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Cronaca 3 Agosto 2018

Rumore notturno in centro storico, l'assessore Ezio Roi si attiva per verificare e contrastare il fenomeno

Come se non bastasse l”annoso problema del rumore all”autodromo, ora ci si mette anche quello notturno in centro storico. Numerose segnalazioni, infatti, sono arrivate da parte dei cittadini sulla scrivania (e alle orecchie) dell”assessore alla Legalità e Sicurezza, Ezio Roi, riguardo a situazioni rumorose verificatesi nel cuore della città, al di fuori degli orari consentiti.

Nello specifico si tratta di musica a volume troppo elevato proveniente dai locali pubblici e di schiamazzi degli avventori. Una situazione che l’assessore Roi vuole affrontare subito, prima che possa degenerare e assumere livelli problematici. Per questo Roi, insieme all’assessore alla Polizia Municipale, Maurizio Lelli, ha prontamente attivato la Polizia Municipale per le verifiche del caso, al fine di dare risposte chiare e certe, in tempi rapidi, alle sollecitazioni espresse dai cittadini. «Le numerose segnalazioni pervenute all’Amministrazione comunale sulla tematica  – spiega l”assessore Ezio Roi – suonano da campanello d’allarme per una immediata attivazione di verifiche su quelle che sono le possibili violazioni di legge e di regolamento comunale relative al fenomeno dell’inquinamento acustico nel centro storico dovuto in particolare, in questo periodo dell’anno, alle emissioni musicali provenienti dai locali pubblici».

r.c.

Nella foto: l”assessore Ezio Roi

Rumore notturno in centro storico, l'assessore Ezio Roi si attiva per verificare e contrastare il fenomeno
Cronaca 3 Agosto 2018

Legalità e Sicurezza, parola all'assessore Ezio Roi: «Occorre riportare la Giustizia sul territorio»

Con un paio di settimane di ritardo (per motivi familiari) rispetto ai colleghi di Giunta, l’assessore Ezio Roi ha preso possesso del suo ufficio e, soprattutto delle sue funzioni, materializzandosi al cospetto dei giornalisti «di persona personalmente», come direbbe il buon Catarella del commissario Montalbano. Pretore a Imola per dieci anni (dal 1986 al 1996), candidato per il Movimento5Stelle prima al Parlamento di Roma e poi al Consiglio comunale di Imola, Roi è oggi il settimo assessore (su 7 consentiti dalla legge) dell’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Manuela Sangiorgi. Cinque le deleghe ricevute: Legalità, Sicurezza, Immigrazione, Centro storico e Frazioni. «Sicurezza e legalità sono temi molto sentiti dalla popolazione – ha commentato l”assessore – e le deleghe specifiche sono state istituite per dare loro peso e importanza. Purtroppo la soluzione di questi problemi dipende in minima parte dall’amministrazione locale e in grandissima parte dall’amministrazione statale. Per cui la linea politica che noi assumeremo sarà anche quella di sollecitare il Governo centrale e il Parlamento a modificare quelle norme che, di fatto, impediscono la diffusione della legalità nel nostro Paese e conseguentemente la sicurezza per i nostri cittadini».

Per il resto, grandi novità non ce ne saranno rispetto a quanto fatto dalla precedente amministrazione. A iniziare dalla sollecitazione di una migliore collaborazione e di un più efficace coordinamento tra forze dell’ordine, impresa che sino ad ora sembra essere riuscita soltanto al commissario prefettizio durante il periodo di reggenza del Comune durato da gennaio alle elezioni. «E’ un problema ricorrente. Dobbiamo creare un coordinamento delle forze dell’ordine che si traduca, dal punto di vista operativo, in un maggior controllo del territorio e tempestività di intervento laddove ce ne sia bisogno. E” giusto che i cittadini collaborino con le forze dell’ordine».

Come? Organizzando gruppi di vicinato, così come già avvenuto in larga parte del territorio circondariale. Ma l’obiettivo è più ambizioso. «Per anni mi sono impegnato affinché non venissero chiuse le preture, presidi sul territorio preziosissimi per la sicurezza dei cittadini, per il funzionamento delle forze dell’ordine e per formare i magistrati. E’ tempo di riacquisire quei principi di legalità diffusa che sono stati letteralmente distrutti e occorre tornare a organizzare la giustizia sul territorio, coscienti che sarà un lavoro titanico». L’immagine plastica dello stato dell’arte è data da palazzo Calderini, in passato sede della pretura, poi sede distaccata del tribunale e rimasto vuoto dopo l’accorpamento con Bologna. «Andate a vedere com’è ridotto. Viene da piangere. Certo, c’è il progetto di farne la sede del giudice di pace». 

Poi l’elencazione degli impegni già enunciati in campagna elettorale, come l’assunzione di nuovi agenti di polizia municipale. «L’aumento dell’organico è importante perché permetterà di portare in strada un maggior numero di agenti. Sì, perché i cittadini vogliono vedere le forze dell’ordine». E più telecamere. «C’è un progetto. Ne parlerò col comandante della polizia municipale. Ai fini della prevenzione di atti criminali e dello svolgimento delle indagini possono essere molto utili, ma se collocate in punti strategici e se le immagini ricavabili saranno ad alta definizione». Poi, in chiusura di conferenza stampa, doppia frenata. Sulla fattibilità delle proposte: «Queste enunciazioni hanno un costo – ha ammesso Roi -. Bisognerà vedere se si può fare tutto e subito». E sul modello di società che si andrà ad instaurare: «Sia chiaro, io non voglio uno stato di polizia, io voglio uno stato di diritto – ha tenuto a precisare l’assessore -. E uno stato di diritto significa tutela dei cittadini, ad iniziare dai più deboli».

f.a.

L”articolo completo su «sabato sera» del 2 agosto.

Nella foto (Isolapress): Ezio Roi, assessore a Legalità, Sicurezza, Immigrazione, Centro storico e Frazioni

Legalità e Sicurezza, parola all'assessore Ezio Roi: «Occorre riportare la Giustizia sul territorio»

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