In vista dell’udienza al tribunale di Bologna, fissata per il 1 aprile, la società ravennate Sirio, chiamata in causa dal proprio collegio sindacale per presunte irregolarità contabili, spiega la propria posizione. «Il ricorso depositato dal collegio sindacale della società al tribunale di Bologna – precisa l’amministratrice delegata di Sirio, Stefania Atzori – si inserisce in un periodo storico, come ben noto, fortemente complesso da un punto di vista economico e sociale. Non commento la presa di posizione dei sindaci a cui risponderanno i nostri legali nelle sedi opportune, quello che mi preme sottolineare è che è in corso di adozione un modello organizzativo adeguato alla situazione e abbiamo compiuto la rimodulazione del modello operativo per gestire al meglio tutti i passaggi. Mi sono sempre concentrata sull’orizzonte a lungo termine, il futuro in cui il Covid sarà acqua passata e l’orizzonte più interessante».
Dal 2019 Sirio è quotata alla Borsa di Milano. «Ricordo – prosegue – che la nostra è una società con quasi 30 anni di storia, partner di realtà nazionali e internazionali, presente nelle principali stazioni ferroviarie d’Italia come Milano e Torino, nei principali aeroporti italiani, come Bologna e Genova solo per citarne alcuni, e nei principali ospedali d’Italia». A Imola, lo ricordiamo, Sirio gestisce l’Opera Dulcis in piazza Matteotti e si è aggiudicata la gestione dell’ex bar Bacchilega, la cui ristrutturazione dovrebbe partire a breve. In passato ha inoltre gestito il bar all’interno del parco delle Acque minerali e il bar dell’Ospedale nuovo.
Nella foto: l’imolese Stefania Atzori, Ad di Sirio, all’interno dell’ex bar Bacchilega
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