La stazione meteorologica dell’istituto tecnico agrario Giuseppe Scarabelli di Imola si fa in tre. Alla stazione di rilevamento meteo di via Ascari ne sono state affiancate due a Montecatone, all’altezza di 274 metri sul livello del mare, nel punto più alto del territorio comunale, e l’altra a Sesto imolese, a 10 metri sul livello del mare, in uno dei punti più bassi.
Ciascuno dei tre punti di osservazione è dotato di una webcam, un sensore termometrico adiacente al suolo, un sensore termometrico posto a metri 2 da terra come da convenzione internazionale, una centralina di base e un pannello fotovoltaico per l’alimentazione elettrica. Inoltre, tutti e 3 i punti sono stati dotati di strumentazioni per monitorare anche il vento e le precipitazioni liquide, quali sensore di velocità e direzione del vento, pluviometro a basculante e sensore di bagnatura fogliare, che indica il tempo e la percentuale in cui la foglia di una pianta rimane bagnata.
«La neonata Rete Meteo Scarabelli permette di monitorare, registrare e confrontare dati che fotografano, senza precedenti, il complesso panorama climatologico del territorio comunale – spiegano Fausto Ravaldi, osservatore meteo, e Gian Maria Ghetti, dirigente scolastico dell’istituto –. Approfondendo gli studi sulla vocazionalità dei luoghi, si acquisiscono elementi orientativi, verso specie e varietà adatte ai microclimi locali». (lu.ba.)
Nella fotografia del Comune di Imola, la stazione di Montecatone