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Economia 26 Febbraio 2022

Il presidente onorario di Cna Imola Paolo Cavini eletto alla guida di Cna Emilia Romagna

Il presidente onorario di Cna Imola, l’imprenditore castellano Paolo Cavini, è il nuovo presidente di Cna Emilia Romagna. La nomina è avvenuta ieri con voto unanime nel corso dell’assemblea straordinaria dell’associazione che in regione conta 234 sedi e riunisce oltre 150 mila soggetti tra Pmi, pensionati e cittadini. Cavini, 48 anni, sposato, con due figlie e socio dell’azienda Antica Rosa con sede a Ozzano Emilia, guiderà Cna Emilia Romagna fino al 2025. Tra i vicepresidenti anche Luca Palladino, attuale presidente di Cna Imola.

L’assemblea di Cna Emilia Romagna ha quindi incontrato il governatore regionale Stefano Bonaccini a cui il neopresidente ha rivolto diversi appelli, a partire dalle aspettative sulla ripartenza economica: «Abbiamo a disposizione, come Paese, un enorme patrimonio tra Pnrr e Fondi europei – queste le sue parole -. Il nostro centro studi stima in oltre 16 miliardi di euro i fondi di pertinenza dell’Emilia Romagna fino al 2027, a cui vanno aggiunte tutte le risorse la cui progettualità è pertinenza nazionale, che coinvolgeranno anche le imprese che operano nella nostra regione. Spenderemo ogni minuto della nostra opera di rappresentanza dei prossimi quattro anni per fare in modo che di tutte le risorse a disposizione nulla vada disperso».

Dal 2009 al 2013 Cavini ha fatto parte del direttivo del gruppo Giovani imprenditori di Cna Imola, dal 2011 ha ricoperto la carica di vicepresidente di Cna Imola Associazione provinciale sino alla sua nomina a presidente nel novembre 2012, carica che ha ricoperto fino al giugno 2021 quando è stato nominato presidente onorario. (lo.mi.)

Nella foto (tratta dal sito di Cna Emilia Romagna): Paolo Cavini

Il presidente onorario di Cna Imola Paolo Cavini eletto alla guida di Cna Emilia Romagna
Economia 14 Ottobre 2021

Imprese artigiane che si digitalizzano, gli esempi di Ciemmedi e Cento Fiori

Imprese artigiane che si digitalizzano, le esperienze dell’imolese Ciemmedi e dell’ozzanese Cento Fiori Favorire l’artigianato 4.0, la trasformazione e la crescita digitale delle piccole imprese, nell’ottica della riduzione degli impatti ambientali delle produzioni. Questi gli obiettivi del bando regionale per la transizione digitale delle imprese artigiane, che ha messo a disposizione circa 8 milioni di euro a fondo perduto per agevolare la realizzazione di progetti del valore complessivo di oltre 27 milioni. Fra i progetti selezionati figurano anche quelli di 12 imprese artigiane del territorio, attive per lo più nel settore meccanico. La torneria imolese Ciemmedi e l’azienda zootecnica Cento Fiori di Mercatale ci hanno raccontato le loro esperienze. (lo.mi.) 

L’approfondimento sul «sabato sera» del 21 ottobre 

Nelle foto: lo staff della Ciemmedi e (sotto) la famiglia Maiani della società Cento Fiori di Mercatale

Imprese artigiane che si digitalizzano, gli esempi di Ciemmedi e Cento Fiori

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