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Cultura e Spettacoli 5 Maggio 2020

Randisi e Vetrano tra video e preparazione di nuovi spettacoli

Una girandola di tournée e spettacoli per tutta Italia (e non solo) caratterizza, generalmente, la routine degli attori e registi imolesi Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Routine che, in questo periodo, è ovviamente cambiata con la girandola che si è momentaneamente fermata. «Nel mese di marzo sono saltate diverse rappresentazioni di “Totò e Vicè” e di “Ombre Folli”, i lavori di Franco Scaldati che dirigiamo e interpretiamo – conferma Stefano Randisi -. E proprio in questo periodo avremmo dovuto debuttare a Catania con una nostra regia per uno spettacolo interpretato dagli attori del Teatro Stabile di Catania e intitolato “Lu cori non ”nvecchia”, tratto dall”opera di Nino Martoglio. A maggio poi avremmo dovuto essere al Piccolo di Milano con il lavoro di Ivano Dionigi su Lucrezio e Seneca, “Quando la vita ti viene a trovare”, che sarebbe stato in scena anche quindici giorni a Modena. Per poi ritrovarci a giugno al Festival di Napoli con una nuova produzione, “‘A Cirimonia”, di Rosario Palazzolo».

Appuntamenti che sono stati annullati o che saranno ridimensionati. «Il Festival di Napoli per ora è rimandato a settembre e, se si terrà, noi ci saremo – continua Randisi -. Così come speriamo di poter fare lo spettacolo che avrebbe dovuto debuttare a Catania e che per ora è rinviato. L”idea è di farlo all”aperto, in estate. Il tutto con distanziamento sociale, non solo degli spettatori ma anche degli attori. Si tratta di un lavoro che mette insieme testi di Martoglio e io ed Enzo, che già avevamo impostato la regia, in questo periodo l”abbiamo ripensata: tra l”altro, c”è una commedia (“”U Contra”) che parla della paura del colera a Catania negli anni ”20 e questa scena l’avevamo già immaginata con gli attori che si tenevano a distanza. Ora penseremo tutto lo spettacolo in questo modo. Per il resto, piano piano si vedrà quello che riusciremo a recuperare degli altri spettacoli persi».

C”è anche un altro appuntamento in programma a cui Vetrano e Randisi, che risiedono a Imola da tanti anni ma hanno origini siciliane, tengono molto. «Per il quarantennale della strage di Ustica (che risale al 27 giugno 1980, Nda), avremmo dovuto realizzare un evento – afferma Randisi – e speriamo ancora che si possa fare. Si tratta di una serata, il 10 agosto, di teatro e poesia dal titolo “Dispersi” che partirà a Bologna con interventi delle autorità e del cardinal Zuppi, e proseguirà a Palermo con l”arcivescovo e il sindaco, unendo idealmente le città che il volo interrotto a Ustica avrebbe dovuto collegare. A Bologna ci sarà un lavoro curato da Pietro Floridia, mentre a Palermo ci saremo noi, e alle 22.15 ci sarà una diretta streaming tra i due palcoscenici ripresa dalla Rai. È un progetto immaginato insieme a Daria Bonfietti a cui lavoriamo da molto tempo e che speriamo si potrà ancora fare». Se lo sguardo è rivolto al futuro, l”attività continua anche nel presente. On line, con la pubblicazione di video e interventi quali quelli per il Centro Studi «La permanenza del Classico» dell”Università di Bologna. «Quando l”università ci ha chiesto degli interventi, li abbiamo fatti con piacere» spiega Randisi. Tutti i contributi messi on line dall’Alma Mater sono visibili su YouTube cercando «Parole per noi», Università di Bologna. In queste settimane il teatro ha incontrato spesso la televisione, ed è stato così anche per i due attori imolesi. «Ci ha fatto piacere l”iniziativa della Regione Emilia Romagna di mettere su Lepida Tv in questi giorni spettacoli teatrali o musicali e abbiamo aderito con due nostri lavori (dopo essere andato in onda il 21 aprile, l”intero spettacolo “Totò e Vicè” è ora visibile sul sito della tv, Nda). Però bisogna dire che il teatro è teatro, e in tv è un”altra cosa. Manca il fiato, manca la vicinanza. A noi manca la reazione viva del pubblico, e al pubblico mancano la presenza, il suono, il respiro. Chiaramente mancano i rapporti di vicinanza, in ogni situazione». (r.c.)

L”articolo completo è sul «sabato sera» del 30 aprile

Nella foto: Stefano Randisi ed Enzo Vetrano durante lo spettacolo «Totò e Vicè» tratta dal loro sito internet

Randisi e Vetrano tra video e preparazione di nuovi spettacoli
Cultura e Spettacoli 25 Ottobre 2018

Vetrano e Randisi rileggono Riccardo III all'Arena del Sole di Bologna fino a domenica

In scena fino a domenica 28 ottobre a Bologna il nuovo lavoro dei registi e attori Enzo Vetrano e Stefano Randisi: il teatro Arena del Sole ospita nella sala Thierry Salmon Riccardo3. L”avversario, una produzione Arca Azzurra Produzioni e Ert Emilia Romagna Teatro Fondazione realizzata in collaborazione con Le Tre Corde / Compagnia Vetrano Randisi. Il testo, un adattamento di Francesco Niccolini, rilegge in chiave contemporanea il Riccardo III di William Shakespeare: «Oggi demone recluso e indomito, viene qui sottratto al medioevo inglese e diventa abitante del presente, dando vita a una messa in scena che non sarà una pura variazione sul tema ma qualcosa di “meno rassicurante” – si legge nel comunicato stampa -. L’ambientazione non è quella di un sala da palazzo reale quattrocentesca, ma sul palcoscenico è tutto bianco e verde acido, pareti che ricordano molto da vicino la stanza di un ospedale: un letto, una sedia a rotelle, un grande specchio. Forse ci troviamo all”interno di un ospedale psichiatrico o un manicomio criminale e forse stiamo per assistere a una terapia sperimentale che porterà un paziente ad affrontare gli orrori di cui si è macchiato. O forse siamo proprio dentro la sua mente abitata da incubi e fantasmi».

Enzo Vetrano è Riccardo, Stefano Randisi è Lady Anna, ma anche un sicario, Giorgio di Clarence, Buckingham, Edoardo e Richmond, e Giovanni Moschella è tutti gli altri personaggi (un altro sicario, Hastings, Elisabetta, il principino, Margherita, il sindaco di Londra, Stanley).

Scrivono Nicolini, Vetrano e Randisi nelle note di drammaturgia e regia: «La terapia/psicodramma ha inizio: la corona passa da una testa a un”altra, la ghigliottina si abbatte feroce, le campane suonano a festa o a morto, mentre un corvo si aggira, come se quel luogo gli appartenesse. E soprattutto, c’è un’iniezione che incombe come una spada di Damocle. O piuttosto di Richmond, in questo caso. In un luogo pieno di fantasmi, rivive la vicenda di Riccardo di Gloucester – il malvagio più malvagio, ma al tempo stesso più terribilmente simpatico mai creato dal genio umano – e dei suoi omicidi seriali, ma, al momento del gran finale, giusto un istante prima della morte («Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo!») Riccardo risorge dai suoi peccati e con il suo ultimo monologo visionario si congeda, accoglie la liberazione che gli giunge non dalla spada di Richmond ma dall”iniezione che gli viene somministrata: sedato, ridotto alla passività. È l”inizio del recupero o la fine della speranza? È solo questione di tempo oppure quella iniezione è una conquista che permette la liberazione definitiva dal male? Parafrasando Macbeth e il suo “Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow”, a noi resta soltanto un “Forse e Forse e ancora Forse”. L”unica cosa di cui siamo sicuri è che ora il protagonista – dopo aver riconosciuto il sangue versato – è annichilito. Tutto sommato non è nemmeno così importante essere sicuri chi è il medico, chi l”infermiere e chi il paziente, o se si tratta di diversi criminali coinvolti nello stesso esperimento: sembrano più le due identità di una stessa persona. Uno l”avversario dell”altro. Quella corona, per cui tutto questo è accaduto, nella storia, in teatro e nella vita, ora giace abbandonata. Sul letto da ospedale o sul palcoscenico: in qualunque angolo di questa stanza dedicata alla somministrazione del dolore. Lo spettacolo è finito. L”unica cosa che può sopravvivere a tutta questa devastazione è solo il Teatro, con i suoi fantasmi. E tutti i suoi illusori forse».

In scena all”Arena del Sole giovedì e venerdì alle 20.30, sabato alle 20, domenica alle 16.30. Sabato 27 ottobre alle 16 nel foyer dell”Arena del Sole si terrà una conversazione con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Giovanni Moschella, durante la quale verrà anche presentato il libro Riccardo3 di Francesco Niccolini, edito nella collana Linea di Ert e Luca Sossella Editore. Biglietti: da 15 a 7 euro più prevendita. Informazioni: 051/2910910.

Nella foto (di Luca Del Pia): da sinistra Stefano Randisi, Enzo Vetrano e Giovanni Moschella

Vetrano e Randisi rileggono Riccardo III all'Arena del Sole di Bologna fino a domenica

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