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Cronaca 31 Ottobre 2019

Come liberarsi delle cimici asiatiche che si rifugiano nelle case con l'arrivo della stagione invernale

La cimice marmorata asiatica è causa di una autentica emergenza ambientale ed economica che in Italia nel 2019 ha messo in ginocchio la filiera dell’ortofrutta. E dopo avere imperversato nei campi per tutta la stagione estiva, con l’arrivo dei primi freddi l’enorme popolazione di cimici si sta spostando in luoghi più riparati ove svernare, come le abitazioni, determinando una convivenza difficile. «In autunno, con l’abbassamento delle temperature, le cimici tendono a cercare riparo nelle case, creando fastidio alle persone – spiega Massimo Bariselli del Servizio fitosanitario regionale-. Ci sono però alcune cose che è bene sapere, alcune negative e alcune positive».

Quali?
«Anzitutto va chiarito che la cimice asiatica non punge l’uomo e gli animali e quindi non è un insetto pericoloso. La sua presenza però crea repulsione e disagio. Repulsione perché, come tutti sanno, le cimici, se maneggiate incautamente o schiacciate, puzzano. Disagio perché questa cimice emette un ferormone che richiama altre cimici, creando così aggregazioni talvolta anche molto consistenti. In verità, le cimici cercano un riparo nelle case solo temporaneamente: vi passano l’inverno per poi abbandonarle in primavera. Quindi non c’è il rischio che la casa ne resti infestata per sempre. Si tratta di una situazione episodica, anche perché buona parte di questi insetti è comunque destinata a morire».

Cosa si può fare per evitare la loro presenza indesiderata negli ambienti domestici?
«Premesso che non ci sono tecniche risolutive, alla fine la modalità più efficace resta quella di contrastarne l’ingresso con le comuni zanzariere. Tra le modalità non consigliate, invece, quella di gettare all’aperto le cimici catturate. Come ho detto, le cimici asiatiche non sono pericolose per uomo e animali, però sono molto dannose per le produzioni agricole, anche perché sono molto prolifiche e ogni singolo esemplare può produrre centinaia e centinaia di uova. Quindi non vanno assolutamente reimmesse nell’ambiente. Seconda cosa da non fare è di abusare di insetticidi in ambienti domestici. E’ vero che nel breve periodo sono efficaci perché le cimici entrate in casa muoiono, però ne arriveranno sicuramente altre ed usare continuativamente prodotti nocivi in ambienti chiusi in cui si vive non fa certamente bene alla salute».

E siamo daccapo. Se non vanno reimmesse nell’ambiente, se è meglio non usare insetticidi, se è inopportuno schiacciarle perché puzzano, allora come si fa a liberarsene?
«Banalmente, gettandole in acqua saponata. Le cimici galleggiano nell’acqua, ma il sapone rompe la tensione superficiale dell’acqua facendo sì che le cimici affondino, annegando. Perciò è sconsigliato gettarle nel water perché, galleggiando, potrebbero uscirne, a meno che non si tiri lo scarico, in questo caso però consumando inopportunamente preziosa acqua».

L”articolo completo è su «sabato sera» del 24 ottobre

Nella foto Massimo Bariselli del Servizio fitosanitario regionale

Come liberarsi delle cimici asiatiche che si rifugiano nelle case con l'arrivo della stagione invernale
Cronaca 8 Ottobre 2019

I consigli delle forze dell'ordine e di Hera per difendersi dalle truffe a domicilio dei falsi tecnici

Per mettere sull’avviso i cittadini, carabinieri e polizia hanno stilato dei vademecum con gli accorgimenti utili per cercare di scongiurare furti e truffe. Inoltre, ciclicamente, vengono organizzati incontri per parlare dell’argomento. Da ultimo, quello che si è svolto giovedì 19 settembre, presso la sala Bcc Città&Cultura di piazza Matteotti dal titolo «In difesa dei più fragili» su come combattere le truffe agli anziani, organizzato dal Comune di Imola in collaborazione con le forze dell’ordine. Cosa si può fare dunque?

Innanzitutto, suggeriscono carabinieri e polizia, «non fidarsi delle apparenze: il truffatore si presenta distinto e particolarmente gentile. Per carpire la vostra fiducia si spaccia per un tecnico dell’acqua, oppure del gas, della luce, ma anche per carabiniere, poliziotto, funzionario delle poste o dell’Inps», tanto per fare qualche esempio. Quando uno sconosciuto suona alla porta, è bene «prima di aprire, controllare dallo spioncino e, nel caso, aprire con la catenella attaccata», per mantenere una sorta di barriera. Inoltre, bisogna ricordarsi che, di norma, «i controlli vengono sempre preannunciati dalle aziende. Nel dubbio, si può sempre chiedere di mostrare un tesserino o fare una telefonata di verifica, senza però utilizzare telefoni o numeri forniti dall’intruso. Sarebbe utile avere a portata di mano, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Hera, Enel, Telecom, ecc…). Se ci fossero ancora dubbi, chiamare il 112 o il 113». 

Capita che a volte ci si renda conto del raggiro quando il truffatore è già in casa. «Bisogna mantenere la calma, non perderlo di vista e invitarlo ad uscire. Normalmente non hanno intenzioni violente» aggiungono le forze dell’ordine. Se ci si accorge della truffa solo a posteriori, «è importante focalizzare più particolari possibili, magari scrivendoli». Altrimenti risalire all’identità dei truffatori è molto difficile.

Da parte sua Hera, che gestisce buona parte delle utenze nel circondario imolese, sottolinea che i propri operatori sono «identificabili da divisa e tesserino di riconoscimento e non sono incaricati a intervenire sugli impianti interni, tranne nei casi di sostituzione, manutenzione o lettura dei contatori posizionati all’interno dell’abitazione». E’ comunque disponibile il Servizio clienti (800999500 per le utenze domestiche, 800999700 per le utenze non domestiche, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e al sabato dalle 8 alle 18), che si può contattare per chiedere conferma del nominativo dell’addetto che si reca a domicilio, poiché gli operatori del numero verde dispongono dell’elenco costantemente aggiornato di tutti gli autorizzati. (gi.gi.)

Nella foto un momento dell”incontro organizzato a Imola dal Comune in collaborazione con le forze dell”ordine

I consigli delle forze dell'ordine e di Hera per difendersi dalle truffe a domicilio dei falsi tecnici

«Genitori digitali», incontro al Centro civico di Osteria Grande

Domani sera, alle 20.30, presso il Centro civico di Osteria Grande (via Broccoli 40) è in programma «Genitori digitali», un incontro che prosegue il percorso sull’uso consapevole delle tecnologie e sulla prevenzione del cyberbullismo, intrapreso nelle precedenti edizioni della rassegna.

L”appuntamento rientra, infatti, nel ciclo di incontri «Genitori e figli: istruzioni per l’uso», organizzato dall’amministrazione comunale per aiutare i genitori a comprendere le fasi di crescita, riconoscere i disagi e supportare i propri figli nei rischi che possono incontrare nelle relazioni quotidiane e sulla rete, per una genitorialità consapevole.

r.c.

Foto tratta dalla sito del Comune di Castel San Pietro Terme

«Genitori digitali», incontro al Centro civico di Osteria Grande

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