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Cronaca 17 Novembre 2021

La Fondazione Banco Alimentare premiata con il «Garganello d’oro» del Baccanale

All’interno del Baccanale 2021 un momento di particolare intensità è stata la premiazione del Garganello d’oro, andata in scena ieri sera al Teatro comunale Ebe Stignani di Imola. Premio quest’anno conferito alla Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna in quanto «protagonista fondamentale, al fianco di altre realtà del territorio, nella distribuzione di alimenti alle persone in difficoltà» ha motivato il sindaco Marco Panieri. (r.cr.)

Nella foto (Isolapress): la cerimonia di premiazione con Stefano Dalmonte, presidente della Fondazione Banco Alimentare che ha ricevuto il Garganello d’oro

La Fondazione Banco Alimentare premiata con il «Garganello d’oro» del Baccanale
Cronaca 15 Gennaio 2021

Fondazione Crimola, donato all’Ausl di Imola un nuovo apparecchio per la Radiologia d’urgenza

La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola ha donato all’Ausl di Imola un apparecchio radiologico telecomandato digitale per la Radiologia di urgenza. L’attrezzatura, del valore di 182 mila euro, è stata presentata oggi, ma è entrata in funzione lunedì scorso al piano terra dell’area Pronto soccorso, dove è collocata la Radiologia d’urgenza. L’apparecchio sostituisce quello esistente, che da ottobre era inutilizzabile a causa di un blocco non riparabile del telecomandato radiologico.

«La Fondazione – sottolinea il direttore generale dell’Ausl di Imola, Andrea Rossi, ringraziando il presidente e il Cda dell’ente di palazzo Sersanti – è intervenuta con grande tempestività, garantendo con questa fondamentale donazione la sostituzione dell’attrezzatura oramai obsoleta con un nuovo telecomandato radiologico di ultima generazione. Per noi la difficoltà è stata duplice, vista la situazione emergenziale che stiamo vivendo e che vede la radiologia toracica tra i più essenziali esami diagnostici nella clinica del sospetto Covid. La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola ha sempre garantito un fondamentale supporto alla sanità locale, in modo costante e programmato, ma in questo caso è intervenuta in emergenza, rispondendo in tempo reale all’appello della nostra Azienda».

La presenza di un telecomandato radiologico nell’area di Pronto soccorso è fondamentale per garantire, 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno, una moltitudine di esami radiografici urgenti (circa 17-20 mila prestazioni all’anno), senza interferire o rallentare le attività svolte dall’altra diagnostica presente all’Ospedale di Imola e dedicata a esami programmati per persone ricoverate e per esterni.«È missione della Fondazione essere al fianco della comunità – questo il commento  del presidente della Fondazione Crimola, Rodolfo Ortolani -. La rapidità di decisione è frutto di una forte coesione degli organi, oltremodo sensibili a queste necessità. In particolare, la commissione medica interna della Fondazione ha immediatamente condiviso la necessità e l’opportunità di questo importantissimo intervento. Da anni sviluppiamo una proficua collaborazione con la direzione dell’Ausl di Imola, al fine di incrementare il livello di servizio reso – aggiunge -. Qualità delle apparecchiature, coerenza di scelte in funzione dei reali bisogni rappresentano le linee guida della scala di priorità».

La nuova attrezzatura consente un salto di qualità nella diagnostica, grazie alla migliore qualità di immagine e all’esecuzione ottimale di tutte le proiezioni radiografiche e topografiche. Velocizza gli esami accorciando i tempi di attesa. Inoltre, grazie alla piattaforma mobile, il paziente può stare in posizione sia orizzontale sia verticale, con un miglior comfort. Infine il livello della piattaforma è più basso per agevolare i pazienti con difficoltà di movimento. (lo.mi.)

Nella foto: l”apparecchio radiologico telecomandato digitale per la Radiologia di urgenza donato dalla Fondazione Crimola

Fondazione Crimola, donato all’Ausl di Imola un nuovo apparecchio per la Radiologia d’urgenza
Economia 21 Novembre 2020

Fondazione Crimola, il presidente Rodolfo Ortolani spiega i progetti: «Nel 2021 più risorse per sanità e volontariato»

Dallo scorso giugno l’imolese Rodolfo Ortolani è il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Imola. Classe 1957, Ortolani ha alle spalle una lunga carriera nel settore bancario che include, dal 2008 al 2010, il ruolo di direttore generale di UniCredit Banca. Prima di diventarne presidente, negli ultimi quattro anni ha fatto parte del Cda dell’ente di palazzo Sersanti. In questi primi mesi di mandato ha preferito non rilasciare dichiarazioni alla stampa, concentrandosi sul suo lavoro. Ora, finalmente, rompe il silenzio per far conoscere alla città i progetti principali.

Ortolani, i primi mesi del suo mandato hanno coinciso in parte con una emergenza fuori dall’ordinario. Su che cosa vi siete concentrati?

«Avevamo due adempimenti formali che hanno richiesto tempo. Uno era l’approvazione del documento di programmazione previsionale, che doveva individuare “il quanto e il come” delle erogazioni per il 2021. Abbiamo dovuto fare una previsione relativa a quelle che ragionevolmente saranno le somme a disposizione».

Che somma metterete a disposizione della città?

«Quasi 3 milioni di euro, un importo di poco inferiore a quanto erogato nel 2020. Prudentemente abbiamo programmato una contrazione, ma siamo convinti che nel 2021, quando andremo in erogazione, avremo la possibilità, come quest’anno, di aumentare tale importo. Nel 2019, infatti, avevamo programmato circa 2,8 milioni di euro e siamo poi saliti a 3,1 milioni».

Qual era il secondo adempimento?

«È stata la riflessione su come orientare le erogazioni, in funzione dei bisogni del momento. Se prima della pandemia ci si poteva muovere in maniera coordinata sui settori per noi rilevanti, ovvero l’istruzione e la formazione, l’arte, il volontariato e la filantropia, in questa programmazione abbiamo voluto e dovuto fare una scelta che fosse coerente ai bisogni del territorio. Abbiamo “sacrificato” l’aspetto dell’arte e delle attività inerenti ai beni culturali, anche perché, purtroppo, molte manifestazioni non potranno essere organizzate, per le misure di contenimento del Covid che impediscono le iniziative in presenza. Di contro, andremo ad aumentare le risorse per il settore del volontariato, filantropia e beneficenza, così come per quello della salute pubblica, che soddisfano bisogni primari».

Ci può quantificare l’impatto di tale scelta?

«Non modificheremo le percentuali in maniera radicale. Andiamo ad aumentare le risorse per il volontariato dal 21 al 24 per cento. Per la salute pubblica, che di fatto sta diventando un settore rilevante, passeremo dall’11 al 12,2 per cento. Andremo quindi a più che confermare quanto fatto quest’anno».

Quali sono i progetti più rilevanti per questi settori?

«Sulla sanità stiamo lavorando in maniera positiva. Il rapporto con la direzione dell’Ausl di Imola è molto stretto. Sono qui da qualche mese e devo dire che ho trovato una grande reciprocità di vedute e una grande sintonia. Insieme stiamo lavorando su una dotazione di apparecchiature e strumenti di grande rilevanza per la struttura ospedaliera. Un “piccolo grande” progetto che stiamo concludendo. Nelle prossime settimane, quando avremo chiuso il cerchio, faremo l’annuncio ufficiale».

Quali e quante sono le nuove istanze che arrivano dal territorio, a fronte della situazione pandemica attuale?

«Per volontariato e beneficenza stiamo seguendo ad esempio il trasporto degli ammalati, le attività di Croce Rossa e Caritas. Non ci sono richieste nuove, perché l’attività di volontariato e assistenza a Imola sono già molto sviluppate, ma prevediamo richieste aggiuntive da un punto di vista quantitativo. Siamo pronti a farvi fronte. In particolare, stiamo affiancando dei progetti per i presidi di igienizzazione e protezione individuale, che ci vengono chiesti».

Per quanto riguarda l’economia, la Fondazione ha al suo interno il Centro per lo sviluppo economico del territorio imolese. Quali cambiamenti state registrando a livello locale?

«Registriamo i mutamenti non come un vero operatore economico che ha dei “sen- sori”, come può essere una banca o una associazione di categoria. Possiamo prevedere che ci potranno essere disagi. La nostra ambizione e missione è anche di lavorare sullo sviluppo economico e creare delle condizioni di attrattività per gli investimenti. Non possiamo introdurre delle misure che possano facilitare gli investimenti diretti degli imprenditori, così come non possiamo mettere a disposizione delle risorse a fondo perduto per gli investimenti: questa non è la nostra missione. La nostra missione è facilitare e rendere attraente e attrattivo questo territorio, per esempio sul fronte della qualità della vita: l’arte, la cultura, il decoro della città, la sanità. Più rendiamo attraente il nostro territorio, più lo sviluppo economico cresce, perché chi deve fare una scelta di investimento e decide di venire ad abitare a Imola, già favorisce questo aspetto. Studenti universitari che arrivano, creano sviluppo economico».

Rendere più attrattivo il territorio è anche uno dei principali obiettivi della nuova Giunta imolese. Avete già avviato sinergie?

«Con la nuova amministrazione comunale, la Giunta e il sindaco abbiamo un rapporto di ottima collaborazione. Siamo in contatto per alcuni aspetti, per esempio per l’Osservanza, perché comunque la proprietà è del ConAmi ed è di fatto un braccio operativo del Comune. A marzo dovrebbero partire i lavori nei due padiglioni di nostra proprietà, il 6 e l’8, dove saranno ricavate aule per l’Università di Bologna. Gli obiettivi sono comuni, perché indirettamente tutte le istituzioni come la nostra, l’amministrazione comunale, anche la Diocesi, sono tutti soggetti che hanno nel medio termine lo stesso obiettivo, che è quello di fare il bene di questa comunità».

All’inizio del suo mandato ha posto l’accento sull’importanza di far conoscere la Fondazione ai giovani, anche attraverso progetti specifici. Ci sono novità?

«Sui giovani l’attenzione rimane forte. In questi mesi, peraltro pochi, abbiamo affrontato altri argomenti che non ci hanno consentito di organizzare progetti specifici, ma stiamo lavorando proprio sull’informazione e sul coinvolgimento dei giovani. Di recente abbiamo avuto un incontro con le responsabili di tutti gli istituti comprensivi imolesi. Ci dobbiamo vedere a gennaio per organizzare dei momenti di incontro con alcune classi dove racconteremo che cos’è e come funziona la Fondazione».

Come descriverebbe a un giovane l’ente che presiede?

«Direi la verità. E cioè che è una istituzione, un punto di riferimento per la città. È il frutto di un pensiero lungimirante di 165 anni fa, fatto da persone illuminate, che hanno ritenuto di non pensare a loro stesse, ma a chi era in condizioni meno fortunate, e di pensare a come affiancare in maniera sussidiaria quelle iniziative che la pubblica amministrazione da sola non riesce a supportare. La Fondazione è un gruppo di soci che hanno l’ambizione positiva di poter dare un contributo nell’indicare la direzione della città, pensando a quello che può essere il futuro di questa città nei prossimi anni. Ovviamente non c’è l’ambizione negativa di volersi sostituire a chi ha la responsabilità diretta. Vorrei infine dire ai ragazzi che la Fondazione ha una struttura valoriale molto forte, basata su principi fondamentali come il rispetto, la reciprocità, l’uguaglianza e su questi orientiamo tutte le nostre scelte». (lo.mi.)

Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 19 novembre.

Nella foto: il presidente della Fondazione Crimola, Rodolfo Ortolani

Fondazione Crimola, il presidente Rodolfo Ortolani spiega i progetti: «Nel 2021 più risorse per sanità e volontariato»
Cronaca 27 Luglio 2020

Quindici nuove richieste di aiuto in sette mesi per la Fondazione regionale vittime di reato

L’emergenza Covid-19 non ha fermato la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, che nei primi sette mesi del 2020 ha accolto quindici nuove richieste di aiuto da parte dei sindaci relative ad altrettanti casi di violenza e maltrattamenti in famiglia subiti da donne e bambini, per un impegno economico complessivo che ha sfiorato quota 90 mila euro.
I casi esaminati quest’anno della Fondazione riguardano dieci donne e tre minorenni che hanno subito gravi maltrattamenti in ambito famigliare, e altre due donne aggredite o perseguitate da conoscenti.
Le richieste di aiuto sono pervenute da Comuni delle province di Bologna (5), Ferrara (3), Piacenza (3), Forlì-Cesena (2), Modena (1) e Reggio Emilia (1).

«Il mio impegno in Fondazione mi dà la possibilità di conoscere crimini efferati che tutti noi vorremmo relegare nella preistoria – commenta Carlo Lucarelli, scrittore e presidente della fondazione –. Invece siamo molto lontani dall’aver superato questo tipo di violenza, che colpisce soprattutto donne e bambini, e specialmente in famiglia. Pur avendo buone leggi contro la violenza di genere e a favore dei minori, ancora non siamo in grado di fare una prevenzione efficace. La Fondazione conferma il proprio intervento in rete con gli enti Locali e con tutti i soggetti che si impegnano a favore delle vittime». (r.cr.)

Imola

Quindici nuove richieste di aiuto in sette mesi per la Fondazione regionale vittime di reato
Cronaca 26 Maggio 2020

L'ex calciatore Giancarlo Marocchi nuovo testimonial della Fondazione Montecatone Onlus

Dopo il passato da calciatore con le maglie di Bologna e Juventus Giancarlo Marocchi scende (metaforicamente) ancora in campo e lo fa per aiutare l’Istituto Montecatone. L’attuale commentatore e opinionista di Sky, infatti, è stato “arruolato” dalla Fondazione Montecatone Onlus come proprio testimonial per la campagna relativa alla raccolta del 5×1000. L’immagine di Marocchi, con lo slogan “facciamo squadra per Montecatone”, sarà veicolata su tutti gli strumenti promozionali che la Fondazione utilizzerà per la campagna 2020.  «Giancarlo Marocchi, oltre che un amico, è sempre stato un esempio di vita dentro e fuori dal campo di gioco e sono felice che abbia accettato la proposta di diventare nostro testimonial. I suoi valori e quelli di Montecatone si intrecciano, dato che l’Ospedale di Montecatone è stato un precursore nell’utilizzo della pratica sportiva come uno dei metodi più efficaci per restituire forza, determinazione e autostima alle centinaia di persone che ogni anno affrontano un percorso di riabilitazione. Anche per questo credo che l’immagine e la storia di Giancarlo Marocchi sapranno aiutare la nostra Fondazione e l’Istituto di Montecatone a crescere ancora di più» commenta Marco Gasparri, presidente della Fondazione Montecatone Onlus.

Raggiante anche lo stesso Giancarlo Marocchi: «Sono felice di poter contribuire a diffondere e valorizzare le attività dell’Istituto di Montecatone, che io, da imolese, conoscevo già molto bene. Montecatone è una eccellenza che fa onore alla nostra città, dove persone che arrivano da tutta Italia vengono aiutate a ripartire e ad affrontare le difficoltà di una nuova vita, per ritornare ad inserirsi nella vita sociale. Per questo sono orgoglioso di poter rappresentare questa struttura, partendo dalla campagna per il 5×1000, tramite la quale la Fondazione Montecatone finanzia diverse importanti attività dell’Istituto. Confido quindi nel cuore e nel pubblico di tutti gli sportivi e non che ho conosciuto nella mia carriera sportiva e in tutti coloro che vorranno aiutare questa bellissima realtà». 

In chiusura le parole di Mario Tubertini, Direttore Generale del Montecatone Rehabilitation Institute: «L’Istituto di Montecatone è una eccellenza nazionale ed internazionale nel campo della riabilitazione a seguito di lesioni midollari e cerebrali e sono felice che un campione del calibro di Gian Carlo Marocchi abbia accettato la proposta della nostra Fondazione. Il nostro Istituto sta già investendo molto nell’ambito della ricerca sulle lesioni midollari e cerebrali. Sono certo che anche grazie a questa nuova collaborazione potremo dare maggiore visibilità alle nostre attività per attrarre, anche da privati ed aziende, ulteriori finanziamenti che ci permettano di ampliare i nostri progetti». (da.be.)

Nella foto: Giancarlo Marocchi

L'ex calciatore Giancarlo Marocchi nuovo testimonial della Fondazione Montecatone Onlus
Cronaca 21 Maggio 2020

Fondazione Crimola, nuovo Cda e Rodolfo Ortolani verso la presidenza

La Fondazione Cassa di risparmio di Imola il 13 giugno rinnoverà il Consiglio di amministrazione, attualmente guidato dal vicepresidente Fabrizio Miccoli dopo che, dal 27 aprile scorso, il presidente Fabio Bacchilega è passato alla guida del ConAmi. La nomina del nuovo Cda spetta al Consiglio generale della Fondazione (organo formato da 20 membri nominati per metà dai soci e per il resto da enti e associazioni del territorio). Di quello uscente, oltre a Bacchilega e Miccoli, fanno parte Gianni Andalò, Elisabetta Baldazzi, Evaristo Campomori, Fabio Gardenghi, Raffaele Mazzanti, Rodolfo Ortolani e Angelo Varni.

Dopo l’insediamento, il nuovo Cda eleggerà al suo interno presidente e vice. Al momento, il nome più accreditato per la presidenza è quello di Rodolfo Ortolani: imolese classe 1957, con una lunga carriera nel settore bancario che include, dal 2008 al 2010, il ruolo di direttore generale di UniCredit Banca. Ortolani ricoprirebbe il ruolo che fu di Bacchilega dal 2016 al 2020 e ancor prima, per ben quindici anni, di Sergio Santi, nominato poi presidente emerito.

Proprio di Santi si è tornato a parlare nei giorni scorsi, quando la Fondazione ha replicato al lancio dell’agenzia AgPress riguardo un contenzioso tra l’ente di palazzo Sersanti e il suo ex numero uno. «È stato necessario attivare un’azione di responsabilità civile nei confronti dell’ingegner Santi a seguito di una puntuale e rigorosa attività ispettiva che ha evidenziato atti di gestione non conformi allo statuto e ai regolamenti interni (si parla di un danno patrimoniale di circa 19 milioni di euro a fronte di investimenti andati male, ndr) – si legge nella nota -. Quanto emerso è stato valutato dagli organi statutari competenti (il Consiglio generale, ndr) che hanno deliberato conseguentemente nel pieno rispetto delle pro- cedure previste dallo statuto, informando costantemente il ministero dell’Economia e Finanze». L’azione avviata dalla Fondazione ha provocato automaticamente la decadenza di Sergio Santi da socio come previsto dallo Statuto dell’ente. (gi.gi.)

Nella foto: Rodolfo Ortolani

Fondazione Crimola, nuovo Cda e Rodolfo Ortolani verso la presidenza
Cronaca 28 Aprile 2020

Fabio Bacchilega si è dimesso da presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Imola

Nel pomeriggio di lunedì 27 aprile si è tenuto, nel rispetto dei provvedimenti restrittivi governativi e regionali legati alla attuale emergenza sanitaria, il Consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di risparmio di Imola.

Al termine della riunione, Fabio Bacchilega (designato come nuovo presidente del Con.Ami) ha presentato le proprie dimissioni dalla carica di presidente della Fondazione. Nell’attesa del compimento del mandato del Consiglio di Amministrazione, il cui rinnovo è previsto per il 13 di giugno, le funzioni di presidenza saranno assunte dal vicepresidente Fabrizio Miccoli. (r.cr.)

Fabio Bacchilega si è dimesso da presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Imola
Cronaca 5 Febbraio 2020

Quattro nuovi soci, tre uomini e una donna, eletti dall'Assemblea della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola

Quattro nuovi soci, eletti per la prima volta, per la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. Si tratta di tre uomini e una donna, rispettivamente Umberto Ciompi, imprenditore del ramo assicurativo, don Pierpaolo Pasini, parroco di Santa Maria in Regola e Giuseppe Torluccio, professore ordinario del Dipartimento di Scienze aziendali dell”Università di Bologna da una parte e di Chiara Albonetti, project manager di Cineca dall”altra. 

L”elezione è avvenuta nei giorni scorsi da parte dell”Assemblea dei soci della Fondazione. I nuovi eletti hanno ricevuto, come da prassi, le felicitazioni della presidenza dell”assemblea stessa. (r.cr.)

Nella foto, palazzo Sersanti, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola

 

Quattro nuovi soci, tre uomini e una donna, eletti dall'Assemblea della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola
Cronaca 11 Aprile 2018

Presentato il pulmino della Protezione civile donato dalla Fondazione Crimola

Sabato scorso è” stato presentato il pulmino a 9 posti che la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola ha donato all’Associazione C.B. Imolese – Gruppo Volontario di Protezione civile. All”inaugurazione erano presenti il presidente della Fondazione, Fabio Bacchilega e il Commissario Prefettizio, Adriana Cogode oltre al personale della Protezione civile e ad alcuni membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione.

Con questo gesto la Fondazione ha voluto venire in aiuto alla Protezione civile che ha l’esigenza quotidiana di raggiungere più velocemente e trasportare un maggior numero di persone e materiale ogni qualvolta si presentano situazioni di emergenza.

r.c.

Nelle foto: il momento dell”inaugurazione e il pulmino donato

Presentato il pulmino della Protezione civile donato dalla Fondazione Crimola
Sport 7 Aprile 2018

Polisportiva Avis e Fondazione Crimola insieme per sport, ambiente e salute

Sebbene la Polisportiva Avis compia 33 anni nel 2018, la sua opera di promozione dello sport come pratica sociale, oltre che salutare, inizia ben più lontano nel tempo. «Prima del 1985, anno in cui è nata ufficialmente l’associazione sportiva dilettantistica Polisportiva Avis – racconta l’attuale presidente Gianfranco Marabini, che 33 anni fa fondava l’Asd in qualità di presidente dell’associazione Avis comunale Imola – la promozione dell’attività sportiva fra i giovanissimi era portata avanti direttamente dall’Avis, allo scopo di educare allo sport, alla pratica civica e alla socialità i più giovani. Di fatto oggi la Polisportiva è il braccio sportivo dell’Avis, insieme ci occupiamo di sport e di ricordare sempre l’importanza della donazione di sangue come gesto altruistico e pratica per la salute».

I soci della Polisportiva Avis, circa 150 fra ciclisti e podisti, sono o sono stati donatori di sangue finché hanno potuto (per motivi di sicurezza esistono condizioni di salute ed età che obbligano a smettere). Le attività che la Polisportiva Avis manda avanti in prima persona sono fondamentalmente quattro manifestazioni sportive, ben note al territorio. Oltre a queste, l’associazione collabora a stretto contatto con l’Avis stessa e con altre realtà con cui condivide lo scopo promozionale della salute attraverso lo sport. Fra le attività della Polisportiva si è da poco svolta la 24ª edizione di «Sprinta con l’Avis», gara di atletica sui 60 metri lanciati riservata agli studenti delle scuole medie del circondario. Grande successo ha poi ottenuto la manifestazione «Corri con l’Avis», che lo scorso 18 marzo, alla 44ª edizione (prima della nascita della polisportiva la organizzava Avis), ha letteralmente visto terminare le pettorine disponibili con oltre 2.200 partecipanti di cui quasi 500 per la crono competitiva, la mezza maratona di circa 21 chilometri. Accanto erano organizzate, per tutti, la gara non competitiva e la passeggiata. «Corri con l’Avis è, insieme alla Tre Monti (che quest’anno compirà la 50ª edizione), una delle manifestazioni podistiche più longeve di Imola – commenta soddisfatto Marabini -. Per una giornata occupiamo il cuore della città promuovendo lo sport, la salute e la donazione del sangue».

Accanto al podismo, la Polisportiva Avis promuove anche il ciclismo. In calendario per i prossimi mesi vi sono due manifestazioni dedicate alle due ruote a pedali: la Biciclettata ambientalista (29 aprile), alla 21ª edizione e dedicata al presidente Ermo Sasso scomparso da tre anni, e il raduno ciclistico (12 maggio) dedicato ai due ex presidenti Ermo Sasso ed Ezio Biancoli. L’edizione di quest’anno della Biciclettata ambientalista, che come suggerisce il nome vuole unire ciclismo e ambiente ed è da sempre sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola con una donazione di un migliaio di euro, porterà i partecipanti a conoscere le energie rinnovabili grazie alla tappa prevista presso l’impianto mini-idro sul Santerno in funzione dallo scorso anno all’altezza della curva della Tosa. «Sarà un’occasione non solo per fare movimento, complessivamente 5 chilometri in bici per bambini e famiglie – racconta Marabini – ma anche per focalizzare sul delicato tema del surriscaldamento globale e sulle nostre possibilità di contrastarlo per il bene del pianeta». La partenza è prevista dal prato della Rocca; il percorso utilizzerà per lo più le piste ciclabili imolesi ed attraverserà il parco dell’Osservanza e il parco delle Acque Minerali. 

mi.mo.

Nella foto (Isolapress): l”arrivo del vincitore ucraino nell”ultima edizione di «Corri con l”Avis»

Polisportiva Avis e Fondazione Crimola insieme per sport, ambiente e salute

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