Elezioni comunali, ad oggi a Castel San Pietro è lotta a tre: Elisa Maurizzi e Luca Morini sfidano Fausto Tinti
Castel San Pietro è il comune più grande del circondario che andrà al voto per il rinnovo del consiglio comunale e del sindaco. I candidati per la poltrona di primo cittadino ad oggi sono tre: Fausto Tinti sostenuto da un centrosinistra allargato al civismo di centro, Elisa Maurizzi per il Movimento 5 Stelle e Luca Morini per il centrodestra. C’è tempo fino al 26 aprile per presentare altre candidature, liste, loghi e relative firme a sostegno, ma i giochi sono ormai fatti. Alla luce del sistema elettorale in vigore per i Comuni sopra i 15 mila abitanti uno dei tre dovrà superare la soglia del 50% dei voti delle urne per evitare il ballottaggio e «passare» direttamente al primo turno il 26 maggio. Cinque anni fa i candidati erano quattro, l’attuale sindaco Fausto Tinti venne eletto col 63% dei consensi, a seguire “Il tuo comune” col 17%, poi il M5S col 15% e “Castello democratica” col 5%.
Tinti è stato il primo a rompere gli indugi un mese fa e a dichiarare la sua intenzione di presentarsi per il secondo mandato; 54 anni, sposato, sei figlie, è docente di Zoologia e presidente del corso di laurea magistrale in Biologia marina dell’Università di Bologna, abita nella frazione di Osteria Grande. Alle sue spalle ha trovato l’accordo compatto del suo partito (Tinti è iscritto al Pd) e a seguire di una coalizione che davvero supera «gli steccati e i politicismi e semplicemente guardi a cosa sia meglio fare per Castello», come annunciato sin dall’inizio. Infatti, oltre alla lista col simbolo del Partito democratico, a sostenerlo ce ne sono altre tre: la lista “Castello in Comune” guidata dall’attuale assessore alla Cultura, Fabrizio Dondi («Mi ricandido per continuare a mettere al servizio della città le competenze politiche e amministrative maturate nel corso di questi anni e portare a compimento, correggendo là dove necessario, i progetti avviati», dice), la lista “Città futura” («nel simbolo abbiamo anche le parole ambiente, partecipazione e solidarietà, senza riferimenti a partiti, noi siamo civici progressisti», spiega Loris Sermasi, uno dei promotori) e la lista “Uniti al Centro”. Quest”ultima rappresenta una sorpresa. Tra i promotori c’è infatti Mario Parenti, che cinque anni fa con la lista “Il tuo Comune”, sosteneva l’elezione del candidato sindaco Gianluigi Gallo, già portabandiera di Pdl-Lega Nord e La destra contro la Brunori. Uno dei nomi storici dell’opposizione di centrodestra castellana. «Non ho nessuna tessera, sono un libero pensatore e questa è una lista civica di centro che appoggia Tinti – esordisce deciso come sempre -. I progetti che abbiamo condiviso sono diversi dal passato e siamo convinti che con persone diverse siano attuabili».
Il candidato sindaco Luca Morini, al contrario, si presenta con la lista “Prima Castello”, che già nel simbolo rivendica il sostegno ben radicato nel politica: Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. La proposta è nata dal deputato leghista castellano Carlo Piastra, che è anche commissario provinciale nella Lega di Bologna, conosce Morini da anni e sta seguendo le candidature oltre Sillaro. Nelle elezioni politiche Castello del marzo 2018 è uno dei pochi territorio dove il Pd è rimasto il primo partito ma la coalizione di centrodestra ha raggiunto il 28% e c’è la speranza «a trazione» Carroccio. Morini, una compagna e un figlio di 4 anni («mi sono trasferito a Toscanella da qualche mese ma casa mia rimane a Castello» racconta), è cofondatore dell’associazione Forum col padre Claudio, attualmente è il responsabile Emilia Romagna della Casa del consumatore (segue le sedi di Toscanella, Imola, Bologna e Minerbio) e come libero professionista è consulente aziendale in materia di privacy e Gdpr. E’ rimasto nel settore però Forum è un’associazione di promozione sociale legata al territorio mentre la Casa del consumatore ha valenza nazionale. Un’esperienza come giornalista, «ma sono laureato in giurisprudenza, ho fatto pratica e cinque anni di abilitazione giudiziale, non ho fatto l’esame di Stato, ho scelto un percorso diverso» spiega. Tra l’altro, ha una causa pendente per esercizio abusivo della professione forense. «Da sei anni, ed è molto pesante, è una montatura, il giudizio di primo grado dovrebbe esserci in ottobre, io ho la coscienza pulita» dice.
Il terzo candidato sindaco ed unica donna di questa tornata elettorale è Elisa Maurizzi del Movimento 5 Stelle. Residente a Castel San Pietro nel capoluogo, ha 35 anni, fa l’avvocato, principalmente civilista, e ha collaborato come assistente con la cattedra di Diritto costituzionale di Bologna; è mamma di un bambino di 4 anni. Da più di un anno è attivista del M5Stelle castellano, tra i fondatori dell’associazione culturale di servizi alle famiglie no profit Il «Castello dei pensieri» ne fanno parte una psicologa, una scrittrice musicista, un optometrista e lei pere consulenze legali. «Organizziamo serate gratuite in cui diamo informazioni, ad esempio sull’utilizzo delle nuove tecnologie». Nelle elezioni politiche del marzo 2018 a Castello il M5S ha fatto un balzo in avanti di ben dieci punti, poi si è aggiunta la vittoria alle amministrative imolesi e questo la rende agguerrita e ottimista: «Il minimo è arrivare al ballottaggio. Amo Castello, è un paese stupendo che può essere valorizzato, ho delle idee e vorrei portarle ai miei concittadini. Uno dei capisaldi della democrazia è l’alternanza e con questo gruppo coeso e forte ci metto la faccia volentieri». (l.a.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 4 aprile
Nella foto i tre candidati: Luca Morini, Elisa Maurizzi e Fausto Tinti