«Non piangete la sua assenza, sentitevi vicino e parlategli ancora, vi amerà dal cielo come vi ha amato sulla terra». È la frase di Sant’Agostino presente sulla targa, sotto la scritta «Per il nostro amico Fabio», affissa nei giorni scorsi a Castel del Rio vicino al luogo dove il 23enne è stato ucciso a coltellate un mese fa e per il quale il colpevole, un 16enne di Giugnola, si trova in carcere al Pratello in attesa del processo. A realizzarla il padre della fidanzata del giovane. (r.cr.)
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A Osteria Grande una targa per ricordare l’ex presidente della consulta Mario Fracca
Momento di grande commozione sabato 16 ottobre a Osteria Grande. Sulla terrazza del centro civico della frazione castellana, infatti, è stata scoperta una targa dedicata a Mario Fracca, per tanti anni componente attivo ed ex presidente della consulta locale (dal 2015 al 2020), molto conosciuto e stimato dalla comunità, scomparso
l’anno scorso a causa di una grave malattia.
Poco prima, invece, nel parco adiacente è stato scoperto un pannello in memoria di Villa Scarselli Golfarelli, storico edificio cinquecentesco i cui ruderi erano visibili fino alla fine degli anni Settanta. L’iniziativa è stata promossa da Comune, Consulta e associazione Terra Storia Memoria. (r.cr.)
Nella foto: la cerimonia a Osteria Grande
Un parcheggio o una targa per ricordare l'artista ozzanese Gina Negrini
Il parcheggio cosiddetto «ex Coop» di via Aldo Moro, nei pressi della rotonda di via Allende, potrebbe essere intitolato alla partigiana combattente, scrittrice e artista ozzanese Gina Negrini. A poche decine di metri dal monumento per la Resistenza, inserito nell’omonimo parco pubblico, c’è infatti un parcheggio per il quale è previsto il rifacimento del manto d’asfalto nel corso del mese di maggio, un intervento da 14 mila euro. «L’amministrazione sta prendendo in considerazione l’idea di intitolare quel largo a Gina Negrini una volta terminati i lavori di rifacimento – conferma il sindaco Luca Lelli -. Pur non essendo trascorsi dieci anni dalla sua morte, confidiamo che la Prefettura di Bologna possa accogliere comunque la nostra richiesta».
La legge numero 1.188 del 1927, infatti, prevede che l’intitolazione di nuove strade e piazze pubbliche, così come la realizzazione di monumenti commemorativi, possa essere fatta soltanto per persone decedute da almeno dieci anni e, comunque, dopo aver ottenuto l’autorizzazione del prefetto. Gina Negrini è venuta a mancare nel 2014, «appena» quattro anni fa. «Esistono però casi, nel bolognese, dove tale requisito non è stato inderogabile» dice speranzoso il sindaco. Ma se questo non fosse possibile per via dei pochi anni trascorsi dalla morte, l’Amministrazione comunale ha anche un piano B. La Giunta, infatti, ha pensato ad un’iscrizione commemorativa da inserire nel parco di via Don Minzoni, non lontano dalla casa di Gina. Una soluzione che potrebbe essere «consona allo spirito artistico di Gina» afferma la figlia Flavia Valentini. L’ex-partigiana infatti, oltre che alla scrittura, si è dedicata a lungo alla pittura e «non ha mai nascosto l’amore per le colline ozzanesi» prosegue la figlia. Una delle due opzioni sarà scelta nei prossimi giorni. «Accetteremo di buon grado l’una o l’altra soluzione» chiosa la Valentini.
ti.fu.
L”articolo completo e i due libri di Gina Negrini pubblicati da Bacchilega Editore su «sabato sera» del 19 aprile.
Nella foto: l”artista ozzanese ed ex partigiana Gina Negrini