni Baruzzi (a sinistra) e il presidente del Tavolo delle imprese del Circondario imolese Gianfranco Montanari

Imprese e tecnici chiedono alla sindaca Sangiorgi il ritiro della variante 3 al Rue. Domani un incontro in municipio

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