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Economia 14 Giugno 2021

Tari 2021, a Imola oltre 1,1 milioni di euro di ristori per le imprese colpite dal Covid

Oltre 1,1 milioni di euro di ristori sulla Tari 2021 per tutte le attività colpite dalle chiusure causa emergenza Covid. Lo ha deciso il Comune di Imola. «Si tratta – spiega Fabrizio Castellari, vicesindaco e assessore al Bilancio – di risorse provenienti dal Governo, attese e doverose, di un buon sostegno al sistema delle imprese e alle attività colpite. È un dato molto positivo, perché sgraverà in maniera significativa il tributo Tari per tutto il 2021».

Il perimetro dei ristori è quello definito dai codici Ateco fissati dal Governo per le attività chiuse totalmente o in modo significativo in questa prima parte del 2021: attività alberghiere, della ristorazione, bar e tutto il comparto della somministrazione di alimenti e bevande, palestre, piscine, wedding, acconciatura ed estetica, scuole convenzionate e doposcuola e diverse altre categorie. Per le attività rimaste chiuse totalmente è previsto il contributo al 100% della quota variabile della Tari (la quota variabile vale circa il 70% della Tari totale) e al 70% per quelle chiuse parzialmente.

Per le imprese il Comune ha inoltre deciso di posticipare la rata di giugno a settembre e di suddividerla in due rate con scadenza al 30 settembre e 2 dicembre. «Questi ristori – sottolinea l’assessore alle Attività produttive, Pierangelo Raffini – vanno ad aggiungersi alla gratuità della Cosap garantita da noi a prescindere dai termini del Dpcm, fino al 31 dicembre e agli sconti importanti già deliberati per tutte le aziende e associazioni che sono in affitto in locali comunali. Pensiamo di mettere in campo altre iniziative nei prossimi mesi. Stiamo lavorando molto in tal senso anche per poter presentare alla città la nostra visione progettuale a lungo periodo e riportare imprese e nuovo lavoro sul territorio». (lo.mi.)

Nella foto: da sinistra, Fabrizio Castellari e Pierangelo Raffini

Tari 2021, a Imola oltre 1,1 milioni di euro di ristori per le imprese colpite dal Covid
Economia 10 Maggio 2021

Ristori, nuovo bando regionale da 13 milioni per ambulanti, discoteche, palestre, cinema e imprese culturali

In arrivo ulteriori ristori regionali per aziende e attività costrette a fermarsi o rallentare a causa delle misure anti-Covid. Le risorse messe a disposizione questa volta superano i 13 milioni di euro, di cui 9 milioni e 350 mila dal decreto Sostegni e 4 milioni dalla Regione. Dal 12 maggio fino al 4 giugno potranno presentare richiesta di contributo le seguenti categorie: discoteche e sale da ballo (3 milioni), ristorazione senza somministrazione, gelaterie e pasticcerie (4 milioni), palestre (2 milioni), cinema (1 milione), imprese culturali (1 milione e 350 mila), spettacolo viaggiante (1 milione), ristorazione e commercio ambulante (1 milione).

Le domande di contributo dovranno essere inoltrate sulla piattaforma https://restart.infocamere.it, in virtù di un accordo tra Regione e Unione regionale delle Camere di commercio, a cui è stata affidata la gestione dei ristori. Non si tratta di un clic day e la piattaforma non rileva l’ordine cronologico di presentazione della domanda ai fini della concessione del contributo. È ammessa una sola domanda per impresa. (lo.mi.)

Ristori, nuovo bando regionale da 13 milioni per ambulanti, discoteche, palestre, cinema e imprese culturali
Cronaca 19 Aprile 2021

Dal Comune di Imola ristori per chi è in affitto in immobili di proprietà comunale

Il Comune di Imola mette a disposizione 150 mila euro di ristori a sostegno di attività economiche e associazioni che sono in affitto in immobili di proprietà comunale con tre forme di sostegno.

In primo luogo, il ristoro del 25% del canone da marzo a dicembre 2020, per complessivi 70 mila euro. In secondo luogo, la sospensione del pagamento delle fatture dei canoni da marzo ad agosto 2021. In terzo luogo, il ristoro del 25% del canone per tutto il 2021, per complessivi 80 mila euro.

«Questo è il primo di una serie di atti concreti che verranno realizzati entro maggio, che riguarderanno anche Tari e Cosap, per andare incontro alle imprese e alle attività economiche, dal momento che sappiamo quanto questa pandemia costituisca una emergenza non solo sanitaria, ma anche economica e sociale» commenta il sindaco, Marco Panieri.

Il Comune, infatti, intende poi muoversi anche per abbattere il costo della Tari (si ipotizzano 900 mila euro di «ristorone») e della Cosap.

Per quest”ultima, ricorda l”assessore alle Attività produttive, Pierangelo Raffini, «nel 2020 con una apposita delibera abbiamo abbuonato 150 mila euro di oneri ai pubblici esercizi e attività economiche e per quest”anno viene riconfermata fino al 30 giugno la delibera di esenzione Cosap per il 50% in più delle aree occupate ed è nostra intenzione, nel caso il Governo non proseguisse con la norma del Dpcm, continuare con la Regione, che attraverso il presidente Bonaccini ha espresso questa intenzione, nell”esenzione fino al 31 dicembre 2021, per dare un’opportunità a tutti i locali pubblici che sono così in sofferenza causa le chiusure da pandemia». (r.cr.)

Nella foto (Isolapress): il centro storico di Imola

Dal Comune di Imola ristori per chi è in affitto in immobili di proprietà comunale
Economia 31 Marzo 2021

Coronavirus, in arrivo altri 9,7 milioni di ristori regionali per turismo, cultura e terzo settore

È stato approvato oggi dall’Assemblea legislativa senza voti contrari il progetto di legge della Giunta regionale che, nei giorni scorsi, era stato illustrato in udienza conoscitiva in Commissione Politiche economiche alle associazioni di categoria per far fronte alle conseguenze economiche del Covid.

L’Emilia-Romagna interviene quindi ancora con nuovi ristori pari a 9,7 milioni di euro per sostenere i settori più colpiti dalla pandemia: turismo, cultura, ristorazione senza somministrazione (quale, ad esempio, quella su treni, navi e attività di catering) e terzo settore. Fondi che si aggiungono ai 34,9 milioni stanziati a partire dal 2020 per bar e ristoranti (21 milioni), stabilimenti balneari (5 milioni), agenzie di viaggio (1,7 milioni), imprese ricettive delle zone montane (2 milioni), agriturismi (1 milione), gestori piscine (1,5 milioni), attività escursionistiche delle motonavi (200mila euro), oltre al contributo integrativo per i gestori delle edicole (500mila euro) e al bando per taxi e Ncc in corso (2 milioni).

E, in attesa dei fondi del Decreto sostegni, che metterà a disposizione dell’Emilia-Romagna oltre 9,3 milioni di euro. Risorse che saranno distribuite, grazie a una convenzione con Unioncamere, a discoteche e sale da ballo (3 milioni), palestre (2 milioni), cinema (1 milione), imprese culturali (1 milione e 360mila), spettacolo viaggiante (1 milione) e ambulanti delle fiere (1 milione). Un totale, quindi, pari a poco meno di 54 milioni di euro che arriveranno direttamente sui conti correnti delle imprese come contributi a fondo perduto. Il nuovo progetto di legge prevede ristori anche per guide turistiche (1 milione di euro), maestri di sci, discipline alpine, fondo e snowboard (1 milione di euro), operatori del settore culturale creativo (600mila euro), organizzazioni di volontariato (1 milione di euro) e attività  di ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, di gelateria e pasticceria, di ristorazione su treni e navi e catering per eventi (4 milioni di euro). (r.cr.)

Foto dal sito della Regione Emilia Romagna

Coronavirus, in arrivo altri 9,7 milioni di ristori regionali per turismo, cultura e terzo settore
Cronaca 11 Gennaio 2021

Coronavirus, via ai ristori regionali: dal 20 gennaio i bandi per ristoranti e bar

Tutto pronto per l’operazione ristori regionali a sostegno delle attività e imprese dell’Emilia-Romagna che in tutti i comparti sono alle prese con sospensioni o chiusure dovute alle restrizioni anti-Covid. Aiuti per un totale di circa 40 milioni di euro, fra fondi della Regione e fondi statali messi a disposizione dal Governo e destinati alle categorie soggette a restrizioni aggiuntive disposte con ordinanze regionali. Ristori che si aggiungono a quello nazionali.

I primi a partire sono ristoranti e bar: il 20 gennaio in tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini, verranno emanati i bandi per gli esercizi che potranno così richiedere i ristori regionali. La Regione ha stanziato 21,3 i milioni di euro, affidandone la gestione alle Camera di Commercio, che faranno i singoli bandi in ogni provincia, attraverso una convenzione già approvata con Unioncamere Emilia-Romagna. La Regione gestirà invece direttamente due bandi. Uno, in preparazione, da 1,5 milioni di euro rivolto ai gestori delle piscine pubbliche date appunto in gestione tramite convenzione, per l’erogazione di un contributo diretto una tantum in un’unica soluzione. Il secondo, a febbraio, da 2 milioni di euro, a beneficio invece di Taxi e Noleggio con conducente (Ncc), bonus erogati anche in questo caso direttamente dall’Amministrazione regionale sulla base delle licenze in essere: sono circa 3mila i soggetti interessati in tutta l’Emilia-Romagna.

A fine gennaio, probabilmente attraverso una nuova convenzione con le Camere di Commercio, che faranno i relativi bandi, verranno messi a disposizione fondi per i ristori alle seguenti attività: imprese culturali e cinema (circa 2,5 milioni di euro); palestre (2 milioni di euro); spettacolo viaggiante (1 milione di euro); discoteche e locali da ballo assimilati (3 milioni di euro). Cifre che verranno definite con esattezza in questi giorni, così come sono in corso di definizione le modalità di gestione dei ristori decisi per maestri di sci, di snowboard e addetti degli impianti sciistici (1 milione di euro) e per le guide turistiche (1 milione di euro). Rimangono poi circa 4 milioni di euro da destinare ai ristori per altre categorie, fra cui venditori ambulanti in fiere e sagre paesane. (da.be.)

ULTERIORI DETTAGLI

Coronavirus, via ai ristori regionali: dal 20 gennaio i bandi per ristoranti e bar
Cronaca 9 Gennaio 2021

Coronavirus, dalla Regione ristori per 3 milioni di euro a sostegno delle discoteche

«Le discoteche non devono chiudere, questa è solo una pausa resa necessaria dalla situazione generale a causa della pandemia. E la Regione rimane, concretamente, al loro fianco». A dirlo l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, che esprime la propria vicinanza ai gestori di questo comparto, storico e strategico, danneggiato dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria di questi mesi. Una vicinanza concreta, che si sostanzia con ristori per 3 milioni di euro di fondi regionali rivolti proprio ai gestori delle discoteche, da Piacenza a Rimini, per sostenerli nell’affrontare questo difficile periodo di stop delle attività, in attesa della ripartenza.

I ristori regionali sono destinati al comparto dell’intrattenimento fanno parte di un pacchetto di 40 milioni di euro rivolto a diverse categorie messe in difficoltà dal Covid-19. (da.be.)

Foto d’archivio

Coronavirus, dalla Regione ristori per 3 milioni di euro a sostegno delle discoteche
Cronaca 11 Dicembre 2020

Il senatore Manca guida il Pd nella Commissione Bilancio: «Ristori, Recovery e riforme per ripartire meglio di prima»

«Decreti ristori» è il nome di una serie di provvedimenti legislativi urgenti emanati dal Governo per sostenere le realtà economiche colpite dalle limitazioni introdotte dai Dpcm necessari per contenere il virus. Quattro i decreti usciti da fine ottobre ai primi di dicembre, che saranno convertiti in legge tutti insieme dal Parlamento entro fine anno, contestualmente all’approvazione della legge di bilancio 2021.

L’obiettivo è far fronte alla seconda ondata della pandemia, che ha già richiesto, nel corso del 2020, cinque manovre di bilancio (Cura Italia, Liquidità, Rilancio, Decreto Agosto, Ristori) con altrettanti scostamenti. «Il nostro Paese – sottolinea il senatore imolese Daniele Manca, capogruppo Pd in Commissione Bilancio a palazzo Madama – sta affrontando la seconda ondata partendo dal presupposto che non possiamo permetterci un blocco totale delle attività economiche. Oltre ai quattro decreti, entro fine anno ce ne sarà un altro più di carattere ordinamentale, mentre a gennaio un quinto Decreto ristori, basato sui dati più recenti relativi alla pandemia, si occuperà di aiuti non più alle attività economiche contraddistinte da singoli codici Ateco, bensì alle intere filiere economiche più colpite dalla crisi, a prescindere dalle zone e dalle colorazioni. Inoltre, si occuperà di come gestire il piano vaccinazioni rafforzando la medicina territoriale per uscire dall’emergenza». (mi.ta.)

Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 10 dicembre.

Nella foto: il senatore Pd Daniele Manca

Il senatore Manca guida il Pd nella Commissione Bilancio: «Ristori, Recovery e riforme per ripartire meglio di prima»
Economia 1 Dicembre 2020

Coronavirus, in Emilia-Romagna i fondi disponibili per ristori economici salgono a 31 milioni di euro

Sono saliti a 31 milioni di euro le risorse disponibili per i ristori economici a favore delle categorie che in Emilia-Romagna hanno dovuto sospendere o limitare le loro attività a causa delle misure restrittive introdotte per frenare il contagio da Coronavirus. Si tratta di pubblici esercizi come bar e ristoranti, taxi e noleggio con conducente, operatori della cultura e comparto sport, palestre e piscine. «Il Governo ci ha ascoltati- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- accogliendo la richiesta che avevo avanzato, anche a nome delle altre Regioni, subito dopo aver approvato a inizio novembre l’ordinanza regionale anti-assembramenti, che interveniva in particolare sugli esercizi commerciali. Ringrazio il presidente Conte e il ministro Gualtieri. Agli esercenti e agli operatori di altri settori come i servizi, la cultura e lo sport stiamo chiedendo un sacrificio enorme, per proteggere la salute delle persone e dell’intera comunità: per questo dobbiamo sostenerli, oltre a ringraziarli per la responsabilità che continuano a dimostrare. Adesso dobbiamo garantire loro aiuti in tempi veloci- chiude Bonaccini- e stiamo lavorando con i nostri uffici per individuare i criteri più equi e gli strumenti più rapidi perché ciò avvenga, su cui ci raccorderemo come sempre con le associazioni di categoria».

Ai 10 milioni di euro già stanziati dalla Regione e inseriti nel bilancio di previsione 2021, e quindi disponibili fra poche settimane, infatti, si aggiungono più di 21 milioni messi a disposizione dal Governo attraverso l’ultimo Decreto-legge, il quarto, sulle ulteriori misure connesse all’emergenza epidemiologica. Nel provvedimento, oltre a stanziare ulteriori misure dirette a favore delle imprese, l’Esecutivo ha ripartito fra le Regioni a statuto ordinario ulteriori 250 milioni di euro per il ristoro delle categorie soggette a restrizioni aggiuntive disposte dalle stesse Amministrazioni regionali in relazione all’emergenza Covid. E all’Emilia-Romagna sono assegnati allo scopo appunto 21,266 milioni di euro. I 31 milioni di euro saranno disponibili in tempi brevi, fra fine dicembre e inizio gennaio. (da.be.)

Coronavirus, in Emilia-Romagna i fondi disponibili per ristori economici salgono a 31 milioni di euro

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