Oneri di urbanizzazione, Dozza e Castel San Pietro sono pronti, “sconti” per le riqualificazioni
A breve i parametri in base ai quali vengono calcolati gli oneri di urbanizzazione subiranno un adeguamento. Lo richiede una legge regionale approvata nel 20 dicembre scorso. Gli oneri riguardano, in estrema sintesi, la quota da versare al Comune per i servizi, fogne, illuminazioni, verde, eventuali oneri secondari e i costi di costruzione. La nuova norma discende da una sollecitazione della Corte dei Conti che ha evidenziato come il valore in Emilia Romagna fosse fermo al 1998. Da qui la decisione di rivedere tutto al rialzo, dando la possibilità agli enti locali di incidere su vari parametri per adegurli alle esigenze dei territori. Una possibilità che vale, però, solo per chi approva la relativa delibera entro il 30 settembre. Una corsa contro il tempo che il Comune di Dozza ha vinto prima di tutti gli altri del circondario approvando la delibera il 3 settembre. Castel San Pietro lo seguirà a ruota con il documento approda nell”aula del Consiglio comunale questa sera, 12 settembre.
«Ogni modifica introdotta è stata attentamente ponderata e ha lo scopo di promuovere l’attrattività del territorio tenendo in debita considerazione gli aspetti di natura ambientale ed economica» precisa il sindaco Luca Albertazzi. Per prima cosa si è scelto di «posizionare Dozza in terza fascia (la stessa alla quale apparteneva in precedenza, ndr), e non in seconda come prevedeva la legge» dal momento che «i comuni sulla via Emilia passano automaticamente ad una categoria superiore», con un aumento considerevole degli oneri di urbanizzazione. Dozza ha deciso, soprattutto, di tenere bassi i valori per le riqualificazioni urbane, sia per l’edilizia residenziale che nel produttivo. «Se credi nel consumo di suolo zero non puoi perdere occasioni». Oneri bassi anche per gli insediamenti sportivi «qualunque sia lo sport» precisa Albertazzi.
A Castello la scelta è analoga a quella dozzese, seppur con alcune varianti dovute alle caratteristiche diverse dei due territori. Per prima cosa l’Amministrazione ha deciso di rimanere in seconda fascia, dato che la nuova norma la passava in prima, la stessa di Imola, per capirci, che ovviamente prevede i valori massimi di costo per chi vuole costruire. Poi è stato inserito «uno sconto del 15 per cento sugli oneri per le aree di espansione nel territorio non urbanizzato- spiega il sindaco Fausto Tinti-, mentre per quanto riguarda il territorio urbanizzato abbiamo premiato con delle scontistiche che arrivano fino al massimo possibile nel caso delle riqualificazioni, adeguamento energetico e riutilizzo e recupero delle abitazioni o del produttivo esistente». (l.a.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 12 settembre
Nella foto l”asse della via Emilia da Toscanella verso Castel San Pietro (Isolapress)