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Economia 19 Aprile 2021

Revoca del Cda di Sirio, le precisazioni dell’imolese Stefania Atzori

Dopo la notizia della revoca, da parte del tribunale di Bologna, del Consiglio di amministrazione di Sirio, l’imolese Stefania Atzori, in qualità di azionista di maggioranza ed ex amministratore delegato, fornisce alcune precisazioni. «La decisione del tribunale di Bologna di nominare un amministratore giudiziario – spiega – sarà oggetto di reclamo, che è in fase di preparazione e di imminente deposito dinnanzi alla magistratura competente. La crisi attuale – motiva – va messa in relazione esclusivamente con una pandemia che ha messo tra l’altro in ginocchio l’intera economia globale, con aiuti insufficienti o intempestivi rispetto all’emergenza. L’azienda, utilizzando tutte le risorse a disposizione, ha fatto il proprio meglio per garantire la tutela dei posti di lavoro e il pagamento degli stipendi».

Per reagire alla crisi il Consiglio di amministrazione «si è impegnato a proporre agli azionisti un piano di ricapitalizzazione e sviluppo, tale da poter garantire la continuità aziendale». E sottolinea: «Il provvedimento del tribunale non prefigura la fine della società e quindi non deve indurre a creare attorno a Sirio un clima di sfiducia rispetto alla sua continuità operativa, che è in ogni caso garantita, nella sicurezza che l’amministratore giudiziario, nell’adempimento dei poteri conferitigli, accerterà la correttezza dell’operato del Cda e la persistenza della continuità aziendale». (lo.mi.) 

Nella foto: Stefania Atzori, azionista di maggioranza ed ex Ad di Sirio Spa

Revoca del Cda di Sirio, le precisazioni dell’imolese Stefania Atzori
Economia 16 Aprile 2021

Sirio, il tribunale revoca il Consiglio di amministrazione e nomina amministratore giudiziario

Il tribunale di Bologna ha revocato il Consiglio di amministrazione di Sirio, azienda leader nel settore della ristorazione, che a Imola gestisce il bar pasticceria Opera Dulcis in piazza Matteotti e si è aggiudicata il bando per la gestione del bar Bacchilega. Il tribunale ha inoltre nominato, nel ruolo di amministratore giudiziario, il commercialista Fausto Maroncelli. L’incaricato dovrà verificare «la situazione contabile, economico e finanziaria della società; verificare la persistenza della continuità aziendale; predisporre un progetto di bilancio al 31 dicembre 2020 e convocare la relativa assemblea per la sua approvazione e ogni consequenziale determinazione, compresa la messa in liquidazione della società o la sua ammissione a una procedura concorsuale».

I provvedimenti fanno seguito all’udienza che si è svolta lo scorso 1 aprile su istanza del collegio sindacale dell’azienda. A fine marzo il Cda, guidato dall’amministratrice delegata imolese Stefania Atzori, aveva dichiarato perdite per oltre 14 milioni di euro causate «dalla pandemia da Covid 19 e dalle conseguenti misure emergenziali adottate dal Governo per contenerne la diffusione», che hanno determinato una significativa contrazione dei ricavi (-40%), «non sufficientemente compensata dai provvedimenti adottati dalla società per il contenimento dei costi». Aveva quindi approvato un aumento di capitale e l’emissione di obbligazioni. Intanto il 14 aprile il titolo in borsa è stato sospeso. A fine 2019 Sirio era presente sul territorio italiano con 90 punti vendita, aveva un fatturato di oltre 72 milioni di euro e più di 800 dipendenti. (lo.mi.) 

Nella foto (tratta dalla pagina Facebook dell’Opera Dulcis: il dehor in piazza Matteotti a Imola

Sirio, il tribunale revoca il Consiglio di amministrazione e nomina amministratore giudiziario
Economia 3 Marzo 2021

Sirio in tribunale, la replica dell’amministratrice delegata Stefania Atzori

In vista dell’udienza al tribunale di Bologna, fissata per il 1 aprile, la società ravennate Sirio, chiamata in causa dal proprio collegio sindacale per presunte irregolarità contabili, spiega la propria posizione. «Il ricorso depositato dal collegio sindacale della società al tribunale di Bologna – precisa l’amministratrice delegata di Sirio, Stefania Atzori – si inserisce in un periodo storico, come ben noto, fortemente complesso da un punto di vista economico e sociale. Non commento la presa di posizione dei sindaci a cui risponderanno i nostri legali nelle sedi opportune, quello che mi preme sottolineare è che è in corso di adozione un modello organizzativo adeguato alla situazione e abbiamo compiuto la rimodulazione del modello operativo per gestire al meglio tutti i passaggi. Mi sono sempre concentrata sull’orizzonte a lungo termine, il futuro in cui il Covid sarà acqua passata e l’orizzonte più interessante».

Dal 2019 Sirio è quotata alla Borsa di Milano. «Ricordo – prosegue – che la nostra  è una società con quasi 30 anni di storia, partner di realtà nazionali e internazionali, presente nelle principali stazioni ferroviarie d’Italia come Milano e Torino, nei principali aeroporti italiani, come Bologna e Genova solo per citarne alcuni, e nei principali ospedali d’Italia». A Imola, lo ricordiamo, Sirio gestisce l’Opera Dulcis in piazza Matteotti e si è aggiudicata la gestione dell’ex bar Bacchilega, la cui ristrutturazione dovrebbe partire a breve. In passato ha inoltre gestito il bar all’interno del parco delle Acque minerali e il bar dell’Ospedale nuovo. 

Nella foto: l’imolese Stefania Atzori, Ad di Sirio, all’interno dell’ex bar Bacchilega

Sirio in tribunale, la replica dell’amministratrice delegata Stefania Atzori
Economia 18 Febbraio 2021

La società Sirio in tribunale per presunte irregolarità contabili

La società ravennate Sirio, guidata dall’Ad imolese Stefania Atzori, comparirà davanti al tribunale di Bologna il 1 aprile. A chiamare in causa il Consiglio di amministrazione dell’azienda, leader nel settore della ristorazione con circa 90 punti vendita sul territorio italiano (tra cui l’imolese Opera Dulcis) e oltre 700 dipendenti, è stato il ricorso del collegio sindacale per «una serie di asserite irregolarità – si legge in una nota emessa dalla stessa società – attinenti alla inadeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi, contabili e di controllo interno, nonché delle procedure adottate dalla società, ad irregolarità contabili, ad una indagine penale su una asserita sotto-fatturazione, a contrasti con gli organi di controllo interni ed esterni e ostacoli all’attività degli stessi, a dubbi sull’integrità del capitale sociale e sulla sussistenza della continuità aziendale, ad operazioni con parti correlate, alla violazione della disciplina degli obblighi previsti dalla normativa sull’attività di direzione e coordinamento, alla mancata comunicazione di informazioni price sensitive e di operazioni con parti correlate, e alla mancata verifica dell’esistenza per la qualifica di emittente diffuso».

Sirio fa inoltre sapere che «i componenti del Consiglio di amministrazione si costituiranno in giudizio per dimostrare l’infondatezza del ricorso».

Nel 2018 Sirio ha rilevato a Imola la pasticceria Opera Dulcis e si è aggiudicata la gestione del bar Bacchilega. In passato ha inoltre gestito il bar all’interno del parco delle Acque minerali e il bar dell’Ospedale nuovo. A inizio febbraio Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl di Bologna avevano segnalato ritardi nel pagamento della tredicesima mensilità a parte dei dipendenti. Inoltre, spiegavano  i sindacati in una nota «l’azienda non versa i contributi previsti dal Contratto collettivo nazionale di   lavoro   dei   pubblici   esercizi   per   la   sanità   integrativa,   Fondo   Est, impedendo ai dipendenti di poter accedere alle prestazioni previste, né si sta facendo carico di versare le quote Tfr che i dipendenti hanno deciso di destinare al fondo pensione, impedendo loro di fatto di portare a buon fine il loro investimento». (lo.mi.) 

Nella foto d’archivio (Isolapress): l’Ad di Sirio, Stefania Atzori, davanti all’Opera Dulcis di Imola

La società Sirio in tribunale per presunte irregolarità contabili
Cronaca 10 Febbraio 2021

L’ex Bacchilega rivivrà come caffè letterario, Atzori (Sirio): «Lavori al via a marzo, locali pronti per l’estate»

Il 2021 dovrebbe essere l’anno buono per la riapertura dell’ex bar pasticceria Bacchilega. Nel mese di novembre 2020 è arrivata finalmente l’attesa autorizzazione della Soprintendenza che consente ora di programmare il via ai lavori nello storico locale aperto nel 1929 e posto al piano terra del palazzo comunale di Imola, già ex pasticceria Zanarini ed ex Bacchilega appunto, chiuso (salvo qualche breve riapertura temporanea) dal 2016. «Abbiamo scritto ad Area Blu che siamo nelle condizioni di ultimare la progettazione e iniziare i lavori di risistemazione tra fine marzo e inizio aprile – spiega l’imolese Stefania Atzori, presidente del gruppo ravennate Sirio Spa, che si è aggiudicato la disponibilità del complesso di proprietà pubblica –. L’autorizzazione della Soprintendenza riguarda soprattutto gli impianti tecnologici, come quello di condizionamento. Per quanto riguarda invece gli interni puntiamo su soluzioni che ci permettano di coniugare il passato con la modernità».

L’obiettivo della società è terminare i lavori in un paio di mesi, in modo da avere dunque il locale pronto e aperto per la prossima stagione estiva. Il progetto è realizzare non un bar qualsiasi, bensì un caffè letterario, creando anche una saletta al primo piano dove un tempo c’era il laboratorio. «Questo non significa solo sistemare un libro sul tavolino, ma anche mettere un addetto durante la giornata a disposizione dei clienti, per dare ad esempio consigli di lettura – continua Atzori –. È un’esperienza già fatta in un caffè letterario di Trieste». (mi.ta.)

Approfondimenti su «sabato sera» del 28 gennaio. 

Nella foto: Stefania Atzori all’interno dell’ex bar Bacchilega

L’ex Bacchilega rivivrà come caffè letterario, Atzori (Sirio): «Lavori al via a marzo, locali pronti per l’estate»

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