Posts by tag: infrastrutture

Cronaca 3 Settembre 2022

Trasporti, sarà potenziata la linea ferroviaria da Imola per Bologna e tra Imola e Castel Bolognese

Un”ora in meno di tempo servirà da Bologna per raggiungere, in treno, Bari. Dalle 6 ore e mezza attuali (tempo di percorrenza medio) basteranno poco più di cinque ore per far percorrere ai treni, che viaggeranno così a una velocità di 200 km/h, i 585 chilometri della tratta. Questa è l”importante novità che riguarda la linea ferroviaria Adriatica. Il ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, ha infatti dato il via libera al progetto di Rfi (Rete ferroviaria italiana), dal costo di 8,5 miliardi di euro potenzierà la linea che per l’Emilia-Romagna interessa in particolare le tratte tra Bologna e Imola e tra Imola e Castel Bolognese. In questo caso specifico il costo sarà per realizzare l”intervento si aggira sui2,3 miliardi di euro.

«Un primo passo verso un traguardo fondamentale per la nostra Regione e l’intero Paese – afferma il presidente, Stefano Bonaccini -, che va nella giusta direzione di potenziare sempre più il trasporto pubblico collettivo anche come mezzo di contrasto agli effetti del cambiamento climatico, obiettivo che vede l’Emilia-Romagna già da anni in prima linea. Con quest’opera, cui abbiamo lavorato insieme al Ministero, potremo aumentare la capacità di una tratta congestionata e sviluppare così servizi ferroviari regionali indispensabili, a partire da quello metropolitano Sfm.  

Due le tratte interessate dal potenziamento sul territorio

La prima è il quadruplicamento della linea esistente tra Bologna e Imola: 30 chilometri e un nuovo doppio binario con inizio in corrispondenza del bivio San Vitale e termine in corrispondenza della stazione di Imola.

La seconda tratta, che sarà realizzata in fase successiva, è il quadruplicamento tra Imola e Castel Bolognese da cui si dirama la linea per Ravenna. Due le alternative possibili, per 38 chilometri complessivi di tracciato: una nuova linea in affiancamento stretto all’esistente e nuova linea in variante. Il valore complessivo dei lavori è di 2,3 miliardi di euro.

Le attività previste dal progetto comprendono, oltre agli interventi infrastrutturali sulla rete, l’adozione di nuove tecnologie per la sicurezza e il rinnovo delle stazioni ferroviarie. Gli interventi previsti consentiranno di avviare anche investimenti di rigenerazione urbana, paesaggistica e ambientale. (r.cr.)

Foto di repertorio

Trasporti, sarà potenziata la linea ferroviaria da Imola per Bologna e tra Imola e Castel Bolognese
Cronaca 19 Novembre 2020

Trasporti e infrastrutture, a Bologna inaugurata la navetta elettrica People Mover

Ieri mattina, alle 5.40, è stata inaugurata con i suoi primi passeggeri la navetta elettrica People Mover che, scavalcando il traffico della città, collega la stazione centrale all’aeroporto in poco più di 7 minuti.

L’infrastruttura, gestita da Marconi Express Spa, realizzata dalle società di ingegneria MATE Engineering e STS di Bologna e progettata dall’architetto Massimo Iosa Ghini, ha un costo complessivo di circa 125 milioni di euro, di cui 27,5 milioni di investimento regionale.

Nel video, la presentazione del servizio da parte dell’assessore regionale alla Mobilità e Turismo, Andrea Corsini. (da.be.)

Foto tratta dal sito della Regione Emilia-Romagna

Trasporti e infrastrutture, a Bologna inaugurata la navetta elettrica People Mover
Cronaca 14 Agosto 2020

Si concluderà entro il mese l'intervento di demolizione «a pezzi» del vecchio acquedotto di Sasso Morelli

Sono cominciati a metà luglio e si concluderanno entro la fine di agosto i lavori di demolizione della torre piezometrica di Sasso Morelli. «La necessità di demolire tale struttura, costruita alla fine degli anni Sessanta secondo i criteri tecnici allora vigenti e fuori esercizio da circa quindici anni, è dovuta alla complessità e agli elevati costi della manutenzione dell’opera – spiega Hera, che realizza l’intervento –, e al fatto che risulta già da tempo disconnessa dalla rete cittadina di distribuzione dell’acquedotto civile».

La demolizione è stata programmata «per parti – aggiunge la multiutility –, tagliando il manufatto “a pezzi” calati a terra con una gru e quindi molto meno pericolosa e impattante rispetto a quelle realizzate utilizzando le cariche di esplosivo». I lavori «sono inseriti nel Piano d’ambito del servizio idrico integrato 2015-2019 di Atersir – continua Hera – e sono stati approvati dal Consiglio locale di Bologna il 30 marzo 2016». Una volta terminata la demolizione, «la sistemazione dell’area sarà ultimata entro settembre». (lu.ba.)

Nelle foto l”acquedotto prima della demolizione e il cantiere oggi

Si concluderà entro il mese l'intervento di demolizione «a pezzi» del vecchio acquedotto di Sasso Morelli
Economia 26 Giugno 2019

Fibra ottica, accordo ventennale tra Open Fiber e gruppo Hera per estendere la connessione veloce nelle zone non coperte

La collaborazione tra la società di telecomunicazioni Open Fiber e il gruppo Hera si rafforza. Dopo l’intesa firmata nel 2017 e i due contratti per l’utilizzo delle infrastrutture di rete gestite dalla multiutility bolognese nei territori serviti, in particolare nei comuni di Modena e Imola, è stato sottoscritto nei giorni scorsi un ulteriore accordo ventennale, che permetterà a Open Fiber di collegarsi all’infrastruttura esistente di Acantho, la società di telecomunicazioni e digital company del gruppo Hera con sede a Imola, per favorire lo sviluppo dei servizi a banda ultralarga.

In particolare, il nuovo accordo permette a Open Fiber di sfruttare la rete di Acantho, per interconnettere alcune delle centrali che sta costruendo nelle cosiddette «aree bianche» delle province di Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Le aree bianche, lo ricordiamo, sono zone in cui non è disponibile il servizio di banda ultralarga e nelle quali Open Fiber sta realizzando, come società concessionaria dei bandi pubblici Infratel, una nuova rete interamente in fibra ottica. Utilizzando 450 chilometri di infrastrutture di Acantho, Open Fiber riuscirà così a estendere ulteriormente la rete in fibra ottica, rendendo più capillare il servizio e permettendo a cittadini e imprese di accedere alla banda ultralarga.

L’accordo conferma, inoltre, il rapporto di collaborazione in essere tra le due aziende, poiché Acantho, in alcune aree del territorio, eroga già servizi ai clienti finali, proprio utilizzando l’infrastruttura in fibra di Open Fiber, che permette di raggiungere direttamente le unità immobiliari. Da questa attività sinergica nasce anche un essenziale contributo all’Agenda digitale dell’Unione europea, in particolare alla strategia Europa 2020, che prevede azioni volte a rendere la fibra ottica accessibile alla maggior parte dei cittadini dell’Unione entro il prossimo anno. (r.cr.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 20 giugno

Fibra ottica, accordo ventennale tra Open Fiber e gruppo Hera per estendere la connessione veloce nelle zone non coperte
Economia 26 Giugno 2019

La connessione veloce della fibra ottica di Open Fiber dal 2017 ha già raggiunto 21 mila case di Imola

A Imola la fibra ultraveloce di Open Fiber ha già raggiunto circa 21 mila case. Proseguono i lavori avviati nel novembre 2017 per sviluppare anche in città la banda ultralarga attraverso la posa di una infrastruttura in fibra ottica che consente una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo. Nei giorni scorsi, Open Fiber, la società milanese costituita alla fine del 2015 da Enel e Cassa depositi e prestiti, ha infatti annunciato il completamento del cablaggio delle prime 21 mila unità immobiliari nei quartieri Pedagna, Villaggio e Zolino, ma sono in corso i lavori per completare il piano di sviluppo.

L’obiettivo è connettere quasi 24 mila case e uffici attraverso 14 mila chilometri di fibra ottica, per un investimento complessivo di circa 8 milioni di euro. La rete posata da Open Fiber in gergo tecnico si chiama Ftth, dall’inglese “fiber to the home”, letteralmente «fibra a casa», mentre la finora più diffusa Fttc, “fiber to the cabinet”, raggiunge solo le cabine stradali e da qui le case con reti in rame o miste fibra-rame che consentono una velocità di trasmissione dati inferiore. «L’Ftth di Open Fiber – spiega la società – è un asset strategico per la crescita dei territori urbani, poiché sviluppa connessioni e servizi digitali, leve principali della produttività per affrontare le sfide economiche e sociali di oggi e dei prossimi anni. I servizi abilitati dalla banda ultra larga sono numerosi, e si estendono ad ambiti come l’Internet of Things, l’e-health, il cloud computing, lo streaming online di contenuti in Hd, l’accesso ai servizi avanzati della Pubblica amministrazione, applicazioni “smart city”», come la mobilità sostenibile, il controllo elettronico degli accessi, il monitoraggio ambientale, la gestione dell’illuminazione pubblica e la digitalizzazione dei servizi per il turismo». (r.cr.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 20 giugno

L”immagine è tratta dal sito della società Open Fiber

La connessione veloce della fibra ottica di Open Fiber dal 2017 ha già raggiunto 21 mila case di Imola
Cronaca 10 Giugno 2019

Partono questa settimana in via Bucci i lavori per il rinnovo della rete gas da parte di Inrete, società del gruppo Hera

Al via questa settimana a Imola, nel tratto di via Bucci tra gli incroci con via Scarabelli e via Galileo Galilei, i lavori della società del gruppo Hera “Inrete” (che gestisce la distribuzione gas ed energia elettrica in Emilia Romagna) per il rinnovo della rete gas. L”intervento, progettato dai tecnici di Hera, è funzionale a mettere in sicurezza la rete e garantire la continuità del servizio in considerazione del fatto che, negli ultimi anni, si sono verificare alcune rotture che hanno richiesto interventi delle squadre di pronto intervento di Inrete.

Per quanto riguarda i particolari, nel corso dell”intervento che dovrebbe terminare entro il mese di luglio, sarà posato un nuovo tratto di rete in polietilene di circa 200 metri in sostituzione del precedente e saranno rinnovati anche gli allacci alle abitazioni della zona. Durante il cantiere non ci saranno interruzioni del servizio gas, dal momento che la nuova condotta sarà collocata a fianco della vecchia e solo al termine della posa, attraverso un meccanismo di by-pass, il flusso del gas verrà deviato. Successivamente poi saranno collegati alla nuova condotta tutti gli allacci degli edifici: soltanto in quel momento ci sarà la sospensione del servizio, ma soltanto per un”ora, previa comunicazione ai residenti. 

Per creare meno disagio possibile il lavoro, concordato con i tecnici comunali, è stato programmato dopo la chiusura delle scuole. Durante l”intervento sarà istituito un senso unico alternato nel tratto immediato all’area lavori, anche se il cantiere occuperà una modesta porzione della strada e per questo non richiederà l”interruzione della viabilità. Passando all”investimento, complessivamente si parla di 80.000 euro di spesa.

Inrete ogni anno ispeziona la rete gas per individuare eventuali perdite o dispersioni, al fine di garantire livelli costanti di sicurezza e continuità del servizio. L”attività di ispezione della società del gruppo Hera risulta molto superiore allo standard minimo richiesto dall”autorità nazionale Arera. Nel solo 2018, infatti, Inrete ha ispezionato il 60,5% delle reti in alta e media pressione e il 78,9% di quelle in bassa pressione a fronte di livelli base del 100% in tre anni per alta e media e del 100% in quattro anni per la bassa pressione. (r.cr.)

Partono questa settimana in via Bucci i lavori per il rinnovo della rete gas da parte di Inrete, società del gruppo Hera
Cronaca 22 Maggio 2019

La cooperativa Cims realizzerà il primo tratto di “Ciclovia del Sole' da Sala Bolognese al confine con il Veneto

La Ciclovia del Sole non attraversa il nostro territorio, ma la sua costruzione ci riguarda direttamente. La Cooperativa intersettoriale di Sassoleone, con sede amministrativa a Borgo Tossignano, meglio nota con la sigla Cims, si è aggiudicata il bando della Città metropolitana di Bologna per realizzarne il tratto che va da Osteria Nuova, nel comune di Sala Bolognese, fino al confine col Veneto. E’ la tratta emiliana verso nord della Ciclovia, parte di quel grande progetto europeo denominato «Euro Velo 7 Capo Nord-Malta», che sta creando una rete ciclabile per collegare l’Europa da nord a sud, al fine di incentivare la mobilità sostenibile, promuovere il turismo «lento» e permettere una maggiore fruibilità a chi si muove quotidianamente su due ruote.

Il tratto che dovrà costruire la Cims segue il tracciato della ferrovia dismessa Bologna-Verona, si dovranno congiungere i segmenti già presenti nei paesi attraversati, mentre al di fuori dei centri abitati si seguirà la linea dove in parte sono ancora presenti i vecchi binari. Il cantiere è partito ufficialmente a fine marzo da Osteria Nuova, alla presenza del sindaco metropolitano Virginio Merola e dei sindaci dei comuni interessati, dando così il via per la realizzazione del primo dei cinque segmenti nei quali sono stati suddivisi i trentadue chilometri complessivi di cui dovrà occuparsi la Cims. Si tratta di 4 chilometri e 100 metri, da Osteria Nuova a San Giovanni in Persiceto, dove si congiungeranno con un tratto già esistente in paese.

Il secondo segmento unirà San Giovanni con Crevalcore, poi lascerà l’area metropolitana di Bologna per entrare nella provincia di Modena con il terzo segmento, il più lungo, oltre 10 chilometri fino a San Felice Sul Panaro. Quarto e quinto tratto, da San Felice a Mirandola (4 chilometri e 800 metri) e infine il confine regionale (6 chilometri e 200 metri). Il bando della Città metropolitana prevedeva l’offerta economicamente più vantaggiosa, l’importo base era 3,3 milioni di euro. La Cims se l’è aggiudicato proponendo un ribasso a 3,1 milioni, comprensivo anche di alcune migliorie, in particolare rispetto al progetto di base sia sul fronte dell’utilità pratica che del turismo. (mi.ta.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 16 maggio

Nella foto il sindaco metropolitano Virginio Merola all”inaugurazione del cantiere per realizzare il primo tratto di Ciclovia del Sole

La cooperativa Cims realizzerà il primo tratto di “Ciclovia del Sole' da Sala Bolognese al confine con il Veneto
Cronaca 16 Maggio 2019

Il Passante fa discutere i 5Stelle, ma a Castello, Ozzano, Imola e Dozza interessano quarta corsia, bretella e complanare

L’annuncio del via libera al progetto del passante di mezzo di Bologna ha creato scompiglio tra i 5Stelle, ma il vicesindaco della Città metropolitana, il castellano Fausto Tinti, rimane cauto e rilancia: «Se si approva il passante, ma non la complanare, resta un lavoro incompleto» ha commentato a margine dell’incontro a Imola sulla bretella di qualche giorno fa.

Nei giorni precedenti il sottosegretario ai Trasporti, Michele Dell’Orco, del Movimento 5 stelle, ha annunciato che la conferenza dei servizi relativa al potenziamento in sede della tangenziale bolognese sarà aperta entro l’estate. Questo ha avuto come effetto immediato di scatenare le ire dei colleghi grillini emiliani, primo tra tutti il referente regionale del Movimento, Massimo Bugani, che ha postato su Facebook una lettera al vetriolo indirizzata al collega. Lo stop all’allargamento della tangenziale era stato infatti uno dei cavalli di battaglia dell’ultima campagna elettorale grillina bolognese. Il sottosegretario ha replicato dicendo che è stata una decisione obbligata: «Purtroppo spesso dobbiamo fare i conti con iter burocratici già avviati o completati» ha risposto su Facebook.

Per Ozzano e Castel San Pietro, però, oltre al passante di mezzo, è importante che non si perda di vista la successiva realizzazione della cosiddetta «complanare di ritorno», da San Lazzaro a Tolara. «Mentre il passante di mezzo è frutto di un accordo con la Regione e il Comune di Bologna – spiega Tinti -, in questo caso si tratta di un’opera compresa e finanziata con i fondi per la realizzazione della quarta corsia dell’A14». Da qui i timori di Tinti che i tempi possano allungarsi o addirittura si areni tutto.

Al momento, infatti, il progetto esecutivo della quarta corsia attende ancora la validazione tecnica da parte del ministero dei Trasporti. Soltanto dopo questo passaggio autorizzativo, Autostrade per l’Italia potrà procedere con le gare per l’assegnazione dei lavori. Castel San Pietro, Ozzano e Imola sono così unite nella stessa sorte: dall’ampliamento dell’A14 dipende la possibilità di finanziare il completamento della bretella imolese così come le altre opere.

Il 20 marzo, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, insieme al sindaco di Bologna e della Città metropolitana, Virginio Merola, avevano incontrato il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli. Sul tavolo c’era proprio la richiesta di via libera per una serie opere di viabilità prioritarie per l’Emilia Romagna, a partire dal passante di Bologna, sulle quali Regione e Città metropolitana avevano organizzato una grande manifestazione il 9 marzo, con il sostegno delle associazioni imprenditoriali e non solo. L’incontro al Mit con Toninelli ha permesso di fare un importante passo in avanti verso la realizzazione del passante di Bologna e della bretella Campogalliano-Sassuolo, ma per i Comuni la quarta corsia resta la priorità.

Altri particolari negli articoli sul “sabato sera” del 16 maggio.

Nella foto la complanare esistente, quella verso sud

Il Passante fa discutere i 5Stelle, ma a Castello, Ozzano, Imola e Dozza interessano quarta corsia, bretella e complanare
Cronaca 7 Maggio 2019

Bretella, mercoledì 8 maggio un incontro all'hotel Donatello organizzato dal comitato Strade Future

Il comitato Strade future torna all’hotel Donatello per una nuova iniziativa pubblica intitolata Dubbi e incertezze sul progetto Bretella. Questa volta ha invitato attorno allo stesso tavolo Regione, Autostrade per l’Italia, Città metropolitana e Comune di Imola. L’obiettivo è sapere a che punto è il progetto della quarta corsia dell’A14, e, di conseguenza, quando saranno realizzati i lavori connessi a questa, tra cui il completamento della bretella cittadina da via Salvo d’Acquisto a via Punta. «Abbiamo invitato l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini – anticipa il portavoce del comitato, Mirco Griguoli – che parteciperà assieme a un rappresentante della società Autostrade. Abbiamo inoltre invitato l’assessore allo Sviluppo sostenibile, Massimiliano Minorchio».

L’incontro, aperto a tutti, si terrà mercoledì 8 maggio, alle ore 17.30, all’hotel Donatello (sala Grand Prix 2), in via Rossini 25. Sarà questa anche l’occasione per cercare di avere qualche ulteriore dettaglio sul progetto alternativo presentato nelle scorse settimane dal Comune di Imola in Città metropolitana. Come annunciato infatti da Minorchio nella Commissione consigliare dello scorso 3 aprile, la proposta punta a realizzare l’ultimo tratto in due stralci. Il primo, da 3 milioni di euro, consisterebbe nella realizzazione di due rotonde, una su via Salvo d’Acquisto e una su via Punta. Con il secondo stralcio, da 6 milioni di euro, invece, si procederebbe a realizzare la strada di collegamento, a una corsia per ogni senso di marcia e in trincea di 2 metri e mezzo. Opere che sarebbero finanziate in parte con fondi della Città metropolitana. (r.cr.)

Bretella, mercoledì 8 maggio un incontro all'hotel Donatello organizzato dal comitato Strade Future
Cronaca 6 Maggio 2019

Completati i lavori di miglioramento energetico al palaReggiani in viale 2 Giugno a Ozzano

Sono stati completati gli interventi di ristrutturazione del palazzetto dello sport di viale 2 Giugno. L’obiettivo complessivo era il miglioramento sotto il profilo energetico ottenuto da un lato con la coibentazione della copertura, la sostituzione dei vecchi pannelli da 4 centimetri con altri da 24, cappotto interno per le pareti e sostituzione degli infissi, dall’altro con un nuovo riscaldamento termico con pompe di calore e impianto per l’acqua calda sanitaria integrato con pannelli solari da 8kW.

La spesa complessiva è stata di poco più di 565 mila euro, coperta per circa 163 mila euro con un contributo regionale. L’appalto per i lavori era andato all’associazione di imprese formata da Naldi Impianti Srl, Consorzio Opera e CoInd Srl. «La caratteristica copertura a pannelli colorati bianchi, blu e verdi, molto avveniristica per l’epoca, aveva finito per diventare un ele-mento distintivo ed identificativo del nostro paese tanto da spiccare in tutte le foto aeree di Ozzano. Però, dopo più di trent’anni di attività era giunto il tempo di sottoporla ad alcuni lavori di restyling» ha commentato il sindaco Luca Lelli.

Il palazzetto ozzanese risale al 1987, venne inaugurato dall’allora sindaco di Bologna Renzo Imbeni; dall’autunno scorso è stato chiamato palaReggiani in onore dello sponsor Arti Grafiche Reggiani, inoltre è stato dedicato con una targa alla memoria di Valter Conti, per nove anni sindaco di Ozzano e in precedenza assessore allo Sport. (r.cr.)

Nella foto un”immagine dell”inaugurazione del palazzetto nel 1987, alla presenza dell”allora sindaco di Bologna Renzo Imbeni

Completati i lavori di miglioramento energetico al palaReggiani in viale 2 Giugno a Ozzano

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