Posts by tag: salute pubblica

Cronaca 15 Marzo 2020

Coronavirus, spesa gratis a domicilio per anziani e malati con l’intesa tra Coop, Comuni e associazioni di volontariato

Spesa gratis a domicilio per le persone più in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. Dai prossimi giorni partiranno i primi servizi di consegna grazie al protocollo d’intesa promosso da Coop Alleanza 3.0 coinvolgendo i Comuni e le associazioni di volontariato.

Il servizio si svolgerà in questo modo: gli enti, le associazioni o le cooperative sociali individueranno l’area e i punti vendita Coop di riferimento in fare la spesa e individueranno i beneficiari ai quali offrire il servizio di recapito gratuito a domicilio. Saranno poi i volontari a fare materialmente la spesa nel punto vendita Coop come normali clienti (seguendo eventuali percorsi, orari e casse dedicate), passando gli acquisti in cassa e l’apposito codice a barre consegnato da Coop al momento della sottoscrizione del protocollo. Di seguito pagheranno regolarmente la spesa e la consegneranno al domicilio del beneficiario. 

Il servizio è rivolto in particolare alle persone anziane, affette da patologie croniche o con multi-morbilità o con stati di immunodepressione, per le quali la raccomandazione a restare in casa è ancora più insistente che per tutte le altre. Consegnando loro la spesa, infatti, si garantisce l’«isolamento domestico volontario», evitando loro di uscire di casa per recarsi a fare la spesa. (r.cr.)

Coronavirus, spesa gratis a domicilio per anziani e malati con l’intesa tra Coop, Comuni e associazioni di volontariato
Cronaca 13 Marzo 2020

Coronavirus, con i banchi vuoti le lezioni si fanno via web: l'esperienza dell'Istituto comprensivo 4

Il protrarsi della sospensione dell’attività didattica fino al 3 aprile a causa dell’emergenza Coronavirus, quindi per almeno sei settimane, impone il ripensamento dell’insegnamento. Grazie a un accordo tra Regione, Ufficio scolastico regionale e Lepida, dal 10 marzo Google e Cisco hanno messo a disposizione gratuitamente i loro strumenti a supporto dell’attività a distanza. Come si stanno organizzando gli Istituti comprensivi? Audiostorie e schede per i bambini della materna Pulicari. Didattica a distanza per quelli delle elementari Campanella, Pulicari e Pelloni-Tabanelli e per i ragazzi della media Valsalva, con lezioni ripetute in diverse fasce orarie e rimodulate per gli studenti con disturbi specifici di apprendimento. Così prosegue l’insegnamento al Comprensivo 4 di Imola.

«La nostra priorità è non perdere il contatto con i nostri alunni- spiega la dirigente Laura Santoriello –. Per quelli più piccoli, un distacco totale si tradurrebbe nella necessità di un nuovo inserimento». Oltre a storie e l’invio di schede con attività per la materna, «alla primaria e alla media abbiamo potenziato il registro elettronico, con la possibilità per i genitori di inserire i compiti svolti dagli studenti e individuato in Google Classroom lo strumento più idoneo per le lezioni», dettaglia Santoriello (lu.ba. mi.mo.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 12 marzo

Nella foto banchi vuoti alla scuola media Valsalva

Coronavirus, con i banchi vuoti le lezioni si fanno via web: l'esperienza dell'Istituto comprensivo 4
Cronaca 13 Marzo 2020

Coronavirus, l'esperienza degli insegnanti dell'Istituto Comprensivo 7 che insegnano attraverso il pc

All’Istituto comprensivo 7, in Pedagna, diverse opzioni di didattica a distanza sono state attivate fin dalla prima settimana di stop forzato delle lezioni a causa dell’emergenza Coronavirus. Una scelta giusta, considerato anche il protrarsi della sospensione dell’attività didattica fino al 3 aprile in tutta Italia, come deciso con il Dcpm firmato dal premier Giuseppe Conte nella serata di lunedì 9 marzo. Va detto che per l’istituto le potenzialità della didattica a distanza non erano del tutto sconosciute. Alcuni professori ne fanno uso da anni per la condivisione di materiali di approfondimento. Ma da quando è scattato lo stop forzato alle lezioni, il Comprensivo ha messo in campo tutte le possibilità di didattica a distanza per tutte le classi, dalla primaria alla secondaria di primo grado.

«Uso la piattaforma Google Suite da tempo, ma dalla prima settimana di chiusura delle scuole lo faccio per condividere con i miei alunni non solo i materiali, ma anche i compiti da fare autonomamente e consegnare entro un orario predefinito – racconta Patrizia Codutti, insegnante alle medie Orsini -. Dalla seconda settimana di stop alle lezioni, poi, uso l’applicazione Meet per le videolezioni». A coordinare le modalità di didattica a distanza è il team di animatori digitali dell’istituto, di cui fa parte anche il vicepreside Lorenzo Medici, professore di religione sempre alle Orsini. «Abbiamo potenziato i tutorial per i docenti che non erano ancora a loro agio con questi strumenti – spiega -. Google Suite ha una formula ricca e funzionale con cui i docenti possono davvero proseguire le lezioni, sia per le medie, che per le elementari». (mi.mo.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 12 marzo

Nella foto il vicepreside dell”Ic7 Lorenzo Medici

Coronavirus, l'esperienza degli insegnanti dell'Istituto Comprensivo 7 che insegnano attraverso il pc
Cronaca 12 Marzo 2020

Coronavirus, sospese a Imola le aperture pomeridiane degli uffici comunali, si accede al mattino solo con appuntamento

Sospese da oggi, 12 marzo e fino al 3 aprile a Imola le aperture pomeridiane degli uffici comunali. Lo ha stabilito il commissario straordinario Nicola Izzo, in ottemperanza alle disposizioni per prevenire la diffusione del Coronavirus. Nel periodo indicato, pertanto, l”apertura al pubblico è garantita dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, anche se l”attività lavorativa proseguirà nei vari uffici che, precisa il Comune, «potranno essere interpellati per via telefonica e telematica».

Inoltre, per le modalità di afflusso al pubblico si seguiranno le indicazioni stabilite nel decreto governativo del 9 marzo. In particolare, si specifica che «l’afflusso del pubblico agli uffici comunali avverrà unicamente previo appuntamento telefonico da prenotare ai numeri dei singoli uffici presenti sul sito Internet del Comune di Imola, nel quale il richiedente evidenzia le ragioni di necessità e urgenza della sua richiesta di accesso allo sportello». (r.cr.)

Coronavirus, sospese a Imola le aperture pomeridiane degli uffici comunali, si accede al mattino solo con appuntamento
Cronaca 26 Luglio 2019

Focolaio di leishmaniosi in via Calunga Buore e via Strascina, ordinanza del Comune per prevenire l'epidemia

Prevenire la leishmaniosi viscerale nel territorio comunale. E” l”obiettivo che ha portato la sindaca di Imola, Manuela Sangiorgi, a firmare un”ordinanza a seguito di una segnalazione del Dipartimento di Sanità pubblica dell”Ausl nella quale si comunica la presenza di un focolaio della malattia nelle vie Calunga Buore e Strascina. Nella nota che l”Azienda sanitaria ha inviato al Comune, si sottolinea infatti che la leishmaniosi «costituisce una malattia grave, potenzialmente mortale ad esordio lento e di difficile diagnosi, trasmessa da flebotomi Spp (pappataci) e riconosce un serbatoio animale fonte di infezione costituito in principalmente dai canidi, in primis dal cane domestico».

Ecco allora la decisione di disporre, attraverso lo strumento dell”ordinanza, una serie di misure di sorveglianza e controllo a sostegno dell’attività dell”Unità di Igiene Veterinaria dell”Ausl, impegnata nella ricerca dei cani infetti e a tutela della salute dei residenti nell’ambito territoriale di diffusione della malattia». In particolare, il provvedimento, per evitare che la patologia si diffonda nella popolazione canina, impone ai cittadini della zona interessata dal focolaio queste misure indicate dall”Azienda sanitaria: l”immediata registrazione di tutti i cani di proprietà mediante applicazione del microchip e iscrizione nell’anagrafe regionale animali d’affezione (Araa) alla pubblicazione all’Albo Pretorio dell”ordinanza (obbligo peraltro già previsto dalla normativa vigente e sanzionabile se non si ottempera entro 30 giorni dall”entrata in possesso di un cane); obbligo di informare l”Igiene Veterinaria della presenza di cani di proprietà, ma registrati in altri Comuni (Dipartimento di Sanità Pubblica – Front Office, telefono 0542-604950 dal lunedì al sabato 8.30-12.30 e al martedì dalle 14.30 alle 17 – mail: frontoffice@ausl.imola.bo.it); obbligo di sottoporre i cani ai controlli di laboratorio prescritti o eseguiti dall’Igiene Veterinaria; obbligo di aderire alle prescrizioni (terapeutiche/di approfondimento diagnostico) impartite dalla stessa Unità di Igiene Veterinaria per i cani rivelatisi infetti/sospetti; obbligo di applicare ai cani un collare impregnato di antiparassitario ad effetto repellente fino alla fine del mese di ottobre. (r.cr.)

Nella foto l”area di attenzione nella quale è stato segnalato il focolaio della malattia

Focolaio di leishmaniosi in via Calunga Buore e via Strascina, ordinanza del Comune per prevenire l'epidemia
Cronaca 2 Luglio 2019

Lotta alle zanzare, nuova ordinanza del Comune di Castel San Pietro con i moduli per comunicare i trattamenti

Nuova puntata a Castel San Pietro Terme nella lotta alle zanzare. Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza per recepire le più recenti normative regionali sulla prevenzione di malattie come Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, che sono trasmesse all’uomo dalle punture di insetti vettori come la zanzara tigre e la zanzara comune.

Il nuovo provvedimento deriva dalle linee guida dettate dalla delibera regionale 785 arrivata il 20 maggio che prevede un maggior impegno per i cittadini: prima di tutto occorre comunicare con almeno cinque giorni di anticipo al Comune e al Servizio igiene pubblica dell’Ausl l’intenzione di effettuare dei trattamenti adulticidi (quelli mirati, per capirci, a uccidere le zanzare adulte). Per farlo c”è l”apposito modulo da utilizzare, allegato all”ordinanza contenente anche la sezione “Dichiarazione di trattamento adulticida”, che va fatta firmare dalla ditta specializzate incaricate di effettuare i trattamenti (oppure dal proprietario o conduttore se sono eseguiti da lui personalmente). Un secondo modulo, l”allegato 2, contiene l”avviso che va stampato e affisso almeno 48 ore prima del trattamento per garantire la massima informazione alla popolazione che sta per essere fatto un trattamento.

Novità a parte, l”ordinanza ribadisce poi i comportamenti che tutti i cittadini sono tenuti ad osservare per prevenire la diffusione delle zanzare, evitando la formazione di acqua stagnante e facendo i trattamenti larvicidi. La lotta agli insetti adulti, che comporta l”immissione nell”ambiente di sostanze tossichei, deve essere un”arma da usare «solo in via straordinaria» dove «i livelli di infestazione hanno superato la ragionevole soglia di sopportazione» e «sempre e solo a seguito di verifica del livello di infestazione presente». 

I kit gratuiti di prodotto antilarvale sono disponibili allo Sportello cittadino in municipio, che ne fornirà un”unica dotazione per ogni edificio. Il Comune consiglia pertanto che il ritiro venga effettuato da una sola persona, il cui nome e cognome vengono registrati in un apposito elenco. Il prodotto, in vendita anche nelle farmacie a un prezzo convenzionato con l”Ausl di Imola, va applicato una volta al mese, fino a ottobre, in tombini, caditoie, grondaie e pozzetti sbrecciati.

Da parte sua, inoltre, il Comune continua ad eseguire nelle aree pubbliche trattamenti larvicidi con l’utilizzo di tecnologie di lotta integrata a basso impatto ambientale, affidati a una ditta specializzata secondo un calendario che l’assessorato all’Ambiente ha messo a punto in collaborazione con il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Imola.I n ogni caso per informazioni si può chiamare l”Ufficio Ambiente del Comune di Castel San Pietro Terme ai numeri di telefono 051 6954 140-146-133 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17. Per chi desidera invece consultare l’ordinanza completa può  trovarla pubblicata all’albo pretorio on line http://castelsanpietroterme.trasparenza-valutazione-merito.it/web/trasparenza/albo-pretorio. (r.cr.)

Nella foto un esemplare di zanzara tigre

Lotta alle zanzare, nuova ordinanza del Comune di Castel San Pietro con i moduli per comunicare i trattamenti
Cronaca 31 Luglio 2018

Quest’estate le cicale son troppo rumorose? Secondo l’esperto dell'Ausl è tutto nella norma

Il frinire delle cicale, insieme al rumore delle onde del mare, è da sempre il simbolo dell’estate. Il loro «canto» ad alcuni concilia il sonno, ma buona parte della popolazione non ne apprezza il continuo sottofondo, che quest’estate appare particolarmente intenso. Abbiamo chiesto a Massimo Gaiani, tecnico della prevenzione dell’Ausl di Imola, qualche delucidazione. Gaiani è un appassionato di insetti e fa parte del gruppo regionale per la prevenzione della zanzara tigre.

Si tratta solo di un’impressione o le cicale quest’anno sono particolarmente fastidiose?
«Possono sembrare particolarmente fastidiose ma non è così: siamo nella norma. La sensazione è collegata alla frequenza del loro frinire, che in Italia si avvicina agli 80 decibel, ma in Australia (le cicale possono essere di varie tipologie) possono raggiungere anche i 100 decibel. Tutto questo rumore non è altro che un dialogo tra il maschio e la femmina, al fine di completare il ciclo di riproduzione. Il maschio emette un suono più forte al quale la femmina risponde in maniera più debole. Le cicale sono animali solitari, dunque è necessario che si richiamino per l’accoppiamento».

Per produrre un suono così forte non saranno certo degli insetti dalle dimensioni minuscole… 
«In effetti la cicala misura intorno ai 4/5 centimetri. Sono animali particolari che possono vivere anche 15 anni nella loro fase larvale sotto terra, poi il caldo stimola il passaggio alla fase adulta che li porta ad uscire in superficie durante l’estate. In seguito  effettuano la muta e infine completano il ciclo di riproduzione. Vivono sugli alberi quali il pino o l’ulivo. Nella nostra città si possono trovare gli esoscheletri, ovvero la pelle mutata e abbandonata, sui tigli dei viali».

Sono dannose per gli alberi che le ospitano, dunque necessitano un controllo?
«Non si tratta di elementi dannosi in quanto non trasmettono virus né alle piante, né all’uomo. Inoltre non danneggiano gli alberi sui quali vivono, ma li sfruttano per trarne nutrimento, attraverso la loro proboscide. Le cicale poi sono utili al resto dell’ecosistema perché allo stadio larvale sono il sostentamento delle talpe, mentre in quello adulto vengono predate in particolare dagli uccelli».

Qualcuno potrebbe chiedersi se esiste un modo per spostarle fuori dal centro abitato per ridurre un po’ il loro rumoroso canto
«Ci vorrebbe il pifferaio magico per mettere in atto un piano simile. Questi insetti non vivono in colonie e a differenza di mosche e zanzare, che posso attirare e catturare rispettivamente con anidride carbonica e sostanze zuccherine ad esempio, le cicale non vengono attratte da nessun odore in particolare. Inoltre non essendo animali dannosi  non c’è motivo di spostarle. Noi dobbiamo lavorare perché l’equilibrio naturale venga mantenuto». (se.zu.)

Nelle foto gli esoscheletri di cicala che affollano i tigli imolesi

Quest’estate le cicale son troppo rumorose? Secondo l’esperto dell'Ausl è tutto nella norma

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