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Cronaca 30 Giugno 2019

Antenne per la telefonia mobile, incontro con i cittadini, Iliad continua a chiedere nuovi impianti

Incontro pubblico domani, lunedì 1 luglio, alle ore 20.30 nella sala del Consiglio comunale, in municipio (ingresso da piazza Matteotti, 1° piano) per la presentazione del cosiddetto “piano antenne”, ovvero la mappatura aggiornata in base alle richieste pervenute durante l”anno da parte degli operatori per nuovi impianti di telefonia mobile. Richieste che vengono accolte o bocciate dal Comune in base al regolamento comunale, voluto dall’allora Giunta Manca nel 2014 e approvato all’unanimità dal Consiglio comunale.

All”incontro saranno presenti l’assessore allo Sviluppo economico, Patrik Cavina, e il consigliere delegato all’Innovazione tecnologica, Ermete Guerrini. Attualmente nel piano 2019 (per il quale è possibile presentare osservazioni entro il 5 luglio) ci sono 15 richieste di aree di ricerca di cui ben 11 da parte di Iliad Spa. La società francese arrivata l”anno scorso sul mercato nostrano propondo tariffe a basso costo grazie a servizi forniti solo online. Anche a Imola molti hanno già attivato delle connessioni. Iliad ha beneficiato di alcune frequenze e di una parte degli impianti di Wind e 3, ma sta realizzando anche una propria rete.

L’Amministrazione comunale, come prevede il regolamento, ha individuato le aree del territorio definite come maggiormente idonee per l’installazione degli impianti, finalizzate prevalentemente alla minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagneticie ha valutato i programmi annuali presentati dai gestori, con il compitodi verificare il rispetto dei criteri di localizzazione, verificare la possibilità di coordinamento nelle localizzazioni richieste, prediligendo ove possibile il cositing, pianificare il monitoraggio dei campi elettromagnetici sulla base degli sviluppi proposti. Sulla base del regolamento e di queste valutazioni, il Comune ha proposto, ad esempio, per ben 7 nuove richieste il cositing (cioè la condivisione della localizzazione) e in tre casi spostamenti o modifiche. In particolare, c”è sempre pendente da anni il trasloco dell”antenna Vodafone dalla zona del Palagenius ad uno spazio più a ridosso della ferrovia.

Durante l”incontro verranno riproposte anche le risultanze dei controlli effettuati sugli impianti di telefonia mobile in tema di emissioni elettromagnetiche. L’Arpae monitora ogni anno gratuitamente tre siti cittadini sui quali sono installate una o più antenne. L”anno scorso, dopo l”analogo incontro pubblico organizzato dall”assessore Cavina appena insediatosi, fu chiesto di controllare viale Guerrazzi, via Saffi e via Aspromonte. Da notare che un anno fa i cittadini presenti furono appena cinque, segno evidente che in questi anni sembrano essersi dissolti molti dei timori in materia del pur serio problema dell”elettrosmog.

Il piano è consultabile nel sito del Comune http://www.comune.imola.bo.it/aree-tematiche/territorio/telefonia-mobile/materiali/piano-di-sviluppo-2019. (l.a.)

Antenne per la telefonia mobile, incontro con i cittadini, Iliad continua a chiedere nuovi impianti
Cronaca 25 Luglio 2018

Iliad sbarca a Imola, fioriscono le antenne: nove impianti e 14 aree di ricerca per il 2018

Quest’anno dai gestori di telefonia mobile sono arrivate richieste per ben 14 aree di ricerca e 9 nuovi impianti veri e propri. L’unica area di ricerca che è stata esclusa è quella ripresentata da Wind in via Garibaldi, bocciata come già avvenuto nel 2016 e nel 2017 perché «in centro storico e pertanto su immobili vincolati e classificati Beni culturali» quindi in violazione delle norme urbanistiche comunali. Sono state accolte, però, due aree di ricerca, sempre in centro storico, in via Emilia e in via Appia perché si tratta di microcelle, piccoli impianti a bassa emissione elettromagnetica per le quali occorre solo una comunicazione all’ente e nessuna autorizzazione. Alla luce del Regolamento comunale, voluto dall’allora Giunta Manca quattro anni fa e approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, sono state anche proposte ai gestori alcune modifiche alle localizzazioni scelte, in sostanza proponendo l’accorpamento con antenne già esistenti o su siti di proprietà pubblica.

Nonostante il fiorir di antenne (o meglio di impianti) che ci aspetta sono lontani i giorni delle polemiche e dei timori per i rischi alla salute dati dall’inquinamento elettromagnetico. Lunedì 23 appena cinque persone hanno partecipato all’incontro organizzato dalla giunta sul tema. «Evidentemente il Regolamento funziona…» ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico e vicesindaco Patrik Cavina.

Cinque anni fa, invece, la notizia di tredici domande di nuovi impianti portò ad una burrascosa e affollata assemblea con centinaia di cittadini. Era il momento del passaggio all’Internet veloce per smartphone e tablet, un passaggio tecnologico che richiedeva aggiustamenti nelle infrastrutture. L’assessore all’Ambiente Davide Tronconi propose il famoso Regolamento che venne condiviso da tutti i partiti. Già l’anno successivo, comunque, le richieste di nuove antenne scesero a cinque e solo tre si tradussero in pratica. Nel 2017 furono appena tre. Lo stesso Tronconi, però, nel luglio scorso avvertiva che la tregua sarebbe finita a breve. Alle porte c’era l’ennesimo cambiamento tecnologico per passare al 5G che promette una maggiore quantità di dati ma si correla ad una riduzione delle coperture, quindi reti più fitte di impianti a microcelle o small cells. Piccole antenne, meno invasive, che concorrono comunque ad aumentare l’inquinamento elettromagnetico in città.

A questo si aggiunge lo sbarco in Italia del quarto gestore telefonico Iliad Spa, che si affianca a Vodafone, Tim e Wind-3. La società francese propone tariffe a basso costo grazie a servizi forniti solo online. Anche a Imola molti hanno già attivato delle connessioni. Iliad ha beneficiato di alcune frequenze e di una parte degli impianti di Wind e 3, ma sta realizzando anche una propria rete. Su Imola chiede ben cinque aree di ricerca e nove nuovi impianti per il solo 2018. Federica Degli Esposti, responsabile Sie per il Comune di Imola, conferma: «Ci hanno detto che siamo uno dei territori più interessanti per lo sviluppo e sui quali investiranno di più».

Oggi nell’imolese abbiamo 54 impianti per telefonia mobile attivi su 37 pali più una microcella. Il Consiglio comunale oggi pomeriggio ha approvato la mappa delle localizzazioni. Ha votato a favore la maggioranza (M5s), contro il gruppo Imola guarda avanti-Cappello, astenuti Pd, Lega e il gruppo Patto per Imola-Palazzolo. (l.a.)  

Altri particolari e l’elenco completo delle nuove antenne con ogni singola specifica sul “sabato sera” in edicola dal 26 luglio. 

Nella foto il palo con le antenne per telefonia mobile in via Aspromonte  

Iliad sbarca a Imola, fioriscono le antenne: nove impianti e 14 aree di ricerca per il 2018

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