È stata Imola a ospitare il meeting di chiusura del progetto «Erasmus+ Human Rights» 2019-2022 del liceo linguistico «Alessandro da Imola», a cui hanno partecipato gli studenti delle classi 2E, 2G e 2H e quindici studenti provenienti dall’Irlanda, dalla Norvegia e dalla Repubblica ceca.
A causa della pandemia, «dei 4 meeting previsti siamo riusciti a realizzarne solo due in presenza, cercando di sostituire gli altri con attività di videoconferenze online – spiega la professoressa Maria Grazia Sini, referente del progetto –. Inoltre, condividiamo tutte le attività didattiche e i lavori prodotti dagli studenti in una piattaforma internazionale, Etwinning, dove anno per anno costruiamo delle pagine che contengono gli elaborati filmici, le immagini, gli articoli e i video e altre tipologie di prodotti che man mano gli studenti realizzano guidati dai docenti durante l’anno».
«Una scuola di qualità allarga i suoi orizzonti, sviluppando anche queste relazioni internazionali, e la scuola imolese è sempre più aperta e all’avanguardia – commenta Fabrizio Castellari, vicesindaco con delega alla Scuola –. Il tema alla base di questo progetto internazionale è quello dei diritti umani, della tolleranza e della solidarietà. Mai potrebbe essere più forte il richiamo in una stagione che vive alle porte dell’Europa un’aggressione drammatica quanto ingiustificata. Alla vigilia del 9 maggio, giornata che ricorda la posa della prima pietra di quella che sarebbe diventata l’Unione europea, è affidato in primis ai giovani il testimone di una cultura di pace e di convivenza fra i popoli, di un’Europa sempre più forte e coesa che abbia nella conoscenza e nella cultura le prime unità di misura di ogni persona ed ogni Paese». (lu.ba.)
Nella fotografia del Comune di Imola, l”accoglienza degli studenti al convento dell”Osservanza