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Cronaca 3 Febbraio 2023

Imola è nello spazio con i tre satelliti dell’azienda Npc Spacemind

Grande successo per una serie di lanci spaziali di Spacemind, divisione spazio della società Npc di Imola. Sono infatti appena diventati operativi in orbita i tre nanosatelliti italiani «DanteSat» «Futura-SM1» e «Futura-SM3». «Siamo davvero entusiasti dei primi risultati di queste nuove missioni in orbita, che consentono di confermare la nostra azienda come un fornitore di servizi chiavi-in-mano per la produzione, il lancio e il rientro di cubesat per progetti di tipo commerciale o scientifico – commenta Nicolò Benini, marketing manager di Npc Spacemind -. Grazie al successo di questi ultimi lanci, abbiamo consolidato i contatti con importanti clienti italiani ed esteri, che consentiranno ai nostri sistemi di tornare presto nello spazio».

ll «DanteSat» fa parte di un originale progetto promosso da Human Space Services per la casa editrice bolognese Scripta Maneant per celebrare il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri: sulla sua struttura metallica è infatti incisa «Divina Commedia», mentre la radio di bordo trasmette a terra i primi versi dell’opera. Il «Futura SM-1», invece, ha lo scopo di testare nuove apparecchiature di bordo, mentre «Futura SM-3» è dotato di una nuova vela «Artica» di maggiori dimensioni per il deorbiting del satellite alla fine della missione. «Tutti i sistemi a bordo dei nostri tre cubesat funzionano perfettamente e stiamo ricevendo i loro segnali e i dati telemetrici – conclude Benini -. Grazie a questi eccellenti risultati, siamo pronti ad offrire servizi affidabili ed innovativi sul mercato mondiale dei nanosatelliti che è in notevole espansione». (r.cr.)

Foto della Nasa concessa dall’azienda imolese Npc

Imola è nello spazio con i tre satelliti dell’azienda Npc Spacemind
Economia 1 Aprile 2022

Gruppo Curti e Andalò Gianni tra lo spazio e… il medioriente

La mobilità del futuro ci porterà a entrare nelle case dal terrazzo, atterrando su vertiporti in cima ai tetti, e a scendere le scale piuttosto che salirle. Sembra ancora fantascienza, ma in Regione c’è già chi da tempo lavora alla cosiddetta Urban air mobility (Mobilità aerea urbana), che prevede l’utilizzo di droni teleguidati da terra o aeromobili a guida autonoma come mezzi di trasporto.

L’orizzonte non si limita però solo al cielo, ma sale ancora più in alto per le aziende che fanno parte di Fly-Er avionica e aerospazio, uno degli otto gruppi di lavoro del polo regionale che riunisce centri di ricerca, imprese, università, enti di formazione impegnati su pro- getti in ambito meccatronico e motoristico. Un ulteriore strumento messo in campo dalla Regione è il «Forum strategico per la promozione della filiera aerospaziale», allargato ai principali soggetti pubblici e privati interessati allo sviluppo del settore. Insediatosi in dicembre, la prima riunione operativa si è svolta lo scorso 3 marzo.

Capofila di Fly-Er è la Curti di Castel Bolognese, che rappresenta una decina di aziende emiliano romagnole coinvolte. Tra queste, anche l’imolese Andalò Gianni che realizza anche prototipi spaziali. (lo.mi.)

Approfondimenti su «sabato sera» dl 31 marzo.

Nella foto: tubi di scarico in lega di acciaio al nichel per elicotteri, realizzati dalla Curti

Gruppo Curti e Andalò Gianni tra lo spazio e… il medioriente
Cronaca 8 Maggio 2021

La Croce del Nord di Medicina segue la Lunga Marcia, il razzo cinese che sta cadendo sulla Terra

Decisamente non porta fortuna il nome TianGong. Tre anni fa la vecchia stazione spaziale TianGong-1 doveva rientrare in modo controllato ammarando nel Pacifico, ma l’Agenzia spaziale cinese ne perse il controllo. La TianGong-1 precipitò facendo stare col fiato sospeso il Mondo per giorni, Italia compresa. Ora la storia si ripete.

Un pezzo del razzo Lunga Marcia 5B, 22 tonnellate di peso, che l’agenzia spaziale cinese ha utilizzato giovedì 29 aprile per il lancio del primo modulo della nuova stazione spaziale Tiangong sta cadendo sulla Terra in modo incontrollato. Anche l’Italia è a rischio nella sua parte centro-meridionale, le probabilità sono estremamente basse, ma non è esclusa. Ormai è visibile ad occhio nudo tanto che è stato fotografato nel cielo di Roma.

La Protezione civile per questo ha emanato un’allerta e la Rete europea di sorveglianza spaziale e tracciamento EuSst si è attivata per seguire le traiettorie. Una delle strutture utilizzate come antenna per il monitoraggio costante di quanto sta accadendo è il radiotelescopio Croce del Nord della stazione radioastronomica di Medicina, impianto di proprietà dell’Università di Bologna e gestito dall’Istituto di radioastronomia dell’Inaf. 

Il rientro è atteso per domenica 9 maggio, ma la finestra temporale è piuttosto variabile e copre attualmente l’intervallo fra le 15 di oggi e le 16 (ora italiana) di domani. Al momento sono interessate nove regioni: Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Si attende che tocchi terra durante la notte, intorno alle 5 di domani mattina. 

Sul sito della Protezione civile sono state diffuse queste indicazioni per la popolazione:
• è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;
• i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
• all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti;
• è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell”impatto;
• alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all”impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.
IL LINK AL SITO DELLA PROTEZIONE CIVILE (r.cr.) 

Nella foto le ultime orbite che si prevede il razzo farà, in rosso le parti che interessano il suolo europeo (fonte Inaf)

La Croce del Nord di Medicina segue la Lunga Marcia, il razzo cinese che sta cadendo sulla Terra
Cronaca 16 Febbraio 2021

Il Comune di Medicina concede una sala ai laureandi per la discussione delle tesi

Nell’ultimo Consiglio comunale di Medicina è stato approvato un ordine del giorno per concedere a titolo gratuito una sala per la discussione delle tesi di laurea degli studenti universitari residenti nel Comune. L’ordine del giorno, proposto dai consiglieri di maggioranza e votato all”unanimità, nasce dalla volontà di dare ai laureandi la possibilità di un luogo istituzionale per la discussione appunto della tesi di laurea, a conclusione del proprio percorso universitario. In questi mesi, infatti, a causa dell’emergenza Covid-19, i laureandi si sono trovati a discutere l’elaborato finale in casa in modalità telematica.

La sala sarà scelta tra quelle di competenza del Comune e dotata della strumentalizzazione necessaria per la discussione in videochiamata. Promotori dell’iniziativa sono i consiglieri Ercole Garelli del gruppo Medicina Democratica e Solidale, e Jacopo Callegari di Centro Sinistra e Sinistra Uniti. «Come membri più giovani del Consiglio Comunale di Medicina ringraziamo l’Amministrazione per aver accolto la nostra proposta ed essersi resa disponibile nello studio e fattibilità del progetto. – dichiarano i due consiglieri – Crediamo che sia un forte segno di vicinanza da parte delle istituzioni verso gli studenti universitari che hanno dovuto affrontare un anno difficile a causa del Covid. Fra poco inizierà la sessione di laurea di febbraio/marzo e pensiamo sia un’ottima opportunità da poter sfruttare». (da.be.)

Nella foto: i consiglieri comunali Ercole Garelli e Jacopo Callegari

Il Comune di Medicina concede una sala ai laureandi per la discussione delle tesi
Cronaca 23 Dicembre 2020

La seconda Luna di Natale, ovvero il razzo che ritornò verso la Terra

“Fino a febbraio 2021, la Terra avrà come Luna temporanea un razzo degli anni ”60″. A raccontarlo è Germano Bianchi, ricercatore dell”Inaf presso il Radiotelescopio di Medicina, l”impianto che fa parte dei progetti internazionali per la ricerca e il monitoraggio dei detriti spaziali, quei resti di satelliti o altri oggetti del profondo del cosmo che alle volte possono essere un pericolo anche per noi.

“Lo scorso 17 settembre è stato scoperto sui nostri cieli un oggetto che ha poi cominciato a ruotare attorno al nostro pianeta. Forse un asteroide catturato dalla gravità terrestre? Il giorno successivo alla scoperta, l’oggetto fu denominato ufficialmente 2020 SO dal Minor Planet Center. Un oggetto stimato avere dimensioni attorno ai 12 metri di diametro, quindi abbastanza modesto e visibile solo con un telescopio. Per verificarne la natura, telescopi di tutto il mondo, compreso quello Cassini dell’osservatorio di Loiano, hanno cominciato a studiarlo.

Dalle analisi delle posizioni in cielo risulta che non solo 2020 SO è soggetto alla forza di gravità sia del Sole sia della Terra, ma è anche sensibile alla pressione esercitata dalla radiazione solare. Si tratta di una forza di tipo non-gravitazionale che agisce su tempi scala brevi solo sugli oggetti più leggeri. Questo indica che 2020 SO è un oggetto presumibilmente cavo al suo interno. Si è quindi cominciato a pensare ad un relitto lasciato in orbita al termine di qualche missione spaziale, ma proprio pochi giorni fa la scoperta.

Si tratta del secondo stadio del razzo Atlas-Centaur che la Nasa lanciò nello spazio nel settembre 1966, e portava a bordo la sonda Surveyor 2, una delle tante sonde che avevano lo scopo di esplorare la superficie lunare in preparazione delle missioni Apollo, che portarono per la prima volta l’uomo sulla Luna nel 1969.

Ora quel razzo, che gira nello spazio da 54 anni, è tornato verso la Terra e ne diventerà un satellite temporaneo per un periodo di alcuni mesi fra il 2020 e il 2021. Per quanto riguarda invece la sonda Surveyor 2 che trasportava, questa fallì l’atterraggio e si schiantò sulla superficie lunare, in un punto tuttora sconosciuto. Durante la sua traiettoria attorno alla Terra, 2020 SO effettuerà due passaggi ravvicinati. Uno è stato fatto il 1 dicembre a una distanza di soli 55mila km dalla superficie terrestre, ne farà poi un secondo intorno al 2 febbraio 2021 ad una distanza di circa 220mila km e poi si allontanerà definitivamente”.

Nella foto il razzo Atlas-Centaur spedito nello spazio dalla Nasa

Medicina

La seconda Luna di Natale, ovvero il razzo che ritornò verso la Terra
Cronaca 26 Novembre 2020

A Casalfiumanese è nato uno spazio in ricordo di Danilo Poggiali

A quattro anni dalla sua morte, a Casalfiumanese è nato uno spazio in ricordo di Danilo Poggiali, il giovane operaio rimasto schiacciato dai rulli di una pressa alla Italmicro di Borgo Tossignano il 21 novembre 2016. «È un angolo in cui il forte valore simbolico di un albero ci ricorda il senso delle radici profonde ma di nuove foglie da veder nascere» dice la sindaca, Beatrice Poli.

L’intervento è stato possibile grazie alla sinergia tra Pro loco, Comune e le associazioni Imola Autismo e Federica Negri. (r.cr.)

Nella foto: la sindaca Beatrice Poli nello spazio dedicato a Danilo Poggiali

A Casalfiumanese è nato uno spazio in ricordo di Danilo Poggiali
Cronaca 26 Marzo 2020

L’Agenzia Spaziale Europea dedica la giornata agli asteroidi con un viaggio nello spazio in italiano

L’Agenzia Spaziale Europea (Esa) dedica l’intera giornata di oggi agli asteroidi e, per l’occasione, fa squadra con un evento chiamato Space Connects Us. Si tratta di  collegare il continente ed il mondo intero con astronauti, scienziati e artisti di fama mondiale, portando così un messaggio di speranza e di supporto per tutti colori che affrontano la crisi del Coronavirus.

Non perdetevi, quindi, a partire dalle 18 la trasmissione, eccezionalmente in italiano, che andrà in onda su Esa Web Tv. «Il mondo è ad un punto morto storico. I confini stanno chiudendo e milioni di persone sono in quarantena a causa del diffondersi del Covid-19. Mentre l’umanità cerca un modo per proteggerci da qualcosa che non possiamo facilmente vedere, vi invitiamo a conoscere alcune delle persone di maggior successo su, e fuori da, questo pianeta, che condividono il loro messaggio di unità, sostegno e partecipazione» si legge sul sito dell’Agenzia Spaziale Europea. (da.be.)

Immagine tratta dal sito dell’Esa

L’Agenzia Spaziale Europea dedica la giornata agli asteroidi con un viaggio nello spazio in italiano
Cronaca 20 Novembre 2018

L'astronauta Roberto Vittori il 1° dicembre alla Sacmi in una conferenza promossa dall'Agenzia viaggi Santerno

Comoda navicella, vista stellare, possibilità di avventurose passeggiate spaziali. Chissà se in futuro tra gli annunci turistici se ne troveranno di simili, quando viaggiare nello spazio, magari, non sarà più solo alla portata di magnati come l’imprenditore americano Dennis Tito, il primo turista dello spazio che nel 2001 ha speso ben 20 milioni di euro per trascorrere in orbita 7 giorni 22 minuti e 4 secondi.

Oggi il turismo spaziale è ancora in fase pionieristica, ma a Imola c’è già qualcuno che guarda avanti e soprattutto in alto. E’ l’Agenzia viaggi Santerno che, dopo il giro di boa dei suoi primi 50 anni di attività festeggiati nel 2017, ha scelto di invitare a Imola l’astronauta Roberto Vittori per una conferenza in programma sabato 1° dicembre (ore 10) all’Auditorium 1919 della Sacmi, in via Selice 17/a. A spiegare come è nata questa idea è Raffaele Benni, presidente della Cooperativa assistenza ricreazione sociale Cars e dell’Agenzia viaggi Santerno.

«Operando nel settore dei viaggi guardiamo al futuro – motiva scherzando -. Per le nuove generazioni volare nello spazio sarà normale. E’ da un anno che lavoriamo a questo evento e non è stato facile trovare la data giusta, dato che Vittori vive tra l’Italia e gli Stati Uniti». L’evento sarà ospitato all’interno della Sacmi, che metterà a disposizione i 500 posti del proprio auditorium (ingresso libero, prenotazioni consigliate al numero 0542/33200).

«Sacmi, ombelico industriale del nostro territorio e del mondo, è un orgoglio della nostra città – sottolinea Benni -: qui si vola alto, come gli astronauti. Porre l’attenzione sull’esperienza di un personaggio come Vittori vuol dire alzare lo sguardo anche della nostra comunità». C’è poi un altro dettaglio, non secondario, che lega Sacmi agli organizzatori dell’evento. Da quasi una decina d’anni, infatti, la cooperativa di via Selice ha al proprio interno un ufficio distaccato dell’Agenzia viaggi Santerno con quattro operatrici che organizzano gli spostamenti d’affari di tutti i manager e tecnici del gruppo, che conta 80 sedi in tutto il mondo.

A Imola Vittori parlerà delle sue esperienze in orbita, tre per la precisione: nel 2002 ha partecipato alla missione Marco Polo, diventando il primo astronauta italiano a partire dalla base di lancio di Baikonur, in Kazakistan, alla volta della Stazione spaziale internazionale (Iss), grazie a un accordo tra le agenzie spaziali europea, italiana e russa. Tre anni dopo, nell’aprile 2005, è tornato sulla Iss con la missione Eneide; in qualità di ingegnere ha svolto un ruolo attivo nella guida e nelle fasi di attracco della navicella Soyuz; a bordo della Iss, ha anche portato a termine un intenso programma di esperimenti.

Infine nel 2011, in virtù di un accordo bilaterale tra l’Agenzia spaziale italiana e la Nasa, Vittori ha partecipato a un’importante missione di assemblaggio con l’obiettivo di installare sulla Stazione spaziale internazionale lo spettrometro alfa magnetico per la rilevazione dei raggi cosmici e per esaminare le fondamenta della «materia oscura» e l’origine dell’universo. (lo.mi.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 15 novembre

Nella foto l”astronauta Roberto Vittori

L'astronauta Roberto Vittori il 1° dicembre alla Sacmi in una conferenza promossa dall'Agenzia viaggi Santerno
Economia 19 Giugno 2018

L'innovativa montatura di telescopi dell'azienda imolese Npc in grado di «inseguire» i detriti spaziali

Quando lo scorso aprile tutto il mondo era con il fiato sospeso per la caduta della stazione spaziale cinese Tiangong, l”azienda imolese Npc è riuscita a intercettare e seguire per 6 minuti consecutivi il modulo in transito a circa 220 chilometri dalla terra. Questo grazie a uno dei prodotti sviluppati dalla sua divisione Spacemind, un sistema di puntamento dinamico, collocato per l’occasione nel piazzale dell’azienda in via Malatesta, che consente ai telescopi di inseguire oggetti molto veloci come i detriti spaziali. 

La Npc (New production concept) è nata nel 2002 ed è specializzata nella progettazione e fornitura, come terzista, di macchine complete per il packaging e beverage per importanti clienti come Tetra Pak e Sacmi. Sei anni or sono, però, Npc ha iniziato a muovere i primi passi anche nel settore aerospaziale, avviando una collaborazione con due giovani ingegneri, l’imolese Niccolò Bellini e il pesarese Davide Rastelli, nel momento in cui erano in procinto di avviare la loro start-up Spacemind. Ma prima ancora di vedere la luce, questa è stata inglobata all’interno di Npc come vera e propria divisione aziendale. L’ambito di ricerca sono i nanosatelliti, piccoli cubi modulari, che vanno da 1 a 10 chili di peso. La struttura di base ha lati di appena 10 centimetri. «Quello in cui ci stiamo muovendo – spiega il presidente di Npc, Nabore Benini – è un settore di nicchia, una sorta di privé all’interno di un club ristretto. Noi ci abbiamo messo piede e ci stiamo facendo conoscere a livello internazionale, con la presenza ai principali simposi, fiere e convegni del settore».

La scelta di concentrarsi sui nanosatelliti è tutt’altro che casuale. Le stime infatti prevedono una crescita esponenziale del loro utilizzo nello spazio, perché richiedono costi e tempi di sviluppo inferiori rispetto ai satelliti tradizionali e sono meno impattanti sull’ambiente, dato che per le loro ridotte dimensioni, una volta ultimato il ciclo di vita, si disintegrano entrando a contatto con l’atmosfera. Nel 2017 ne sono stati lanciati circa 200, ma si prevede che nei prossimi cinque anni il loro numero salirà a oltre 2 mila. Un’opportunità di business allettante e che non è sfuggita ai soci di Npc, le aziende Curti Costruzioni meccaniche di Castel Bolognese (40%), Ecor di Schio (40%) e Benini stesso (20%). «Quando all’estero raccontiamo la nostra storia – dicono i trentenni Bellini e Rastelli, già compagni di studi all’università di Forlì e oggi colleghi – colpisce la scelta fatta da Npc di puntare su un settore così costoso come quello aerospaziale, senza ricorrere, per il momento, a finanziamenti o bandi, investendo in proprio e creando addirittura una divisione interna. Per far questo servono lungimiranza, coraggio e concretezza. Neanche le nostre collaborazioni con le università di Bologna e La Sapienza di Roma sono supportate da fondi pubblici». 

Spacemind partecipa anche allo sviluppo di missioni satellitari, come quella di 1Kuns-Pf, il primo nanosatellite del Kenia, rilasciato l’11 maggio scorso dalla Stazione spaziale internazionale Iss. Una parte dell’assemblaggio è avvenuta proprio a Imola. Oggi Npc ha 33 dipendenti e un fatturato di circa 24 milioni di euro. «Abbiamo aspettative alte – conclude il presidente -. In cinque anni, grazie alla divisione Spacemind, contiamo di aumentare il fatturato di circa il 15-20 per cento. La visione, in prospettiva, è realizzare a Imola un centro di eccellenza per applicazioni aerospaziali e progettazione di nanosatelliti. Anche se in Europa l’Italia è il fanalino di coda nel settore aerospaziale, qui abbiamo teste e creatività. Non serve andare fuori. Dobbiamo riuscire a tenere i giovani in Italia per farli crescere qui».

lo.mi.

L”articolo completo su «sabato sera» del 14 giugno.

Nella foto: il presidente di «Npc» Nabore Benini (al centro), con a destra Niccolò Bellini e Davide Rastelli, accanto a «Moral» la montatura per telescopi

L'innovativa montatura di telescopi dell'azienda imolese Npc in grado di «inseguire» i detriti spaziali
Cronaca 31 Marzo 2018

Spazio, ultimi aggiornamenti sulla Tiangong-1. Esclusa dai detriti l'Emilia-Romagna

Ormai ci siamo. Nelle prossime ore la ormai famosa stazione spaziale cinese Tiangong-1, come si legge sul sito della Protezione civile (ultimo aggiornamento alle 18.15 di oggi) farà il suo rientro in atmosfera domani, giorno di Pasqua, alle 22.34 (00:34 ora italiana del 2 aprile), con un intervallo tra le 5 e le 10 ore di variazione. Lo slittamento della stima rispetto ai precedenti aggiornamenti è dovuto al rallentamento della stazione cinese a causa delle condizioni atmosferiche.

Per capire dove potrebbero cadere i detriti nel nostro Paese basta osservare la mappa emessa dall”Asi (Azienda Spaziale Italiana) nel comunicato n° 15 dove vengono evidenziate, con colori differenti, le fasce orarie e le varie zone potenzialmente interessate. Nello specifico risultano quattro: la prima dalle 04:25 alle 04:55, la seconda dalle 05:58 alle 06:28, la terza dalle 07:30 alle 08:00 e l’ultima dalle 09:02 alle 09:32.

In base a questa previsione e all”interno di questo arco temporale, come riferisce la nota della Protezione civile, saranno escluse la Liguria e l”Emilia-Romagna, diversamente da quanto era stato ipotizzato in un precedente aggiornamento. Potrebbero essere, invece, interessate tutte le regioni a sud dell”Emilia-Romagna, anche se le probabilità che i detriti possano cadere sul territorio italiano, mari esclusi, è pari allo 0.2%.

Ulteriori aggiornamenti comunque saranno disponibili nelle prossime ore sul sito della Protezione civile.

Aggiornamento dell”1 aprile (ore 20.00). Il rientro della Tiangong-1 è previsto per domani, 2 aprile, alle 00.39 (02:39 ora italiana), con un intervallo tra le 2 e le 4 ore di variazione. Secondo la Protezione civile, come si legge sul loro sito, le fasce che interesserebbero l”Italia si ridotte da quattro a due e riguardano il Lazio, l”Abruzzo, il Molise, la Campania, la Puglia, la Basilicata, la Sardegna e l”isola di Lampedusa (guarda mappa). Inoltre la possibilità che i frammenti cadano sul territorio italiano si è ridotta allo 0.1%.

d.b.

Nella foto: la mappa sulle opportunità di rientro della Tiangong-1 

Spazio, ultimi aggiornamenti sulla Tiangong-1. Esclusa dai detriti l'Emilia-Romagna

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