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Cronaca 26 Novembre 2021

Versi delle canzoni di Vasco Rossi e Cesare Cremonini «illumineranno» il centro di Imola

Un anno dopo aver «illuminato» in vista del Natale le due strade del centro storico di Imola con le parole di Ayrton Senna, il Comune ha deciso, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, di allestire ed illuminare un tratto di via Emilia e di via Appia con le parole tratte dalle canzoni di Vasco Rossi e Cesare Cremonini.

Il montaggio si concluderà oggi, mentre l’accensione è prevista il 4 dicembre, insieme alle luminarie natalizie e alle luci dell’albero di Natale. In questa occasione la scelta è connessa ai due concerti che il rocker di Zocca e il cantante bolognese terranno in Autodromo (, tanto che le parole illuminate rimarranno allestite ben oltre le festività natalizie, ovvero fino ai concerti della prossima estate. In via Emilia i versi della canzone «Sally» di Vasco Rossi «Perché la vita è un brivido che vola via. È tutto un equilibrio sopra la follia», mentre in via Appia,verso l’orologio i versi della canzone «Mondo» di Cesare Cremonini (Ho visto un posto che mi piace, si chiama Mondo. Ci cammino, lo respiro, la mia vita è sempre intorno). (r.cr.)

Nella foto: il montaggio delle luminarie con i versi dei due cantanti emiliani

Versi delle canzoni di Vasco Rossi e Cesare Cremonini «illumineranno» il centro di Imola
Cultura e Spettacoli 23 Aprile 2019

Imola Crossroads omaggia Lucio Battisti con una all stars del jazz italiano

Il secondo appuntamento di Imola Crossroads vedrà sul  palco dello Stignani il progetto Pensieri e Parole, un nobile «Omaggio a Battisti» in jazz proposto da una super all stars del jazz italiano che vede coinvolti, venerdì 26 aprile alle 21.15 al teatro Stignani, Peppe Servillo alla voce, la pianista Rita Marcotulli, Fabrizio Bosso alla tromba, Javier Girotto ai sassofoni, Furio Di Castri al contrabbasso e Mattia Barbieri alla batteria.

Dopo aver proposto con successo rivisitazioni jazz del repertorio di Domenico Modugno con Uomini in frac, di Celentano con Memorie di Adriano e di Fabrizio De Andrè con Amore che vieni amore che vai, l’Ater (Associazione Teatrale Emilia Romagna) ha prodotto questo nuovo spettacolo dedicato ad uno dei personaggi più importanti della musica leggera italiana. Lucio Battisti infatti è stato tra i più influenti e innovativi musicisti e cantanti italiani di sempre. Bravo chitarrista, perfezionista quasi maniacale negli arrangiamenti, sul  fronte musicale ha imposto una svolta significativa al pop leggero italiano rivoluzionando e personalizzando fortemente la forma canzone (tradizionale e melodica) contaminandola con sonorità e generi come il rock, il beat, il progressive, il latin, il rhythm’n’blues. Inoltre fondamentali si sono dimostrati anche i preziosi sodalizi con gli autori Mogol e Pasquale Panella che lo hanno portato a scalare le classifiche nazionali per anni, sia con brani interpretati da lui che da altri – basti pensare alla lunga collaborazione con Mina – arrivando a vendere la bellezza di 25 milioni di dischi.

Omaggiare in jazz un autore tra i più intimi, personali e sofisticati come Battisti non era facile, e il rischio di scivolare nella più tradizionale cover era decisamente forte. La sfida affrontata dai nostri jazzisti coinvolti, ci sembra decisamente vinta grazie all’originalità degli arrangiamenti, curati in questa occasione dal sassofonista italo argentino Javier Girotto (che ha conosciuto la musica di Battisti solo dopo il suo trasferimento in Italia), alla bravura interpretativa e teatrale dell’istrionico Peppe Servillo e all’ottimo interplay e alle qualità solistiche del resto del gruppo. Il sestetto infatti è riuscito a tracciare un suggestivo e inaspettato percorso sonoro mettendosi al servizio del ricco universo musicale battistiano attraverso una ventina di canzoni, da Pensieri e Parole a Il mio canto libero, da Emozioni a E penso a te, e il grande Servillo ha decisamente aggiunto un’altra importante prova interpretativa alla sua galleria di personaggi come Celentano, Modugno, Conte. (f.r.)

Imola Crossroads fa parte del festival regionale «Crossroads. Jazz e altro in Emilia Romagna», è promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Imola ed è organizzata da Jazz Network in collaborazione con il Combo Jazz Club con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.

Biglietto: 20 euro intero, 16 ridotto. Info 0542/602600 o 0544/405666.

Imola Crossroads omaggia Lucio Battisti con una all stars del jazz italiano
Cultura e Spettacoli 17 Novembre 2018

Ivano Marescotti ironizza sui modi di dire più comuni questa sera al Cassero

Ivano Marescotti dà il via questa sera, sabato 17 novembre, alle 21 alla rassegna di prosa 2018/19 al Cassero teatro comunale di Castel San Pietro. L’attore di Villanova di Bagnacavallo presenterà il reading La lingua neolatrina, un testo di Maurizio Garuti che è un monologo divertente cucito su misura per le qualità attoriali di Marescotti sulle parole virali che si pronunciano spesso: «da “un attimino” a “piuttosto che”, da “mi fa morire” a “non me ne può fregare di meno”, da “lato B” a “tirarsela”, da “in qualche modo” a “quant’altro”, da “fare sesso” a “fare un passo indietro”, da “mi piace” a “non ci posso credere”, da “strage sfiorata” a “fake news” – si legge nel comunicato stampa dello spettacolo -. È come se una folla di personaggi, variamente contaminati dai conformismi dei nostri tempi, scorresse sul palcoscenico, infilando battute a ripetizione in un rosario di gag. Solo che quei personaggi, come nel migliore teatro, siamo noi. Dietro il vuoto delle parole, ognuno può leggere a suo modo il vuoto di un’epoca».

Biglietto: 15 euro. Prenotazioni: 335/5610895.

Nella foto l’attore Ivano Marescotti

Ivano Marescotti ironizza sui modi di dire più comuni questa sera al Cassero

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